PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;
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Samples: Accordo Di Collaborazione Ai Sensi Dell’articolo 15 Della Legge N. 241 Del 1990
PREMESSO CHE. il DiPoFamdalle verifiche sismiche effettuate in base all’OPCM n. 3274/2003 su tutti i corpi di fabbrica che costituiscono l’intero complesso ospedaliero di Sulmona risulta che entrambi i corpi di fabbrica versano in condizioni di criticità strutturale e pertanto abbisognano di immediati interventi strutturali e funzionali, come peraltro confermato in virtù modo puntuale anche dal Xxxx. Xxxxx Xxxxx, Direttore del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore Dipartimento della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti Protezione Civile della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famigliaMinistri, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”nella relazione prot. n. DPC/SISM/0026900 del 07/04/2012; - con decreto 8 agosto 2016 Deliberazione del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia Direttore Generale n.479 del 18.04.2013 sono state definite le modalità d’intervento e le fonti di politiche per finanziamento degli specifici interventi realizzativi, come di seguito sinteticamente riportato: - nel corso delle fasi di studio ed elaborazione dei necessari adempimenti occorrenti alla realizzazione della nuova struttura sanitaria di concezione antisismica, viste le problematiche rappresentate, si è consolidata la famiglia sono stati costituiti per necessità di procedere mediante un triennio processo realizzativo indirizzato verso un Partenariato Pubblico Privato (PPP), così come dettato dalla data Direttiva 2004/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31/03/2004 relativa al coordinamento delle procedure di detto decreto l’Assemblea aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliadi servizi e successive modifiche ed integrazioni; - con il DPR Deliberazione del 31 agosto 2016 Direttore Generale n.773 del 13.06.2013 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione : - confermato l’incarico al gruppo di lavoro (nominato con Deliberazione del Direttore Generale n.479 del 18.04.2013) con l’individuazione delle funzioni e prestazioni da svolgere nell’ambito del processo realizzativo di interventi cui all’oggetto; - determinata la tipologia di procedura per l’esecuzione degli interventi; - affidato l’incarico di servizi specialistici alla SDA Bocconi – School of Management di Milano per la tutela valutazione della fattibilità economica e finanziaria dell’operazione, la struttura contrattuale, i profili di convenienza, le condizioni di bancabilità e la verifica degli elementi che ne consentano il trattamento contabile “off balance”, anche ai sensi di Eurostat e dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016principi contabili, nonché di produrre tutti i documenti/elaborati economico-2017 (finanziari da porre a base di seguito denominato Piano)gara, predisposto dall’Osservatorio nazionale essenziali per l’Infanzia e l’Adolescenzal’espletamento della procedura di gara sopra indicata mediante PPP; - il DiPoFam affidato l’incarico di servizi tecnici specialistici all’Università degli Studi di L’Aquila – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi Consorzio per la tutela dei diritti Sperimentazione Edilizia per lo studio approfondito sulle caratteristiche geologiche e lo sviluppo dei soggetti geognostiche del terreno su cui dovrà essere realizzata la nuova struttura sanitaria in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localioggetto; - con il Decreto Provvedimento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università Direttore dell’U.O.C. Tecnologie e della Ricerca n. 31478 Strutture n.44 del 12 ottobre 2017 18.06.2013 è stato istituito affidato l’incarico di servizi tecnici specialistici alla società PROIMPIANTI S.r.l., relativamente alle strutture antisismiche ed agli impianti tecnologici da progettare; - i tecnici incaricati dell’U.O.C. Tecnologie e Strutture hanno redatto, con il Gruppo supporto dei tecnici specialistici di lavoro sul sistema integrato cui sopra (Università degli Studi di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica L’Aquila – Consorzio per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017Sperimentazione Edilizia e PROIMPIANTI S.r.l.), n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFamil Progetto Preliminare per la Realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica da adibire a struttura sanitaria nel Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Sulmona; - l’8 febbraio 2018i tecnici incaricati dell’U.O.C. Tecnologie e Strutture hanno inoltre redatto il Capitolato delle Manutenzioni, al fine da porre a base di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta gara per l’affidamento dei servizi educativi di gestione delle manutenzioni, all’interno della medesima procedura di affidamento e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede tutta la realizzazione da parte dell’ISTAT durata della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzialocazione finanziaria; - la collaborazione tra SDA Bocconi – School of Management ha redatto lo Studio per la fattibilità economico-finanziaria dell’intervento, individuando i rischi e le effettive procedure percorribili per l’affidamento di quanto in oggetto tramite operazione di Partenariato Pubblico Privato (PPP), relativamente agli aspetti economici ed alle esigenze aziendali; - sono stati acquisiti i codici di riferimento relativi all’appalto in oggetto: - CIG: 52844290C4; - CUP: E54B13000080005; - con Deliberazione del Direttore Generale n.1073 del 30.07.2013 sono stati approvati il DiPoFamProgetto Preliminare da porre a base di gara, l’ISTAT il Capitolato delle manutenzioni e l’Università ha l’obiettivo lo Studio di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonomeFattibilità economico-finanziaria, nonché all’identificazione indetta la gara per l’affidamento tramite una operazione di Partenariato Pubblico Privato (PPP) della progettazione, il finanziamento in leasing, l’esecuzione e la gestione delle manutenzioni, di un sistema nuovo corpo di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione fabbrica da adibire a struttura sanitaria nell’ambito del Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Sulmona, da realizzare mediante locazione finanziaria in costruendo, ai sensi dell’art. 3 comma 15 e misurazione degli interventi a sostegno dell’art. 160-bis del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS)D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.; Tutto quanto sopra premesso, regionale e provinciale;le Parti stipulano quanto di seguito definito.
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Samples: trasparenza.asl1abruzzo.it
PREMESSO CHE. il DiPoFamla Regione Puglia, ai sensi dell’articolo 12 del proprio Statuto, promuove e sostiene la cultura, l'arte, la musica e lo sport, tutela i beni culturali e archeologici, assicurandone la fruibilità, e riconosce nello spettacolo una componente essenziale della cultura e dell'identità regionale e ne promuove iniziative di produzione e divulgazione; • in virtù attuazione dei predetti principi la Regione ha approvato la Legge n. 6 del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 29 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia 2004 “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega Norme organiche in materia di politiche spettacolo e norme di disciplina transitoria delle attività culturali”; • in base all’articolo 9 della citata legge, la Regione favorisce la realizzazione delle attività richiamate al precedente punto, anche mediante apposite convenzioni, con soggetti pubblici; • il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, nella sue funzioni in materia di indirizzo e programmazione, rapporti con gli enti locali, regolamentazione, monitoraggio, vigilanza e controllo degli interventi in materia culturale e dello spettacolo dal vivo: presidia la pianificazione strategica in materia di spettacolo dal vivo e cultura, favorendo la costruzione di idonee forme di partenariato con gli operatori pubblici e privati del settore; è responsabile della programmazione degli interventi finanziati a valere su fondi comunitari, statali e regionali; provvede alla gestione operativa dei relativi programmi, processi e attività; indirizza, coordina, monitora e controlla le attività e gli obiettivi di risultato delle Sezioni afferenti e degli Enti regionali partecipati nelle materie di competenza; assicura il coordinamento e l’interazione trasversale con le strutture organizzative interne, con gli altri Dipartimenti regionali e con i livelli nazionali ed europei di rappresentanza istituzionale; • il Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 Cultura (di seguito denominato PianoTPP), predisposto dall’Osservatorio nazionale istituito come Consorzio tra Comuni con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 471/1980 ai sensi della L. R. n. 16/1975, successivamente trasformato per l’Infanzia effetto della Legge n. 142 dell’8 giugno 1990 in Ente Pubblico Economico, opera ai sensi del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, senza fini di lucro, ed è interamente partecipato da Comuni pugliesi e l’Adolescenzadalla Xxxxxxx Xxxxxx (X.X. 00 Xxxxxx 0000 n.10 art.47 e D.G.R. n.551 del 9 Maggio 2007) quale socio di maggioranza; - • il DiPoFam – Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio Cultura prevede, ai sensi della citata legge regionale istitutiva e del vigente statuto, tra le proprie finalità istituzionali, “la diffusione delle attività di spettacolo dal vivo e, con ciò, la crescita ed il consolidamento sull’intero territorio regionale del pubblico e dell’attrattività del territorio medesimo attraverso lo spettacolo dal vivo”; • il Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per l’Infanzia le Arti e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità la Cultura è uno dei principali attuatori di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e una serie di interventi nell’ambito del Patto per la tutela dei diritti Puglia/FSC 2014-2020, che hanno perseguito il prioritario obiettivo di migliorare l’attrattività del territorio regionale a fini turistici, attraverso la valorizzazione e promozione dello spettacolo dal vivo: musica, teatro e danza quali strumenti di diffusione della cultura regionale e importanti attrattori immateriali per lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017di una complessiva strategia di marketing territoriale; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione • Il Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto Arti e la consulenza scientifica per Cultura non svolge sul mercato aperto attività interessate dal presente accordo di cooperazione; • la definizione dei decreti attuativi Regione Puglia/Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018Territorio, al fine di promuovere iniziative volte delineare la propria strategia di sviluppo culturale e, quindi, le azioni di valorizzazione, innovazione e promozione dell’intero sistema cultura, nonché le priorità di intervento, ha predisposto un Piano Strategico della cultura per la Puglia 2017-2025, approvato dalla Giunta Regionale con DGR n. 542 del 2019; • con DGR n. 1316 del 28.09.2022 avente ad assicurare un’offerta oggetto “FSC 2014/2020 Patto per la Puglia (DGR n. 2188/2016, n. 317/2017, n. 2335/2017) – Variazione al bilancio annuale 2022 e pluriennale di servizi educativi previsione 2022-2024 ai sensi dell’art. 51 comma 2 del D.Lgs. n.118/2011 e approvazione Schede di istruzione Azione”, la Giunta Regionale ha stanziato risorse per € 3.455.776,49 a valere sul FSC 2014/2020 Patto per la Puglia, approvando altresì le Schede di qualitàazione progettuale presentate dai Soggetti attuatori “Agenzia regionale ARET Pugliapromozione”, contribuire “Teatro Pubblico Pugliese“ e “Apulia Film Commission“; • Il Teatro Pubblico Pugliese ha presentato una Scheda di azione progettuale di importo pari a potenziare l’offerta € 1.500.000,00, riguardante l’implementazione delle azioni di sviluppo del sistema regionale della cultura e della creatività e nello specifico di quello della musica: Puglia Sounds e del teatro danza, oltre alla valorizzazione dei servizi educativi tratti identitari di Puglia. In coerenza con il Piano Strategico della Cultura PIIIL – prodotto identità innovazione impresa lavoro – e di istruzione su tutto con il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione Piano Strategico del citato ProtocolloTurismo Puglia365, il Dipartimento progetto intende potenziare lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, attraverso le seguenti azioni: Stimolare e qualificare la domanda, consolidare una programmazione strategica di azioni che coinvolgano i diversi segmenti della filiera del sistema culturale inteso nella sua più ampia accezione, qualificare e accrescere l’offerta, sviluppare la multidisciplinarietà, generare economie virtuose, assicurare la continua formazione del pubblico e l’accompagnamento delle imprese culturali verso una gestione rivolta alla sostenibilità economica e finanziaria e al partenariato pubblico-privato. Il tutto in un’ottica di valorizzazione e promozione strategica del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale attraverso l’arte e la cultura. • In particolare, il TPP si è impegnato, tra l’altro, a fornire configura quale soggetto attuatore con cui procedere alla sottoscrizione dell’Accordo pubblico-pubblico ex art. 15 della Legge n. 241/90 e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 ess.mm.ii., per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale l’attuazione degli interventi e dei servizi sociali»; contenuti nella Scheda di Azione progettuale a valere sulle risorse FSC 2014/2020 - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi Patto per la prima infanzia”Puglia, codice PSN IST-02647approvata con DGR n. 1316 del 28.09.2022; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido• Il Progetto Attuativo, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale, declina nel dettaglio gli interventi riassunti nella Scheda di azione progettuale approvata con DGR n. 1316 del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;28.09.2022.
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Samples: Accordo Di Cooperazione
PREMESSO CHE. il DiPoFamLaboratorio Chimico, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 a seguito di un recente processo di razionalizzazione dell’assetto organizzativo camerale e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017aziende speciali, è stato istituitoricollocato a tutti gli effetti, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famigliaa far data dal 01.10.2013, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”nella struttura camerale; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 Laboratorio Chimico è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e stato interessato da una serie di interventi per la tutela dei diritti di riorganizzazione della struttura interna volti a creare uno staff lavorativo efficiente e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (dotato di seguito denominato Piano)adeguata professionalità, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità indirizzati ad un processo di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confrontovalorizzazione, di partecipazione diversificazione dell’offerta di servizi, di acquisizione di nuove quote di mercato in funzione dell’ampliamento degli ambiti di attività auspicato dagli organi camerali; dal punto di vista operativo ed organizzativo, per il mantenimento di un alto standard di professionalità e integrazionecompetenza, quanto mai indispensabile in un mercato ad alta competitività, necessita di continuare ad avvalersi di figure professionali dotate di adeguate competenze ed esperienza; - il decreto legislativo 13 aprile 2017ricordato che la direzione della struttura tecnica è stata affidata, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio dal marzo 2015, n. 107”con apposito contratto di collaborazione professionale in capo alla propria società partecipata House CCIAA Scarl, all’articolo 1, comma 1, stabilisce al dr. Xxxxxx Xxxxxxxx; atteso che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”i citato rapporto contrattuale è scaduto il 31.12.2016; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018avuto presente che, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta garantire la continuazione dell’effettuazione dei servizi educativi analitici e più in generale l’operatività complessiva del Laboratorio, si rende necessario attivare con immediatezza la ricerca di istruzione una soluzione che, temporaneamente, possa garantire la prosecuzione di tutte le attività analitiche, nelle more dell'assunzione da parte degli Organi camerali delle più opportune valutazioni e scelte strategiche concernenti tale asset camerale, con determina del Dirigente n. dd. è stata prevista l’acquisizione del servizio di prestazione professionale di direzione tecnica e coordinamento delle attività del Laboratorio Chimico Merceologico della C.C.I.A.A. Venezia Giulia, sulla base dei contenuti dell’offerta formulata dalla società New Eco, avente sede legale in Trieste, via Xxxxxx 2, assunta in atti prot. 4105 dd. 27.12.2016, con autorizzazione a contrarre con la medesima società; Le premesse formano parte integrante del presente contratto. Il Contraente, in relazione al presente rapporto contrattuale, mette a disposizione la sua struttura organizzativa per la gestione delle attività di seguito evidenziate e concordate; in particolare la direzione tecnica e coordinamento delle attività del Laboratorio Chimico Merceologico della C.C.I.A.A. Venezia Giulia vengono affidate ad una figura professionale, in possesso dei necessari requisiti di idoneità e competenza, il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx, iscritto all’Ordine dei Chimici di Trieste, che ha dichiarato la propria disponibilità ad assumere la veste di direttore e firmare tutti i rapporti di prova / attestazioni del Laboratorio. Il curriculum vitae del xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx – da cui si evince l’idoneità dello stesso allo svolgimento delle mansione dedotte nel presente contratto - è stato fornito alla C.C.I.A.A. e viene valutato positivamente. A tale figura professionale potranno essere affiancate ulteriori professionalità per la gestione di settori specifici di attività del Laboratorio. Il presente servizio di prestazione professionale ricomprende il seguente oggetto: direzione e coordinamento delle attività del Laboratorio Chimico Merceologico, secondo le linee operative già in essere e approvate dai competenti Organi camerali; coordinamento gestione qualità e relativi adempimenti rientranti nel Sistema di Gestione del Laboratorio nonché delle attività necessarie al mantenimento dell’Accreditamento; gestione e coordinamento del personale e dei collaboratori operanti presso il Laboratorio Chimico-Merceologico; La responsabilità del Contraente sarà imputabile soltanto in relazione all’attività prestata in merito ai punti sopra indicati. Sarà a carico del Contraente garantire, anche avvalendosi del supporto del RSPP della Camera di Commercio e del personale tecnico in forza alla struttura, la conformità o meno delle strutture di laboratorio al disposto normativo di riferimento come pure la corrispondenza a tali norme dei processi attivati e delle procedure eseguite nell’espletamento dell’attività analitica. Sono interamente a carico del Contraente i rischi di qualsiasi natura connessi allo svolgimento dell’incarico Il presente contratto di collaborazione esterna ha inizio in data 02.01.2017 e cesserà in data 30.06.2017, senza necessità di ulteriore notifica o preavviso. A fronte delle prestazioni di collaborazione affidate, la CCIAA riconosce al Contraente, per il periodo 1.1 – 30.6.2017, un compenso complessivo di € 24.590,16 (ventiquattromilacinquecentonovanta/16), IVA esclusa, frazionabile in rate mensili. La CCIAA provvederà al pagamento del suddetto compenso in tranches mensili posticipate di pari importo, previa presentazione di sintetiche relazioni sull’attività svolta e dietro presentazione di idonea documentazione fiscale. Eventuali spese vive di viaggio e trasferta connesse al presente incarico di collaborazione, ove preventivamente autorizzate, andranno fatturate separatamente dal Contraente e corredate della documentazione giustificativa. Analogamente potranno essere riconosciute, ove espressamente documentate, spese per aggiornamento dei metodi analitiici non accreditati in uso presso il Laboratorio. Sono a carico del Contraente tutti gli oneri di natura fiscale, anche quelli al momento non prevedibili, comunque connessi all’espletamento dell’incarico oggetto del presente contratto. Ai sensi della L. 136/2010, qualsiasi pagamento verrà effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario sul conto corrente a ciò dedicato, indicato dal Contraente. Le parti concordano che i documenti e le analisi elaborate, nonchè i testi ideati e il materiale prodotto dal Contraente in esecuzione del presente contratto, rimangano di proprietà della CCIAA. La C.C.I.A.A. consentirà al Contraente l’accesso e la permanenza nei locali ad essa adibiti presso la sede della Camera di Commercio di Trieste e del Laboratorio Chimico Merceologico, in funzione dell’espletamento dell’incarico. Lo renderà inoltre edotto e ne favorirà la presa di conoscenza dei dati e delle informazioni pertinenti alle attività oggetto del presente atto, per tutta la durata del contratto. Da parte sua, il Contraente manterrà l’opportuna riservatezza su tutto quanto verrà a sua conoscenza durante lo svolgimento del servizio professionale affidatogli La CCIAA può recedere dal presente contratto in qualsiasi momento per ragioni di pubblico interesse. In tal caso il territorio nazionale Contraente ha diritto ad ottenere il corrispettivo per l’attività svolta fino a quel momento per l’espletamento dell’incarico. Il Contraente può recedere dal presente contratto mediante preavviso di almeno due mesi, da notificare alla controparte a mezzo pec. In tal caso ha diritto al corrispettivo per l’attività svolta fino alla data di recesso. La CCIAA di Trieste si riserva la facoltà di risolvere anticipatamente il presente atto, ai sensi e attivare l’anagrafe nazionale per gli effetti dell’art. 1456 c.c., in caso di grave ed ingiustificato inadempimento delle prestazioni dedotte in contratto. In ogni caso sono fatte salve eventuali azioni per il risarcimento dei servizi educativi attraverso danni. Si conviene altresì che abbia luogo la risoluzione del contratto nel caso in cui vengano accertate violazioni degli obblighi di condotta derivanti dal Codice di comportamento per il Sistema integrato personale della Camera di educazione Commercio di Trieste (i cui obblighi di condotta si estendono a tutti i collaboratori e consulenti), adottato con delibera di istruzione Giunta n. 20 dd. 24.02.2014, il cui testo è pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente camerale nell’apposito sezione “Amministrazione trasparente”. Tutte le controversie che dovessero sorgere in dipendenza dell’instaurato rapporto e per le quali non fosse possibile addivenire ad una composizione bonaria in via amministrativa, saranno deferite all’Autorità Giudiziaria ordinaria. A tal fine viene eletto quale Foro competente quello di Trieste. Il presente Contratto descrive e riassume il contenuto di tutte le trattative, le intese e gli accordi intercorsi tra le Parti prima della sua conclusione ed annulla ogni eventuale diverso accordo anteriore. Eventuali successivi accordi modificativi del presente Contratto dovranno rivestire, a pena di nullità, la forma scritta. Per quanto non espressamente previsto nel presente atto le parti fanno riferimento alle norme contenute nel Codice Civile. Il Contraente, nell’espletamento del servizio di cui trattasi, si impegna ad osservare quanto previsto dalla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo n. 65/2017D. Lgs 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni. Il Contraente si impegna al rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità nello svolgimento dell'attività di cui al presente contratto. In particolare il Contraente si asterrà dal porre in essere attività coincidente con quella svolta dal Laboratorio Chimico per il tempo di durata del presente contratto. Il presente contratto viene redatto in forma di scrittura privata, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzionein duplice originale, Università e Ricerca; - da registrarsi solo in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altrocaso d'uso, a fornire cura e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato con spese a livello nazionale sui servizi educativicarico della Parte che ne faccia richiesta. Letto, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, approvato e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;sottoscritto.
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PREMESSO CHE. con Determinazione prot. n. 5030, Rep. n. 290 del 28/06/2021, il DiPoFamDirettore del Servizio Spesa comune della Direzione generale della Centrale regionale di committenza ha indetto una procedura aperta informatizzata, suddivisa in virtù 2 lotti, finalizzata alla stipula di Convenzioni quadro per l’affidamento del DPCM noleggio di apparecchiature multifunzione a ridotto impatto ambientale e servizi accessori destinate alle Amministrazioni del 1° ottobre 2012 (artterritorio della Regione Sardegna, come meglio specificato nel disciplinare, nel capitolato tecnico, nei relativi allegati e nella documentazione di gara da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del minor prezzo, ai sensi dell’art. 1995, commi 1 e 2)comma 4, è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliD.Lgs. 50/2016; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regdeterminazione prot. n. 49921, foglio n. 2017Rep. 697 del 13/12/2021 il Direttore del Servizio Spesa comune della Direzione generale della Centrale regionale di committenza ha aggiudicato definitivamente l’appalto all’Impresa Copier Service Srl, la quale è stato istituitorisultata aggiudicataria dei Lotti 1 e 2 e, presso per l’effetto, ha manifestato espressamente la Presidenza volontà di impegnarsi a fornire i beni e i servizi oggetto della presente Convenzione ed eseguire gli Ordinativi di Fornitura, alle condizioni, modalità e termini di seguito stabiliti; - gli obblighi del Consiglio Fornitore in merito a agli adempimenti oggetto della presente Convenzione sussistono fino alla concorrenza dell’importo massimo spendibile, nei modi e nelle forme disciplinati dalla presente Convenzione e da tutta la documentazione di gara, ai prezzi unitari, alle condizioni alle modalità ed ai termini stabiliti; - la Centrale regionale di committenza ha individuato il Fornitore nel rispetto dei ministri-Dipartimento per principi comunitari e del codice dei contratti in materia di scelta del contraente e che nei confronti del Fornitore sono state esperite le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo verifiche concernenti le dichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche cui agli artt. 80 e 83 del D.Lgs. 50/2016; - il Fornitore ha prestato la prevista garanzia fideiussoria per la famiglia”cauzione definitiva come stabilito nel disciplinare di gara, nonché ha stipulato un’adeguata polizza assicurativa per la responsabilità civile indispensabile ai fini della stipula della presente Convenzione. La garanzia fideiussoria per la cauzione definitiva anche se non materialmente allegata alla presente Convenzione, ne costituisce parte integrante e sostanziale; - con decreto 8 agosto 2016 riferimento all’articolo 53, comma 16-ter, del Ministro D.Lgs. 165/2001, il Fornitore, sottoscrivendo la presente Convenzione, attesta altresì di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver conferito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per gli Affari regionali con delega in materia di politiche conto del Committente nei propri confronti per la famiglia sono stati costituiti per un il triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR successivo alla cessazione del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzarapporto; - il DiPoFam – Fornitore, con la sottoscrizione della presente Convenzione, dichiara, ai sensi e per gli effetti di cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia agli articoli 1341 e l’Adolescenza – 1342 Cod. Civ., di accettare tutte le condizioni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione patti contenuti nel presente atto e di interventi avere particolarmente considerato quanto stabilito e convenuto con le relative clausole; - la presente Convenzione non è fonte di obbligazione per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017Centrale regionale di committenza nei confronti del Fornitore; essa contiene le condizioni generali relative ai contratti che verranno conclusi dalle singole Amministrazioni con l’emissione degli Ordinativi di Fornitura i quali, nei limiti ivi previsti, saranno, per ciascuna delle stesse, fonte di obbligazione; - singoli contratti di fornitura vengono conclusi a tutti gli effetti tra le singole Amministrazioni, da una parte, ed il DiPoFam haFornitore, inoltredall’altra parte, promossoattraverso l’emissione degli Ordinativi di Fornitura (contratti) nei quali saranno specificate i beni e i servizi da fornire; Le premesse di cui sopra, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale gli Atti e i documenti richiamati nelle medesime premesse e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione restante parte del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017presente Atto, il Ministero dell’Istruzionecapitolato tecnico, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta l’elenco dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi beni e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT aggiudicati al Fornitore e l’offerta economica sono fonti delle obbligazioni oggetto della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;presente Convenzione.
