Obiettivi e finalità Clausole campione

Obiettivi e finalità. 1. Il nuovo modello di classificazione persegue la finalità di fornire agli Enti del comparto Funzioni Locali uno strumento innovativo ed efficace di gestione del personale e contestualmente offrire, ai dipendenti, un percorso agevole e incentivante di sviluppo professionale. 2. Il sistema di classificazione del personale, di cui al presente contratto, si pone altresì l’obiettivo di attualizzare le declaratorie delle aree professionali adattandole ai nuovi contesti organizzativi, anche al fine di facilitare il riconoscimento delle competenze delle risorse umane.
Obiettivi e finalità. Il presente Accordo di Programma si propone di condividere iniziative che realizzino l’integrazione degli alunni disabili tra famiglia, scuola e società. La Provincia, i Comuni, le Aziende sanitarie locali, le Società della Salute e la Scuola collaborano all’attuazione delle iniziative atte a favorire l’integrazione degli alunni disabili nel territorio, assicurando, per la parte di rispettiva competenza, gli interventi finanziari necessari per garantire gli impegni assunti, nei limiti delle proprie risorse di bilancio. Le finalità del presente accordo verranno perseguite attraverso i seguenti obiettivi: 1. assicurare l’esercizio del diritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione sociale degli alunni/studenti disabili nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle attività extrascolastiche; 2. realizzare progetti educativi integrati che rispondano ai bisogni specifici della persona nell’ambito della scuola, della formazione professionale, del lavoro e delle relazioni sociali; 3. riconoscere l’alunno in situazione di disabilità come “soggetto di diritto” e fruitore di servizi e la sua famiglia interlocutore unico costituzionalmente deputato a tutela dei diritti dell’alunno, salvo provvedimenti diversi da parte dell’autorità giudiziaria; 4. considerare requisito indispensabile il coinvolgimento della famiglia e la sua partecipazione al processo educativo e riabilitativo; 5. promuovere un intervento coordinato e globale mediante un rapporto di collaborazione tra scuola, servizi socio-sanitari, educativi e famiglia; 6. favorire la continuità educativa all’interno del percorso scolastico e nelle relazioni con le attività extrascolastiche; 7. riferire l’handicap a disabilità di natura prevalentemente fisica, psichica o sensoriale clinicamente accertabile e certificabile; 8. rafforzare l’impegno per il superamento delle barriere architettoniche ancora presenti nelle strutture scolastiche che, di fatto, impediscono l’accesso e/o la fruibilità agli alunni/studenti disabili; 9. promuovere in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale le attività di aggiornamento comune e in rete tra le istituzioni firmatarie del presente accordo.
Obiettivi e finalità. ▪ Offrire opportunità di relazioni: ricerca di rapporti e capacità di mantenerli, sollecitazione di risposte positive altrui, flessibilità nella soluzione dei problemi a livello di gruppo, tolleranza delle differenze individuali; ▪ Educare all'uso del tempo libero: saper valutare il tempo necessario per svolgere le singole attività, imparare ad individuare le priorità, acquisire capacità di scelta tra svariati interessi; ▪ Formare all'autocontrollo: controllo dell'impulsività, capacità di comunicazione secondo le regole; capacità di differire la gratificazione in rapporto ad una soddisfazione futura, costruzione, rispetto e motivazione delle regole. Tali obiettivi, il cui conseguimento ha riflessi diretti su ragazzi e/o anziani che frequentano i Centri e sulle famiglie di appartenenza, sono integrati da obiettivi di valenza sociale più generale che si possono così riassumere: ▪ Creare un punto di riferimento in zona per l'aggregazione; ▪ Offrire opportunità di supporto all'apprendimento scolastico; ▪ Favorire esperienze di continuità educativa. ▪ Offrire valori ed esperienze da elaborare e trasmettere a tutti e in particolare alle generazioni che crescono ▪ Essere luogo di aggregazione e integrazione sociale atto a favorire il benessere psicofisico delle persone anziane, evitare stati di emarginazione e isolamento e far partecipare gli anziani alla vita attiva del territorio. Le attività, svolte in collaborazione ed interazione con i servizi sociali, scolastici, sanitari e culturali, sportivi e di occupazione del tempo libero, sia pubblici che privati, si possono, a grandi linee, così riassumere: • ricreative (tornei di carte, scacchi,, bocce, ecc, tombola, laboratori di pittura, artigianato, ecc.); • culturali (visite guidate a musei e mostre, gite, ecc.); • di promozione di attività socialmente utili (vigilanza alle scuole, dei giardini, ecc.);