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PREMESSO CHE. il DiPoFam● vista la legge 13 luglio 2015, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19n.107, commi 1 con particolare riferimento all’art.1, comma 66 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliseguenti; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), ● visto l’art.1 comma 70 della legge 13 luglio 2015, n. 107”n.107, all’articolo 1che dispone che gli uffici scolastici regionali promuovono la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche; ● considerato che la rete di scopo ha la finalità di facilitare la valorizzazione e formazione delle risorse professionali, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità la gestione comune di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione funzioni e di istruzioneattività amministrative, nonché la realizzazione di curaprogetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali sia di relazione e interesse territoriale sia di giocointeresse regionale; ● visto l’art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - n. 275 che prevede la facoltà per le istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali; ● visto l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 in base al quale le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato attività di interesse comune; ● considerato che le istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a collaborare reciprocamente per l’attuazione di iniziative comuni; ● considerato altresì che tale collaborazione è finalizzata alla migliore realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, al completamento e miglioramento del percorso formativo degli alunni, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche, a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accrescimento della qualità dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche; ● considerato il progetto di istruzione educazione bilingue e diffusione della didattica CLIL nel Primo Ciclo dell’Istruzione, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, considerato uno strumento di innovazione didattica finalizzato alla realizzazione delle finalità della legge 107/2015; ● considerati i risultati del progetto regionale dedicato alla promozione della “didattica bilingue” della rete IBI/BEI e la formazione rivolta ai docenti che si è svolto negli anni scolastici 2009-2017; ● considerata la nota dell’USR Lombardia prot. 0023895 del 13-12-2016 che promuove una rilevazione dell’implementazione dell’educazione bilingue nelle scuole del primo ciclo in Lombardia, il decreto del Direttore Generale della Lombardia prot. 0061 del 25-01-2017 che istituisce una Commissione per il vaglio delle candidature delle scuole con educazione bilingue e la nota dell’USR Lombardia prot. 0013045 del 08-06-2017 che rende noti gli esiti di tale rilevazione, riferita alle attività dell’anno scolastico 2015-2016, in vista della costituzione di una rete di scopo interprovinciale tra le scuole con i requisiti per l’educazione bilingue e il CLIL; ● considerato che la costituzione di una rete di scopo, richiamate le precedenti disposizioni normative, costituisce strumento adatto per le bambine finalità di sviluppo del progetto di “educazione bilingue e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anniCLIL nel primo ciclo dell’istruzione”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - I sopraddetti con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per presente atto convengono quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;segue:
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PREMESSO CHE. nell’ambito dell’affidamento in house effettuato dal Comune di Sulmona alla società COGESA si è reso necessario indire gara ad evidenza pubblica per l’individuazione di operatore economico per il DiPoFamservizio di raccolta dei rifiuti, in virtù pulizia e spazzamento strade nel territorio del DPCM Comune di SULMONA e trasporto agli impianti di COGESA ai sensi del 1° ottobre 2012 (artdm 24 maggio 2016 nel rispetto delle previsioni di cui all’art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente 95 c. 2 del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e D. Lgs 50/2016 come da determina a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalicontrarre ; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, detta procedura aperta è stato istituito, presso stata regolarmente espletata individuando come affidatario la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche - la Ditta è risultata aggiudicataria della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione procedura di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 sopra e, per l’effetto, ha manifestato espressamente la volontà di impegnarsi ad eseguire il servizio oggetto del presente contratto, alle condizioni, modalità e termini di seguito stabiliti; - la Ditta ha il seguente numero matricola di iscrizione all’albo Nazionale dei gestori ambientale, numero matricola di iscrizione all’ I.N.P.S. con sede in , telefono n. e fax n. , numero matricola I.N.A.I.L. con sede in , telefono n. e fax n. ; - è stato acquisito il DURC e sono state poste in essere con esito positivo le verifiche concernenti i trattamenti requisiti di dati personalicui alla normativa vigente; - è stata acquisita la documentazione antimafia; (ovvero è in corso di acquisizione) - la Ditta dichiara che quanto risulta dal presente Contratto, dal Disciplinare di gara e dal Capitolato Tecnico e d’Oneri e dagli allegati, definisce in modo adeguato e completo l’oggetto delle prestazioni da eseguire e, in ogni caso, ha potuto acquisire tutti gli elementi per una idonea valutazione tecnica ed economica delle stesse e per la formulazione dell’offerta; - la Ditta ha presentato la documentazione richiesta ai fini della stipula del Regolamento UE 2016/679presente Contratto che, anche se non materialmente allegata al presente Atto, ne forma parte integrante e sostanziale; - la Ditta , ai sensi dell’art. 103 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgsD. Lgs. n. 196/2003)50/2016, ha presentato la cauzione definitiva mediante della - n. stipulata in data , dell’importo di Euro ; - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede L’Impresa, ha presentato la polizza di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT assicurazione n. della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi Compagnia per la prima infanzia”Responsabilità Civile verso Terzi (RCT) per un massimale unico minimo per sinistro pari ad Euro per ogni sinistro, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi ogni persona, ogni cosa e per l’infanzia (asili nido, micronidi la Responsabilità Civile verso Prestatori di Lavoro stabilita in Euro per ogni sinistro e ogni persona per danni provocati a cose e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione persone da atti eseguiti o ordinati da dipendenti dell’Appaltatore o comunque in dipendenza diretta o indiretta dall’esecuzione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;servizio
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PREMESSO CHE. il DiPoFamcon decreto n. 2158 del 25 novembre 2019 del Direttore Generale, si è provve- duto ad individuare la procedura di gara relativamente al servizio in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19oggetto e ad approvare tutta la documentazione necessaria per lo svolgimento della stessa; - in data 4 dicembre 2019 è stata pubblicata la relativa procedura di gara aperta sulla piattaforma START, commi 1 e 2), è fissando la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche scadenza in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalidata 17 gennaio 2020; - con decreto n. 291 del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 200924 febbraio 2020, registrato sono stati approvati i Verbali delle operazioni relative allo svolgimento della gara per quanto attiene all’esame delle offerte tecniche e delle offerte economiche, provvedendo nel contempo all’aggiudicazione dell’appalto alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”Società Finanza Locale Partnership srl; - è stata altresì verificata la permanenza della regolarità contributiva della Società ai fini della stipula del presente contratto e l’insussistenza in capo alla Società di cause ostative a contrattare con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliapubblica amministrazione; - che si procede alla sottoscrizione del presente contratto in pendenza di ricevere l'esito dei controlli antimafia ai sensi del D.Lgs. 159/2011, sottoponendo il pre- sente contratto a clausola risolutiva espressa qualora dagli stessi emergano situa- zioni ostative alla contrattazione con la Pubblica Amministrazione; - che la Società ha costituito cauzione definitiva a garanzia degli obblighi assunti con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzapresente atto; - il DiPoFam – che si è stabilito di addivenire oggi alla stipula del presente Accordo Quadro in forma privata. TUTTO CIO’ PREMESSO I comparenti, come sopra costituiti, mentre confermano e ratificano a tutti gli ef- fetti la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia precedente narrativa, che si dichiara parte integrante e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione sostanziale del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimentopresente contratto, in un adeguato contesto affettivo, ludico proposito convengono e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per stipulano quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;segue:
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PREMESSO CHE. il DiPoFamComune ha inteso ricorrere al sistema delle Cooperative sociali per la manutenzione del verde pubblico per le motivazioni di cui alla deliberazione di Giunta n. 4 del 9 Febbraio 2007; - le cooperative sociali hanno, tra le proprie finalità statutarie, lo svolgimento delle attività richieste dal bando di selezione, finalizzate anche all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate che costituiscono almeno il 30% dei lavoratori; - il Comune, pertanto, può, in virtù parziale deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Amministrazione, affidare alla cooperativa sociale servizi e forniture ai sensi della L. 381/1991 e del DPCM del 1° ottobre 2012 (comma 7 art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali12 LR 87/97; - con decreto determinazione n. del Presidente , esecutiva, veniva stabilito di procedere all'affidamento del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. servizio di manutenzione del verde pubblico per l'anno 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”riservandolo alle cooperative sociali; - con decreto 8 agosto 2016 la medesima determinazione è stata approvata la documentazione di gara, da tenersi con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, per l'importo a base d'asta di € 85.914,24, oltre € 2.300,00 per applicazione di DUVRI, IVA esclusa; - a seguito di procedura negoziata previa pubblicazione di avviso di manifestazione di interesse, svolta dalla Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Montemurlo, Carmignano e Poggio a Caiano per conto del Ministro per gli Affari regionali con delega Comune di Poggio a Caiano, il servizio è stato affidato a , come risulta dal verbale di gara tenutasi in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con determinazione n. è stata disposta l'aggiudicazione del servizio nei confronti della cooperativa appaltatrice, per l'importo contrattuale di € ; - la cooperativa, ai sensi dell’art.11 comma 4 della LR n.87 del 24/11/97, ha presentato il DPR del 31 agosto 2016 è statoproprio progetto-programma di inserimento nel lavoro di soggetti svantaggiati, inoltre, approvato con il IV Piano nazionale d’azione piano individualizzato contenente obiettivi a medio e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzalungo termine; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia responsabile dei percorsi inserimento a norma di Legge 381/91 e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017rapporti con i servizi è ; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze provvedimento di aggiudicazione ha assunto efficacia in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;data
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PREMESSO CHE. L’art. 7 dello Statuto di Roma Capitale stabilisce che l’Amministrazione è tenuta a garantire il DiPoFamdiritto all'informazione sulla propria attività, curando la comunicazione istituzionale con gli appartenenti alla comunità cittadina; l’art. 2 della Legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni) prevede che le attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni si esplichino, oltre che per mezzo dei programmi previsti per la comunicazione istituzionale non pubblicitaria, anche attraverso la pubblicità, con ogni mezzo di trasmissione idoneo ad assicurare la necessaria diffusione di messaggi; il Dipartimento Partecipazione Comunicazione e Pari Opportunità (DPCPO), per potenziare l’attività di comunicazione e veicolare la diffusione delle attività di tutta l’Amministrazione, si propone di differenziare gli strumenti di informazione in modalità multicanale; lo strumento radiofonico è in grado di raggiungere target di ogni genere, con un investimento ‘’costo-contatto‘’ inferiore rispetto ad altri media, consentendo allo stesso tempo la possibilità di selezionare l’utenza di riferimento dal punto di vista territoriale e di ottenere l’attenzione dell’ascoltatore, fornendogli un’informazione percepita come rilevante; il DPCPO realizza da tempo il programma radiofonico ‘’Radio Roma Notizie’’, che va in onda gratuitamente all’interno delle stazioni della metropolitana di Roma e che fornisce informazioni ai cittadini a carattere istituzionale e di servizio; al fine di diffondere ulteriormente i messaggi di comunicazione istituzionale attraverso il mezzo radiofonico, nel corso 2020 il DPCPO ha acquistato spazi pubblicitari sull’emittente privata Radio Subasio per trasmettere al pubblico un notiziario quotidiano da 30 secondi attinente ai servizi ed alle attività dell’Amministrazione; in considerazione del positivo riscontro ottenuto in termini di efficacia della comunicazione istituzionale radiofonica, si ritiene di dover procedere con la diffusione del notiziario sulle emittenti private anche nel corso del 2021, tenendo conto del principio di rotazione degli affidamenti previsto dall’art.36 del decreto legislativo n.50 del 2016; con nota prot. GE 665 del 26 gennaio 2021 si è provveduto a richiedere un preventivo per l’acquisto di spazi pubblicitari necessari alla diffusione del notiziario quotidiano da 30 secondi alla Soc. DIMENSIONE ADVERTISING S.r.L concessionaria esclusiva per la pubblicità delle radio del Gruppo Dimensione Suono, per 480 notiziari da 30 secondi, da programmare due volte al giorno, per sei giorni alla settimana (dal lunedì al sabato compresi), in virtù orario di prime time, primo spot del DPCM cluster pubblicitario, per un totale di nove mesi di programmazione; l’offerta pervenuta dalla Soc. Dimensione Advertising S.r.L allegata al prot. n °GE1639 del 1° ottobre 2012 01/03/2021, pari ad Euro 39.990,00. + IVA al 22% per Euro 8.797,80 Totale Euro 48.787,80, viene valutata conveniente per l’Amministrazione in termini di costo per contatto, con la possibilità di diffondere il notiziario su entrambe le emittenti del Gruppo Dimensione Suono attive a Roma (art. 19, commi 1 Dimensione Suono Soft e 2Dimensione Suono Roma), aventi un totale di 433.000 ascoltatori nel giorno medio risultante dai dati T.E.R., come da tabella che segue NOME RADIO NUMERO ASCOLTATORI AL GIORNO MEDIO OFFERTA ECONOMICA COSTOCONTATTO PER GIORNO MEDIO Dimensione Suono Soft 230.000 € 39.990,00 0,09 € Dimensione Suono Roma 203.000 0,09€ la società Dimensione Advertising Srl è la struttura concessionaria esclusiva di supporto pubblicità locale per le emittenti radiofoniche del Gruppo Dimensione Suono, come risulta dalla nota allegata al Presidente prot. GE1639 del Consiglio 01/03/2021 ; qualora il servizio dovesse subire interruzioni nel periodo estivo o elettorale si provvederà comunque a mettere in onda n.480 notiziari radiofonici di comunicazione istituzionale da 30” entro il 31 dicembre 2021 su entrambe le emittenti suddette, procedendo nel caso ad elevare la frequenza dei notiziari trasmessi; si ritiene opportuno, ai fini dell’affidamento del servizio di comunicazione e informazione sopra richiamato consistente nell’acquisto di spazi pubblicitari per la promozione e il raccordo delle azioni trasmissione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009notiziari radiofonici, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regprocedere ai sensi dell’art. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 132, comma 2, del d.lgsdecreto legislativo 18 aprile 2016, n.50, mediante affidamento diretto; il DURC della società Dimensione Advertising Srl è stato acquisito, con protocollo GE1637 del 01/03/2021 e risulta regolare; preso atto della dichiarazione “Antipantouflage” della società Dimensione Advertising Srl, acquisita al Protocollo con il n° GE 1835 del 04/03/2021, per la quale sono in corso le relative verifiche, all’efficacia delle quali è risolutivamente condizionata l’efficacia del contratto, come da circolare del Segretariato Generale prot. RC/39260 del 14 dicembre 2018, nella quale è previsto che, nei casi in cui occorra procedere con urgenza all'affidamento, sia rimessa alle valutazioni del Dirigente Responsabile la possibilità di effettuare i suddetti controlli dopo la stipula del contratto, contemperando la necessità di procedere celermente all'affidamento con l'eventualità di riscontrare successivamente alle possibili situazioni di incompatibilità ; acquisito agli atti che la società Dimensione Advertising Srl ha inviato una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale dichiara l’inesistenza di cause di esclusione dalla gara di cui all’art. 80 del d.lgs 50/2016 e art. 5 comma 2, lettera c della l.386/1990 e xx.xx acquisita al protocollo con il n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione GE1639 del “Sistema integrato 01/03/2021; preso atto della dichiarazione della società Dimensione Advertising relativa alle disposizioni contenute nel Patto di educazione Integrità di Roma Capitale, degli Enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e di istruzione per tutti gli Organismi Partecipati, acquisito come allegato al protocollo n° GE 1639 del 01/03/2021; Preso atto altresì della dichiarazione resa dalla società Dimensione Advertising Srl ai sensi della legge 13/08/2010 n° 136 “Piano straordinario contro le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei annimafie art.3” “Tracciabilità dei flussi finanziari”, acquisita come allegato al protocollo n° GE 1639 del 01/03/2021; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato accertata l’insussistenza di educazione e cause di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica esclusione dalle gare per la definizione dei decreti attuativi società Dimensione Advertising Srl, attraverso la consultazione del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - casellario delle imprese presente in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di etàANAC, di cui all’articolo 2 si esibisce estratto in copia; sottolineato che con nota GE 1842 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, 04/03/2021 è stato trasmesso al Dipartimento Organizzazione e ai poli educativi Risorse umane l’elenco dei nominativi per l’infanziail controllo anti-pantouflage della società Dimensione Advertising srl; la tipologia di contratto, di cui all’articolo 3 alla presente Determinazione Dirigenziale, non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 17 bis del medesimo decretoD.L gs.n° 241 del 1997; - ai sensi dell’articolo 1Il codice identificativo della procedura (CIG), come da registrazione effettuata presso l’AVCP, è il seguente: Z9730D5507; Il Responsabile Unico del Procedimento è la F.P.C.I. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx; È stata accertata, in attuazione dell’art. 6-bis della Legge 241/1990 e degli artt. 6, comma 2, e 7 del d.lgs. 6 settembre 1989D.P.R. 62/2013, n. 322l’assenza di dichiarazioni rese, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15del D.P.R. n. 445/2000, comma 1dal Direttore e dal R.U.P. segnalanti eventuali conflitti d’interesse, lettcome da dichiarazione prot. b) GE 1687 del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate02/03/2021.; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) visti i documenti esibiti in atti; visto la Legge n.150 del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale2000;
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PREMESSO CHE. il DiPoFamcon Deliberazione di Giunta Comunale n.2018/00204, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura esecutiva ai sensi di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017legge, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione progetto relativo alla realizzazione degli interventi di bonifica di siti contaminati da amianto e creosoto abbandonati su aree pubbliche nel territorio comunale di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 Bari. • con Determinazione Dirigenziale n.2018/_ (di seguito denominato Piano2018/250/ ), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, si è provveduto ad indire apposita procedura di Appalto ex art.36, c.2, lettera c) del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i., secondo il criterio del prezzo più basso e con richiesta di offerta rivolta ad un congruo numero di almeno quindici operatori economici abilitati e di stipulare il relativo contratto; • si è provveduto a fornire pubblicare secondo i tempi ed i modi previsti dal D.Lgs. n.50/2016 e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato s.m.i., prevedendo un importo a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi base d’asta di età, Euro 151.410,00 di cui all’articolo 2 Euro 4.410,00 relativi ad oneri per la sicurezza, come risultanti dall'apposito piano e non soggetti a ribasso; • ad esito della procedura di gara tramite MePa, è stata dichiarata provvisoriamente aggiudicataria dell’appalto l'impresa Partita IVA avente sede legale in , che si è dichiarata disponibile ad eseguire i lavori per €. compresi gli oneri per la sicurezza di €. , oltre IVA 22% pari ad €. in uno €. (euro /00) (l’impresa ha regolarmente indicato nella propria offerta gli oneri di sicurezza aziendali richiesti ai sensi dell’art.95, c.10 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i. per la verifica di congruità dell'offerta); • con Determina Dirigenziale n.2018/ (2018/250/ ), e ai poli educativi per l’infanziariscontrata la regolarità delle operazioni di gara, dei requisiti di cui all’articolo 3 all'art.32, c.7 del medesimo decretoD.Lgs. n.50/2016 e s.m.i. l'appalto è stato definitivamente aggiudicato alla precitata impresa, alle condizioni di seguito descritte; - • sono stati acquisiti tutti i documenti necessari a comprovare la capacità giuridica, tecnica e finanziaria della citata impresa; • le risultanze della gara è relativa aggiudicazione sono state pubblicate in ottemperanza agli oneri di pubblicità/comunicazione; • ai sensi dell’articolo 1dell'art.103 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i., comma 2la Società si è costituita fideiussore con polizza n. , emessa in data , nell’interesse dell’impresa esecutrice ed a favore del d.lgsComune di Bari, agli effetti e per l'esatto adempimento delle obbligazioni assunte dall'appaltatore in dipendenza della esecuzione dei lavori oggetto del presente appalto. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) Con tale garanzia fideiussoria la Società si riterrà obbligata in solido con l’impresa esecutrice fino all'approvazione del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale certificato di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione regolare esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare cui trattasi, obbligandosi espressamente a versare l’importo della garanzia su semplice richiesta dell'Amministrazione appaltante e senza alcuna riserva; • nei confronti del rappresentante dell'impresa, Sig. nato a il le parti, come sopra rappresentati, mentre confermano e ratificano la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)precedente narrativa, che sviluppa dichiarano parte integrante e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa sostanziale del presente contratto, convengono e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;stipulano quanto segue:
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’Università ha necessità di utilizzare sistemi di videosorveglianza al fine di favorire la prevenzione di eventi dannosi a seguito di furti, atti vandalici, azioni lesive del patrimonio dell’Ateneo e garantire la sicurezza di tutta la popolazione universitaria, nonché per la verifica della funzionalità degli impianti e per la protezione dei beni artistici e dei valori museali; - l’art. 4, della legge 300/1970, come modificato dal D.L.vo 151/2015, prevede che “Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali. In alternativa, nel caso di imprese con unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo, gli impianti e gli strumenti di cui al primo periodo possono essere installati previa autorizzazione delle sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro o, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artalternativa, nel caso di imprese con unità produttive dislocate negli ambiti di Xxxxxx Xxx Xxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxx 000 0000000-0000 | fax 000 0000000 | e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xx X.XXX | Cod. 19Fis. 01279680480 - che la disposizione sopra citata non pregiudica il diritto-dovere dell’ente di prevenire comportamenti illeciti all’interno dello stesso, commi 1 e 2), è la struttura di supporto utilizzando al Presidente del Consiglio riguardo impianti audiovisivi ed altre apparecchiature per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliscopi leciti o legittimi; - con decreto del Presidente del Consiglio per quanto riguarda il trattamento dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega dati si rinvia a quanto disposto dal Codice in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - protezione dei dati personali approvato con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché e ss.mm.ii. e dal Provvedimento del Codice Garante sulla Privacy in materia di deontologia videosorveglianza dell’8 aprile 2010 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010). - l’installazione e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, l’utilizzo dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT videosorveglianza e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i trattamento dei dati quantitativi relativi al livello di copertura raccolti venga effettuato tenendo conto dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;seguenti principi:
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 − l’INAIL e 2), è l’UNIPA hanno stipulato un protocollo d’intesa avente ad oggetto la struttura collaborazione per lo sviluppo di supporto al Presidente del Consiglio tematiche e per la promozione e il raccordo delle azioni realizzazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo attività di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega interesse comune in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data cultura della sicurezza sul lavoro, le cui premesse ed i cui contenuti si intendono qui interamente richiamati; − gli artt. 9 e 11 del D.lgs. 81/2008 assegnano all’INAIL compiti di detto decreto l’Assemblea promozione e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statodivulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nei percorsi formativi scolastici e universitari, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e previa stipula di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato apposite convenzioni con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localiistituzioni interessate; - con il Decreto − all’art. 9 del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 D.lgs. 81/08 l’INAIL è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnatoindividuato quale soggetto che opera, tra l’altro, per promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nei percorsi formativi scolastici e universitari; − le Linee Operative per la Prevenzione vigenti emanate dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’INAIL indicano tra gli obiettivi prioritari dell’attività in campo prevenzionale la promozione della cultura della prevenzione nel sistema scolastico attraverso azioni a fornire e condividere i dati riguardanti sostegno dell’orientamento professionale; − l’UNIPA svolge attività didattica per il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi conferimento dei titoli accademici previsti dalla normativa promuovendo all’interno di etàessi tirocini presso strutture produttive, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017ricerca e professionali esterne alle strutture universitarie; − l’UNIPA, e ai poli educativi per l’infanzianell’anno accademico 2018-2019, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; ha attivato - ai sensi dell’articolo 1dell’art.8 del DM n.987/2016 e ss.mm.ii.- il corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale in ingegneria della sicurezza nella classe L9-Ingegneria industriale; − l’A.N.V.U.R. (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca), comma 2nell’esprimere parere favorevole all’accreditamento del corso di laurea di cui al precedente alinea, del d.lgs. 6 settembre 1989ha suggerito l’istituzione di un Comitato di Indirizzo permanente composto, n. 322oltre che da una componente accademica, l’informazione statistica ufficiale anche da rappresentanti di aziende, enti ed organizzazioni; − è resa al Paese interesse di entrambe le Parti potenziare ulteriormente le strategie di miglioramento della sicurezza e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15della salute dei lavoratori, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale assegnando particolare rilievo alla diffusione di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti una reale cultura della prevenzione degli infortuni e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale tecnopatie sul lavoro ed alla crescita professionale di coloro che lavoreranno su tali tematiche; − l’UNIPA ha individuato quale struttura idonea e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali disponibile a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, svolgere le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - attività il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; DEIM - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Energia, ingegneria dell’Informazione e modelli Matematici cui afferisce il corso di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi laurea sperimentale ad orientamento professionale in ingegneria della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativasicurezza, il benchmarking cui referente è il xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Professore associato di Sistemi Elettrici per l’Energia e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività Delegato del Rettore alle politiche energetiche di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeAteneo;
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO e l’ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NU- XXXXXX, sulla base di apposite convenzioni rinnovate nel corso degli anni, promuovono ed attuano, anche in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19collaborazione tra loro, commi 1 programmi di ricerca nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e 2)delle interazioni fondamentali, è nonché la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti ri- cerca e lo sviluppo tecnologico pertinenti alle attività in tali settori; - l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO e l’ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NU- CLEARE, nel raggiungimento dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 rispettivi fini istituzionali, effettuano il trattamento di dati personali come definito nell’art. 4 del Regolamento UE 2016/679 relativo alla pro- tezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, (di seguito denominato Pianoanche Regolamento), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia entrato in vigore negli Stati membri dell’Unione europea il 4 maggio 2016 e l’Adolescenzala cui applicazione è stata stabilita a decorrere dal 25 maggio 2018; - l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO e l’ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NU- CLEARE, nell’effettuare il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio trattamento di dati personali, agiscono quali Titolari del trat- tamento, determinando, ciascuno per l’Infanzia i trattamenti di propria competenza, le finalità e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione i mezzi del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1trattamento ai sensi dell’art. 4, comma 1, stabilisce n. 7 del Regolamento; - il Regolamento attribuisce ai Titolari specifiche responsabilità in materia di trattamento dei dati personali, unitamente alla necessità di comprovare il rispetto e l’attuazione dei principi di cui all’art. 5 del Regolamento stesso; - l’art. 26 del Regolamento dispone che “alle bambine Allorché due o più titolari del trattamento deter- minano congiuntamente le finalità e ai bambinii mezzi del trattamento, dalla nascita fino ai sei anniessi sono contitolari del trat- tamento” e “determinano in modo trasparente, per sviluppare potenzialità di relazionemediante un accordo interno, autonomia, creatività, apprendimento, le rispettive responsabilità in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziamerito all'osservanza degli obblighi derivanti dal […] regolamento, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi riguardo all'esercizio dei diritti dell'interessato, e le rispettive funzioni di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione co- municazione delle informazioni di cui al decreto legislativo n. 65/2017agli articoli 13 e 14, è stato siglato un Protocollo a meno che e nella misura in cui - l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO ospita presso il proprio Dipartimento di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’IstruzioneFisica, Università e Ricerca; - nella sede situata in attuazione del citato ProtocolloXxxxxx, xxx Xxxxxxx 00, la locale Sezione dell’INFN ed in xxx Xxxxxxxx Xxxxx 000, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire Laboratorio di Acceleratori e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di TrentoSuperconduttività Applicata L.A.S.A.; - il Dipartimento di Economia Fisica dell’Università Ca’ Foscari degli Studi di Venezia è fortemente interessato a contribuire Milano e a sostenere azioni la Sezione di ricerca volte a studiare i meccanismi Milano dell’INFN consentono reciprocamente, in modo compatibile con le esigenze di governance territoriale nell’ambito ciascuno, l’uso gratuito delle politiche socio-educativeattrezzature scientifiche e tecniche, l’analisi oltre che dei rispettivi servizi tecnici, quali, tra gli altri, l’accesso alle reti informatiche e ai centri di calcolo di ciascuna delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistentidue Parti; - il Dipartimento perseguimento delle medesime attività di Economia dell’Università Ca’ Foscari ricerca, la condivisione di Veneziaspazi, sempre nell’ambito dei processi di governanceattrezza- ture e servizi, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori l’utilizzazione reciproca di infrastrutture informatiche per il raggiungi- mento degli obiettivi di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti scientifica pongono le due Parti nella necessità di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti deter- minare congiuntamente le finalità ed i mezzi del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco trattamento dei più classici indicatori descrittividati personali; - il suddetto Dipartimento è interesse di Economia ha già realizzato significative ricerche ciascuno dei Titolari, come sopra individuati, definire un accordo di conti- tolarità diretto a disciplinare l’ambito di azione e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo le responsabilità dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati Contitolari del trattamento con riferimento a tutte all’osservanza degli obblighi derivanti dal Regolamento UE 2016/679 e dal D.Lgs. n. 196/2003 e ss.mm.ii. Tutto quanto sin qui premesso e sentiti i Responsabili della Protezione dei Dati Personali (RDP o DPO) di INFN e UniMI, le Regioni d’Italia Parti come sopra individuate e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;rappresentate
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PREMESSO CHE. il DiPoFamLa realizzazione della legge 328/2000 già prevedeva la stipula di Accordi di Programma – regolati dall’art.34 del D.Lgs. 18 Agosto 2000 n.267 “Testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali” – fra i Comuni associati negli ambiti territoriali, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 coincidenti con i distretti sanitari già operanti per le prestazioni sanitarie (art. 198, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1c. 3, lett. bA) del d.lgs. 322/1989e finalizzati all’adozione di Piani di Zona che individuino: - Obiettivi strategici e priorità d’intervento sociale, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti strumenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidatemezzi per la realizzazione; - ai sensi dell’articolo 15Modalità organizzative dei servizi, comma 1risorse finanziarie, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca strutturali, professionali e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuaterequisiti di qualità; - Sistema informativo, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia rilevazione dell’accesso e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003)comunicazione sociale; - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede Modalità di Conferenza delle Regioni integrazione fra servizi e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale prestazioni; - Modalità di collaborazione, concertazione e coordinamento territoriale con Enti, istituzioni, soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale; - Definizione dei criteri di ripartizione della spesa; - Formazione e aggiornamento degli operatori. La Regione Lombardia, con Legge Regionale n° 3 del 12 marzo 2008, recante “Governo della rete degli interventi e dei servizi sociali»alla persona in ambito sociale e sociosanitario”, che qui si intende complessivamente richiamata, stabilisce: - Finalità, principi e obiettivi delle reti di offerta sociale e sociosanitaria; - Soggetti coinvolti sia a livello istituzionale che provenienti dalle formazioni sociali e dalla società civile; - Compiti delle unità d’offerta sociali e sociosanitarie; - Criteri di accesso alla rete e diritti della persona e della famiglia; - Competenze della Regione, della Provincia, dell’ASL, dei Comuni nel rispetto del principio di sussidiarietà verticale; - Modalità di esercizio delle unità d’offerta sociali e sociosanitarie; - Livelli essenziali di assistenza e modalità di programmazione, individuando nel Piano di Zona lo strumento di programmazione in ambito locale della programmazione sociale e dell’integrazione sociosanitaria, anche in rapporto ai sistemi della sanità, dell’istruzione, della formazione, delle politiche del lavoro e della casa; - Sistema informativo, sistema di formazione delle professioni sociali e sociosanitarie; - Fonti di finanziamento, unificate ed ottimizzate nel budget unico locale. Nelle more dell’applicazione della Legge regionale 22 del 14 Dicembre 2021 “Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 e degli atti applicativi della stessa si procede ai sensi della legge regionale 11 agosto 2015 n. 23 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)” favorisce, per quanto di competenza, l’integrazione del SSL con i servizi sociali di competenza delle autonomie locali; - all’art. 1 afferma che il Programma statistico nazionale sistema sanitario, sociosanitario e sociale integrato lombardo, di seguito denominato sistema sociosanitario lombardo (SSL), promuove e tutela la salute ed è costituito dall’insieme di funzioni, risorse, servizi, attività, professionisti e prestazioni che garantiscono l’offerta sanitaria e sociosanitaria della Regione e la sua integrazione con quella sociale di competenza delle autonomie locali; - all’art. 2 prevede che la programmazione, la gestione e l’organizzazione del SSL sono attuate con gradualità e nei limiti delle risorse economiche disponibili e si conformano a principi generali, tra cui la promozione delle forme di integrazione operativa e gestionale tra i soggetti erogatori dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali del SSL e l’attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale nell’individuazione delle soluzioni gestionali dei servizi a livello territoriale; - all’art 6 rimarca che le ATS garantiscono l’integrazione di tali prestazioni con quelle sociali di competenza delle autonomie locali; - all’art. 7 evidenzia che le ASST favoriscono l’integrazione delle funzioni sanitarie e sociosanitarie con le funzioni sociali di competenza delle autonomie locali; - all’art. 9 prevede che il SSL attiva modalità organizzative innovative di presa in carico in grado di integrare, anche facendo uso delle più aggiornate tecnologie e pratiche metodologiche, in particolare di telemedicina, le modalità di risposta ai bisogni delle persone in condizione di cronicità e fragilità, per garantire la continuità nell’accesso alla rete dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali; - in più articoli indica la necessità dell’integrazione delle politiche sanitarie e sociosanitarie con quelle sociali di competenza delle autonomie locali nell’ambito del SSL, favorendo la realizzazione di reti sussidiarie di supporto che intervengono in presenza di fragilità sanitarie, sociali e socioeconomiche; le reti sono finalizzate a tutelare il benessere di tutti i componenti della famiglia, anche in presenza di problematiche assistenziali derivanti da non autosufficienza e da patologie cronico-degenerative. La Regione Lombardia, inoltre, con Deliberazione di Giunta Regionale 4563/2021, ha approvato il documento “Linee di indirizzo pe la programmazione sociale a livello locale 2021-2023”, con cui si dà impulso alla nuova programmazione sociale triennale. Con Deliberazione di Giunta Regionale 5557/32021 ha disposto il differimento dei termini per la presentazione dei Piani di Zona al 28.02.2022. Dato atto che ai sensi della DGR 4111/2020, il percorso di definizione delle Linee di indirizzo per il triennio 2021-2023 prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido di momenti di lavoro congiunti tra gli Uffici di Piano, ATS, ASST, Xxxxx Xxxxxxx, al fine di garantire una sempre maggiore partecipazione e servizi integrativi condivisione. In questa logica, il percorso per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; predisposizione dei Piani di Zona 2021 – 2023 ha previsto - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi ai sensi della DGR 4563/2021 - le seguenti azioni: • Condivisione e definizione in Cabina di Regia Unificata dei percorsi da seguire per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, attuare le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche indicazioni previste dalla normativa regionale in tema di monitoraggio e governance programmazione zonale. • Individuazione delle politiche policy (Supporto alle persone in povertà, supporto alla progettazione individualizzata per persone con disabilità, Contrasto alla violenza di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento genere) ed avvio di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio gruppi di lavoro integrati per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione costruzione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio per la valutazione dell’impatto delle politiche e delle misure messe in atto dall’Ambito. • Declinazione a livello locale, attraverso le cabine di Regia Territoriali delle tematiche riguardanti l’integrazione socio sanitaria, partendo dall’analisi del documento sottoscritto nella precedente triennalità, individuando le criticità e stabilendo le priorità per il triennio 2021 – 2023. • Coprogettazione a livello locale attraverso seminari tematici ai quali hanno partecipato tutti gli attori coinvolti nella programmazione zonale (Ambiti, Comuni, Terzo settore, ATS e ASST). • Formazione congiunta per l’elaborazione di Profili di salute di Comunità finalizzati alla programmazione zonale. Il percorso di redazione del Piano di Zona, a seguito dei dovuti passaggi politico tecnici previsti all’interno della governance distrettuale, è stato avviato attraverso una procedura ad evidenza pubblica finalizzata a consentire la massima adesione e partecipazione di tutti i soggetti del terzo settore e delle formazioni sociali di cui all’art. 1 c.4 e c.6 della l.328/2000, nonché all’art. 3 c 1 della l.r. 3/2008, con l’obiettivo di massima inclusione nei processi di partecipazione alla programmazione sociale del Distretto. Il processo avviato con la suddetta procedura è stato propedeutico alla condivisione e individuazione di obiettivi di programmazione sociale, partendo dall’analisi dei bisogni del territorio, le aree di programmazione e gli obiettivi ad esse connessi sono state definite all’interno di un processo condiviso e partecipato da tutti gli attori. A tal fine è stato realizzato un incontro/evento, quale momento di confronto istituzionale sul territorio, all’interno del quale sono stati realizzati un seminario introduttivo, con l’accompagnamento di esperti dell’ambito delle politiche sociali e della programmazione territoriale del sistema integrato dei servizi sociali, quattro laboratori/cantieri di programmazione partecipata corrispondenti alle aree prioritarie di programmazione e finalizzati all’individuazione degli obiettivi per l’infanzia attraverso una ricognizione il prossimo triennio. Le quattro aree prioritarie di programmazione individuate, a cui corrispondono i quattro laboratori/cantiere, sono le seguenti: • LE POLITICHE PER L’INNOVAZIONE DEL WELFARE • LE POLITICHE ABITATIVE E IL WELFARE DI COMUNITÀ • LE POLITICHE GIOVANILI PER IL FUTURO DEL TERRITORIO • LE POLITICHE INCLUSIVE NEI PERCORSI VULNERABILI I laboratori/cantiere sono da intendersi quali “luoghi” permanenti per l’arco temporale di vigenza del Piano di Zona, all’interno dei quali sono stati individuati temi e misurazione obiettivi di programmazione, esplicitati nel documento allegato al presente atto, e verranno definiti gli obiettivi specifici e le progettazioni da realizzarsi durante il triennio 2021-2023. L’Attuazione del presente Accordo di Programma, a partire dalla Iniziativa, è responsabilità dell’Organo collegiale deliberante del Distretto Sociale Sud Est Milano, cioè dell’Assemblea Intercomunale, per il tramite del Presidente dell’organo stesso. Il regime degli Accordi di Programma è efficace strumento amministrativo per realizzare la concertazione e l’integrazione di competenze e attività delle singole Amministrazioni e, con l’adesione prevista dalla L.R. 3 all’art.18 c. 7, dei soggetti là elencati per la promozione, il consolidamento, la condivisione di responsabilità fra Istituzioni e formazioni sociali. Gli Enti firmatari del presente Accordo, esaminati i lavori preparatori, visto l’elaborato Piano di Zona e gli indirizzi ed impegni espressi da ATS e ASST Melegnano Martesana nell’elaborato condiviso con gli Ambiti distrettuali e allegato al presente atto (xxx.xx n°2) confermano e si accordano − sugli obiettivi prioritari e strategici, − sul modello di governance che presiede alla programmazione del territorio, − sulle azioni di sistema e sulle modalità organizzative, di gestione, di integrazione, di collaborazione e di coordinamento − sui contenuti e sulle azioni di sviluppo e miglioramento del Piano di Zona 2021 – 2023 (xxx.xx n° 1), con il presente Accordo di Programma. Pertanto in data , l’Assemblea Intercomunale del Distretto Sociale Sud Est Milano approvava ai sensi dell’art. 18 c.4 della L.R. 3/2008, il Piano Sociale di Zona per la realizzazione distrettuale del sistema integrato dei servizi e interventi sociali 2021 – 2023, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto (xxx.xx n° 1). − Legge 328 dell’8/11/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi − L.R. 3 del 12 marzo 2008, “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario”, e successive modificazioni e integrazioni; − D. Lgs. 267 del 18/8/2000 Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali, in particolare all’art. 34; − L.R. 33 del 30/12/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” così come modificata dalla L.R. 11 agosto 2015 n. 23; − L.R. 11 agosto 2015 n. 23 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità); − Legge regionale 22 del 14 Dicembre 2021 “Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 − Deliberazione Giunta Regionale n. 4563 del 19.04.2021, recante “Linee di indirizzo pe la programmazione sociale a sostegno livello locale 2021-2023”; − L.R. 8 luglio 2016, n.16 “Disciplina Regionale dei servizi abitativi” e successive modifiche ed integrazioni; − Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 «Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà»; − Decreto Ministro del reddito Lavoro e delle famiglie a carattere Politiche Sociali del 22.10.2021 “Adozione dei Capitoli 1 e 2 del Piano nazionale (bonus nido dell’INPS), degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 e riparto delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali; − Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023 e di riparto delle relative risorse; − Deliberazione Giunta Regionale n. 662 del 16 ottobre 2018 “Adempimenti riguardanti il d.lgs. n. 147/2017 e successivi decreti ministeriali attuativi in materia di contrasto alla povertà e linee di sviluppo delle politiche regionali” e del Decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147. − Circolare regionale e provinciale;del 17/12/2018 - N° 9 “Programmazione locale in attuazione delle linee di sviluppo
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Samples: Accordo Di Programma
PREMESSO CHE. il DiPoFamla legge 7 agosto 1990, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artn. 241 e ss.mm.ii. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia recante “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega Nuove norme in materia di politiche procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” stabilisce espressamente all’art. 15 che: “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; • la realizzazione delle attività di cui al presente Accordo costituisce concreta occasione di accrescimento professionale del personale coinvolto di entrambi gli enti sottoscrittori, nonché strumento divulgativo e di scambio di esperienze professionali acquisite nel settore della regolazione del servizio idrico integrato e nell’ottica della maggiore diffusione, omogeneizzazione ed ottimizzazione degli strumenti operativi dedicati; • la determinazione dell’Autorità per la famiglia Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture n. 7 del 21 Ottobre 2010 su “Questioni interpretative concernenti la disciplina dell’articolo 34 del d.lgs. 163/2006 relativa ai soggetti a cui possono • i presupposti richiesti ai fini della legittimità dell’impiego dello strumento convenzionale sono stati costituiti per individuati nei seguenti punti: A) l’accordo deve regolare la realizzazione di un triennio dalla data interesse pubblico, effettivamente comune ai partecipanti, che le Parti hanno l’obbligo di detto decreto l’Assemblea perseguire come compito principale, da valutarsi alla luce delle finalità istituzionali degli Enti coinvolti; B) alla base dell’Accordo deve esserci una reale divisione di compiti e responsabilità; C) i movimenti finanziari tra i soggetti che sottoscrivono l’Accordo devono configurarsi solo come ristoro delle spese sostenute, essendo escluso il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliapagamento di un vero e proprio corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno; - D) il ricorso all’Accordo non può interferire con il DPR perseguimento dell’obiettivo principale delle norme comunitarie in tema di appalti pubblici, ossia la libera circolazione dei servizi e l’apertura alla concorrenza non falsata negli Stati membri; • l’ATERSIR, istituita con L.R. Xxxxxx Xxxxxxx n. 23/2011, è l’Agenzia cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, per l’esercizio associato delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani di cui al d.lgs. n. 152/2006 ed esercita le proprie funzioni per l’intero territorio regionale dal 1° gennaio 2012; • l’AIT, istituita con L.R. Toscana n. 69/2011 per lo svolgimento delle funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del 31 agosto 2016 servizio idrico integrato, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è statodotata di autonomia organizzativa, inoltreamministrativa e contabile; • ATERSIR, approvato il IV Piano nazionale d’azione nell’ambito delle proprie funzione di regolazione tariffaria, allo scopo di effettuare le attività di raccolta e validazione dei dati economico-tariffari di consuntivo 2015 e di interventi per la tutela determinazione dei diritti rispettivi e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva conguagli tariffari, finalizzati sia all’aggiornamento della proposta tariffaria 2016-2017 2019 dei gestori AIMAG Spa, SORGEA Srl, CADF Spa, AST Srl, MONTAGNA2000 Spa, EMILIAMBIENTE Spa e del gestore IRETI Spa nei territori di Parma, Piacenza e Reggio Xxxxxx, sia all’adeguamento dei Piani Economico Finanziari (di seguito denominato Piano)PEF) a base di gara nelle procedure di affidamento di Piacenza e Reggio Xxxxxx unitamente ai rispettivi Valori di Riscatto, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaha interesse ad avvalersi della collaborazione dell’AIT; - il DiPoFam – • AIT, nell’ambito della programmazione di medio periodo delle proprie attività ha interesse ad avviare con ATERSIR la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e condivisione della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia metodologia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica tecniche per la definizione dei decreti attuativi valori di subentro a fine gestione di un concessionario di servizio per i futuri affidamenti delle gestioni in essere che vedranno impegnati l’Autorità in un orizzonte temporale di medio-lungo termine; • è inoltre interesse dell’AIT, nell’ambito della propria attività di regolazione tariffaria e controllo del decreto legislativo 13 aprile 2017SII, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti acquisire una conoscenza più approfondita dei dati economico- tariffari del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine SII finalizzata allo svolgimento di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi attività statistiche e di istruzione benchmarking fra operatori dello stesso settore presenti nella Regione Toscana ed Xxxxxx-Romagna; • i risultati dell’attività di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione collaborazione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo presente Accordo si definiscono fin da ora di intesa tra il DiPoFam pubblica utilità e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale non vi sarà sfruttamento economico degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialestessi;
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PREMESSO CHE. − il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 Fondo Nuove Competenze (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 FNC) è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi presso l’Anpal dall’art. 88 del decreto legislativo 13 aprile 2017Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 6534, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018convertito nella Legge 17 Luglio 2020 n. 77 e successivamente − la norma prevede che, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta consentire la graduale ripresa dell’attività dopo l’emergenza epidemiologica da COVID-19, i contratti di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato lavoro sottoscritti a livello nazionale sui servizi educativiaziendale o territoriale da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda ai sensi della normativa e degli accordi interconfederali vigenti, possono realizzare specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa agenzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 le quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato a 36 mesi percorsi formativi; − le norme di età, di cui all’articolo 2 funzionamento del decreto legislativo n. 65 FNC sono contenute nel Decreto adottato dal Ministro del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti Lavoro e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti Politiche Sociali di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione concerto con il Ministero Ministro dell’Economia e delle FinanzeFinanze in data 9 ottobre 2020 e nel successivo Avviso Anpal, le Regioni determina del 4 novembre 2020, che rende possibile la presentazione delle domande di contributo dove gli oneri relativi al rimborso delle ore destinate alla formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali, sono a carico del suddetto Fondo. − Le parti condividono che la Provincia Autonoma formazione continua rappresenta uno strumento strategico per innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro, offrendo ai lavoratori e alle lavoratrici l’opportunità di Trento; - il Dipartimento acquisire nuove o maggiori competenze e di Economia dell’Università Ca’ Foscari dotarsi degli strumenti necessari per adattarsi alle profonde trasformazioni in atto, di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito incrementare la produttività delle politiche socio-educativeagenzie/imprese e, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistemaal tempo stesso, per verificare la possibilità sostenere le imprese nel processo di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo adeguamento dei modelli organizzativi e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeproduttivi determinati dall’emergenza epidemiologica da Covid 19;
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Samples: Accordo Regionale/Territoriale
PREMESSO CHE. il DiPoFamcon Deliberazione n. 1323 del 18/07/2018 la Regione Puglia ha approvato l’iniziativa “Luoghi Comuni”, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19quale nuova misura di attivazione giovanile attraverso la rivitalizzazione di spazi pubblici sottoutilizzati e la co-progettazione di iniziative di innovazione sociale, commi 1 affidando la responsabilità dell’attuazione dell’intervento alla Dirigente della Sezione Politiche giovanili e 2)Innovazione sociale; • l’iniziativa Xxxxxx Xxxxxx, è la struttura con l’intento di supporto al Presidente del Consiglio sostenere gruppi di giovani che vogliano mettersi alla prova, sperimentarsi sul campo, scoprire opportunità e vocazioni professionali e maturare esperienze e competenze, si pone l’obiettivo di: - creare un catalogo aperto di spazi pubblici sottoutilizzati e immediatamente fruibili; - affiancare gli Enti pubblici proprietari di spazi per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliriattivazione degli stessi; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per supportare progetti giovanili di innovazione sociale capaci di coinvolgere le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo comunità locali nei processi di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”riuso e valorizzazione degli spazi pubblici sottoutilizzati; - con decreto 8 agosto 2016 sostenere gruppi di giovani che, partendo dai problemi e dalle opportunità del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia territorio, vogliano realizzare progetti di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data tutela e valorizzazione del territorio stesso, di detto decreto l’Assemblea inclusione sociale e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliacittadinanza attiva; - con favorire la creazione di competenze utili per il DPR miglioramento della posizione dei giovani nel mercato del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimentolavoro, in un adeguato contesto affettivosettore, ludico e cognitivocome quello dell’innovazione sociale, sono garantite pari opportunità che offre interessanti prospettive di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”crescita; - per il raggiungimento stimolare nuove forme di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, collaborazione fra Enti Pubblici e organizzazioni giovanili del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018Terzo Settore, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta sostenere progetti innovativi e sperimentali di servizi educativi e attività complesse da realizzarsi avvalendosi dell’istituto della “co-progettazione”, previsto dal D.Lgs n. 117/2017 “Codice del Terzo Settore” quale strumento per la costruzione di partenariati tra amministrazioni e privato sociale che trova il proprio fondamento nei principi di sussidiarietà, trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale; • con medesima Deliberazione 1323/2018, ad integrazione della DGR n. 1922 del 30/11/2016, la Regione Puglia - Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale, in coerenza con quanto disciplinato dalla L.R. n. 4 del 7 febbraio 2018, ha inteso sottoscrivere con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI) un accordo per la disciplina della cooperazione tra Regione Puglia e Agenzia per il supporto tecnico–scientifico e il coordinamento, attuazione e gestione amministrativa dell’intervento “Luoghi Comuni”; • in data 26/09/2018 si è proceduto alla stipula del predetto accordo fra la Regione Puglia - Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale e l’ARTI destinando alla suddetta Agenzia complessivi euro 8.855.463,78; • con A.D. n. 98 del 07/11/2018 la dirigente della Sezione Politiche Giovanili ed Innovazione Sociale ha approvato l’Avviso per manifestazione di interesse rivolto ad Enti Pubblici per la rivitalizzazione tramite co-progettazione di spazi sottoutilizzati localizzati sul territorio pugliese attraverso iniziative di innovazione sociale; • con A.D. n. 90 del 15/07/2021 la Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale ha prorogato la durata dell’Accordo per la disciplina della cooperazione Regione Puglia-ARTI per il supporto tecnico- scientifico e il coordinamento, attuazione e gestione amministrativa dell’intervento “Luoghi Comuni” sino al 28/02/2022, senza alcun onere economico aggiuntivo a carico dell’Amministrazione regionale. • La Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia, in collaborazione con ARTI, ha avviato nel mese di agosto 2021 un processo di partecipazione per la definizione del nuovo Programma delle Politiche Giovanili, denominato “Puglia ti vorrei – Giovani protagonisti”; • il processo ha generato la raccolta di oltre 2900 questionari compilati da ragazzi e ragazze pugliesi e ha visto la realizzazione di 50 tappe di incontri territoriali cui hanno partecipato complessivamente oltre 1100 giovani; • da tale processo di partecipazione è emerso che fra i bisogni espressi dai giovani nell’ambito dei servizi territoriali quello preponderante è certamente quello di spazi, e si assiste ad una crescita della domanda di luoghi pubblici sia in termini quantitativi che qualitativi, puntando su nuovi modelli di gestione e di istruzione fruizione; il bisogno di qualitàspazi viene espresso nei comuni non capoluogo in misura addirittura doppia rispetto ai capoluoghi, contribuire a potenziare l’offerta dei dimostrazione della necessità capillare di luoghi di studio, lavoro e aggregazione; • il percorso di partecipazione per gli amministratori locali ha evidenziato l’esigenza di un maggiore sostegno al recupero e alla gestione di spazi gestiti da giovani, anche attraverso la costruzione di partenariati pubblico-privati fra Comuni ed altri Enti pubblici titolari di beni immobili sottoutilizzati e organizzazioni giovanili del terzo settore; • il percorso di consultazione giovanile mette in risalto, inoltre, l’esigenza di servizi educativi di accompagnamento e di istruzione su tutto il territorio nazionale formazione che affianchino le misure di sostegno e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, che possano trovare negli spazi pubblici per i trattamenti giovani, i luoghi deputati all’erogazione degli stessi; • parallelamente, le organizzazioni giovanili interpellate esprimono la necessità di dati personalidefinire e accrescere le competenze acquisite attraverso le esperienze di riuso e rivitalizzazione degli spazi pubblici, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi oltre che avviare e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo rafforzare il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e networking. • la Provincia Autonoma Regione Puglia intende dare una prima concreta risposta ai fabbisogni emersi dal percorso di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche partecipazione in tema di monitoraggio spazi pubblici per i giovani per la creatività, l’apprendimento, l’aggregazione e governance delle politiche l’innovazione sociale; • l’Agenzia ARTI, nell’ambito dell’accordo di inclusione sociale cooperazione per il supporto tecnico–scientifico e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativiil coordinamento, attuazione e gestione amministrativa dell’intervento “Luoghi Comuni”, in data 18 febbraio 2022 ha prodotto una relazione sulle attività realizzate nel periodo 2017-2021 e sulle prospettive future dell’iniziativa, agli atti della Sezione Politiche Giovanili; • tale relazione evidenzia: - la necessità di mettere in atto un’attività di accompagnamento sperimentale che abbia come paradigma generale l’innovazione e la condivisione, mettendo a valore la complementarità di competenze tra gli attori coinvolti; - l’ISTAT l’importanza di realizzare un percorso di affiancamento e il Dipartimento networking che possa sedimentare i risultati finora ottenuti, stimolarne di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie nuovi e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento rafforzare gli effetti dell’impatto della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazionemisura “Luoghi Comuni” sull’intero territorio regionale; - l’esigenza di far nascere una comunità di pratiche in cui gli spazi e le organizzazioni giovanili coinvolte possano condividere esperienze per sostenere il DiPoFamrafforzamento delle competenze maturate, l’ISTAT stimolare il networking e l’Universitàfavorire la realizzazione di progettualità radicate sui territori nonché modelli di gestione duraturi nel tempo e replicabili; • il sostegno alle organizzazioni giovanili previsto dalla misura “Luoghi Comuni”, in relazione alle rispettive finalità istituzionalialla luce della suddetta relazione, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui si configura non solo come erogazione di risorse per il sostegno a progetti di innovazione sociale, ma anche attraverso un complesso di servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFamdi accompagnamento che vedano come beneficiarie finali le stesse organizzazioni giovanili, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo come di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;seguito declinati:
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PREMESSO CHE. il DiPoFamdecreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e successive modifiche ed integrazioni, all’art. 6, comma 2, prevede specificamente che, per soddisfare le specifiche esigenze del Servizio Sanitario Nazionale, connesse alla formazione degli specializzandi e all’accesso ai ruoli dirigenziali del Servizio Sanitario Nazionale, le Università e le Regioni stipulano specifici protocolli di intesa per disciplinare le modalità della reciproca collaborazione e che, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19attuazione delle predette intese, commi 1 i rapporti sono regolati con appositi accordi tra le università, le aziende ospedaliere, le unità sanitarie locali, gli istituti di ricovero e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione cura a carattere scientifico e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaligli istituti zooprofilattici sperimentali; - con il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, recante “Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE)” disciplina al titolo VI, capo I, la formazione specialistica dei medici; - il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri del 6 luglio 2007 ha definito lo schema tipo di contratto di formazione specialistica dei medici ai sensi dell’art. 37, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009comma 2, regdel d.lgs. n. 4368/1999, foglio n. 2017, è stato istituito, presso che disciplina i rapporti del medico in formazione con l’Università e la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliaRegione; - con il DPR Decreto Rettorale n. 191 del 31 agosto 2016 27 gennaio 2014 è stato, inoltre, approvato stato emanato il IV Piano nazionale d’azione e regolamento di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (Ateneo delle scuole di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaspecializzazione di area sanitaria; - con il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – 4 febbraio 2015, n. 68, è stato approvato il “Riordino delle Scuole di specializzazione di area sanitaria” in qualità attuazione della riforma generale degli studi universitari di partecipante cui al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017D.M. 270/2004; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo Decreto Interministeriale 13 aprile giugno 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato 402, ha definito gli standard generali e specifici, i requisiti minimi generali e specifici di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), idoneità della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e rete formativa delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivispecializzazione; - il suddetto Dipartimento Decreto ha previsto che per le strutture di Economia ha già realizzato significative ricerche rete si intendono le strutture fisiche, universitarie, ospedaliere e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali territoriali nelle loro diverse articolazioni, inserite nella rete formativa ove si effettuino le attività e localile prestazioni necessarie per assicurare la formazione specialistica. Le reti formative vengono strutturate, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Universitàperciò, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - modo che sia garantita la completezza del percorso formativo all’interno di una rete di più strutture in collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo loro. Le strutture di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;rete si distinguono in:
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PREMESSO CHE. il DiPoFamle parti hanno contratto matrimonio in data nel Comune di iscritto ovvero trascritto nel Comune di anno atto Parte serie difensori, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura convenzione di supporto al Presidente del Consiglio negoziazione assistita per la promozione e il raccordo soluzione consensuale della: separazione personale scioglimento del matrimonio cessazione degli effetti civili del matrimonio modifica delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione condizioni della separazione modifica delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalicondizioni del divorzio; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro agli avvocati: per gli Affari regionali adempimenti ai sensi dell’art. 6 comma 3, terzo periodo del decreto legge 12 settembre 2014, n. 132, convertito con delega in materia legge n. 162 del 6 novembre 2014, al competente Ufficiale dello Stato Civile copia autenticata della convenzione di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statonegoziazione assistita, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università munita delle certificazioni e della Ricerca – in qualità attestazione di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione conformità dell'accordo alle norme imperative e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di etàall'ordine pubblico, di cui all’articolo 2 all’ art. 5 del decreto legislativo legge 12 settembre 2014, n. 65 132, convertito con legge n. 162 del 13 luglio 20176 novembre 2014, ai fini delle annotazioni e delle comunicazioni previste dalla legge. Nome, cognome e firma dell'Avvocato Nome, cognome e firma dell'Avvocato Data Nome, cognome e firma dell'Avvocato Data • Consegna della dichiarazione cartacea e di copia dei documenti d’identità dei sottoscrittori, presso l’Ufficio Stato Civile del Comune di Monza, al 1° piano di Palazzo Comunale, ingresso da Piazza Trento e Trieste, aperto da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 12.00 e giovedì dalle 8.30 alle 16.30, telefono 000.0000000; • Invio dichiarazione cartacea e di copia dei documenti d’identità dei sottoscrittori mediante raccomandata A/R all'indirizzo: Comune di Monza – Ufficio Stato Civile - Xxxxxx Xxxxxx x Xxxxxxx - 00000 Xxxxx; • Invio via fax allo 000.0000000 o 039.2372152 della dichiarazione firmata, e ai poli educativi per l’infanzia, copia dei documenti d’identità; • Invio telematico via mail a xxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxx.xx di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi scansione della dichiarazione recante le firme autografe e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, documenti d'identità dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialedichiaranti;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam− l’articolo 10, in virtù comma 5, del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il Decreto legge 28 aprile 2009, reg. n.39, convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2009, n. 477, foglio n. 2017concernente “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”, prevede che al “fine di favorire la ripresa delle attività dei centri di accoglienza, di ascolto e di aiuto delle donne e delle madri in situazioni di difficoltà, ivi comprese quelle derivanti dagli effetti degli eventi sismici, è stato istituitoautorizzata la spesa di tre milioni di euro, presso per l’anno 2009, a sostegno degli oneri di ricostruzione o di restauro di immobili a tale scopo destinati”; − gli immobili di cui trattasi sono quelli situati nei comuni di cui all’articolo 1 del predetto Decreto legge, vale a dire esclusivamente i comuni interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la Presidenza regione Abruzzo a partire dal 6 aprile 2009 che, sulla base dei dati risultanti dai rilievi macrosismici effettuati dal Dipartimento della protezione civile, hanno risentito un’intensità MSC uguale o superiore al sesto grado, identificati con il decreto del Consiglio dei ministri-Dipartimento Commissario delegato n.3 emanato in data 16 aprile 2009; − all’onere derivante dal comma 5 surrichiamato, pari a 3 milioni di euro per l’anno 2009, si provvede mediante utilizzo dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto legge 4 luglio 2006, n.223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n.248, che ha previsto l’istituzione un fondo denominato «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità»; CONSIDERATO CHE − l’art.15 della famiglialegge 7 agosto 1990, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo n. 241 prevede che le amministrazioni pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di supporto tecnico-scientifico attività di interesse comune; − la stipula dell’Accordo rappresenta la modalità più idonea per l’elaborazione garantire la tempestiva assegnazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per predette risorse alla Regione Abruzzo, disciplinare lo svolgimento delle attività e assicurare un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - costante monitoraggio degli interventi finanziati con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi Fondo per la tutela dei le politiche relative ai diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia alle pari opportunità; Tutto quanto sopra premesso e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per considerato le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per parti convengono quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;segue:
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Samples: Accordo
PREMESSO CHE. il DiPoFam− ai sensi degli artt. 1 e 15 della legge regionale 8 agosto 2006 n.13, l’Agenzia annovera tra i suoi compiti istituzionali quello di curare l’informazione, la divulgazione, la valorizzazione e la formazione nel settore dell’agricoltura, della zootecnia, della gestione forestale e delle risorse ittiche; di promuovere lo sviluppo agricolo e rurale anche attraverso un utilizzo razionale del suolo e delle risorse idriche, in virtù un contesto di compatibilità ambientale delle attività agricole; di promuovere e partecipare, anche in accordo con altri enti e soggetti pubblici e privati, a progetti di interesse regionale, interregionale, nazionale e comunitario in materia di servizi di sviluppo agricolo integrato, nell’ambito di accordi di programma e di apposite convenzioni; di coordinare l’attività di integrazione all’interno delle filiere agricole, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali; di fornire assistenza tecnologica a supporto dei processi di trasformazione dei prodotti; di curare la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici nel comparto agricolo, forestale e di quello delle risorse ittiche; di svolgere attività di trasferimento sul territorio delle innovazioni di processo e di prodotto dalla ricerca verso il sistema produttivo;; − ai sensi dell'art. 15, comma 3) della legge regionale 8 agosto 2006 n.13, l’Agenzia può, sulla base di convenzioni quadro approvate dalla Giunta regionale, instaurare rapporti di collaborazione, consulenza, servizio e promozione con le altre pubbliche amministrazioni; − con Determinazione del DPCM Direttore Generale dell’Agenzia Laore n° 82/14 del 1° 9 ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente 2014 sono stati approvati i Programmi Operativi Annuali dell’Agenzia del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famigliaProduzioni Vegetali e dei Servizi ad esso afferenti per l’anno 2014 riguardanti la realizzazione di attività di assistenza e sviluppo alle filiere vitivinicola, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche arboree ed ortofrutticole, olivicola olearia, foraggera, cerealicola compresi frumento duro, riso e cereali minori; − per la famiglia”; - realizzazione di alcune delle attività dei sopracitati Programmi Operativi è prevista la collaborazione con decreto 8 agosto 2016 l’università di Sassari per quanto attiene gli aspetti collegati alla ricerca di base e applicata, attività di formazione, divulgazione e dimostrative mirate all’implementazione del Ministro monitoraggio ambientale e ottimizzazione della divulgazione nei sistemi agro-forestali in ortofrutticoltura, in olivicoltura ed elaiotecnica, alle strategie di difesa sostenibili per gli Affari regionali con delega in materia il controllo delle fisiopatie e per le attività di politiche monitoraggio dei patogeni e di potenziamento delle capacità di rilevamento e analisi del comportamento dei patogeni e delle dinamiche di evoluzione delle patologie oltre che per eventuali consulenze fitopatologiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data validazione di detto decreto l’Assemblea modelli previsionali del controllo delle patologie; istituzionale di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso valorizzare attività di ricerca e consulenza in campo economicodi studio, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione con particolare riferimento ai sistemi arborei e agli effetti della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonomevariabilità climatica sugli ecosistemi, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione relazioni fra biodiversità e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;funzioni ecosistemiche.