Obiettivi e finalità. 1L’azione amministrativa del Comune di Ferrara, sulla materia oggetto del presente Regolamento, persegue gli obiettivi generali seguenti: a) minimizzazione dell’esposizione all’inquinamento elettromagnetico connesso alle installazioni per la telefonia mobile, con particolare riferimento ai ricettori sensibili, fermi restando i valori limite di esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità, considerati come valori di immissione, previsti dalla vigente legislazione di settore e le norme e prescrizioni di cui ai provvedimenti di competenza dello Stato ai sensi dell’articolo 4 comma 1 lettera a) della L. 22 febbraio 2001 n. 36, nel rispetto delle esigenze di copertura del servizio; b) perseguimento del principio di cautela, in applicazione del principio di precauzione di cui all’art. 174, paragrafo 2 del Trattato Istitutivo dell’Unione Europea, mediante il razionale inserimento degli impianti nel territorio dal punto di vista urbanistico, ambientale, sanitario, l’uso delle tecniche più avanzate disponibili per tutti i nuovi impianti, per le modifiche o riconfigurazione, per le bonifiche nonché la programmazione di eventuali interventi di risanamento e rilocalizzazione a norma di legge, ferme restando le esigenze di copertura del servizio di telefonia mobile derivante dagli obblighi di concessione/licenza ministeriale; c) minimizzazione dei fattori di inquinamento visivo a carico del paesaggio extraurbano e urbano derivante dai predetti impianti, con particolare riferimento alla tutela degli edifici ed aree di valore storico architettonico e monumentale; d) coordinamento delle previsioni edificatorie dei vigenti strumenti urbanistici con le esigenze di copertura del servizio di telefonia mobile; e) equità e imparzialità nei confronti dei gestori dei servizi di telefonia mobile, cui devono essere garantite pari opportunità per l’esercizio delle concessioni/licenze ottenute dallo Stato, nel riconoscimento del carattere di pubblico interesse intrinseco ai servizi erogati; f) trasparenza dell’informazione alla cittadinanza e attivazione di meccanismi di partecipazione; g) monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche degli impianti, con le modalità stabilite di concerto con ARPA, per garantire il costante rispetto dei valori di emissione previsti dalla normativa vigente. . 2Per il conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, il presente Regolamento stabilisce criteri urbanistici e progettuali per quanto riguarda la localizzazione e la conformazione ...
Obiettivi e finalità. 1. Il nuovo sistema di classificazione del personale, in continuità con il previgente sistema introdotto dal CCNL del 16/2/1999 e con i principi dello stesso sistema di cui all'art. 10 del CCNL del 9/10/2003, persegue l'obiettivo di un ulteriore sviluppo del modello organizzativo degli enti del comparto, secondo i principi della flessibilità organizzativa e dell'accrescimento continuo delle competenze professionali. 2. Gli obiettivi di pieno riconoscimento della professionalità dei dipendenti e della qualità delle prestazioni lavorative individuali richiedono l'impegno delle parti al fine di definire un sistema di classificazione professionale che, in un quadro di coerenza con le funzioni proprie degli enti del comparto, assuma le caratteristiche di efficace strumento di supporto e di impulso dei processi di innovazione. 3. Il nuovo sistema di classificazione del personale si basa sui seguenti principi: a) valorizzazione delle professionalità interne per garantire prestazioni di elevata qualità; b) flessibilità nella gestione delle risorse umane in correlazione con l'effettivo sviluppo professionale. 4. Coerentemente con tali finalità, un ruolo primario è attribuito alla formazione continua ed alle altre azioni di sviluppo delle competenze professionali, le quali, attraverso una serie organica ed articolata di interventi, costituiscono un fondamentale fattore di affermazione di una nuova cultura organizzativa e gestionale. 5. Il presente titolo sostituisce e disapplica la parte seconda del CCNL del 16/2/1999 sul sistema di classificazione del personale, nonché l'art. 24 del medesimo CCNL.