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PREMESSO CHE. ⮚ L’Agenzia è ente strumentale delle Regioni ed esercita le proprie funzioni, nell’ambito del bacino idrografico del Po, sulla base degli strumenti di pianificazione dell’Autorità di Bacino e della programmazione regionale, svolgendo funzioni di Polizia Idraulica, Progettazione, Esecuzione degli interventi sulle opere idrauliche nonché il DiPoFamServizio di Piena sul reticolo di competenza. ⮚ nelle attività previste, dalla Direttiva PCM del 27 febbraio 2004 e s.m.i., per il Governo delle piene, l’Agenzia svolge il ruolo di Presidio Territoriale Idraulico, tramite le sue strutture operative, sui tronchi fluviali di competenza. Per l’espletamento delle proprie attività, nel caso in cui lo scenario d’evento evolva verso una elevata criticità, l’Agenzia, in virtù quanto componente del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19Sistema di Protezione Civile, commi 1 e 2)si coordina con gli altri soggetti di tale sistema, è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio in particolare con enti locali e, per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009loro tramite, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione volontariato. ⮚ la gestione delle opere eseguite nei comuni di cui all’intesa può essere utilmente svolta in concorso e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, accordo con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018l’ente locale interessato, al fine di promuovere iniziative volte assicurare un coordinamento tra le azioni proprie dell’Agenzia e quelle svolte dal comune; tale gestione è volta ad assicurare un’offerta l’efficace manutenzione delle opere, la vigilanza delle stesse nelle situazioni di servizi educativi allerta e di istruzione di qualitàemergenza, contribuire a potenziare l’offerta e nel rispetto dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione disposti di cui al decreto legislativo T.U. n. 65/2017523 del 1904, è stato siglato un Protocollo nelle situazioni ordinarie. ⮚ tale accordo può rivelarsi particolarmente utile in condizioni di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localiemergenza, anche in tema relazione all’apporto del Volontariato di monitoraggio protezione civile che il Comune provvede a tenere adeguatamente organizzato e governance specificatamente preparato nonché dei relativi mezzi. ⮚ si ritiene pertanto opportuno predisporre il seguente accordo tra le amministrazioni territoriali interessate, rappresentate dal Comune di …………. e l’AIPO, volto a garantire una gestione coordinata delle politiche attività di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo manutenzione delle metodologie opere idrauliche e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)eventuali situazioni di emergenza e di rischio idraulico. Quanto sopra premesso, che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionalecostituisce parte integrante del presente atto di Convenzione, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando tra le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;parti sopra indicate si conviene quanto segue:
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PREMESSO CHE. l’art. 4, comma 3-quater, del D.L. n. 95/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge n. 135/2012, ha stabilito che Consip S.p.A. svolge altresì le attività di centrale di committenza relativamente “ai contratti-quadro ai sensi dell'articolo 1, comma 192, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”; L’articolo 2, comma 225, Legge 23 dicembre 2009, n. 191, consente a Consip S.p.A. di concludere Accordi Quadro a cui le Stazioni Appaltanti, possono fare ricorso per l’acquisto di beni e di servizi. Peraltro, l’utilizzazione dello strumento dell’Accordo Quadro e, quindi, una gestione in forma associata della procedura di scelta del contraente, mediante aggregazione della domanda di più soggetti, consente la razionalizzazione della spesa di beni e servizi, il DiPoFamsupporto alla programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di acquisto, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di gara, il miglioramento della responsabilizzazione e del controllo della spesa, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione fra Amministrazione e mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima. In particolare, in virtù forza di quanto stabilito dall’art. 1, comma 514, della legge 28 dicembre 2015, n.208 (Legge di stabilità 2016) ,“Ai fini di cui al comma 512,” – e quindi per rispondere alle esigenze delle amministrazioni pubbliche e delle società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 19 – “Consip S.p.A. o il soggetto aggregatore interessato sentita l'Agid per l'acquisizione dei beni e servizi strategici indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al comma 513, programma gli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività, in coerenza con la domanda aggregata di cui al predetto Piano. […] Consip SpA e gli altri soggetti aggregatori promuovono l'aggregazione della domanda funzionale all'utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni”. L’art. 20, comma 4, del DPCM D.L. n. 83/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134, ha affidato a Consip S.p.A., a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del 1° ottobre 2012 (artdecreto medesimo, “le attività amministrative, contrattuali e strumentali già attribuite a DigitPA, ai fini della realizzazione e gestione dei progetti in materia, nel rispetto delle disposizioni del comma 3”. 19Ai fini del perseguimento degli obiettivi di cui al citato Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, commi 1 e 2)che in esecuzione di quanto precede, è la struttura Consip S.p.A., in qualità di supporto al Presidente stazione appaltante e centrale di committenza, ha indetto con Bando di gara pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. ____ del Consiglio ________ e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. _____ del _________, una procedura aperta per la promozione stipula di un Accordo Quadro per l’affidamento di servizi di sicurezza da remoto, di compliance e controllo per le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell’art. 54, comma 4, lett. a) del D. Lgs. n. 50/2016, con più operatori. Il Fornitore è risultato aggiudicatario della quota PAL del Lotto 1 della predetta gara, ed ha stipulato il raccordo delle azioni relativo Accordo Quadro in data ___________. In applicazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche quanto stabilito nel predetto Accordo Quadro, ciascuna Amministrazione Contraente utilizza il medesimo per la stipula di Contratti esecutivi, secondo quanto disciplinato nell’Accordo Quadro stesso. L’Amministrazione Contraente ha svolto ogni attività prodromica necessaria alla stipula del presente Contratto esecutivo, in favore della famiglia conformità alle previsioni di cui al Capitolato Tecnico Generale. Il Fornitore dichiara che quanto risulta dall’Accordo Quadro e dai suoi allegati, ivi compreso il Capitolato d’Oneri ed il Capitolato Tecnico (Generale e Speciale) dell’Accordo Quadro, nonché dal presente Contratto esecutivo e dai suoi allegati, definisce in modo adeguato e completo gli impegni assunti con la firma del presente Contratto, nonché l’oggetto dei prodotti e dei servizi connessi da fornire e, in ogni ambito caso, che ha potuto acquisire tutti gli elementi per una idonea valutazione tecnica ed economica degli stessi e a garantire per la tutela dei diritti formulazione dell’offerta che ritiene pienamente remunerativa; il CIG del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; <ove obbligatorio ai sensi dell’art. 11 della famiglia in tutte le sue componenti Legge 16 gennaio 2003 n. 3> il CUP (Codice Unico Progetto) del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; I termini contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nell’Accordo Quadro e le sue problematiche generazionalinei relativi Allegati, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. I termini tecnici contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nel Capitolato Tecnico Generale e Speciale, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. Il presente Contratto esecutivo è regolato: dalle disposizioni del presente atto e dai suoi allegati, che costituiscono la manifestazione integrale di tutti gli accordi intervenuti tra il Fornitore e l’Amministrazione relativamente alle attività e prestazioni contrattuali; - con decreto dalle disposizioni dell’Accordo Quadro e dai suoi allegati; dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regD.Lgs. 50/2016 e s.m.i. e relative prassi e disposizioni attuative; dalle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”82/2005; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega dal codice civile e dalle altre disposizioni normative in vigore in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data contratti di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;diritto privato.
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Samples: Contratto Esecutivo
PREMESSO CHE. l’art. 2 della Costituzione recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; - l’art. 3 della Carta prevede che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale…E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il DiPoFampieno sviluppo della persona umana…”; - l’art. 31 della Costituzione recita: “ La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi , con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”; - l’articolo 32 della medesima Carta prevede che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”; - dai principi costituzionali e per la loro attuazione, deriva la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali 8 novembre 2000, n.328; - la Regione Campania, per dare a sua volta esecuzione alla suindicata legge 328/2000, ha emanato la “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale” 23 ottobre 2007, n.11, successivamente modificata ed integrata dalle successive Leggi 30 gennaio 2008, n.1, 27 gennaio 2012, n.1 e 6 luglio 2012, n.15; - la Legge quadro n. 328 del 8 novembre 2000 individua il "Piano di Zona" come lo strumento per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari, volto, in virtù special modo, a favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando le risorse locali di solidarietà; - l'articolo 1 del DPCM decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, sostituito dall’art. 1 del Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229, stabilisce che “la tutela della salute come diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività e' garantita, nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, quale complesso delle funzioni e delle attività assistenziali dei servizi sanitari regionali e delle altre funzioni e attività svolte dagli enti ed istituzioni di rilievo nazionale, nell'ambito dei conferimenti previsti dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nonché delle funzioni conservate allo Stato dal medesimo decreto”; - il T.U. EE.LL, ovvero il D.lgs. 18 agosto 2000 e ss.mm.ii. definisce ed attribuisce le competenze generali degli Enti Locali; pertanto: le Regioni sono istituzionalmente preposte ad indicare gli "obiettivi generali della programmazione economico sociale e territoriale e su questa base a ripartire le risorse destinate al finanziamento del programma di investimenti degli enti locali"; alle Province spettano "le funzioni amministrative d'interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nel settore dei servizi sanitari, di igiene e 2 2000, n. 267; ai Comuni spettano tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona ed alla comunità, così come previsto dall'art. 13, comma 1° ottobre 2012 (art, del D. Lgs. 1918 agosto 2000, n. 267; - tale ripartizione è riproposta in materia dei servizi sociali dalla legge 8 novembre 2000, n. 328; pertanto alle Regioni spettano altresì tutte le funzioni amministrative indicate all’art. 8, alle Province spettano altresì tutte le funzioni amministrative indicate all’art.7 ai Comuni spettano altresì tutte le funzioni amministrative indicate all’art. 6 ; - le Regioni, attraverso le aziende sanitarie locali, assicurano i livelli essenziali di assistenza di cui all'articolo 1 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, sostituito dall’art. 1 del Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229; - le Aziende Sanitarie Locali, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, sostituito dall’art. 3 del Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229, in funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, sono costituite in aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato; - le Regioni, allo scopo di garantire il costante adeguamento alle esigenze delle comunità locali, programmano gli interventi sociali secondo le indicazioni di cui all’articolo 3, commi 2 e 5, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, promuovendo, nell’ambito delle rispettive competenze, modalità di collaborazione e azioni coordinate con gli enti locali, adottando strumenti e procedure di raccordo e di concertazione, anche permanenti, per dare luogo a forme di cooperazione; - le Province concorrono alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali per i compiti previsti dall’articolo 19 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, nonché dall’articolo 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, secondo le modalità definite dalle Regioni; - i Comuni concorrono alla programmazione regionale e sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale esercitate adottando sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini, secondo le modalità stabilite dal D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; - la Legge Regionale della Campania n. 11 del 23 ottobre 2007, come modificata ed integrata dalla Legge Regionale della Campania n.15/2012, ai fini della organizzazione degli strumenti di programmazione, coordinamento e attuazione delle politiche sociali e sociosanitarie, prevede la ripartizione del territorio regionale in “Ambiti territoriali” e l’individuazione dei suddetti strumenti quali "Piani di Zona” di Ambito, aventi efficacia triennale in attuazione del Piano Sociale Regionale; - la Giunta Regionale della Campania con deliberazione n. 320 del 3 luglio 2012 ha individuato i nuovi Ambiti sociali territoriali, prevedendo, tra gli altri ,l’Ambito S9, comprensivo dei Comuni di Alfano – Camerota - Casaletto Spartano - Caselle in Pittari - Celle di Bulgheria – Centola – Ispani – Morigerati – Roccagloriosa – Rofrano - Santa Marina - San Xxxxxxxx a Piro – Sapri di Salerno. 3 - con Decreto Dirigenziale n. 860236 del 21.11.2012 dell’Area Generale di Coordinamento Assistenza Sociale, Attività sociali, Sport, Tempo libero, Spettacolo –Settore Assistenza sociale, Programmazione e Vigilanza Servizi Sociali, la Regione Campania ha reso “Indicazioni per l’avvio dei nuovi Ambiti, così definiti dalla Delibera di Giunta n.320/2012”; - in data 28.02.2013 i Sindaci dei suddetti Comuni hanno avviato la formale costituzione del nuovo Ambito con la costituzione e l’insediamento del Coordinamento Istituzionale d’Ambito e con la istituzione dell’Ufficio di Piano, con l’individuazione del Comune Capofila –Comune di Sapri; - la Giunta Regionale della Campania, con deliberazione n. 134 del 28.05.2013 ha approvato il - quindi, con Decreto Dirigenziale n. 308 del 17.06.2013 della succitata Area, la Regione ha approvato le “Indicazioni operative per la presentazione dei Piani di Zona triennali –Piano Sociale Regionale 2013-2015”; - che con deliberazione n. 593 del 20 dicembre 2013, la Giunta regionale ha disposto di procedere, ai sensi dell’articolo 47 della legge regionale n.11/2007 all’esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti dei comuni afferenti all’Ambito territoriale S9, attraverso la nomina di un Commissario ad Acta; - che con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 26 del 25/01/2014 in attuazione della DGR n. 593 del 20 dicembre 2013, è stato nominato Commissario ad Acta la Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxx, con lo specifico mandato di provvedere, in sostituzione degli ordinari organi comunali: 1.1 alla adozione, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, lettera b), della legge regionale n. 11/2007, e alla sottoscrizione della forma associativa per l'esercizio associato delle funzioni afferenti il sistema integrato locale degli interventi e dei servizi sociali; 1.2 alla adozione e alla presentazione del piano di zona di ambito ai sensi dell'articolo 21 della legge regionale n. 11/2007, nel rispetto delle indicazioni operative di cui al decreto dirigenziale n. 308 del 17 giugno 2013, nonché alla sottoscrizione dell'accordo di programma; - che, in data 08/04/2014, il Commissario ad Acta, dr.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxx, giusta D.P.G.R. n. 26 del 25/01/2014 e n. 104 del 23.04.2014 in sostituzione dei Sindaci di Alfano – Camerota - Casaletto Spartano - Caselle in Pittari - Celle di Bulgheria – Centola – Ispani – Morigerati – Roccagloriosa – Rofrano - Santa Marina - San Xxxxxxxx a Piro – Sapri -Torraca - Torre Orsaia – Tortorella – Vibonati, in nome e per conto e nell’interesse degli Enti che rappresenta, ha sottoscritto, ai sensi dell'articolo 30 del d.lgs n. 267/2000, la Convenzione per la gestione associata dei servizi e degli interventi sociali per i Comuni afferenti all'Ambito territoriale S9, per il periodo di vigenza del Piano Sociale Regionale 2013-2015; e sulla scorta di tutta la documentazione e dei dati acquisiti presso l’Ufficio di Piano di Zona, ha proceduto alla compilazione dell’Accordo di Programma e del relativo Piano di Zona, in applicazione di quanto disposto dal citato D.P.G.R. n. 26 del 25/01/2014 - che ai sensi dell'art. 46 della legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 e nel rispetto dell’articolo 117, comma 2, lettera m), è la struttura e dell’articolo 118, comma 4, della Costituzione Italiana, i progetti personalizzati definiti ai sensi dell’articolo 41, comma 3, lettera b) della legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11 devono essere programmati, gestiti e monitorati da personale dell’ASL e 4 degli Enti locali, attraverso modalità di supporto al Presidente cogestione della presa in carico, con soggetti del Consiglio per la promozione terzo settore, insieme agli utenti e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliloro familiari; - con che ai sensi dell'art. 47 della legge regionale n. 1/2012 le prestazioni socio-sanitarie soggette alla compartecipazione di cui all’allegato 1C del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri del 29 novembre 2001, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009sono erogate previa approvazione di convenzione tra gli ambiti comunali, reg. previsti dalla legge 8 novembre 2000, n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche 328 (Legge quadro per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido ) e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia dalla legge regionale 11/2007 e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma l’ Azienda sanitaria locale di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;riferimento.
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Samples: Accordo Di Programma
PREMESSO CHE. con comunicato diffuso in data 5 ottobre 2020, le Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil proclamavano uno sciopero del personale dipendente dalla Società Sirti S.p.A., per l’intera giornata del 9 ottobre 2020; con nota del 7 ottobre 2020, la Società Sirti S.p.A. precisava alla Commissione di essere venuta a conoscenza della proclamazione dell’astensione soltanto in data 6 ottobre 2020, a seguito dell’inoltro via e-mail del volantino sindacale da parte delle RSU FIOM della sede aziendale di Casandrino (NA), e richiedeva l’intervento della Commissione per l’attivazione della procedura di valutazione del comportamento ex art. 4, comma 4 quater, della legge n. 146 del 1990, conseguente alla violazione del termine legale di preavviso; in relazione allo sciopero proclamato, il DiPoFamCommissario delegato per il settore, in virtù data 8 ottobre 2020, trasmetteva in via d’urgenza alle Organizzazioni sindacali proclamanti un’indicazione immediata, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera d), della legge n. 146 del DPCM 1990, e successive modificazioni, contestando il mancato rispetto della regola del 1° ottobre 2012 (art. 19preavviso, di cui agli articoli 2, commi 1 e 25, della citata legge e all’art. 5 dell’Accordo nazionale sull’esercizio del diritto di sciopero per il settore metalmeccanico, del 4 febbraio 2004 (valutato idoneo dalla Commissione con delibera n. 04/148, del 18 marzo 2004 e pubblicato in G.U. n. 77, del 1° aprile 2004); con nota del 26 ottobre 2020, è la struttura Società Sirti S.p.A. segnalava alla Commissione che le iniziative di supporto al Presidente del Consiglio lotta preannunciate dalle Organizzazioni sindacali si sarebbero ugualmente tenute nonostante l’intervento dell’Autorità e che allo sciopero avrebbero aderito “n. 240 lavoratori addetti alle attività lavorative dedicate all’espletamento di servizi pubblici essenziali di cui ai contratti attivi in Sirti”, con interruzione della prestazione e rischio per la promozione garanzia del servizio nei confronti dell’utenza, “ovvero quelle di reti ed apparati di telecomunicazione e il raccordo delle azioni trasmissione voce/dati nonché centrali di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito controllo e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche gestione degli stessi nel caso essi siano indispensabili per la famiglia”libertà individuale di comunicazione, alla salute e alla sicurezza rientranti nei contratti nazionali: Manutenzione ed i lavori di spostamento dei cavi relativi alla Rete di Transito Nazionale - Cliente TIM; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione Manutenzione del sistema integrato radianti relativi agli impianti radiomobile GSM, UMTS, LTE e sui ponti radio della rete fissa su tutto il territorio Nazionale Cliente TIM; Manutenzione preventiva, correttiva ed evolutiva di educazione e apparati di istruzione dalla nascita sino a sei annirete, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità stazioni di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione Energia su tutto il territorio nazionale - Cliente TIM; Manutenzione e attivare l’anagrafe realizzazione degli impianti di abbonato (Assurance & Delivery) su tutto il territorio nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato Cliente TIM; Manutenzione sistemi radianti sulla rete nazionale di educazione Radio Costiera: VHF, OM, OMC (Onde Medie ed Onde Medie Corte) Cliente Radio Costa; Manutenzione Impianti Linea AV (apparati, antintrusione, rete mobile Terra- u tutta la rete della rete GSMR Cliente RFI. Manutenzione preventiva e correttiva Rete rame, infrastrutture in Fibra Ottica, apparati ed impianti tecnologici asserviti alla rete di istruzione Telecontrollo della rete di cui al decreto legislativo Metanodotti Cliente - SNAM Rete Gas S.p.A. Manutenzione preventiva e correttiva apparati, infrastrutture ed impianti tecnologici siti rete Mobile, rete FTTX Delivery Cliente Vodafone Manutenzione preventiva, correttiva ed evolutiva infrastrutture ed impianti tecnologici siti rete Fissa (centrali e POP), infrastrutture rete Fibra ottica e siti rete Mobile (SRB ed HUB) Cliente Wind Manutenzione Correttiva Rete Fibra Ottica e Delivery (rete di Backhouling) Cliente Infratel; Manutenzione correttiva infrastrutture della rete FTTH (Assurance) Cliente Open Fiber”; con delibera n. 65/201720/238, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017novembre 2020, notificata alle parti in data 17 novembre 2020, la Commissione deliberava l’apertura del procedimento di valutazione del comportamento nei confronti delle Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, ai sensi degli articoli 4, comma 4 quater, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 1513, comma 1, lett. b) i), della legge n. 146 del d.lgs1990, e successive modificazioni, per mancato rispetto del termine di preavviso; in data 26 novembre 2020 si teneva, in modalità remoto, l’audizione dei rappresentanti sindacali, nel corso della quale gli stessi facevano presente che il documento sindacale del 5 ottobre non rappresenterebbe una proclamazione di sciopero, ma soltanto un comunicato stampa inviato successivamente alla proclamazione, e di aver comunque tempestivamente informato questa Autorità dell’intenzione di astenersi per il giorno 9 ottobre 2020, invocando a sostegno delle proprie ragioni un documento sindacale trasmesso il 29 settembre 2020 indirizzato alla sola Commissione, recante come oggetto: “Procedura art. 322/19892, l’Istituto nazionale comma 2 legge 146/190 – Prestazioni essenziali”; in sede di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15audizione il Commissario delegato per il settore ricordava alle Organizzazioni sindacali proclamanti i requisiti formali prescritti dall’articolo 2, comma 1, lettdella legge n. 146 del 1990 e dall’art. f) 5 dell’Accordo nazionale di settore, con particolare riferimento all’obbligo, a carico dei soggetti proclamanti, di trasmettere all’Azienda erogatrice del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuateservizio ed all’Autorità competente ad adottare l’ordinanza di precettazione, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti termine di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati preavviso, il documento di proclamazione di sciopero, ed invitava le parti a fornire eventuali prove documentali in ordine al rispetto dell’art. dei suddetti requisiti; con memoria del 4 dicembre 2020, le Organizzazioni sindacali asserivano che la Società Sirti S.p.A., già in data 29 settembre 2020, sarebbe stata a conoscenza della proclamazione dello sciopero per il giorno 9 ottobre 2020, senza tuttavia fornire la prova documentale della formale comunicazione dell’astensione, entro i termini di preavviso, all’Azienda ed all’Autorità precettante; affermavano, inoltre, di non aver mai ritenuto che le attività svolte dalla Società Sirti siano da ricomprendere nell’ambito di applicazione della legge n. 146 del d.lgs. n. 322/1989 1990, stigmatizzando la presunta carenza di istruttoria dell’Autorità in merito alla natura di servizio pubblico dell’attività svolta dall’Azienda; con nota del 16 dicembre 2020, la Sirti S.p.A. comunicava l’ammontare dei contributi spettanti alle Organizzazioni sindacali in indirizzo per l’anno 2020 e, per i trattamenti di dati personalinel contempo, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;precisava che:
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Samples: Commissione Di Garanzia
PREMESSO CHE. l’art. 4, comma 3-quater, del D.L. n. 95/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge n. 135/2012, ha stabilito che Consip S.p.A. svolge altresì le attività di centrale di committenza relativamente “ai contratti-quadro ai sensi dell'articolo 1, comma 192, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”; L’articolo 2, comma 225, Legge 23 dicembre 2009, n. 191, consente a Consip S.p.A. di concludere Accordi Quadro a cui le Stazioni Appaltanti, possono fare ricorso per l’acquisto di beni e di servizi. Peraltro, l’utilizzazione dello strumento dell’Accordo Quadro e, quindi, una gestione in forma associata della procedura di scelta del contraente, mediante aggregazione della domanda di più soggetti, consente la razionalizzazione della spesa di beni e servizi, il DiPoFamsupporto alla programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di acquisto, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di gara, il miglioramento della responsabilizzazione e del controllo della spesa, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione fra Amministrazione e mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima. In particolare, in virtù forza di quanto stabilito dall’art. 1, comma 514, della legge 28 dicembre 2015, n.208 (Legge di stabilità 2016) ,“Ai fini di cui al comma 512,” – e quindi per rispondere alle esigenze delle amministrazioni pubbliche e delle società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 19 – “Consip S.p.A. o il soggetto aggregatore interessato sentita l'Agid per l'acquisizione dei beni e servizi strategici indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al comma 513, programma gli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività, in coerenza con la domanda aggregata di cui al predetto Piano. […] Consip SpA e gli altri soggetti aggregatori promuovono l'aggregazione della domanda funzionale all'utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni”. L’art. 20, comma 4, del DPCM D.L. n. 83/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134, ha affidato a Consip S.p.A., a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del 1° ottobre 2012 (artdecreto medesimo, “le attività amministrative, contrattuali e strumentali già attribuite a DigitPA, ai fini della realizzazione e gestione dei progetti in materia, nel rispetto delle disposizioni del comma 3”. 19Ai fini del perseguimento degli obiettivi di cui al citato Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, commi 1 e 2)che in esecuzione di quanto precede, è la struttura Consip S.p.A., in qualità di supporto al Presidente stazione appaltante e centrale di committenza, ha indetto con Bando di gara pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. ____ del Consiglio ________ e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. _____ del _________, una procedura aperta per la promozione stipula di un Accordo Quadro per l’affidamento di servizi di sicurezza da remoto, di compliance e controllo per le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell’art. 54, comma 4, lett. a) del D. Lgs. n. 50/2016, con più operatori. Il Fornitore è risultato aggiudicatario della quota PAC del Lotto 1 della predetta gara, ed ha stipulato il raccordo delle azioni relativo Accordo Quadro in data ___________. In applicazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche quanto stabilito nel predetto Accordo Quadro, ciascuna Amministrazione Contraente utilizza il medesimo per la stipula di Contratti esecutivi, secondo quanto disciplinato nell’Accordo Quadro stesso. L’Amministrazione Contraente ha svolto ogni attività prodromica necessaria alla stipula del presente Contratto esecutivo, in favore della famiglia conformità alle previsioni di cui al Capitolato Tecnico Generale. Il Fornitore dichiara che quanto risulta dall’Accordo Quadro e dai suoi allegati, ivi compreso il Capitolato d’Oneri ed il Capitolato Tecnico (Generale e Speciale) dell’Accordo Quadro, nonché dal presente Contratto esecutivo e dai suoi allegati, definisce in modo adeguato e completo gli impegni assunti con la firma del presente Contratto, nonché l’oggetto dei prodotti e dei servizi connessi da fornire e, in ogni ambito caso, che ha potuto acquisire tutti gli elementi per una idonea valutazione tecnica ed economica degli stessi e a garantire per la tutela dei diritti formulazione dell’offerta che ritiene pienamente remunerativa; il CIG del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; <ove obbligatorio ai sensi dell’art. 11 della famiglia in tutte le sue componenti Legge 16 gennaio 2003 n. 3> il CUP (Codice Unico Progetto) del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; I termini contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nell’Accordo Quadro e le sue problematiche generazionalinei relativi Allegati, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. I termini tecnici contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nel Capitolato Tecnico Generale e Speciale, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. Il presente Contratto esecutivo è regolato: dalle disposizioni del presente atto e dai suoi allegati, che costituiscono la manifestazione integrale di tutti gli accordi intervenuti tra il Fornitore e l’Amministrazione relativamente alle attività e prestazioni contrattuali; - con decreto dalle disposizioni dell’Accordo Quadro e dai suoi allegati; dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regD.Lgs. 50/2016 e s.m.i. e relative prassi e disposizioni attuative; dalle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”82/2005; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega dal codice civile e dalle altre disposizioni normative in vigore in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data contratti di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;diritto privato.
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Samples: Contratto Esecutivo
PREMESSO CHE. L’art. 12 (Assistenza sanitaria integrativa per il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore personale dipendente non dirigente) della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il Legge Regionale 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017dicembre 2018, n. 65 recante 13 [Legge di Stabilità regionale 2019] prevede al comma 1 che “Istituzione del sistema integrato le società a controllo pubblico della Regione possono assicurare forme di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anniassistenza sanitaria integrativa al personale dipendente non dirigente, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1come previsto dall’art. 11, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambinidella legge regionale 14 agosto 2017, dalla nascita fino ai sei annin. 9 (Misure integrative, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione correttive e di istruzione, coordinamento in materia di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali finanza pubblica regionale. Disposizioni varie)”; - per la medesima disposizione statuisce, inoltre, che “il raggiungimento piano di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del assistenza sanitaria integrativa approvato con deliberazione della Giunta Regionale… viene esteso anche al personale delle società a controllo pubblico della Regione”; ai relativi oneri le società provvedono “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei annia valere sulle risorse stanziate nei rispettivi bilanci”; - in attuazione del richiamato d.lgsil CCL Astral SpA Funzione Pubblica prevede all’art. n. 65/201781 (Welfare Integrativo) che “1. L’Azienda disciplina, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei annicon accordi tra le parti, la qualificazione dell’offerta concessione di benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei servizi educativi propri dipendenti, tra i quali…. - le Parti intendono perseguire il costante e significativo impegno per l’infanzia il miglioramento del benessere professionale e personale dei lavoratori di Astral, considerati uno dei fattori strategici fondamentali della Società; - L’accordo di armonizzazione del 25 luglio 2016, come integrato dal successivo accordo del 4 gennaio 2019, stabilisce che ai dipendenti il cui rapporto di lavoro è regolato dal CCNL Autoferrotranvieri vengono estesi regolamenti e trattamenti integrativi compatibili con detto Contratto Collettivo; - Astral, nell’elaborazione di una proposta tecnica di polizza sanitaria, ha comunque inteso prendere a riferimento- base il piano di assistenza sanitaria integrativa per il personale non dirigente della Regione Lazio, nel rispetto dei vincoli di contenimento della spesa per il personale previsti dalla legge e delle scuole dell’infanziadisponibilità di bilancio; - il programma sanitario approntato da Astral, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età allegato al presente Accordo, è stato condiviso dalle parti nei criteri generali; - l’affidamento del servizio avverrà in base al Codice Contratti; LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE - la premessa costituisce parte integrante e ai poli educativi per l’infanziasostanziale del presente Accordo; - si condividono, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioninei criteri generali, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzionecondizioni minime proposte dall’Astral, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003)documento allegato; - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede costo del premio annuo per l’assistenza sanitaria di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»cui al presente Accordo, non potrà superare € 800,00 (euro ottocento/00) per dipendente, da imputare a carico Azienda; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”l’eventuale estensione dell’assistenza sanitaria al nucleo familiare del dipendente, codice PSN IST-02647non dovrà essere superiore ad € 250,00 (euro duecentocinquanta/00) l’anno, è sarà posta interamente a carico del dipendente medesimo; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi l’affidamento del servizio avverrà, nella prima fase, per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trentoun periodo non inferiore a tre anni; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educativel’Astral si impegna ad attivare, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionalesollecitudine, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativarelativa procedura di evidenza pubblica. Amministratore Unico, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centralixxx. Xxxxxxx Xxxxxxx X. Xxxxxxx…………………………….. …………………………………………………………….. X. Xxxxxxxxxx…………………….... Direttore Generale, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privatixxxx. Xxxxxxx Xxxxx …………………………………………………………….. Direttore del personale ed Organizzazione, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
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Samples: Accordo Aziendale
PREMESSO CHE. il DiPoFamd.lgs. 38/2000 ha rimodulato ed ampliato i compiti dell’Inail, contribuendo alla sua evoluzione da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, orientato alla tutela globale dei lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie, tutela comprensiva di interventi prevenzionali, curativi, riabilitativi e di reinserimento dei lavoratori disabili; - l’Inail in virtù attuazione del DPCM d.lgs. 38/2000 e del 1° ottobre 2012 (artd.lgs. 1981/2008 e s.m.i ha tra i suoi obiettivi strategici la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; - agli artt. 9 e 10 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. l’Inail vede assegnati compiti di informazione, commi 1 formazione, assistenza, consulenza e 2)promozione della cultura della salute e sicurezza del lavoro; - la legge 122/2010 ha previsto la piena integrazione delle funzioni assicurative e di ricerca connesse alla materia della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro di cui al d.lgs. 81/2008 ed ha istituito un polo unico per la salute e la sicurezza sul lavoro attraverso l’accorpamento in Inail delle funzioni già attribuite all’Ipsema ed all’Ispesl, è la struttura divenendo l’ente pubblico nazionale del sistema istituzionale avente compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Servizio Sanitario Nazionale come previsto dall’art. 9, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181comma 6, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2h, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003)81/2008; - il 29 ottobre 2009 è stato Piano nazionale della prevenzione 2014-2018, in attuazione delle indicazioni comunitarie, prorogato al 31/12/2019 con Atto n. 247/CSR, attribuisce una accresciuta valenza economica e sociale alla tematica del contrasto agli infortuni e alle patologie lavoro correlate, attraverso sia gli strumenti del controllo, sia della promozione e sostegno a tutte le figure previste dal d.lgs. 81/2008; - il Piano nazionale di prevenzione (PNP) 2014- 2018, approvato dal Ministero della Salute in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 13 novembre 2014, prorogato al 31/12/2019 con Atto n. 247/CSR e con il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2014-2018, approvato con Decreto del Commissario ad Acta DCA n. 49 del 08 giugno 2016, prevede l'attuazione di progetti specifici che perseguono obiettivi strategici di prevenzione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, evidenziando, altresì, il settore delle Regioni lavorazioni in edilizia tra le aree prioritarie di intervento ritenute di particolare rilevanza e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»urgenza ai fini della promozione della sicurezza sul lavoro; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”L’INAIL-Calabria ha pubblicato, codice PSN IST-02647nel trascorso mese di marzo 2019, apposito avviso regionale teso alla manifestazione di interesse alla condivisione di iniziative progettuali in materia di prevenzione con scadenza 27.04.2019; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi in ossequio alle indicazioni del menzionato avviso pubblico, con ordine di servizio 1/2019 del 24.05.2019 L’INAIL-Calabria ha costituito apposita Commissione per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazioneproposte progettuali pervenute; - il DiPoFamL’INAIL-Calabria, l’ISTAT a seguito di chiarimenti, ha riconosciuto l’ammissibilità e l’Universitàcondivisibilità della proposta progettuale formulata da Confindustria Catanzaro, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanziaoggetto del presente accordo; - alla base dell’Accordo è stata definita una reale divisione di compiti e responsabilità e impegni finanziari come riportato nell’allegata scheda progettuale; - i movimenti finanziari tra i soggetti firmatari del presente Accordo si configurano esclusivamente come ristoro delle spese sostenute in compartecipazione dalla Parte che ha assunto l’onere della gestione contabile delle attività progettuali; - sono obiettivi comuni delle Parti lo sviluppo della cultura della sicurezza sul lavoro e lo sviluppo di attività e progetti volti alla riduzione sistematica degli eventi infortunistici e delle malattie professionali in edilizia; - sussiste la collaborazione tra condivisione delle finalità e degli impegni espressi dalle Parti, nei rispettivi campi di azione; - nell’ipotesi non preventivamente considerata, che negli sviluppi progettuali di cui all’allegato 1, si renda necessario il DiPoFamricorso a terze Parti non mappate dal citato d.lgs. 81/2008, l’ISTAT la selezione debba avvenire attraverso procedure di evidenza pubblica, secondo la normativa vigente in materia. Tutto quanto sopra premesso e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nidoconsiderato, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Parti
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Samples: Accordo Operativo
PREMESSO CHE. ▪ il DiPoFamComune di Genova, in virtù con Deliberazione della Giunta Comunale n. 00196/2021 del DPCM 29/07/2021, ha preso atto delle modifiche apportate al programma PON METRO 2014-2020 per un incremento finanziario pari a euro 81.910.519,88 come da integrazione dell’atto di delega (REACT-EU)” pervenuto con lettera dell’Agenzia della Coesione Territoriale del 1° ottobre 2012 20.07.2021 e ha dato mandato all’Organismo Intermedio del Comune di Genova di procedere alla chiusura della progettazione degli interventi con l’Autorità di Gestione per definire la riprogrammazione degli assi 6, 7 e 8 che andranno a valere sui fondi REACT-EU; ▪ con Deliberazione della Giunta Comunale n.215/2021 del 02/09/2021 “Individuazione dei progetti a valere su REACT-EU (art. 19PON città metropolitane 2014-2020) per un importo complessivo pari a euro 81.910.519,88”, commi 1 la Giunta ha preso atto degli interventi concernenti REACT-EU e 2relativi importi finanziari previsionali, tra cui gli interventi GE 6.1.2.d “Realizzazione rete Cicloposteggi al coperto e Velostazioni al servizio della mobilità ciclabile”; ▪ con Determinazione Dirigenziale n. 2021-186.0.0.-80 del 09/11/2021 si è proceduto all’approvazione delle modifiche al Piano Operativo dei Progetti nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane “PON METRO” 2014-2020; ▪ la Determinazione Dirigenziale N.2022-186.0.0.-74 del 16/06/2022 con cui si è proceduto all’approvazione delle modifiche al Piano Operativo dei Progetti nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane “PON METRO” 2014-2020 e alla rettifica dell’ammissione a finanziamento dei progetti GE2.2.1.a, GE6.1.2.c, GE6.1.2.d, GE6.1.2.f, GE6.1.2.h, GE6.1.3.b, GE6.1.4.f E GE6.2.1.a; ▪ l’intervento GE 6.1.2.d “Realizzazione rete Cicloposteggi al coperto e Velostazioni al servizio della mobilità ciclabile” intende perseguire l’obiettivo di favorire la mobilità ciclabile promuovendo e incentivando l’uso della bicicletta come mezzo abituale di trasporto negli spostamenti giornalieri mediante: - cicloposteggi al coperto con servizi e attività di cicloriparo, utilizzando locali di proprietà dell’Amministrazione; - velostazioni con servizi e attività di cicloriparo da realizzare presso le principali stazioni, alcuni ambiti centrali dell’area urbana e presso punti nodali ed HUB della città di Genova; ▪ l’affidamento dei servizi finalizzati alla regolazione della domanda di mobilità, della sosta a pagamento su suolo pubblico e regolamentazione degli accessi a zone a traffico limitato, della gestione delle attività di rilascio / rinnovo dei CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), nonché di rilascio / rinnovo delle autorizzazioni / contrassegni per la circolazione di predeterminate categorie veicolari lungo le corsie riservate al trasporto pubblico locale, è la struttura avvenuta in conformità alla vigente normativa regionale, nazionale ed europea e fondata sulle ragioni disposte dal Consiglio Comunale di supporto al Presidente Genova con propria deliberazione n. 5 del 12.01.2021; ▪ con deliberazione del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni Comunale di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto Genova n. 5 del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 200912.01.2021, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento l’organo consiliare si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;espresso circa:
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Samples: Accordo
PREMESSO CHE. ❖ con determinazione a contrarre del Responsabile Servizio “Tecnico Urbanisti- co” n° in data / /2013 si è stabilito di procedere all’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana tramite procedura di gara aperta ai sensi dell’art. 55 del D. Lgs. n. 163/2006 con il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (cri- terio ex art. 1983 D. Lgs n.163/2006 – offerta economicamente più vantaggiosa - per il periodo di anni, commi 1 approvandone contestualmente il bando, il di- sciplinare di gara, lo schema di contratto, il disciplinare tecnico ed il D.U.V.R.I., per un importo a base d’asta pari a € al netto dell’IVA di cui € per gli oneri della sicurezza da interferenza; ❖ in data / /2013 è stato pubblicato sulla G.U.C.E. n° del / /2013 il bando di gara a procedura aperta ex artt. 3, comma 37, e 2)55, è la struttura comma 5, D.Lgs. n. 163/06, avente ad oggetto l’affidamento del servizio di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione raccolta e il raccordo delle azioni trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati e servizi di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in igiene urbana; ❖ sono state espletate tutte le sue componenti operazioni di valutazione delle offerte pervenute; ❖ l’Ente appaltante ha valutato la congruità della offerta tecnica in relazione all’offerta economica ed ai costi della sicurezza non soggetti a ribasso, ai sensi dell’art. 86 del D.Lgs 163/2006 ss.mm.ii e le sue problematiche generazionalidell’art. 26 comma 6 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii; - ❖ l’Ente appaltante ha provveduto con decreto determinazione del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia Responsabile Servizio “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega Tecnico Urbanistico” n° in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche / /2013 all’aggiudicazione definitiva a favore della famigliaSocietà con sede in Via/Piazza n° CAP dichiarata efficace in data / /2011, numerosi interventi a favore per un importo annuo di € (Euro /00) Iva esclusa ai quali aggiungere € (EURO /00) per gli oneri della sicurezza riguardo i rischi da interferenza; ❖ che con nota Prot n° del / / del Comune di San Polo dei servizi educativi Cava- lieri, conformemente accettata dalla Ditta aggiudicataria del servizio, le parti hanno concordato il giorno per la prima infanziastipula del presente contratto; ❖ che è stato verificato d’ufficio il D.U.R.C. ai sensi del comma 3 lett.c) dell’art.6 del DPR 207/2010; ❖ /che è stata acquisita la certificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale n° 252; ❖ Accertata la presentazione del Documento Valutazione Rischi (DVR) entro 35 giorni dalla aggiudicazione definitiva Tutto ciò premesso costituisce parte integrante e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione sostanziale del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regionipresente contratto, le Province autonome di Trento parti, come sopra costituite, convengono e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per stipulano quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;segue:
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Samples: www.comune.sanpolodeicavalieri.rm.it
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo D.P.C.M. 16 luglio 2009, registrato alla dalla Corte dei Conti conti il 28 aprile 3 agosto 2009, reg. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 agosto 2009, n. 4, foglio n. 2017191, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV “Piano nazionale di azione edilizia abitativa” di cui all’articolo 11 del citato decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - l’articolo 4 del citato Piano nazionale dispone, tra l’altro, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti promuova con le regioni ed i comuni, la sottoscrizione di appositi accordi di programma al fine di concentrare gli interventi sull’effettiva richiesta abitativa nei singoli contesti, rapportati alla dimensione fisica e demografica del territorio di riferimento attraverso la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di interventi per riqualificazione urbana, caratterizzati da elevati livelli di vivibilità, salubrità, sicurezza e sostenibilità ambientale ed energetica, anche attraverso la tutela dei diritti risoluzione di problemi di mobilità, promuovendo e lo sviluppo dei valorizzando la partecipazione di soggetti in età evolutiva 2016-2017pubblici e privati; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 14, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017Piano nazionale come modificato dall’articolo 58, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo comma 2 del decreto legislativo legge 24 gennaio 2012 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 65 27 ha disposto che gli Atti aggiuntivi agli Accordi di programma, da sottoscrivere per l’utilizzo di economie ovvero di nuove risorse finanziarie che si rendessero disponibili, sono approvati con decreto del 13 luglio 2017, Ministro delle infrastrutture e ai poli educativi per l’infanzia, dei trasporti di cui all’articolo 3 del medesimo decretoconcerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, l’articolo 8 del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico Piano nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi individua le procedure attuative per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647sottoscrizione degli Accordi di programma; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 121 del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale22 – 26 marzo 2010;
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Samples: territorio.regione.emilia-romagna.it
PREMESSO CHE. l’art. 7 del DPR 8 marzo 1999, n. 275 prevede la facoltà per le Istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il DiPoFamraggiungimento delle proprie finalità istituzionali • a mente della stessa disposizione, l’accordo può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l’istituzione di laboratori finalizzati, tra l’altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione in servizio del personale scolastico, all’orientamento scolastico e professionale • le Istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a collaborare reciprocamente per l’attuazione delle iniziative afferenti alla sicurezza • tale collaborazione è finalizzata alla promozione della sicurezza, alla miglior realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, al completamento e miglioramento dell’iter formativo degli allievi, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le parti coinvolte, a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l'accrescimento della qualità dei servizi offerti • gli artt. 31 e 33 del D.M. 1 febbraio 2001 n. 44 regolamentano l’adesione delle Istituzioni scolastiche alle reti • la cultura della sicurezza deve diventare patrimonio di tutti i cittadini • la cultura della sicurezza è un concetto trasversale, applicabile a tutti gli ambiti di vita e di lavoro • la Scuola rimane l'agenzia formativa per eccellenza, da cui l'importanza di privilegiare la formazione alla sicurezza in quest’ambito • anche nelle scuole vige l'obbligo di applicazione del D.Lgs. 81/2008, Testo Unico per la sicurezza “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, così come aggiornato dal D.Lgs. 19, commi 1 e 2), è 106/09 • la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Scuola viene indicata come luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e il raccordo delle azioni sicurezza nei luoghi di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche lavoro e, in favore della famiglia particolare, l’art. 11 del D.Lgs. 81/08 prevede l’“inserimento in ogni ambito attività scolastica [omissis] di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche, volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche”, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - cui realizzazione sono previsti finanziamenti ministeriali che potranno essere integrati con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per “risorse disponibili degli istituti” • nelle scuole l’educazione alla sicurezza assume un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea significato importante all’interno dell’area d’intervento “cittadinanza e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - costituzione” i sopraddetti, con il DPR del 31 agosto 2016 è statopresente atto, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per intendono promuovere la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e diffusione della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue cultura della sicurezza ed incrementare le competenze in materia di politiche a favore sicurezza degli allievi delle Istituzioni scolastiche della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi provincia di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera Treviso e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;
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Samples: Accordo Di Rete
PREMESSO CHE. il DiPoFamquesto Ufficio, in virtù ai sensi del DPCM Regolamento di contabilità e del 1° ottobre 2012 Manuale Interattivo delle Procedure dell’Agenzia (art. 19, commi 1 e 2M.I.P.), nonché in conformità all’ordine di servizio del Direttore Regionale n. 1 del 30/01/2009, concernente l’organizzazione interna della Direzione Regionale del Veneto, è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e tenuto a garantire la tutela funzionalità degli Uffici dell’Agenzia; - presso la Direzione Provinciale di Verona sono installati n. 4 impianti di archiviazione a carrelli mobili che, visto l’anno di costruzione, presentano vari problemi di funzionamento e pertanto abbisognano di una revisione totale; - presso la Direzione Provinciale di Verona sono presenti delle scaffalature metalliche a 5 ripiani che necessitano di verifica della stabilità, dei diritti serraggi della famiglia in bulloneria a terra, spalle, paracolpi e verifica della componentistica delle stesse; - l’articolo 7 comma 2 della Legge 06/07/2012, n. 94, di conversione del D.L. 07/05/2012, n. 52 “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, e da ultimo l’art. 1, commi 494 e successivi della Legge n. 208/2015 – G.U. n. 302 del 30/12/2015 (Legge di Stabilità per il 2016) prevede l’obbligo per tutte le sue componenti amministrazioni pubbliche (ivi comprese le Agenzie Fiscali) di adesione alle convenzioni CONSIP e le sue problematiche generazionalial ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione per acquisto di beni e servizi di importo pari o superiore a € 5.000 e al di sotto della soglia di rilevo comunitario di cui all’articolo 35 D.lgs. 50/2016 e smi; - con decreto Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri del 24 dicembre 2015, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009pubblicato in G.U. n. 32 del 9/2/2016, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento sono state individuate le categorie merceologiche e le soglie per le politiche della famigliaquali è obbligatorio il ricorso agli strumenti negoziali predisposti da CONSIP ovvero dagli altri soggetti aggregatori di cui all’art. 9, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche c. 3 del Decreto Legge n. 66/2014, convertito in Legge n. 89/2014; - non è attiva nessuna convenzione CONSIP per la famiglia”fornitura del suddetto servizio; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia bisogna provvedere alla fornitura nel pieno rispetto dei principi di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data efficienza ed efficacia della spesa pubblica che viene assicurata mediante l’utilizzo di detto decreto l’Assemblea sistemi di razionalizzazione e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliadi centralizzazione degli acquisti; - con il DPR del 31 agosto 2016 che la copertura finanziaria è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzastata verificata; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzionesulla base del calcolo, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017come da computo allegato alla presente determina, il Ministero dell’Istruzionecosto del servizio richiesto, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita che verrà descritto in dettaglio con apposito capitolato speciale da redigersi, ammonta a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto€ 14.500,00; - ai sensi dell’articolo 1dell’art. 32, comma 22 del D.lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici) le amministrazioni appaltanti, prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, determinano di contrarre individuando gli elementi essenziali del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese contratto e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale i criteri di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti selezione degli operatori economici e delle altre rilevazioni statistiche previste offerte. Tanto premesso, in base alle attribuzioni conferitegli dalle norme statutarie, dal programma statistico nazionale Regolamento di Contabilità e ad esso affidate; dal Manuale delle Procedure dell’Attività Negoziale di procedere all’affidamento mediante Richiesta di Offerta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 eConsip, per i trattamenti la fornitura del servizio di dati personalimanutenzione straordinaria degli armadi compattabili e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche in dotazione all’Ufficio della Direzione Regionale del Veneto presso la sede di Verona, del Regolamento UE 2016/679via Fermi, del d.lgs63. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto La gara sarà soggetta, altresì, ad ogni altra disposizione legislativa o regolamentare nazionale applicabile, nonché del Codice al Regolamento di deontologia Contabilità e dal Manuale Interattivo delle Procedure. La richiesta di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgsofferta sarà inoltrata secondo le modalità disciplinate dalla Consip. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;A tal fine si stabilisce che:
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Samples: www.agenziaentrate.gov.it
PREMESSO CHE. La materia dei contratti di sviluppo, come riformata dal decreto 14 febbraio 2014, è disciplinata dal decreto 9 dicembre 2014 che stabilisce le modalità ed i criteri per la concessione delle agevolazioni e la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 43 del decreto-‐legge 25 giugno 2008, n. 112 (attrazione degli investimenti e realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per il DiPoFamrafforzamento della struttura produttiva del Paese), in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artconformità alle disposizioni stabilite dal Regolamento GBER n. 651/2014, valide per il periodo 2014 -‐ 2020. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con Il decreto del Presidente Ministro dello sviluppo economico 8 novembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del Consiglio dei ministri 10 marzo 200921 dicembre 2016, registrato alla Corte dei Conti n. 297 recante ulteriori modifiche e integrazioni al decreto 9 dicembre 2014, ha introdotto l’articolo 9-‐bis che prevede che le domande di agevolazioni, presentate ai sensi dell’articolo 9 del decreto 9 dicembre 2014, relative a programmi di sviluppo di rilevanti dimensioni, possono formare oggetto di Accordi di Sviluppo tra il 28 aprile 2009Ministero, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento l’Agenzia nazionale per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dei soggetti d’impresa -‐ INVITALIA (nel seguito Agenzia) e l’impresa proponente, nonché le regioni e le eventuali altre amministrazioni interessate qualora intervengano nel cofinanziamento del programma, a condizione che il programma di sviluppo evidenzi una particolare rilevanza strategica in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale relazione al contesto territoriale e al sistema produttivo interessato. Il Fondo per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione coesione (FSC) di cui al decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 65/201788, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnatofinalizzato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi al finanziamento di etàprogetti strategici, di cui all’articolo 2 rilievo nazionale, interregionale e regionale. La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), in particolare, il comma 703 dell’articolo 1, ha disposto l’impiego della dotazione finanziaria del decreto legislativo Fondo per lo sviluppo e la coesione mediante Piani operativi rispondenti ad aree tematiche nazionali. Con delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 65 del 13 luglio 201725 sono state individuate, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi in applicazione dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1703, lett. b) c), della richiamata legge di stabilità 2015, le aree tematiche di interesse del d.lgsFSC, e sono state determinate le risorse FSC destinate a Piani operativi afferenti alle aree tematiche. 322/1989Con delibera CIPE 10 agosto 2016, l’Istituto nazionale n. 26 sono state assegnate le risorse FSC 2014-‐2020 alle regioni e alle città metropolitane del Mezzogiorno per l’attuazione di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15interventi rientranti in appositi Accordi interistituzionali denominati “Patti per il Sud”. Con delibera CIPE 1 dicembre 2016, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 52 è stato approvato il Piano Operativo imprese e competitività FSC 2014-‐2020 finalizzato a promuovere l’innovazione industriale su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo produttivo, tecnologico e occupazionale di aree di crisi e la transizione industriale di comparti produttivi strategici verso produzioni a maggiore valore aggiunto, prevedendo, a tal fine, tra le linee di intervento per sostenere e potenziare gli investimenti l’utilizzo dei “Contratti di sviluppo” per favorire la realizzazione di progetti di investimento strategici e di rilevante dimensione in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e campo industriale, dei servizi sociali»; - e in quello turistico. La Hitachi Rail Italy S.p.A., il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da cui capitale è detenuto dalla Hitachi Rail Europe Ltd. facente parte dell’ISTAT del gruppo giapponese Hitachi, è una grande impresa operante nel settore della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”costruzione di materiale rotabile ferroviario, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nidotranviario, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistemafiloviario, per verificare metropolitane e per miniere. Realizza veicoli ferroviari e metropolitani svolgendo al proprio interno tutte le attività necessarie alla realizzazione dei veicoli, a partire dalla progettazione sino alla costruzione e assistenza. Nel 2015 la possibilità predetta società ha acquisito il ramo d’azienda della AnsaldoBreda S.p.A., nata dalla fusione tra Ansaldo Trasporti e Breda Costruzioni Ferroviarie. La Hitachi Rail Italy S.p.A. è presente in Italia con n. 3 stabilimenti (Pistoia, Napoli e Reggio Calabria) che, alla data dell’ultimo esercizio chiuso ed approvato, occupavano 1898 addetti. Gli impianti di individuare strategie Pistoia e Reggio Calabria si occupano della parte prettamente legata al veicolo, mentre componentistica ed elettronica sono di costruzione pertinenza del sito di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionaleNapoli. In data 11 agosto 2017, la valutazione delle politiche pubbliche suddetta società ha presentato un’istanza di contratto di sviluppo per l’attuazione di un programma industriale comprendente investimenti produttivi e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso connesse attività di ricerca industriale e consulenza sviluppo sperimentale, quest’ultime da realizzare in campo economicoforma congiunta con l’Università degli Studi di Salerno, giuridico-amministrativol’Università degli Studi di Xxxxxx Xxxxxxxx XX, organizzativol’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, statistico, dell’informazione l’Università degli Studi di Firenze e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT l’Istituto di tecnologie industriali e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio automazione del Consiglio nazionale delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;ricerche ITIA-‐CNR.
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Samples: Accordo Di Sviluppo
PREMESSO CHE. il DiPoFamLa Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della salute svolge attività, in virtù previste dal decreto del DPCM presidente del 1° ottobre 2012 (art. 19consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, commi 1 e 2)n. 59, è quali la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per sorveglianza epidemiologica, la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziasalute, con particolare attenzione riguardo alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi fasce di età popolazione vulnerabili, la prevenzione universale delle esposizioni ad agenti chimici, fisici e ai poli educativi per l’infanziabiologici nell'ambiente naturale, nonché l’attivazione nell'ambiente di un sistema informativo nazionalevita, coordinato con le Regioninelle acque destinate al consumo umano e nell'ambiente di lavoro, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto la profilassi internazionale e la consulenza scientifica prevenzione nella popolazione a rischio; • il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, nel Macro Obiettivo 2.8 (Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine salute) sottolinea la necessità di: i) potenziare le attività di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta sorveglianza epidemiologica e ii) ridurre attraverso interventi di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, prevenzione collettiva le esposizioni ai principali inquinanti con particolare attenzione alle sezioni primavera per ai bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, soggetti con malattie croniche; • l’Istituto Superiore di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale Sanità ha stipulato un Accordo di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, approvato e reso esecutivo con Decreto dirigenziale del 17.12.2018, registrato all’Ufficio Centrale del Bilancio il 17.01.2019 al decreto n. 16380 per la realizzazione del “Progetto SENTIERI: implementazione del sistema permanente di sorveglianza epidemiologica delle Finanze, popolazioni residenti nei siti contaminati di interesse per le Regioni bonifiche” che fissa come data di inizio attività il 09.02.2019 e la Provincia Autonoma di Trentoscadenza in data 08.08.2021; - • il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educativeresponsabile scientifico del progetto, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governanceDott. Amerigo Zona, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca ritenuto indispensabile avvalersi della collaborazione dei Registri Malformazioni Congenite per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi valutare le evidenze scientifiche sull’associazione tra esposizione ambientale e malformazioni, produrre, elaborare e interpretare i dati relativi, resi disponibili dai citati Registri. • Il Ministero della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia salute ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche autorizzato in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - data 22.05.2020 la collaborazione con i Registri Malformazioni Congenite delle Regioni coinvolte nel progetto, uno tra il DiPoFami registri di cui sopra è quello presente presso l’ IFC del CNR di Pisa; • in considerazione di quanto premesso, l’ISTAT ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n.241, e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi successive modifiche ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione integrazione è intento delle Parti addivenire alla sottoscrizione di un sistema accordo che disciplini i termini principali di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione collaborazione su specifico progetto • l’ISS e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeIFC-CNR hanno pertanto identificato una serie di aree di interesse comune;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam⮚ la Legge Regionale della Toscana n. 21/2010, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo "Testo unico delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega disposizioni in materia di politiche beni, istituti e attività culturali" individua nella rete territoriale, comprendente biblioteche, archivi e centri di documentazione, la modalità ordinaria di gestione dei servizi e delle informazioni, nell’ottica del miglioramento e dell’ampliamento dei servizi all’utenza e della valorizzazione e conoscenza del patrimonio documentario degli Enti aderenti; la rete documentaria locale si pone come strumento per assicurare le necessarie competenze professionali e realizzare la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data condivisione delle risorse interne nonché la piena utilizzazione delle risorse esterne alla rete medesima; ⮚ la stessa L.R. all’art. 28, comma 2, indica che “gli enti locali provvedono alla costituzione della rete documentaria locale sulla base dei seguenti criteri, al fine di detto decreto l’Assemblea assicurare il necessario livello di uniformità su tutto il territorio regionale: ⮚ costituzione con atto formale che prevede la distribuzione delle funzioni fra i soggetti partecipanti e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliagli oneri a carico degli stessi; - con il DPR ⮚ adeguatezza della dimensione territoriale, della dotazione documentaria e del 31 agosto 2016 è statorelativo incremento annuale (Rif.: Regolamento di attuazione della legge regionale 21/2010 del 6/06/2011, inoltreart. 7, approvato il IV Piano nazionale d’azione 8); ⮚ adeguatezza della dotazione di personale in termini di quantità e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzacompetenza professionale; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017⮚ adeguatezza delle dotazioni tecnologiche”; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1⮚ all'art. 27, comma 12, stabilisce si precisa che “le biblioteche pubbliche e gli archivi promuovono forme di coordinamento con le scuole, le università, i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura per lo svolgimento di attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale; ⮚ all'art. 28, comma 3, si ribadisce che “alla Rete locale possono partecipare, oltre alle bambine biblioteche e ai bambiniagli archivi degli enti locali, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità gli altri istituti di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo cui all'articolo 1, comma 2, del d.lgslettera d, pubblici e privati , presenti nel territorio di riferimento. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato Possono altresì partecipare alla Rete locale i Comuni che, privi di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei annipropri istituti, intendano avvalersi dei servizi della Rete locale”; - ⮚ all'art. 28, comma 5, si prevede che “le reti locali sono tenute a comunicare alla Regione i dati relativi agli utenti ed ai servizi erogati con le modalità definite dal piano della cultura di cui all'art. Tale comunicazione può avvenire anche in attuazione via telematica ai sensi dell'art. 3 della L.R. 40/2009”. ⮚ all'art, 28, comma 7, si chiarisce che “i finanziamenti destinati alle reti locali sono assegnati alla regione agli istituti responsabili del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta coordinamento dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione rete di cui al decreto legislativo n. 65/2017comma 6, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i previa comunicazione dei dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017al comma 5; ⮚ nell'anno 2015 gli Enti aderenti hanno proveduto al rinnovo della convenzione, dando atto nella stessa dei fondamentali risultati raggiunti e ai poli educativi per l’infanziadei progetti in corso; ⮚ la sopracitata convenzione è in scadenza nel 2019; ⮚ in questi anni la rete è costamente cresciuta tanto che, partita con l'adesione di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 112 biblioteche di ente locale, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese ha oggi raggiunto il numero di 16 e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia comprende anche biblioteche scolastiche e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici enti e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;istituzioni non comunali.