Obiettivi e finalità. Regione Lombardia e le Camere di Commercio Lombarde tramite Unioncamere Lombardia, nell’ambito degli impegni assunti con l’Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, intendono favorire i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) lombarde con l’obiettivo di avvicinare le imprese ai temi dello sviluppo tecnologico tramite una partecipazione attiva dei diversi soggetti dell’ecosistema dell’innovazione alla realizzazione di processi innovativi. L’iniziativa contribuisce anche al perseguimento degli obiettivi delle strategie d’innovazione di “smart specialisation” (la Smart Specialisation Strategy di Regione Lombardia per la Ricerca e l’Innovazione, approvata con DGR X/1051 del 5 dicembre 2013, così come aggiornata con DGR n. X/2146 dell’11 luglio 2014 e DGR n. X/3486 del 24/4/2015 e n. X/3336 del 27/03/ 2015 con la finalità di soddisfare la precondizione di accesso ai Fondi della Nuova Programmazione Comunitaria 2014-2020, ha declinato le 7 Aree di Specializzazione dell’Aerospazio, Agroalimentare, Eco-industria, Industria della salute, Industrie creative e culturali, Manifatturiero avanzato e Mobilità sostenibile), concepite a livello regionale, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze lombarde anche in sinergia e stretto raccordo con la programmazione. Nello specifico, con l’iniziativa “Xxxxx Xxxxxxx e Innovazione – edizione 2016” si intendono incentivare azioni di sostegno finalizzate a: A. stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, tramite la creazione di nuove tecnologie digitali in ambito Smart Cities & Communities; B. stimolare l’adozione di innovazione tecnologica digitale in ambito Smart Cities & Communities favorendo la collaborazione delle PMI con i centri di ricerca registrati nel sistema Questio; C. accompagnare le imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo nei paesi dell’UE.
Obiettivi e finalità. 1. Nell’ambito della riforma del lavoro pubblico, al fine di garantire il progressivo miglioramento della fun- zionalità degli uffici nonché promuovere l’efficienza, l’efficacia e la qualità dell’azione amministrativa e dei servizi, le parti convengono sulla opportunità di proseguire nel processo di valorizzazione professionale dei lavoratori. 2. Gli obiettivi di pieno riconoscimento della professionalità dei dipendenti e della qualità delle prestazioni lavorative individuali richiedono l’impegno delle parti al fine di definire un sistema di classificazione professionale che, in un quadro di coerenza con le funzioni di indirizzo e coordinamento proprie dell’Amministrazione, assuma le caratteristiche di efficace e concreto strumento di supporto e di impulso della riforma. 3. Il nuovo modello di classificazione del personale si basa sui seguenti principi: — flessibilità nella gestione delle risorse umane in correlazione all’effettivo sviluppo professionale; — valorizzazione delle professionalità interne, con particolare riferimento a tutti i titoli necessari alle pecu- liarità professionali che caratterizzano le aree e i profili, in modo da garantire alla collettività prestazioni di ele- vata qualificazione. 4. Coerentemente con tali finalità, un ruolo primario è attribuito alla formazione continua che, attraverso una serie organica ed articolata di interventi, costituisce un fondamentale fattore di accrescimento professionale, di aggiornamento delle competenze, nonché di affermazione di una nuova cultura gestionale.
Obiettivi e finalità. L’obiettivo del progetto è generare i presupposti per concrete partnership commerciali e di business per le aziende lombarde e l’intenzione di rafforzare il sistema economico lombardo negli Emirati Arabi Uniti (di seguito EAU) e nella Regione del Golfo.
Obiettivi e finalità. L’attività richiesta ai medici si articolerà nei seguenti contenuti essenziali, svolti in coerenza con le indicazioni svolti in coerenza con le indicazioni organizzative e i protocolli clinici definiti dalla programmazione nazionale e regionale per la vaccinazione, e sarà articolata con impegno orario massimo di 36 ore settimanali, secondo l’articolazione definita in sede di programmazione delle attività vaccinali, in accordo con il Responsabile dell’Unità Operativa. La valutazione dei compiti, delle funzioni ed attività cui viene adibito l’incaricato spetta al spetta al Direttore/Responsabile del Servizio Aziendale di appartenenza o suo delegato (di seguito denominati per brevità “Responsabile di struttura”). La verifica delle prestazioni erogate dall’incaricato è demandata al citati Responsabili di struttura, ed effettuata mediante riepilogo mensile dei dati di attività svolta. L’esito positivo della verifica costituisce requisito per il pagamento del compenso previsto dal presente contratto di lavoro. A tal fine i Responsabili di struttura interessati, attesteranno l’esatto adempimento delle prestazioni da parte dell’incaricato in proporzione agli obiettivi di servizio che allo stesso sono assegnati.
Obiettivi e finalità. 1. Le parti con il presente accordo intendono dare attuazione all’art. 9 del Contratto Collet- tivo Nazionale di lavoro - recante norme sulla elezione ed il funzionamento degli organismi di Rappresentanza Sindacale Unitaria del personale (R.S.U.). 2. A tal fine il presente accordo è strutturato in due parti: • la prima regolamenta le modalità di costituzione e funzionamento della R.S.U.; • la seconda definisce il regolamento elettorale. 3. La dizione “Istituzioni, Aziende ed Enti “è usata per indicare i luoghi di lavoro ove pos- sono essere costituite le Rappresentanze Sindacali Unitarie.