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Samples: Convenzione Della Rete Grossetana Biblioteche, Archivi, Centri Di Documentazione (Grobac)
PREMESSO CHE. L’ARAN è stata istituita nel 1993 ed è regolata dagli artt. 40, 46, 47, 48 e 49 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.; L’ARAN dichiara di affidare alla Banca, come di fatto affida, il DiPoFamproprio servizio di cassa. Il servizio di Cassa, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (la cui durata è fissata dal successivo art. 192, commi 1 viene svolto in conformità alla legge, agli statuti e 2), è la struttura ai regolamenti dell'ARAN nonché ai patti di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e cui alla presente convenzione. Durante il raccordo delle azioni periodo di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore validità della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confrontoconvenzione, di partecipazione e integrazionecomune accordo fra le parti possono essere apportati i perfezionamenti metodologici ed informatici ritenuti necessari per migliorare lo svolgimento del servizio; - in particolare, il decreto legislativo 13 aprile 2017Cassiere si rende disponibile ad attivare, n. 65 recante dietro richiesta dell’Ente, la soluzione del “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107documento informatico sottoscritto con firma digitale”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità con interruzione della relativa produzione cartacea nonché del servizio di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione internet banking di cui al decreto legislativo n. 65/2017successivo art.23. Per la precisazione delle relative procedure si procede alla sottoscrizione di un atto aggiuntivo alla presente convenzione. La gestione finanziaria dell’ARAN ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno. Il servizio regolato dalla presente convenzione avrà inizio in data 1° gennaio 2013 ed avrà termine il 31 dicembre 2018 e sarà svolto in conformità delle previsioni della presente convenzione, nei giorni e nelle ore in cui gli sportelli della Banca sono aperti al pubblico con uno sportello dedicato. Il servizio deve essere assicurato anche in modalità di internet banking con l’attivazione di almeno 3 postazioni abilitate a tutte le funzioni. La banca assicura il servizio tramite una propria sede/filiale attiva nella città di Roma e di mantenerla fino alla fine del contratto, sotto pena di decadenza dall’aggiudicazione o risoluzione del contratto. La sede/filiale deve essere ubicata nella zona del comune di Roma corrispondente al cap 00186. Si impegna, altresì, ad individuare una nuova sede/filiale, in sostituzione di quella originaria, in caso di trasferimento della sede dell’Aran sempre nel comune di Roma. In tal caso sarà cura dell’Aran comunicare preventivamente il nuovo cap di riferimento e di concordare la scelta della nuova sede/filiale. Il Cassiere prende atto che l’ARAN è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di etàattualmente inserita nella Tabella A, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017alla Legge 720/1984 e successive modificazioni ed integrazioni, in quanto soggetta al regime di “tesoreria unica”, e ai poli educativi per l’infanziasi obbliga ad adempiere a tutti gli obblighi di legge previsti dalla Banca d’Italia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti Ministero dell’economia e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia finanze e di buona condotta per i trattamenti ogni altro soggetto istituzionale cui l’ARAN debba rispondere in tema di dati personali comunicazioni di finanza pubblica. La banca deve assicurare il rispetto di ogni richiesta che pervenga dall’ARAN a scopi statistici e seguito di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede verifiche di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione cassa o di ispezioni da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/del Collegio dei revisori dei conti o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione di ispettori del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanzefinanze e/o del Dipartimento della funzione pubblica nonché da parte della Corte dei Conti. Le entrate debbono essere incassate dalla Banca in base agli ordinativi di riscossione emessi dall’ARAN su moduli appositamente predisposti, le Regioni numerati progressivamente e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia firmati dal dirigente amministrativo cui tale funzione è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e attribuita. Le entrate che pervenissero direttamente alla Banca dovranno essere sollecitamente comunicate all’ARAN per l’emissione delle relative procedure riversali di sviluppoentrata. Per i versamenti effettuati direttamente dalla Banca a mezzo del servizio dei conti correnti postali o tramite Istituto di Credito corrispondente, nonché il giorno di “esecuzione delle riscossioni” deve intendersi rispettivamente quello in cui la Banca ne venga a individuare buone pratiche esistenti; - conoscenza con il Dipartimento ricevimento del certificato di Economia dell’Università Ca’ Foscari accreditamento e quello in cui i fondi si rendano liquidi ed esigibili per la Banca. Resta comunque inteso che la Banca non avrà alcun obbligo di Veneziaaccogliere versamenti che non siano costituiti da somme liquide ed esigibili per cui l’ARAN in tal senso dovrà attivarsi nei confronti dei propri debitori. La esazione è pura e semplice e si intende fatta, cioè, senza l’onere del “non riscosso per riscosso” e senza l’obbligo di esecuzione contro i morosi da parte del Cassiere che non è tenuto ad intimare atti legali e richieste e ad impegnare, comunque, la propria responsabilità nelle riscossioni, restando sempre a cura dell’ARAN ogni pratica legale o amministrativa per ottenere l’incasso. La banca assicura la rendicontazione, anche attraverso la modalità di internet banking, del flusso delle entrate di cui all’art.46, comma 8, del D.Lgs n.165/2001, gestito con emissione di Mav. Per la riscossione dei mandati tratti a favore dell’ARAN ed esigibili presso la Sezione di Tesoreria Provinciale, l’ARAN, allo scopo di agevolare le operazioni di incasso, si avvarrà, ove possibile, della facoltà prevista dal R.D.L. del 7.10.1926 art. 1 e dell’art. 652 lettera C) delle istruzioni generali sui servizi del Tesoro, che disciplinano l’incasso di detti mandati con il sistema dell’accredito in conto corrente presso la Banca d’Italia a favore di un Istituto di Credito. Nessuna somma potrà essere pagata senza il relativo mandato di pagamento firmato dal Dirigente pro-tempore Responsabile dell’U.O. Risorse umane e bilancio dell’ARAN. Il nominativo del predetto dirigente sarà comunicato con successiva comunicazione dall’Aran. L’ARAN trasmetterà alla Banca le firme autografate con le generalità delle persone abilitate a firmare mandati di pagamento ed ordinativi di incasso (o reversali) impegnandosi a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni ed a corredare le comunicazioni stesse con la copia conforme dei provvedimenti con i quali sono stati conferiti i relativi poteri. Tali comunicazioni avranno valore per la Banca solo dal giorno lavorativo per le Aziende di Credito successivo a quello di ricezione delle comunicazioni stesse. I beneficiari dei mandati saranno avvisati direttamente dall’ARAN solamente dopo l’avvenuta consegna dei mandati stessi alla Banca. I mandati saranno emessi dall’ARAN nei limiti dei fondi stanziati nei singoli capitoli ed articoli di bilancio. Resta a cura ed esclusiva responsabilità dell’ARAN stessa accertare prima dell’invio dei mandati alla Banca che ogni singolo mandato non superi detti limiti. La banca è tenuta ad un ulteriore controllo sui mandati emessi per il pagamento assicurando, altresì, la rispondenza dello stesso al titolo di spesa. La Banca dovrà astenersi dal pagare i mandati che contengono abrasioni o cancellature nella indicazione della somma o nel nome del creditore. Oltre che ad effettuare i pagamenti per cassa, nell’ambito dei processi di governancelimiti previsti dalla normativa in materia, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare facendosi rilasciare – anche sul mandato – debita quietanza, la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localiBanca resta sin d’ora autorizzata, anche in tema carenza di monitoraggio e governance espresse istruzioni sui mandati, senza che nessuna responsabilità le possa essere fatta a carico per il mancato rispetto da parte dell’Agenzia delle politiche previste intese con i creditori, ad estinguere i mandati di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione pagamento con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;seguenti altre modalità:
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Samples: Convenzione Per La Gestione Dei Servizi Di Cassa E Di Gestione
PREMESSO CHE. le Parti intendono sviluppare l'impegno civico e sociale dei giovani avvicinandoli alle Istituzioni attraverso la condivisione di programmi ed attività tese a valorizzare il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura concetto di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalibene comune; - con decreto del Presidente del Consiglio nel corso degli anni dal 2009 al 2013 le Parti hanno organizzato le prime cinque edizioni dei ministri 10 marzo 2009Campi giovani ai quali hanno partecipato più di 2.200 ragazzi di età compresa tra i quindici ed i ventidue anni, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”iniziativa che ha riscosso tra i giovani grande interesse ed entusiasmo; - con decreto 8 agosto 2016 le Parti ritengono fondamentale stimolare le nuove generazioni a comportamenti relazionali sani, basati sulla solidarietà e sul rispetto, favorendo esperienze di gruppo, anche ricreative, finalizzate ad una partecipazione diretta a progetti concreti di salvaguardia del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliaterritorio; - con le Parti ritengono che il DPR del 31 agosto 2016 è statocoinvolgimento dei giovani in iniziative di formazione finalizzate anche alla conoscenza della prevenzione, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione delle pratiche di primo soccorso e di interventi per gestione delle emergenze si colloca senz'altro nelle azioni che favoriscono la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzadiffusione della cultura della sicurezza; - il DiPoFam – le Parti ritengono che la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia partecipazione di giovani ad apposite iniziative formative teorico-pratiche consente di svolgere attività di gruppo e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università di utilità sociale con lo scopo di avvicinare i giovani stessi alla cultura della prevenzione e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione responsabilità, sviluppando spirito collettivo e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017senso civico; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi le Parti intendono organizzare anche per l’anno 2014 campi giovani gratuiti rivolti a giovani di età compresa tra i 15 ed i 22 anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018periodo giugno-settembre 2014, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi avvicinare i giovani alla cultura della sicurezza e di istruzione di qualitàdella prevenzione, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi sviluppando spirito collettivo e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercasenso civico; - è necessario disciplinare le modalità di realizzazione e gli aspetti finanziari della predetta collaborazione; - l'articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni prevede che "le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in attuazione del citato Protocollocollaborazione di attività di interesse comune”. Per detti accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall'articolo 11, commi 2 e 3; - l’art. 17 D.Lgs. 139/2006 prevede che il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco promuovono la formazione nelle materie di prevenzione incendi e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuatesoccorso pubblico, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT diffusione della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi cultura della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localisicurezza antincendio, anche in tema attraverso seminari, convegni cicli di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;formazione.
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Samples: Accordo Di Collaborazione
PREMESSO CHE. il DiPoFam− l’Agenzia, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19come da Statuto, commi 1 esercita tra le altre, le funzioni ed attribuzioni legate all’ ”..assistenza ai contribuenti, assicurando loro l’informazione, semplificando gli adempimenti, riducendo gli oneri e 2), è la struttura fornendo servizi di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione consulenza ai contribuenti e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore agli altri enti interessati dal sistema della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliafiscalità”; - − è intenzione dell’Agenzia dare continuità ai servizi sopradescritti, considerata la prevista soppressione dell’Ufficio Territoriale di Savigliano; − con decreto 8 agosto 2016 determinazione del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR Settore 3° “Lavori Pubblici Reg. Gen. n. 1014 del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 201821 dicembre 2022, al fine di promuovere iniziative volte continuare ad assicurare un’offerta sul territorio comunale i servizi dell’Agenzia delle Entrate, si è stabilito di servizi educativi e concedere in uso gratuito temporaneo all’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di istruzione di qualitàCuneo, contribuire a potenziare l’offerta dei locali comunali, per l’erogazione dei servizi educativi da parte dell’Agenzia delle Entrate, composti da un salone e tre locali accessori, per una superficie complessiva di istruzione su tutto il territorio nazionale circa mq. 60, siti al piano terra della sede ex Uffici del Giudice di Pace con accesso separato da Via Malines 35 e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato si è approvata la relativa bozza di educazione e di istruzione Convenzione. L’Agenzia si impegna ad erogare i servizi, di cui al decreto legislativo n. 65/2017successivo art. 4, nei giorni non festivi, i giorni di martedì e giovedì, dalle ore 8.30 alle ore 13.00. Si fa presente che per compensare tale chiusura è stata implementata l’offerta di servizi da remoto e di sportelli virtuali. Il personale addetto allo sportello sarà di competenza dell’Ufficio Territoriale di Saluzzo. L’accesso del personale dell’Agenzia e dei contribuenti ai locali suddetti avverrà dall’ingresso separato di via Malines 35, sebbene l’ingresso principale sia ubicato in Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxx 52. L’Agenzia potrà unilateralmente modificare la durata e la frequenza del servizio in presenza di particolari esigenze gestionali e previa comunicazione da effettuarsi con preavviso di almeno 15 giorni. L’Agenzia si impegna a garantire la presenza di propri funzionari, così da assicurare i servizi di cui al successivo art. 4. Il Comune di Savigliano si impegna a mettere a disposizione a titolo gratuito i locali siti all’interno dell’edificio di proprietà sito in Savigliano – Corso Xxxxxxxx Veneto 52 con accesso separato da via Malines 35, (come evidenziato nella planimetria di cui all'allegato A costituente parte integrante della presente), assicurandone il mantenimento in buono stato siglato d’uso e assumendone integralmente gli oneri, le spese di natura straordinaria, nonché tutte le utenze, salvo rimborso delle spese di riscaldamento, delle spese elettriche e di quelle di pulizia dei locali, valutato forfetariamente in € 4.000,00 all’anno, che l’Agenzia provvederà a versare al Comune in due rate semestrali, con scadenza entro giugno ed entro dicembre di ogni anno; Sono a carico dell’Agenzia tutte le spese di natura ordinaria. Il Comune garantirà ai dipendenti dell’Agenzia ed ai contribuenti l’utilizzo dei servizi igienici presenti al piano terra dell’edificio suindicato e che saranno condivisi con i dipendenti dell’ente. Gli oneri per l’adeguamento dei locali interni, preventivamente concordato con il Comune, sono a carico dell’Agenzia, giusta autorizzazione a mezzi e-mail della competente Direzione Centrale (prot. DR in ingresso n° 84876 del 7.9.2017), eccetto che per i lavori di tinteggiatura che, invece, sono a carico dell’ente territoriale. Rimarranno, inoltre, a carico dell’Agenzia le spese relative alla rete dati e telefonica. I principali servizi erogati riguarderanno: • Ricezione-consegna documenti; • Rilascio C.F., tessera sanitaria e P. IVA, certificati automatizzati, abilitazioni ai servizi telematici; • Registrazione atti privati e contratti locazione; • Assistenza comunicazioni e cartelle ex art. 36 bis DPR 600/73 e 54 bis DPR 633/72; • Assistenza relativa alla promozione dell’adempimento spontaneo; • Altre attività o servizi individuati dal Direttore dell’Ufficio Territoriale di Saluzzo ovvero dai competenti Organi dell’Agenzia. La presente convenzione decorre dalla data di sottoscrizione ed ha durata fino al 31/12/2023, salvo disdetta di ciascuna delle parti da comunicarsi a mezzo Posta Elettronica Certificata con preavviso di almeno 60 giorni. L'eventuale rinnovo dovrà essere oggetto di nuova convenzione. Alla scadenza della convenzione, gli incaricati delle parti redigono un Protocollo verbale di intesa tra il DiPoFam riconsegna relativo allo stato dei locali e degli impianti. L’Agenzia delle Entrate è comunque esentata dalla remissione in pristino dei locali. L'Agenzia e il Ministero dell’IstruzioneComune possono risolvere la presente convenzione in ogni momento per provata inadempienza della controparte degli impegni previsti nei precedenti articoli, Università senza oneri a carico della parte adempiente e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire previa comunicazione da effettuarsi secondo le modalità e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e tempi indicati al primo comma. L'Agenzia potrà apportare ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi locali le modifiche e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) lavori di sistemazione dell’Immobile finalizzati ad adeguare lo stesso alle proprie esigenze specifiche, ulteriori rispetto a quelli indicati all’art. 5 secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione comma, con il Ministero dell’Economia preventivo consenso scritto del Comune, che si riserva di accertarne l’opportunità e delle Finanzela necessità. Alla cessazione per qualsiasi causa della convenzione, le Regioni e la Provincia Autonoma eventuali migliorie, addizioni, riparazioni, ecc., effettuate ed approvate in accordo a quanto predetto, resteranno acquisite dal Comune di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educativeSavigliano senza che debba pagare rimborsi o indennità alcuni, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica ma anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la senza possibilità di individuare strategie pretendere dall’Agenzia delle Entrate il ripristino dell’Immobile nello status quo ante ai sensi di costruzione quanto previsto al precedente art. 5 terzo comma. L’Agenzia sarà, inoltre, responsabile a tutti gli effetti, nessuno escluso, della gestione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento arredi ed attrezzature di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Universitàsua proprietà, in relazione alle rispettive finalità istituzionaliesso presenti. E’ fatto divieto all'Agenzia di adibire il locale ad uso diverso da quello convenuto, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi intendendosi tale pattuizione come clausola risolutiva espressa, ai sensi e per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo gli effetti dell’art. 1456 del Codice Civile. E’ fatto inoltre divieto all'Agenzia di elaborare locare in tutto o in parte o concedere in via gratuita i dati quantitativi relativi al livello locali in oggetto. Il Comune di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi Savigliano potrà ispezionare i locali concessi in uso previa comunicazione alla Direzione Provinciale di Cuneo ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione esclusivamente in presenza di un sistema funzionario dell’Agenzia all’uopo delegato. Per la pulizia dei locali verranno concordate dalle Parti le relative modalità operative compatibilmente con il servizio appaltato dal Comune. Per tutto quanto non previsto dalla presente convenzione, le parti faranno riferimento alla legislazione vigente in materia, compreso quanto previsto in materia di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS)sicurezza nei luoghi di lavoro. Qualsiasi modifica alla presente convenzione potrà essere consensualmente apportata esclusivamente in forma scritta. Savigliano, regionale e provinciale;22/12/2022 Cuneo, 22/12/2022 PER IL COMUNE PER L’AGENZIA Il Responsabile Settore 3° “Lavori Pubblici” Per il Direttore Regionale Il Direttore Provinciale
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del a far data dal 1° ottobre 2012 (luglio 2016, per effetto della L.R. 17 maggio 2016 n. 9 art. 1936, commi 1 la Regione subentra nelle funzioni e 2)nei compiti attribuiti alle Province dalla legge regionale 5 dicembre 2005, è la struttura n. 20 “Norme in materia di supporto al Presidente promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del Consiglio per la promozione lavoro. Disciplina dei servizi e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di politiche lavoro e servizi all'impiego” per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla l’esercizio delle quali acquisisce il personale individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla data di detto decreto l’Assemblea entrata in vigore della legge, il contenzioso e i procedimenti in corso; • per l’esercizio delle funzioni dell’ex CSL l’Amministrazione Provinciale di Sassari ha concesso il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliafabbricato di sua proprietà denominato “Villa Marina” con sede in Tempio Pausania; - con il DPR • si rende necessario, per effetto della L.R. n. 9/2016 sopra richiamata, stipulare apposito contratto di comodato fra la l’Amministrazione Provinciale e l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del 31 agosto 2016 è statoLavoro, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante organismo tecnico della Regione per l’esercizio delle funzioni dei Centri per l’Impiego, già sedi di CSL; • per effetto dell’art. 36 comma 2, lett. d) della L.R. n. 9/2016, al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela trasferimento dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo beni mobili si applica l'articolo 1, comma 196, stabilisce che lettera b) della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “alle bambine Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e ai bambinifusioni dei comuni”; • si ritiene di dover concedere allo scopo all’ASPAL, dalla nascita fino ai sei anniCentro per l’impiego di Tempio Pausania, per sviluppare potenzialità l’uso gratuito di relazioneuna porzione dell’immobile di proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Sassari già utilizzato quale sede del CSL di Tempio Pausania sito in Tempio Pausania, autonomiaPiazza Brigata Sassari n.1 distinto in catasto al foglio n. 216 mappali n. 000, creativitàx. 000, apprendimentox. 0000; • gli strumenti normativi impongono di considerare i beni provinciali, in un adeguato contesto affettivoqualunque sia il loro regime giuridico, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità strumentali al raggiungimento degli obiettivi di educazione contenimento della spesa e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, razionalizzazione del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;loro uso.
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’articolo 54 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, individua, tra le funzioni mantenute allo Stato, quelle relative alla promozione di Programmi innovativi in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 ambito urbano; - l’articolo 145, comma 33, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ha autorizzato, tra l’altro, un limite di impegno quindicennale di lire 80 miliardi (arteuro 41.316.552,00) per l’anno 2002 per l’attuazione delle iniziative di cui all’art. 192, commi 1 e 2comma 63, lettera b), è della legge 23 dicembre 1996, n. 662; - l'articolo 4, comma 1, della legge 8 febbraio 2001, n. 21, ha previsto che il Ministero dei lavori pubblici promuova, coordinandolo con programmi di altre amministrazioni dello Stato già dotati di autonomi finanziamenti, un programma innovativo in ambito urbano finalizzato prioritariamente ad incrementare, con la struttura partecipazione di supporto investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale e che preveda, al Presidente contempo, misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per favorire l'integrazione sociale e l'adeguamento dell'offerta abitativa; - l’articolo 55 del Consiglio per decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ha istituito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti disponendo la promozione contemporanea soppressione dei Ministeri dei lavori pubblici e il raccordo delle azioni dei trasporti e navigazione; - l’articolo 2 del decreto ministeriale 27 dicembre 2001, n. 2522, registrato alla Corte dei conti l'11 aprile 2002, registro n. 1, foglio n. 199, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 142 del 12 luglio 2002, ha individuato le risorse finanziarie destinate all'attuazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche un Programma innovativo in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliurbano denominato "Contratti di quartiere II"; - con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009ministeriale 30 dicembre 2002, registrato alla Corte dei Conti – Ufficio di controllo sugli atti dei Ministeri delle infrastrutture ed assetto del territorio – il 28 aprile 200925 marzo 2003, reg. registro n. 41, foglio 215, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 aprile 2003, n. 201794, è stato istituitomodificato il citato decreto 27 dicembre 2001 e ripartite, presso tra l’altro, alle regioni le risorse destinate al programma “Contratti di quartiere II” nonché fissata in misura pari al trentacinque per cento del complessivo apporto Stato/regioni la Presidenza contribuzione finanziaria delle regioni e province autonome al menzionato programma “Contratti di quartiere II”; - ai sensi dell’articolo 4 del Consiglio citato decreto ministeriale 30 dicembre 2002 le regioni e le province autonome sono state autorizzate a predisporre ed approvare, sulla base del bando di gara allegato al richiamato decreto 30 dicembre 2002, appositi bandi di gara mediante i quali vengono fissate le modalità di partecipazione dei ministri-comuni, i contenuti delle proposte nonché specificati i criteri di valutazione delle proposte da assumere da parte della Commissione esaminatrice delle stesse; - con il decreto ministeriale 22 luglio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale del 5 agosto 2003, n. 180, a seguito dell’avvenuta adesione finanziaria delle regioni al citato Programma innovativo in ambito urbano “Contratti di quartiere II”, è stato prorogato al 30 settembre 2003 il termine per l’approvazione, da parte delle regioni e province autonome, dei bandi di gara ed è stato fissato al 15 ottobre 2003 il termine per la pubblicazione degli stessi bandi sui BUR; - con deliberazione della Giunta della Regione ……………. n. …… del , pubblicata sul BUR n. ……… del , è stato approvato il bando di gara per la partecipazione ai finanziamenti da parte dei comuni interessati; - con Decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004, n. 184, è stata dettata la riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti prevedendo, nell’ambito del Dipartimento per le infrastrutture stradali, l’edilizia e la regolazione dei lavori pubblici, l’istituzione della Direzione generale per l’edilizia residenziale e le politiche urbane ed abitative; - con decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni, con legge 17 luglio 2006, n. 233, è stato, tra l’altro, istituito il Ministero delle infrastrutture; - il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il richiamato decreto 30 dicembre 2002 ha messo a disposizione della famigliaRegione, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia per l’attuazione del programma “quale organismo Contratti di supporto tecnicoquartiere II”, la somma di euro ……………… come limite di impegno quindicennale ai sensi dell’articolo 145, comma 33, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e la somma di euro ……………. in conto capitale ai sensi dell’articolo 4, comma 3, della legge 8 febbraio 2001, n. 21; - la Regione Puglia, con legge n. 22 del 25 Agosto 2003, ha ottemperato alla necessità di dichiarare la propria adesione al “Programma innovativo in ambito urbano”, individuando le risorse per il cofinanziamento regionale del programma medesimo pari a € 31. 392.587,42 - la Regione ………….. con nota prot. n. …….. del ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Direzione generale per le politiche urbane ed abitative le domande di partecipazione al finanziamento presentate dal comuni ricadenti nel proprio territorio ai sensi del richiamato bando di gara approvato con la citata deliberazione della Giunta Regionale del ……………., pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. ……… del ; - con decreto del Vice Ministro delle infrastrutture e trasporti pro-scientifico tempore in data 8 giugno 2004, n. 5550, e s.m.i. è stata istituita la Commissione ministeriale per l’elaborazione le attività di selezione, valutazione e formulazione delle politiche per la famigliaproposte redatte dai comuni delle regioni finanziariamente aderenti al citato programma innovativo in ambito urbano denominato “Contratti di quartiere II”; - con decreto 8 agosto 2016 del Vice Ministro delle infrastrutture e trasporti n. …….. del …………., registrato alla Corte dei Conti-Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del territorio- in data ……..reg. , fog. , è stata approvata la graduatoria delle proposte di “Contratto di quartiere II” presentate dai comuni della Regione ritenuti ammissibili e finanziabili fino alla capienza dei fondi a disposizione della Regione medesima; - l’articolo 6, comma 3, del bando di gara allegato al decreto ministeriale 30 dicembre 2002, e successivamente modificato ed integrato con il citato D.M., di approvazione della graduatoria dispone che con apposito accordo di programma siano definiti i tempi e le modalità di accreditamento alla regione, per gli Affari regionali il successivo trasferimento agli Enti interessati, del finanziamento a carico dello Stato, con delega in materia esclusione dei fondi destinati alla sperimentazione; - con D.M. 16 giugno 2005 n. A/1853 è stato disposto che il termine di politiche centoventi giorni stabilito per la famiglia sono stati costituiti per un triennio predisposizione ed approvazione da parte dei comuni ammessi a finanziamento dei progetti definitivi concernenti le singole proposte di Contratto di quartiere II, propedeutici alla sottoscrizione dei singoli protocolli d’intesa tra Stato, Regione e ciascun comune ammesso a finanziamento, decorre dalla data di detto decreto l’Assemblea sottoscrizione di ciascun accordo di programma quadro Stato/Regione; - tra il Ministero delle infrastrutture e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliadei trasporti e la Regione ……………., in data ……………., è stato sottoscritto l’Accordo di programma quadro sopramenzionato; - con il DPR decreto direttoriale n. ………… in data …………….., registrato alla Corte dei Conti -Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del 31 agosto 2016 territorio - in data ……..reg. ……, fog. ………., è stato, inoltre, stato approvato il IV Piano nazionale d’azione e citato Accordo di interventi programma quadro; - l’art.2 del sopracitato Accordo di programma quadro assegna al Comune di Monte Sant’Angelo per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale Contratto di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; quartiere “Junno - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in 167” un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite finanziamento pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localiad euro 4.300.000,00; - con il Decreto nota n. …… del Ministro dell’Istruzione……………….. la Regione …………. ha comunicato l’accettazione formale delle modifiche all’accordo quadro citato relativamente alla eliminazione degli oneri a corrispondere ai componenti ministeriali della Commissione selezionatrice delle proposte istituita con D.M. 8 giugno 2004 n. 5550, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017richiesta con ministeriale 1 febbraio 2006, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam223/A/06; - l’8 febbraio 2018, al fine con nota ……. del …… la Regione …….. ha comunicato l’accettazione formale delle modifiche da apportare all’articolo 12 dell’Accordo quadro citato relativamente alle modalità di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta composizione delle commissioni di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercacollaudo; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi l’art. 7 dell’Accordo di età, programma quadro prevede la sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa finalizzato all’attuazione dei Contratti di quartiere II di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, dell’Accordo di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialequadro;
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PREMESSO CHE. l’art. 4, comma 3-quater, del D.L. n. 95/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge n. 135/2012, ha stabilito che Consip S.p.A. svolge altresì le attività di centrale di committenza relativamente “ai contratti-quadro ai sensi dell'articolo 1, comma 192, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”; L’articolo 2, comma 225, Legge 23 dicembre 2009, n. 191, consente a Consip S.p.A. di concludere Accordi Quadro a cui le Stazioni Appaltanti, possono fare ricorso per l’acquisto di beni e di servizi. Peraltro, l’utilizzazione dello strumento dell’Accordo Quadro e, quindi, una gestione in forma associata della procedura di scelta del contraente, mediante aggregazione della domanda di più soggetti, consente la razionalizzazione della spesa di beni e servizi, il DiPoFamsupporto alla programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di acquisto, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di gara, il miglioramento della responsabilizzazione e del controllo della spesa, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione fra Amministrazione e mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima. In particolare, in virtù forza di quanto stabilito dall’art. 1, comma 514, della legge 28 dicembre 2015, n.208 (Legge di stabilità 2016) ,“Ai fini di cui al comma 512,” – e quindi per rispondere alle esigenze delle amministrazioni pubbliche e delle società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 19 – “Consip S.p.A. o il soggetto aggregatore interessato sentita l'Agid per l'acquisizione dei beni e servizi strategici indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al comma 513, programma gli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività, in coerenza con la domanda aggregata di cui al predetto Piano. […] Consip SpA e gli altri soggetti aggregatori promuovono l'aggregazione della domanda funzionale all'utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni”. L’art. 20, comma 4, del DPCM D.L. n. 83/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134, ha affidato a Consip S.p.A., a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del 1° ottobre 2012 (artdecreto medesimo, “le attività amministrative, contrattuali e strumentali già attribuite a DigitPA, ai fini della realizzazione e gestione dei progetti in materia, nel rispetto delle disposizioni del comma 3”. 19Ai fini del perseguimento degli obiettivi di cui al citato Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, commi 1 e 2)che in esecuzione di quanto precede, è la struttura Consip S.p.A., in qualità di supporto al Presidente stazione appaltante e centrale di committenza, ha indetto con Bando di gara pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. ____ del Consiglio ________ e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. _____ del _________, una procedura aperta per la promozione stipula di un Accordo Quadro per l’affidamento di servizi di sicurezza da remoto, di compliance e controllo per le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell’art. 54, comma 4, lett. a) del D. Lgs. n. 50/2016, con più operatori. Il Fornitore è risultato aggiudicatario della quota PAL del Lotto 2 della predetta gara, ed ha stipulato il raccordo delle azioni relativo Accordo Quadro in data ___________. In applicazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche quanto stabilito nel predetto Accordo Quadro, ciascuna Amministrazione Contraente utilizza il medesimo per la stipula di Contratti esecutivi, secondo quanto disciplinato nell’Accordo Quadro stesso. L’Amministrazione Contraente ha svolto ogni attività prodromica necessaria alla stipula del presente Contratto esecutivo, in favore della famiglia conformità alle previsioni di cui al Capitolato Tecnico Generale. Il Fornitore dichiara che quanto risulta dall’Accordo Quadro e dai suoi allegati, ivi compreso il Capitolato d’Oneri ed il Capitolato Tecnico (Generale e Speciale) dell’Accordo Quadro, nonché dal presente Contratto esecutivo e dai suoi allegati, definisce in modo adeguato e completo gli impegni assunti con la firma del presente Contratto, nonché l’oggetto dei prodotti e dei servizi connessi da fornire e, in ogni ambito caso, che ha potuto acquisire tutti gli elementi per una idonea valutazione tecnica ed economica degli stessi e a garantire per la tutela dei diritti formulazione dell’offerta che ritiene pienamente remunerativa; il CIG del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; <ove obbligatorio ai sensi dell’art. 11 della famiglia in tutte le sue componenti Legge 16 gennaio 2003 n. 3> il CUP (Codice Unico Progetto) del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; I termini contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nell’Accordo Quadro e le sue problematiche generazionalinei relativi Allegati, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. I termini tecnici contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nel Capitolato Tecnico Generale e Speciale, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. Il presente Contratto esecutivo è regolato: dalle disposizioni del presente atto e dai suoi allegati, che costituiscono la manifestazione integrale di tutti gli accordi intervenuti tra il Fornitore e l’Amministrazione relativamente alle attività e prestazioni contrattuali; - con decreto dalle disposizioni dell’Accordo Quadro e dai suoi allegati; dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regD.Lgs. 50/2016 e s.m.i. e relative prassi e disposizioni attuative; dalle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”82/2005; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega dal codice civile e dalle altre disposizioni normative in vigore in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data contratti di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;diritto privato.
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Samples: Contratto Esecutivo
PREMESSO CHE. che la Legge 3 luglio 1998, n. 210, e in particolare l’art. 4 come modificato dall’art. 19 della Legge n. 240/2010, prevede che “Le università possono attivare corsi di dottorato mediante convenzione con soggetti pubblici e privati in possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e di personale, strutture ed attrezzature idonei” e che “gli oneri per il DiPoFamfinanziamento delle borse di studio di cui al comma 5 possono essere coperti mediante convenzione con soggetti estranei all'amministrazione universitaria, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 secondo modalità e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo procedure deliberate dagli organi competenti delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliauniversità”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia il D.M.14 dicembre 2021, n. 226, è stato emanato il “Regolamento recante modalità di politiche accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data istituzione dei corsi di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliadottorato da parte degli enti accreditati”; - con il DPR del 31 agosto 2016 D.M. 23 febbraio 2022, n. 247, è statostato rideterminato, inoltrea decorrere dal 1° luglio 2022, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi l'importo annuo della borsa per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti frequenza ai corsi di dottorato di ricerca in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano)euro 16.243,00, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaal lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente; - con il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017D.M. 22 marzo 2022, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo301, sono garantite pari opportunità state approvate le “Linee Guida per l’accreditamento dei dottorati di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ricerca”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’IstruzioneRettorale 01 marzo 2022, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 101, è stato istituito emanato il Gruppo nuovo il Regolamento di lavoro Ateneo in materia di dottorato di ricerca; - con il D.M. 9 aprile 2022, n. 352, sono state attribuite all’Università degli Studi della Tuscia, per l’anno 2022/2023, a valere sul sistema integrato PNRR, Missione 4, componente 2 “Dalla Ricerca all'Impresa” - Investimento 3.3 “Introduzione di educazione dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”, n. 23 borse di istruzione dalla nascita sino a sei anni dottorato, di durata triennale, cofinanziate al 50 per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica cento, per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFamfrequenza di percorsi per dottorati innovativi accreditati ex DM 45/2013 XXXVII ciclo – Anno Accademico 2021/2022 e da accreditare ex DM 226/2021 XXXVIII ciclo – Anno Accademico 2022/2023; - l’8 febbraio 2018l’art. 5, co. 3 del citato Decreto Ministeriale prevede che i soggetti attuatori delle risorse individuino le imprese che partecipano al cofinanziamento al 50 per cento delle borse assegnate, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta rispettare gli obiettivi quantitativi legati al numero di servizi educativi e borse complessive da erogare; - l’art. 7 statuisce: “sono ammissibili le spese legate all’erogazione delle borse di istruzione dottorato. Il costo unitario per una borsa di qualitàdottorato ai fini del presente decreto è pari a 60.000 euro per l’intero triennio previsto, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/201730.000 euro sono a carico dell’impresa, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzionedefinita ai sensi dell’art. 5, Università e Ricercacomma 3.”; - in attuazione l’art. 6, co. 4, lettere c) e d) del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnatoDecreto Ministeriale prevede, tra l’altro, a fornire l’obbligatorietà di periodi di studio e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi ricerca in imprese nonché periodi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito presso soggetti ospitanti all’estero da un minimo di sei mesi ad un massimo di diciotto mesi e la lettera g) statuisce il coinvolgimento delle imprese nella definizione del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 percorso formativo anche nell'ambito di collaborazioni più ampie con l'Università e il cofinanziamento delle medesime imprese del d.lgs. n. 196/2003)50 per cento delle borse richieste mediante la stipula di specifica convenzione; - che l’Università e l’Impresa condividono il 29 ottobre 2009 è stato approvato comune interesse di cofinanziare n. 1 borsa di studio per il Corso di Dottorato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»_____________________________________ a valere sulle risorse PNRR attribuite con D.M. n.352/2022; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT che l’Università provvederà all’emanazione del bando di concorso per l’ammissione al Corso di Dottorato in ___________________________________ nel rispetto della rilevazione sugli “Asili nido disciplina prevista dal D.M. n.226/2021, dal Regolamento dei Dottorati di Ricerca e servizi integrativi per la prima infanzia”dalla normativa vigente in materia, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale dei temi specifici selezionati in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale degli ulteriori impegni assunti nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanziapresente convenzione; - la collaborazione tra il DiPoFamdelibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2022 con la quale è stata approvata la ripartizione della dotazione delle borse di dottorato di cui al DM n. 351/2022 e al DM n. 352/2022, l’ISTAT assegnata nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia Resilienza (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPSPNRR), regionale e provinciale;; SI CONVIENE QUANTO SEGUE
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PREMESSO CHE. con nota prot. n. 15045 del 28.11.2022 la Divisione Servizi dell’Agenzia delle Entrate ha manifestato allo scrivente Settore la necessità di procedere con urgenza all’avvio di una procedura volta all’affidamento delle attività di distruzione e smaltimento deui contrassegni sostitutivi delle amrche da bollo risultanti inutilizzabili; - detti contrassegni sostitutivi sono lo strumento di riscossione dell’imposta di bollo e di altri tributi (contributo unificato; contributo amministrativo per il DiPoFamrilascio del passaporto, tasse ipotecarie e diritti catastali) che, a partire dal 2005, hanno sostituito i tradizionali valori bollati - marche da bollo e sono costituiti da “etichette” adesive prodotte dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), sulle quali vengono stampate, all’atto dell’emissione, le informazioni relative alla tipologia e al valore; - i rapporti tra l’Agenzia delle entrate e i rivenditori dei contrassegni, ai sensi dell’art. 39 del d.P.R. n. 642/72, sono regolati da una convenzione predisposta d’intesa con le Associazioni di categoria (FIT e Assotabaccai), che stabilisce le modalità di svolgimento del servizio; - la FIT, federazione maggiormente rappresentativa, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 accordo con l’altra associazione di categoria (art. 19, commi 1 e 2Assotabaccai), è ha manifestato la struttura propria disponibilità ad effettuare, senza oneri per l’Agenzia, le attività di supporto al Presidente approvvigionamento, gestione e distribuzione del Consiglio materiale di stampa (rulli di etichette per la promozione stampa dei contrassegni e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche foglietti per cambiali) in favore della famiglia dei rivenditori avvalendosi anche di soggetti terzi, sotto la propria responsabilità, dotati di adeguata capacità professionale; - l’Agenzia e la FIT, in ogni ambito un separato accordo, hanno pertanto disciplinato le specifiche modalità di assolvimento dei servizi di cui sopra e nell’ambito di tale accordo, la FIT ha individuato in Xxxxxxx 2001 S.p.A. la società a garantire cui è affidato, sotto la tutela propria esclusiva responsabilità, il servizio di logistica e spedizione del materiale di stampa e che è dotata di un apposito sistema informatico di gestione del magazzino e delle spedizioni idoneo a consentire il collegamento telematico con l’Agenzia; - l’applicazione informatica traccia le giacenze dei diritti della famiglia in tutte singoli rivenditori, le sue componenti emissioni, gli annullamenti, i furti, gli smarrimenti oltre che le riconsegne ad Xxxxxxx 2001 S.p.A. del materiale inutilizzabile; - tale Società raccoglie pertanto dai rivenditori le etichette non più utilizzabili e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009custodisce presso il proprio magazzino sito in Pomezia, registrato alla Corte dei Conti xxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00/X: queste costituiscono il 28 aprile 2009materiale che, reg. n. 4previ gli opportuni controlli, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea deve essere distrutto tramite triturazione e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzasuccessivamente smaltito; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata procedimento di distruzione del materiale inutilizzabile deve essere svolto in materia copresiede l’Osservatorio ossequio alle istruzioni approvate con decreto ministeriale del 4 agosto 2003 e ss. mm. e, in particolare, ai sensi dell’articolo 68 che prevede che il materiale inservibile, giacente presso magazzini e uffici statali, sia distrutto dalle Amministrazioni stesse per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzionemacerazione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017incenerimento o altro sistema idoneo; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualitàdare attuazione al suddetto art. 68, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle FinanzeFinanze (di seguito MEF) ha provveduto ad emanare diverse circolari che prevedono in capo alle Amministrazioni un’autorizzazione preventiva e permanente alla distruzione con successiva trasmissione, le Regioni e la Provincia Autonoma tramite PEC, al competente Ufficio dei verbali di Trentodistruzione; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca le attività richieste sono volte a studiare i meccanismi prevedere con priorità la distruzione del materiale inutilizzabile giacente presso il magazzino di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educativeXxxxxxx 2001 S.p.a., l’analisi delle basi datireso dai rivenditori dal 2016 al 2021: si tratta di etichette generalmente avvolte in rulli, dei sistemi informativi territoriali sigillate in apposite scatole e delle relative procedure distribuite su 54 pallet, per un peso totale di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenticirca 18 tonnellate; - va inoltre previsto che le attività siano successivamente rivolte, con cadenza semestrale, alla distruzione dell’ulteriore materiale inservibile via via reso dai rivenditori nelle annualità 2022, 2023 e 2024. A tal riguardo si stima che annualmente il Dipartimento deposito si incrementi di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistemacirca 9 pedane, per verificare la possibilità circa 3 tonnellate di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivimateriale da distruggere; - il suddetto Dipartimento l’attività di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localidistruzione sarà articolata in tre macro fasi principali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;cui:
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PREMESSO CHE. con la deliberazione di Giunta Capitolina n. 273 del 6 agosto 2015 è stato approvato lo schema del Contratto di Servizio con ATAC S.p.A. sottoscritto in data in data 10 settembre 2015 e registrato presso l’Agenzia delle Entrate 1, serie 3, n. 10236 del 7 ottobre 2015, con decorrenza 1 agosto 2015 – 3 dicembre 2019; con la Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 2 del 16 gennaio 2018 è stata disposta la proroga del Contratto di Servizio tra Roma Capitale ed ATAC S.p.A. per il DiPoFamperiodo 4 dicembre 2019 – 3 dicembre 2021; l’art. 37 del Contratto di Servizio, in virtù come modificato dalla DGC 317/2015, disciplina l’erogazione e la realizzazione di investimenti ritenuti necessari per consentire al Gestore il rispetto delle prestazioni oggetto del DPCM Contratto; nel bilancio capitolino 2018 – 2020 è stata stanziata la somma totale di euro 30.000.000,00 per “acquisto autobus per potenziamento servizio TPL” finanziata con avanzo di amministrazione e ripartita nelle seguenti opere: OP180696001 e OP1806970001 oltre ulteriori somme per l’annualità 2018 vincolate alle entrate da condono edilizio e, per le annualità successive, somme da finanziare con accensione di mutuo; con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 93 del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 201715 maggio 2018, è stato istituitoconferito ad ATAC spa l’incarico di stazione appaltante a titolo gratuito per l’acquisto di autobus, presso per conto di Roma Capitale, da destinare al trasporto pubblico locale romano allo scopo di rinnovare il parco mezzi circolante e consentire ad Atac di migliorare la Presidenza performance aziendale nell’esercizio del Consiglio dei ministri-Dipartimento TPL stante la richiesta per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confrontoquest’ultima, di partecipazione e integrazioneConcordato con continuità aziendale depositata presso il Tribunale di Roma; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione a tal fine sono state impegnate le somme immediatamente disponibili con dd 414 del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “23/05/2018 relative alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, opere citate al fine di promuovere iniziative volte consentire ad assicurare un’offerta ATAC di servizi educativi pubblicare il Bando per l’acquisto degli autobus; Atac spa ha in data 23/05/2018 ha pubblicato in GUUE il bando 88/2018 relativo ad un Accordo Quadro per la fornitura di n. 320 autobus classe I urbani da 12 metri a con alimentazione diesel, Euro 6 per il quale sarebbero stati immediatamente spesi i fondi relativi alle opere citate e, a seguito del perfezionamento dei mutui previsti per le annualità successive si sarebbe potuto procedere agli ulteriori acquisti fino alla conclusione dell’Accordo Quadro; La gara indetta è andata deserta (comunicazione Atac QG 25978/18); nessun concorrente ha presentato offerta per la richiesta formalizzata da ATAC spa; la necessità di rinnovare quanto più rapidamente possibile il parco mezzi di Roma Capitale e l’urgenza in costanza di istruzione richiesta di qualitàConcordato con continuità aziendale da parte della società in house di avere in uso ulteriori mezzi al fine di migliorare il servizio, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui parte integrante della proposta presentata al decreto legislativo n. 65/2017Tribunale, è stato siglato un Protocollo opportuno procedere all’acquisto dei mezzi già pianificato attraverso la gara ID SIGEF 1776. Gara in GUUE n. S 94 del 17/05/2017 indetta da Consip spa ormai aggiudicata; la tipologia di intesa tra il DiPoFam acquisto prevista da Consip è in un’unica soluzione e il Ministero dell’Istruzione, Università quindi può utilizzarsi la sola disponibilità immediata dei fondi rappresentata dagli stanziamenti nelle opere indicate e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi già impegnati per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647gara ATAC andata deserta; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi pertanto è necessario revocare l’impegno di spesa effettuato con la determinazione dirigenziale n. 414/2018 per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi rendere disponibili i fondi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia l’acquisto tramite convenzione Consip e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca prenotare un nuovo impegno pari ad € 30.000.000,00 per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeprocedere alla citata gara;
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PREMESSO CHE. l’art. 4 bis del D.Lgs. 25.7.1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il DiPoFam“Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” definisce l’integrazione come “quel processo finalizzato a promuovere la convivenza dei cittadini italiani e di quelli stranieri, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, commi 1 con il reciproco impegno a partecipare alla vita economica, sociale e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore culturale della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliasocietà”; - con decreto 8 agosto 2016 l’articolo 42 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017sopracitato D. L.vo 25 luglio, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni286 prevede che lo Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome e i Comuni, nell’ambito delle proprie competenze, partecipano alla definizione e realizzazione delle misure di Trento integrazione sociale degli stranieri; - al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono attribuiti dall’art.1, comma 4 del D.L. 16.5.2008, n.85 compiti di Bolzano coordinamento delle politiche per l’integrazione degli stranieri immigrati; - il Piano per l’integrazione nella sicurezza “Identità e incontro”, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 10 giugno 2010, individua le principali linee di azione e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, strumenti da adottare al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta un efficace percorso di servizi educativi integrazione delle persone immigrate, in grado di coniugare accoglienza e sicurezza ed, in particolare, i cinque assi basilari su cui sviluppare con successo il percorso di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di integrazione del migrante: educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam apprendimento; lavoro; alloggio e il Ministero dell’Istruzione, Università governo del territorio; accesso ai servizi essenziali; minori e Ricercaseconde generazioni; - in attuazione la direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione per l’anno 2014, emanata dal Ministro del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti Lavoro e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15Politiche Sociali in data 30.1.2014, comma 1registrata dalla Corte dei Conti in data 27.3.2014, lett. f) foglio n.767, postula la necessità della promozione del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT rafforzamento della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanzecooperazione tra le istituzioni centrali, le Regioni e gli enti locali con le reti associative del privato sociale, per accrescere l’efficacia degli interventi rivolti a favorire l’integrazione socio lavorativa dei cittadini stranieri; - la Provincia Autonoma Risoluzione del Parlamento europeo del 14.3.2013 sull’integrazione dei migranti, gli effetti sul mercato del lavoro e la dimensione esterna del coordinamento in materia di Trentosicurezza sociale invita gli Stati membri a integrare più adeguatamente le politiche in materia di migrazione con quelle del lavoro, evidenziando la necessità che la politica e le misure di integrazione degli Stati membri siano maggiormente differenziate, mirate e qualitativamente migliori; - il Dipartimento Regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16.4.2014, ha istituito il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI), che rappresenta il nuovo strumento finanziario previsto dall’Unione Europea nella programmazione 2014 -2020, avente l’obiettivo generale di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire alla gestione efficace dei flussi migratori e all’attuazione, al rafforzamento e allo sviluppo della politica comune dell’immigrazione, attraverso il sostegno finanziario ad azioni volte a sostenere azioni la migrazione legale verso gli Stati membri dell’UE in funzione del loro fabbisogno economico e sociale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistentipaesi terzi; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governanceRegolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17.12.2013, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori stabilito le norme comuni dei fondi strutturali e di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistemainvestimento europei, per verificare realizzare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivistrategia dell’Unione Europea per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva; - il suddetto Dipartimento Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17.12.2013, relativo al Fondo sociale europeo, ha definito i compiti del FSE, che sostiene i seguenti obiettivi tematici: ”promuovere un’occupazione sostenibile e di Economia ha già realizzato significative ricerche qualità e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sostenere la mobilità dei lavoratori”; ”promuovere l’inclusione sociale e concernenti lo sviluppo combattere la povertà e ogni discriminazione”, nell’ambito dei sistemi informativiquali, si individuano, tra gli altri, quali risultati attesi, rispettivamente, la crescita dell’occupazione degli immigrati e l’incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili; - l’ISTAT l’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)29 ottobre alla Commissione europea a chiusura del negoziato formale, che sviluppa prevede i seguenti Programmi Operativi Nazionali a titolarità di questo Ministero: PON “Sistemi di politiche attive per l’occupazione” e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazionePON “Inclusione”; - il DiPoFamMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, l’ISTAT sta partecipando in stretta collaborazione con l’Autorità Responsabile del FAMI e l’Universitàcon le Autorità di Gestione dei PON sopracitati, in relazione alle rispettive finalità istituzionalialla definizione dei contenuti della programmazione 2014-2020 relativamente ai fondi sopra citati (FAMI, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi FSE) per l’infanziagli ambiti di propria competenza; - è in corso di perfezionamento una convenzione con Italia Lavoro S.p.a. a valere sul Fondo Nazionale Politiche Migratorie 2014 volta a supportare la collaborazione Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione nel rafforzamento della cooperazione interistituzionale con le altre amministrazioni statali e con quelle regionali, per assicurare uno stretto raccordo tra misure di integrazione sociale e interventi di inserimento/ reinserimento lavorativo; - nell’ambito della succitata convenzione è prevista una linea di intervento volta all’elaborazione di piani integrati regionali degli interventi in materia di inserimento lavorativo e integrazione della popolazione immigrata attraverso la complementarietà delle azioni e delle risorse a valere sui fondi comunitari, nazionali e regionali. - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università Sottosegretario Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx con nota n. xxxx del xx/xx/2014 ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento presentato a tutte le Regioni d’Italia una proposta di accordo concernente la programmazione integrata in tema di politiche migratorie attraverso la definizione di obiettivi condivisi e Province autonomel’integrazione degli strumenti finanziari comunitari, nazionali e regionali, verso cui direzionare l’azione dei vari livelli di governo; - la Regione xxxxxxx ha formalmente manifestato l’adesione all’iniziativa; - l’art. 15 della L. 241/1990, e successive modificazioni ed integrazioni, prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - la dinamica evolutiva del fenomeno migratorio in Italia negli ultimi anni ha fatto registrare quindi alcune tendenze riconducibili da un lato, al perdurare degli effetti della crisi economica (aumento del tasso di disoccupazione della popolazione immigrata, calo della domanda di lavoro) e, dall’altro, alla forte instabilità politica di alcune aree geografiche (aumento dei flussi migratori non programmati), associate alla stabilizzazione del percorso migratorio degli stranieri già presenti in Italia, che trova una sua significativa espressione nell’incremento dei ricongiungimenti familiari e delle seconde generazioni di migranti, con conseguente aumento della popolazione attiva straniera; - lo scenario sopra descritto comporta l’esigenza di riposizionare le politiche migratorie dando priorità al processo di integrazione socio- lavorativa della popolazione immigrata nel nostro Paese, attraverso il potenziamento della cooperazione interistituzionale tra Stato, Regioni ed Enti locali ed il rafforzamento della partnership con gli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro e del privato sociale; - il Ministero, in coerenza con gli atti sopra citati , intende realizzare con le Regioni una programmazione integrata in tema di politiche migratorie, secondo una logica di sistema e di complementarietà, coordinando ed integrando gli strumenti finanziari disponibili (comunitari, statali e regionali), funzionali al raggiungimento di obiettivi definiti e condivisi, verso cui direzionare l’azione e le risorse dei vari livelli di governo, che tengano conto delle peculiarità del fenomeno migratorio in ogni territorio, nonché all’identificazione delle caratteristiche del mercato del lavoro locale; - la metodologia della programmazione sistemica favorisce l’ottimizzazione nell’impiego delle risorse disponibili, attraverso un maggiore raccordo tra le fonti finanziarie in modo da evitare la frammentazione della spesa e la sovrapposizione degli interventi, in conformità al principio del buon andamento della pubblica amministrazione; - nel corso di un sistema questi anni, le iniziative promosse e finanziate dal Ministero hanno permesso di indicatori utili al monitoraggio sviluppare un’efficace rete di interventi che, per ragioni di metodo e di tipologia delle politiche sociali per l’infanzia attraverso azioni realizzate, esigono una ricognizione continuità di programmazione, affinché il patrimonio di esperienze e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS)risultati nel frattempo raggiunto in tale settore sia ulteriormente consolidato; Tanto premesso e considerato, regionale e provinciale;tra le parti sopra individuate si conviene quanto segue:
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PREMESSO CHE. il DiPoFamnell’ambito della seduta del giorno 8 settembre 2016 del Comitato storico scientifico per gli Anniversari di interesse nazionale, è stata proposta la realizzazione del progetto denominato “Il viaggio della Costituzione”, ricompreso nell’ambito del programma di iniziative per la celebrazione del 70° Anniversario della Costituzione della Repubblica e relativo alla presentazione della Carta costituzionale in dodici città italiane, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 uno spazio rappresentativo e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e aperto a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalitutti i cittadini; - con decreto Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, Ministri del 30 settembre 2016 è stato istituitoapprovato il progetto sopra indicato, presso la coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento Ministri - Struttura di Missione per le politiche della famigliagli anniversari di interesse nazionale, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia di seguito denominata “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliaStruttura”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche le risorse economico-finanziarie per la famiglia realizzazione del progetto, sono stati costituiti state previste con legge 28 dicembre 2015, n.208, recante “Disposizioni per un triennio dalla data la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliastabilità 2016)” e, in particolare, dall’art.1, comma 482; - con il DPR determina in data 5 ottobre 2016 numero SMCGM-0001671-A di protocollo, a firma del 31 agosto 2016 Coordinatore della Struttura è statostato nominato Responsabile del Procedimento l’Ing. Luigivalerio Sant’Xxxxxx, inoltreDirigente della Struttura; - la sommatoria delle prestazioni a base di gara risulta dell’importo complessivo di € 722.187,50, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi incluso le spese accessorie, esclusi gli oneri per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti sicurezza stimati in età evolutiva 2016-2017 (€ 13.000,00, oltre l’IVA di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’AdolescenzaLegge; - con determina a contrare in data 5 ottobre 2016, numero SMGM0001671 di protocollo, a firma del Coordinatore, per l’affidamento dei servizi oggetto del presente contratto è stata disposta apposita procedura aperta ai sensi dell’art.60 del D.lgs.n.50/2016, mediante aggiudicazione con il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art.95, commi 2 e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione3, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017citato D.lgs.; - trattandosi di un appalto pubblico di servizi di rilevanza comunitaria il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia cui valore stimato al netto dell'imposta sul valore aggiunto è superiore alla soglia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1cui all’art.35, comma 1, stabilisce che “alle bambine lettera b) del D.lgs. n.50/2016 il bando di gara è stato trasmesso all’ufficio delle Pubblicazioni ufficiali dell’Unione Europea in data 05 ottobre 2016 e ai bambini, dalla nascita fino ai sei annipubblicato in data 08 ottobre con riferimento numero 2016/S 195-351227. - in attuazione della citata Determina a contrarre numero SMGM0001671 di protocollo, per sviluppare potenzialità l’esperimento della procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con nota in data , numero di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità protocollo è stata nominata la commissione di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”gara; - a seguito dell’espletamento delle procedure di gara, nella seduta pubblica del la commissione ha disposto l’aggiudicazione provvisoria in favore di , contraddistinto con il plico numero , che ha totalizzato un punteggio di punti ( ) ed ha offerto un ribasso del % sul prezzo posto a base di gara, da cui risulta un prezzo di € (EURO ), oltre € 13.000,00 (EURO tredicimila/00) per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed IVA di Legge; - con nota in data , numero di protocollo, è stata richiesta all’Affidatario la comprova dei requisiti dichiarati in sede di gara, ai sensi dell’art.97, comma 5, del D.lgs. n.50/2016 - con nota PEC in data , acquisita in data al numero - per quanto concerne la verifica dei requisiti oggettivi sono state acquisite dal sistema AVCPass dell’ANAC, le seguenti certificazioni con esito positivo: − regolarità fiscale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate; − assenza di annotazioni condizionanti l’affidamento accertata sul Casellario ANAC; - riguardo alle verifiche antimafia sono state inoltrate le richieste di informazione attraverso il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1sistema SI.CE.ANT. e sono state acquisite le seguenti certificazioni con esito positivo aventi validità 12 mesi (ex art.86, comma 2, del d.lgsD.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione n.159/2011): − per le bambine e ; − per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; − per ; - riguardo alla verifica di regolarità contributiva sono state acquisite dal sistema DURC on line, le certificazioni con esito positivo; - a seguito della verifica positiva dei requisiti oggettivi e soggettivi si è proceduto all’aggiudicazione definitiva con Decreto del Coordinatore della struttura in attuazione data , numero di protocollo; - l’Affidatario, a garanzia degli impegni assunti con il presente contratto, ha prestato apposita garanzia definitiva mediante polizza numero in data , rilasciata dalla società nella stessa misura e secondo le modalità previste dall’art.103, del richiamato d.lgsD.lgs. n.50/2016 ; - (in caso di RTP affidatario) la Mandataria ha consegnato alla Struttura di missione originale dell’atto notarile di costituzione del raggruppamento stipulato in data innanzi al Notaio con studio in a, xxx registrato in data , al n. 65/2017; - si è stabilito di addivenire alla stipulazione del presente atto in modalità elettronica ai sensi di quanto disposto nell’art. , il Ministero dell’Istruzionecomma , dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato del D.lgs. n.50/2016 la Stazione Appaltante – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di educazione e Missione per gli anniversari di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziainteresse nazionale, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini sede in Roma, alla Via della Ferratella in Laterano n.51, rappresentata dall’Ing. Luigivalerio SANT’XXXXXX l’Affidatario/la Mandataria , rappresentata da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con L’anno 2016 (duemilasedici) il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. bgiorno ( ) del d.lgs. 322/1989mese di le parti, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti come sopra costituite, mentre confermano e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale ratificano la precedente narrativa che forma parte integrante e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15sostanziale del presente atto, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca convengono e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per stipulano quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;segue:
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Samples: Contratto Tra
PREMESSO CHE. l’articolo 117 della Costituzione della Repubblica Italiana, come modificato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, attribuisce allo Stato la competenza in materia di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il DiPoFamterritorio nazionale; - l’articolo 21 della legge 328 del 2000 dispone che “lo Stato, in virtù le regioni, le province e i comuni istituiscono un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e poter disporre tempestivamente di dati ed informazioni necessari alla programmazione, commi 1 alla gestione e 2)alla valutazione delle politiche sociali, è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e l’attivazione di progetti europei, per il raccordo coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell’occupazione”; - la legge 23 dicembre 1997, n. 451 recante "Istituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia e dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia" prevede, tra i compiti del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, quello di realizzare, sulla base delle azioni indicazioni che pervengono dalle regioni, la mappa annualmente aggiornata dei servizi pubblici, privati e del privato sociale, compresi quelli assistenziali e sanitari, e delle risorse destinate all'infanzia a livello nazionale, regionale e locale; - il decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 stabilisce la normativa in materia di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire protezione dei dati personali; - la tutela dei diritti della famiglia in tutte legge n. 241 del 7 agosto 1990 prevede la possibilità di stipulare accordi tra pubbliche amministrazioni; - la Direttiva del Ministro per le sue componenti riforme e le sue problematiche generazionaliinnovazioni nella Pubblica Amministrazione n. 2 del 2007 disciplina l’interscambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni e la pubblicità dell’attività negoziale; - il Ministro dell’Economia e delle Finanze con decreto del Presidente 30 dicembre 2008, n. 289 ha provveduto alla ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009; - il decreto di cui sopra, in particolare prevede alla tabella 4, U.P.B. n.4.1.1 – Funzionamento – capitolo 3435, il piano gestionale n. 1 “Spese per le attività di valutazione e monitoraggio delle politiche sociali sul territorio”; - il decreto interministeriale del Consiglio dei ministri 10 marzo 200919 novembre 2008, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile in data 3 luglio 2009, reg. n. 4, foglio n. 201748, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento ripartisce il “Fondo Nazionale per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico sociali” per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazionel'anno 2009; - il decreto legislativo 13 aprile 2017del Ministro dell’economia e delle finanze n. 54279 del 16 giugno 2009, registrato alla Corte dei Conti in data 3 luglio 2009, reg. n. 65 recante 4, foglio 48, predispone l’anticipo sulla ripartizione del “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, Fondo Nazionale per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”le politiche sociali” per l'anno 2009; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia del Lavoro e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera Politiche Sociali ritiene necessario avviare i lavori per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione la costruzione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento nazionale sulla cura e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università la protezione dei bambini e della Ricerca n. 31478 loro famiglia nell’ambito del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello informativo nazionale sui servizi educativisociali, con particolare attenzione che renda disponibili dati sui diversi livelli territoriali sulle prestazioni erogate ai minori e alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi loro famiglie, anche in considerazione della perdurante carenza di età, informazioni e dati sul numero dei minori fuori della famiglia di cui all’articolo 2 origine e collocati in affidamento familiare o ai servizi sociali e sugli interventi di prevenzione dell’allontanamento e del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decretodisagio; - ai sensi dell’articolo 1restano ferme l’autonomia dei sistemi informativi regionali e la possibilità per le regioni e province autonome di individuare ulteriori indicatori e raccogliere informazioni aggiuntive rispetto a quelle che costituiranno il sistema informativo nazionale, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di coordinamento tecnico interregionale presso la Commissione degli Assessori alle Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Autonome, nella riunione del 15 dicembre 2009 ha affidato alla Regione Campania il «Nomenclatore interregionale degli interventi e coordinamento dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede propri lavori per la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma sistema informativo di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano cui al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeprecedente punto;
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PREMESSO CHE. in data 29/03/2017 con Decreto Rettorale n. 579/2017 l’Università degli Studi di Verona ha emanato il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio bando “Joint Projects 2017” per la promozione realizzazione di Progetti di Ricerca Congiunti con Imprese ed Enti; - le Parti hanno presentato un Progetto dal titolo: “Nuove Sinergie per il social housing/New Synergies for social housing”, con il coordinamento scientifico del Xxxx. Xxxxx Xxxxx; - a seguito della procedura di valutazione delle proposte presentate, il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Verona, con provvedimento del 25 settembre 2017, ha approvato la graduatoria dei progetti ammessi al co-finanziamento di Ateneo; - le Parti ravvisano l'opportunità di definire i criteri, le regole e il raccordo delle azioni le modalità da seguire, nel rispetto del bando Joint Projects 2017 e della legislazione vigente, per indirizzare, coordinare e monitorare le at- tività del Progetto, l'attribuzione dei diritti di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore proprietà intellettuale e la diffusione dei risultati della famiglia in ogni ambito e a Ri- cerca; - le Parti riconoscono di dovere mantenere un livello di riservatezza tale da garantire la tutela brevettabilità delle conoscenze e/o dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto risultati generati nell'ambito del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’AdolescenzaProgetto; - il DiPoFam – Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche (struttura dell’Università degli Studi di Verona dota- ta di autonomia finanziaria e contrattuale) è munito del potere di sottoscrivere la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio presente Conven- zione con efficacia vincolante per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - l’Ateneo ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs30 e segg. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanziadello Statuto; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;terminologia utilizzata nel presente accordo è la seguente:
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), l’art.12 della legge 13 luglio 201511 marzo 1988, n. 107”, all’articolo 1, comma 1n.67, stabilisce che “l’INAIL provvede agli accertamenti, alle bambine certificazioni e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità ad ogni altra prestazione medico-legale in tema di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione infortuni sul lavoro e di istruzionemalattia professionale e, nell’ambito di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato rapporti convenzionali con le Regioni, all’erogazione delle “prime cure ambulatoriali”, in coordinamento con le aziende sanitarie locali; - ai sensi dell'articolo 2, comma 6, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e dell'articolo 2, comma 130, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, l’INAIL, previa intesa con le regioni, può realizzare e gestire centri per la riabilitazione, da destinare in via prioritaria agli infortunati sul lavoro; - l’art.95 della legge 23 dicembre 2000, n.388, prevede la possibilità per le Regioni di definire convenzioni con l’INAIL per disciplinare, nell’ambito della programmazione regionale, la tempestiva erogazione delle cure sanitarie necessarie ed utili per il compiuto recupero dell’integrità psico-fisica degli infortunati sul lavoro e dei tecnopatici, garantendo la piena integrazione tra i livelli di tutela a carico del Servizio sanitario nazionale e quelli a carico dell’INAIL; - l’art.9, comma 4, lettera d-bis), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, come modificato dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n.106, dispone che l’INAIL può erogare prestazioni di assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera, previo accordo quadro stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni le Province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di Bolzano concerto con il Ministero dell’economia e gli Enti localidelle finanze, sentito l’INAIL, che definisca le modalità di erogazione delle prestazioni da parte dell’INAIL, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzionel’art.11, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto comma 0 xxx, xxx xxxxxxx legislativo 13 9 aprile 20172008, n. 65n.81, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018prevede che, al fine di promuovere iniziative volte garantire il diritto degli infortunati e tecnopatici a tutte le cure necessarie ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n.1124, e successive modificazioni, l’INAIL può provvedere utilizzando servizi pubblici e privati, d’intesa con le regioni interessate, mediante le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza incremento di oneri per le imprese; - l’articolo 19 della legge 10 maggio 1982, n. 251, ed il decreto del Presidente della Repubblica 18 luglio 1984, n. 782, prevedono che l’INAIL oltre a fornire protesi, presidi ortopedici e ausili tecnici agli infortunati sul lavoro, può erogare prestazioni protesiche a favore degli assistiti del Servizio sanitario nazionale, sulla base di apposite convenzioni stipulate con le regioni, unitamente all’addestramento all’uso, alla riabilitazione e ad assicurare un’offerta una sistematica azione di servizi educativi sostegno finalizzata ad un ottimale recupero psicologico e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercasociale; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo data 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, febbraio 2012 la Conferenza permanente per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanzerapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha approvato l’accordo quadro per la Provincia Autonoma definizione delle modalità di Trento; - il Dipartimento erogazione di Economia dell’Università Ca’ Foscari prestazioni di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere assistenza sanitaria da parte dell’Istituto Nazionale contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). le parti, in osservanza delle rispettive competenze, si impegnano reciprocamente ad avviare azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi realizzare una proficua collaborazione finalizzata all’erogazione di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti prestazioni di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali sanitaria agli infortunati e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi tecnopatici ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno agli assistiti del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeservizio Sanitario nazionale;
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PREMESSO CHE. l’Amministrazione di Roma Capitale per il DiPoFamsuo funzionamento si è dotata nel corso degli ultimi anni di ampie e complesse reti di telecomunicazioni allo scopo di garantire la disponibilità dei servizi “mission-critical” a tutte le sedi di competenza; i servizi di telecomunicazioni riguardano tra l’altro il sistema delle reti di telefonia, che fanno perno sulle seguenti tipologie: • circuito Campidoglio con sistemi telefonici centralizzati facenti capo alle maggiori sedi degli uffici centrali e municipali, ove sono insistenti circa 110 centrali telefoniche; • sedi di minore importanza degli Uffici, Musei, Servizi culturali, sociali, ambientali, ecc. ove sono fornite linee telefoniche dirette; • sedi delle strutture educative comunali: Asili Nido e Scuole Materne; • sedi delle scuole statali fino all’obbligo scolastico che in virtù base alla legge 23 del DPCM 1996 sono di competenza comunale; tali infrastrutture telefoniche si ritengono indispensabili a garantire i processi amministrativi dell’Ente e la diffusione dei dati della pubblica amministrazione, nonché assicurare la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la salvaguardia e l’autonomia del 1° ottobre patrimonio informativo di Roma Capitale”; ai sensi della Legge 6 luglio 2012 (artn. 94 di “conversione, con modificazioni, del decreto legge 7 maggio 2012, n. 52, recante “disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, è fatto obbligo alle Amministrazioni di acquisire prioritariamente prodotti e servizi mediante adesione alle Convenzioni attivate in nome e per conto del Ministero dell’Economia e Finanze dalla Società Consip S.p.A.; in data 4 dicembre 2015 Xxxxxx ha pubblicato il bando di gara a procedura aperta, per la conclusione di un l’Accordo Quadro, ai sensi dell’art. 1959, commi 1 6 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 27, del d.lgs. n. 65/2017 prevede 163/2006 per la progressiva istituzione del “Sistema integrato fornitura, messa in opera e manutenzione di educazione centrali telefoniche evolute e di istruzione prodotti e servizi connessi, denominato “Centrali Telefoniche 7” (in breve CT7); in data 23 Dicembre 2016, Consip ha formalizzato l’attivazione dell’Accordo Quadro CT7 con più operatori economici ciascuno dei quali ha presentato brand diverso e, più precisamente: RTI Vitrociset S.p.A. – Vodafone Italia S.p.A. Wildix Telecom Italia S.p.A. Avaya Sangoma VoiSmart BT Italia S.p.A. Selta Unify VoipPartnersWildix Fastweb S.p.A CiscoMitel MonkeyVoiceWildix l’oggetto dell’Accordo Quadro, come descritto nelle specifiche sezioni del Capitolato Tecnico, consiste in: fornitura di sistemi telefonici, terminali e apparati correlati; servizi connessi inclusi nella fornitura, il cui prezzo è pertanto compreso nel prezzo offerto per le bambine apparecchiature: - installazione, configurazione e avviamento dei sistemi; - dismissione dell’esistente; - supporto al collaudo delle forniture e dei servizi; - Help Desk multicanale; servizi connessi opzionali, che è possibile acquistare da parte dell’Amministrazione Contraente contestualmente all’affidamento di una fornitura di sistemi telefonici e/o terminali e/o apparati correlati: - assistenza tecnica e manutenzione; - telegestione dei sistemi ; - intervento su chiamata ; - presidio; - addestramento; - supporto sistemistico; l’Accordo Quadro ha una durata contrattuale di 18 (diciotto) mesi, decorrenti dalla data di attivazione. Tale durata potrà essere prorogata fino ad ulteriori 6 (sei) mesi, su comunicazione scritta della Consip S.p.A.; entro tale termine le Amministrazioni Contraenti potranno dar luogo all’affidamento dei singoli appalti la cui durata potrà variare, a seconda delle previsioni relative ai servizi opzionali richiesti, da un minimo di 1 anno ad un massimo di 4 anni, decorrenti dalla data di perfezionamento del contratto di fornitura; durante il periodo di validità dell’Accordo Quadro, le Amministrazioni possono affidare uno o più singoli appalti sulla base delle condizioni stabilite nello stesso, senza rilancio competitivo; per il soddisfacimento delle proprie esigenze, l’Amministrazione individua preliminarmente uno o più brand tra quelli compresi nelle offerte dei fornitori Aggiudicatari, e sceglie l’offerta economicamente più vantaggiosa, salvo il caso in cui ci sia un’unica offerta relativa al brand richiesto; in tal caso l’Aggiudicatario dell’Accordo Quadro che ha proposto tale brand, sarà conseguentemente il fornitore selezionato come Affidatario. Qualora l’Amministrazione lo ritenga necessario, può richiedere al Fornitore selezionato la predisposizione di un Progetto esecutivo previo sopralluogo; in ogni caso, l’affidamento del singolo appalto avverrà attraverso il sistema di e procurement della Consip S.p.A. mediante l’emissione e sottoscrizione da parte dell’Amministrazione contraente dell’Ordinativo di Fornitura al fornitore; attualmente Roma Capitale detiene un’architettura voce tradizionale in tecnologia Siemens, distribuita su più sedi; nell’ottica di ammodernare l’attuale architettura telefonica, in modo da garantire la continuità operativa e uniformarsi ai recenti modelli di Enterprise Collaboration e Unified Communication, il Dipartimento ha avviato uno studio di fattibilità finalizzato a compiere una ricognizione delle esigenze funzionali dell’Amministrazione e verificare il riutilizzo di precedenti investimenti compiuti dal Dipartimento Innovazione Tecnologica; l’Amministrazione Roma Capitale detiene la proprietà della attuale centrale IP Cisco Communications Manager la quale è in grado di erogare servizi di fonia base ed avanzati, collaborations e videoconferenza in alta definizione; la ricognizione delle esigenze funzionali ha rilevato la necessità di avere una piattaforma unica nell’erogazione di servizi IP, ridurre la complessità gestionale, favorire l’integrazione con eventuali reti VoIP esistenti e con le centrali Siemens esistenti; a seguito della ricognizione delle esigenze tecnico-funzionali, l’amministrazione di Roma Capitale ha individuato nel Brand Cisco quello più performante; la società Fastweb S.p.A. è l’unico fornitore aggiudicatario dell’Accordo Quadro CT7, ad aver presentato il Brand Cisco; a tal fine, il Dipartimento Innovazione Tecnologica ha trasmesso alla Società Fastweb S.p.A., con nota GU 1042/2018, la richiesta del Progetto Esecutivo dei Fabbisogni finalizzata a garantire le esigenze funzionali e di refresh tecnologico del sistema telefonico IP di Roma Capitale; la Società Fastweb S.p.A. ha formalizzato il Progetto Esecutivo dei Fabbisogni n° FNut20180000024164 del 23/01/2018, registrato al protocollo dipartimentale con nota GU 1411/2018, relativo alla fornitura di terminali IP e servizi di manutenzione, assistenza e presidio nell’ambito dell’Accordo Quadro CT7. In particolare, si prevede: CP-7821K9= Cisco UC Phone 7821 TEL IP CLASSIC 8.890 86,49 768.896,10 CP-8851K9= Cisco IP Phone 8851 TEL IP TOP 2.875 329,80 948.175,00 CP-PWR-CUBE- 3= IP Phone power transformer for the 7900 phone series ALIM IP 8.890 16,67 148.196,30 CP-PWRCORD- CE= Power Cord, Central Europe 8.890 CP-PWRCUBE- 4= IP Phone power transformer for the 89/9900 phone series ALIM IP TOP 2.875 22,73 65.348,75 CP-PWRCORD-CE= Power cord, Centrale Europe 2.875 LIC-CUCM11X- ENH-A UC Manager-11.x Enhanced Single User License CT7 A013.x 2.875 55,48 159.505,00 CON- PSBULICXENHA PSS SWSS UPGRADES UC Manager11Enhanced Single User-Und 2.875 LIC-CUCM11X- BAS-A UC Manager-11.x Basic Single User License i bambini CT7 A012 c 8.890 30,37 269.989,30 CON-PSBULICXBASA PSS SWSS UPGRADES UC Manager11.x BasSingle User-Under 8.890 MM-PRE- Presidio profilo BRONZE (*) Presidio – profilo BRONZE 9 42.999,96 386.999,64 MM- SER- Interventi di supporto sistemistico in età compresa dalla nascita fino convenzione Supporto sistemistico 195 (585 in 3anni) 496,69 96.854,55 290.563,65 - Intervento su chiamata – profilo BRONZE - 100 (300 su 3anni) 970,88 97.088,00 291.264,00 la soluzione proposta per Roma Capitale prevede che la fornitura dei terminali IP (telefoni) e, la relativa installazione, avvenga in base ad un piano di attuazione articolato nell’arco temporale di tre anni; di seguito si riporta il riepilogo economico delle forniture e servizi previsti dal 1 Febbraio 2018 al 31 Gennaio 2021, cosi come descritte nel Progetto Esecutivo dei Fabbisogni n° FNut20180000024164/2018, allegato e parte integrante del presente provvedimento e, secondo la suddivisione annuale rilascio: Terminali IP € 799.778,99 € 780.299,94 € 780.031,52 - - Presidi- Servizi( supporto sistemistico e interventi su chiamata) € 312.192,44 € 322.942,43 € 322.942,43 € 10.749,99 il progetto tecnico-economico riportato nel Progetto Esecutivo dei Fabbisogni n° FNut20180000024164 del 23/01/2018 prevede un importo complessivo pari a € 3.328.937,74 (IVA 22% esclusa), per la fornitura di terminali IP e servizi di manutenzione, assistenza e presidio nell’ambito del Contratto Quadro CT7, dal 1 Febbraio 2018 al 31 Gennaio 2021; l’importo complessivo della fornitura si basa sulle tariffe a listino, al netto di ulteriori oneri fiscali, approvate nell’ambito dell’Accordo Quadro CT7 di cui la fornitura e i servizi fanno parte, e quindi è da ritenersi congrua per l’amministrazione Comunale; occorre, impegnare i fondi necessari per l’affidamento, nell’ambito del Contratto Quadro CT7, della fornitura di terminali IP, dei servizi di manutenzione a chiamata e dei servizi di supporto, dal 1 Febbraio 2018 al 30 dicembre 2020 e, dei servizi di Presidio, dal 1 febbraio 2018 al 31 gennaio 2021; per finanziare l’acquisto di terminali IP (telefoni), nel Piano degli Investimenti 2018-2020, a seguito della decisione della Giunta Capitolina n. 49 del 22 novembre 2017, è stata aperta sulla posizione finanziaria armonizzata U2.02.01.06.001 voce economica 0PAI, un’Opera per ciascun anno dell’importo pari a € 1.000.000,00: anno 2018 n. OP1802570001; anno 2019 n. OP1802530001; anno 2020 n. OP1802540001; la modalità di finanziamento prevista per la realizzazione del suddetto investimento, è vincolata alle risorse: E40401999990NIC 0AV (per l’anno 2018), E60301040031M01 0RG per gli anni 2019 e 2020; allo stato attuale è possibile impegnare solo quanto previsto nell’annualità 2018 vincolata alla risorsa E40401999990NIC 0AV; per gli anni 2019-2020 si provvederà ad assumere gli impegni di spesa successivamente; per l’anno 2018, a seguito della dd 37/2018 sull’opera OP1802570001, è stata inserita un’Operetta per un importo pari a € 11.669,30; per quanto sin qui esposto, e in base alla suddivisione annuale di rilascio della fornitura di terminali IP, dei servizi di manutenzione a chiamata e dei servizi di supporto, nell’ambito del Contratto Quadro CT7, si provvede ad impegnare i fondi solo per l’anno 2018; è stata accertata l’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi, in attuazione dell’art. 6 bis della L. 241/1990 e degli artt. 6, commi 2 e 7, del D.P.R. n.62/2013 - giuste note GU 1326/2018 e G.U1327/2018 rispettivamente del RUP del presente affidamento, il funzionario tecnico Xxxxxxxx Xxxxxxx, responsabile dell’Ufficio pianificazione e sviluppo sistemi di comunicazione del Dipartimento Innovazione Tecnologica, e del DEC il funzionario tecnico Xxxxx Xxxxxxxxx, responsabile del procedimento di istruttorie tecniche complesse e di progettazione per l’attività tecnica relativa al completamento della rete a Banda larga di Roma Capitale e della realizzazione di una rete ultra Broad band ed evoluzione verso le NGAN (New Generation Access Network) (DD 373/2017); in considerazione dell’importo, ai sei annisensi dell’art. 300 del D.P.R. 5 Ottobre 2010, n.207, occorre nominare il Direttore dell’esecuzione del Contratto; l’impresa è in regola con gli adempimenti contributivi risultanti dal DURC esibito in atti; dal sito dell’ANAC risulta per la Soc. Fastweb S.p.A. attestazione SOA rilasciata ai sensi del DPR 207/2010; il codice originario identificativo della procedura (CIG), come da registrazione effettuata presso l’autorità per la vigilanza dei contratti pubblici è il seguente: 649613080E, mentre il codice derivato è: 7370561B57; la verifica dei requisiti di ordine generale ai sensi dell’art. 38 X.X.xx. n. 163/2006, ivi inclusi gli accertamenti antimafia presso la Prefettura competente, nel corso dell’intera durata del Contratto Quadro CT7, sarà a cura della Consip stessa e comunque i controlli sono stati effettuati con esito positivo dall’Amministrazione di Roma Capitale; con nota GU 3473 del 7 marzo 2017 la Soc. Fastweb S.p.A. ha dichiarato: - di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei propri confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto, ai sensi della deliberazione della Giunta Capitolina n. 10 del 31 gennaio 2017 recante “ Approvazione del Piano Triennale di Prevenzione per la Corruzione e la Trasparenza per il triennio 2017-2018-2019 ”; - in attuazione del richiamato d.lgse per quanto a diretta conoscenza, che non sussistono eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti di Fastweb S.p.A. ed i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione, fatta eccezione per il nominativo indicato nella stessa ai sensi della Legge n. 190/2012, art.1, comma 9, lettera e); ai sensi dell’art. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 5 comma 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 Protocollo d’Azione di vigilanza collaborativa, sottoscritto tra Roma Capitale e l’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 19 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, “Roma Capitale si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’articolo 3 all’art. 1456 c.c. ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento alla stipula e all’esecuzione del medesimo decretocontratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 c.p. 318 c.p. 319 c.p. 319 bis c.p. 319 ter c.p. 319 quater 320 c.p. 322 c.p. 322 bis c.p. 346 bis c.p. 353 c.p. 353 bis c.p.”; - Vista la dichiarazione sostitutiva resa dalla Società Fastweb S.p.A. ai sensi dell’articolo 1del DPR 445/2000 e legge 136/2010 sulla “Tracciabilità dei flussi finanziari”, esibita in atti; visto il D.Lgs 163/2006 e il DPR 207/2010; visto l’art. 6 bis della L. 241/1990 e gli artt. 6, commi 2 e 7, del D.P.R. n.62/2013; visto l’art. 34, comma 23, dello Statuto approvato dall’Assemblea Capitolina con Deliberazione n. 8 del d.lgs7 marzo 2013; vista la Deliberazione di G.C. n. 40/2015 e la Deliberazione di G.C. n. 10/2017; visto l’art. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 155, comma 1, lett2 dell’Accordo di Vigilanza Collaborativa tra ANAC e Roma Capitale del 19.07.2017; visto l’art. b) 1456 del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialecivile;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù gli interventi oggetto della presente convenzione sono esclusi dall’ambito di applicazione del DPCM sistema accentrato delle manutenzioni (c.d. Manutentore Unico) di cui all’art. 12 del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento , con nota prot. DSS 159 dell’11 gennaio 2021, ha richiesto al Provveditorato interregionale per le politiche della famigliaopere pubbliche per il Lazio, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo l’Abruzzo e la Sardegna un intervento di supporto tecnico-scientifico somma urgenza per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia l’impermeabilizzazione di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data 2 lastrici solari posti a copertura di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaparte degli uffici collocati al secondo piano; - il DiPoFam – Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’IstruzioneSardegna, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione con nota 13521 del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 20172021, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato ha trasmesso il verbale di educazione sopralluogo effettuato e ha comunicato che l’intervento non rientra nella fattispecie di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1cui all’art. 12, comma 2, lettere - la Presidenza, con nota prot. 3446 del d.lgs28 aprile 2021, ha assicurato la copertura finanziaria; - il Provveditorato, con nota prot. 19180 del 25 maggio 2021, ha trasmesso il progetto dei lavori, corredato degli allegati; - è interesse primario della Presidenza assicurare l’esecuzione dei predetti interventi che garantirebbero l’integrale tutela del bene, la sua fruizione, l’incolumità di persone e cose, nonché l’efficacia e l’economicità degli interventi e la razionalizzazione dell’intero procedimento di affidamento e di esecuzione dei lavori; - l’art. 38 comma 1 del D.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato 50/2016 dispone che i Provveditorati interregionali alle opere pubbliche siano iscritti di educazione e diritto nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate di istruzione per cui fanno parte anche le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”centrali di committenza; - la Presidenza, non disponendo in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017organico di adeguata struttura tecnico/amministrativa, ritiene necessario il Ministero dell’Istruzionericorso a un organismo pubblico dotato di specifica e consolidata esperienza e professionalità in materia di lavori pubblici, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decretoindividuato nel Provveditorato; - ai sensi dell’articolo 1fini dell’attribuzione al Provveditorato delle funzioni di Centrale di Committenza, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15e per gli effetti degli artt. 37, comma 138 e 39 del Codice dei contratti pubblici, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale si rende necessaria la stipula di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 eun apposito accordo tra la Presidenza, per i trattamenti di dati personalimezzo del competente Segretariato Generale, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)Provveditorato, che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, ne disciplini il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;rapporto.
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Samples: presidenza.governo.it
PREMESSO CHE. l’art.69 del vigente C.C.N.L. per i dipendenti dei Consorzi di bonifica e degli enti similari di diritto pubblico e dei consorzi di miglioramento fondiario prevede che il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte Dipendente Quadro possa esplicare contemporaneamente le sue componenti funzioni nell’interesse di due o più Consorzi, previo accordo tra le rispettive Amministrazioni, nonché tra queste e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzal’interessato; - il DiPoFam – secondo comma del sopraccitato articolo prevede che, in tale caso, ai soli effetti della determinazione del trattamento economico, si intende instaurato un unico rapporto ed i relativi oneri sono ripartiti tra i Consorzi sulla base degli accordi intercorsi; - l’art.30 della L.R.n.12/2009 prevede che le funzioni di Ufficiale Rogante riguardo agli atti dei Consorzi di bonifica per i quali sia richiesta la cui Autorità politica delegata forma pubblica amministrativa, relativi all’esecuzione delle opere pubbliche affidate in materia copresiede l’Osservatorio concessione, possono essere attribuite dal Consorzio ai propri dipendenti in servizio con profilo professionale amministrativo, di livello non inferiore a quadro e in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o equipollente; - l’art.31 della medesima normativa regionale prevede che i Consorzi di bonifica, per l’Infanzia e l’Adolescenza – realizzare le opportune economie di scala e il Ministero dell’Istruzionecoordinamento delle rispettive funzioni, dell’Università e della Ricerca – possono esercitare in qualità forma associata anche le funzioni di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017ufficiale rogante; - al dr.Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Capo Settore in servizio presso il DiPoFam haConsorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ed in possesso del diploma di laurea in , inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia sono state affidate le funzioni e la qualifica di politiche a favore Ufficiale Rogante con delibera n. del della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera eGiunta dell’ex Consorzio (ora ), della legge 13 luglio 2015, funzioni e qualifica confermate con la deliberazione n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità del del Consiglio di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, Amministrazione del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Consorzio
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Samples: Accordo Interconsorziale
PREMESSO CHE. L’Università riconosce come proprio compito primario la ricerca scientifica e l’istruzione superiore, come previsto dallo Statuto • L’USRA ha quale compito istituzionale, individuato dall’art. 67 ter della Legge 134/2012, di fornire l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata e di promuoverne la qualità • L’Università ha approvato nel CdA del 03.06.2015, delibera n. 158/2015, la sottoscrizione con il DiPoFamComune dell’Aquila e l’USRA di un Accordo Quadro avente come obiettivo di sviluppare, rafforzare e implementare la collaborazione e l’interazione tra il mondo della ricerca, della formazione universitaria, del governo del territorio in merito alle attività di ricostruzione, anche sotto il profilo culturale. Inoltre, l’Università, l’USRA e il Comune dell’Aquila hanno prolungato il suddetto accordo, per ulteriori due anni, mediante uno scambio epistolare come previsto dall’accordo stesso. • L’Università e l’USRA hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per l’attivazione del “Centro TER.R.A”, centro di documentazione e di ricerca del terremoto e della ricostruzione aquilana, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è data 29 settembre 2014 • Tale Protocollo d’Intesa ha come obiettivo la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto raccolta e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, messa a disposizione della documentazione proveniente dal processo di ricostruzione al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta sviluppare un sistema di servizi educativi condivisione dei dati che coinvolge le Istituzioni, gli Enti di ricerca, i cittadini ed latri soggetti coinvolti nella ricostruzione • L’Università è dotata di un gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx, operante presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica, dotato delle professionalità e strutture idonee a realizzare le attività scientifiche e di istruzione ricerca meglio descritte all’art. 2 del presente Accordo; • le parti hanno interesse a creare una cooperazione finalizzata a garantire l’adempimento di qualitàun servizio di ricerca e sviluppo relativo alla raccolta, contribuire all’archiviazione ed all’indicizzazione dei dati presenti nelle banche dati relativi ai fabbricati colpiti dal terremoto, per poter poi rendere fruibili i risultati ai cittadini, alle istituzioni e agli Enti di ricerca; • in conformità a potenziare l’offerta dei servizi educativi quanto previsto dall’art. 5, comma 6, del D.Lgs 50/2016 sono presenti i requisiti previsti dai punti a, b, c; • Il Consiglio di Amministrazione dell’Università dell’Aquila con delibera del 02/10/2018 ha approvato la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria e di istruzione su tutto il territorio nazionale Scienze dell’Informazione e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui Matematica al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di etàProgetto “BDE2018”, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, alla lettera di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni intenti richiamata nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialepremesse;
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PREMESSO CHE. l’art. 7, comma 19, del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha soppresso l'Ente Italiano Montagna (EIM), prevedendo la successione a titolo universale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri; - il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (medesimo art. 197, commi 1 comma 19 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78 stabilisce che le risorse strumentali e 2)di personale dell’EIM, è la struttura di supporto ivi in servizio, sono trasferite al Presidente Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio per la promozione dei Ministri – ora DARAS - e il raccordo che le date di effettivo esercizio delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - funzioni trasferite sono da stabilirsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri; - l’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che le funzioni dell’EIM previste dall’art. 1, comma 1279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono trasferite al Dipartimento per gli affari regionali della medesima Presidenza, con decorrenza 1 dicembre 2010; - l’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che, ai fini dello svolgimento delle funzioni dell’EIM, il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri potrà stipulare apposite convenzioni con gli enti e le istituzioni di ricerca; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile 2014, registrato alla Corte dei Conti il 28 29 aprile 20092014, regn. 1154, con il quale al xxxx. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Xxxxxxx Xxxxxx – Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo Ministri – è stato conferito l’incarico di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per Capo del DARAS ed è stata assegnata la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 titolarità del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia Centro di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, responsabilità amministrativa n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 27, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione bilancio di previsione della Presidenza del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta Consiglio dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decretoMinistri; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 2 del d.lgs. n. 322/1989 esuddetto Accordo, il DARAS intende avvalersi dell’Università di Perugia - DCBB per le proprie finalità istituzionali ed in particolare per dare continuità alle competenze dell’EIM nelle attività di ricerca sui territori montani, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centralinazionali, regionali e locali di sviluppo, promozione e sull’interazione con soggetti privatitutela dei territori montani; - l’Università di Perugia - DCBB da tempo svolge studi riguardanti la caratterizzazione chimica e microbiologica di aerosol atmosferico ed in particolare di materiale particolato trasportato a lungo raggio e successivamente depositato sulla superfice della neve e dei ghiacciai in ambiente montano (Appennino, realizzando Alpi ed Artico); - l’Università di Perugia - DCBB può svolgere una funzione di supporto tecnico- scientifico al DARAS per quel che riguarda la caratterizzazione chimica e microbiologica di neve, ghiaccio e sedimenti in ambiente montano, la valutazione degli apporti esogeni e dell’impatto sul territorio montano, la diffusione dei risultati presso le proprie finalità attraverso comunità locali in una ottica di sviluppo della montagna italiana, funzione rientrante tra quelle del soppresso EIM; - l’art. 15 della legge n. 241/1990, prevede che le pubbliche Amministrazioni possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeinteresse comune;
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Samples: Convenzione Operativa Tra
PREMESSO CHE. Le parti sottoscrittrici sono organismi di diritto pubblico, cui la legge ha affidato il DiPoFamcompito di soddisfare interessi pubblici che hanno trovato ampia convergenza nell’oggetto del presente Accordo, come meglio verrà esplicitato nel seguito. • La Puglia è attualmente impegnata nell’attuazione delle azioni programmate nei Piani di Sviluppo Strategici delle Zone Economiche Speciali - ZES interregionali Ionica e Adriatica, approvati rispettivamente con DGR n. 612 del 29/03/2019 (Burp n.50/2019) e DGR n. 839 del 07/05/2019 (Burp n.53/2019), in virtù conformità a quanto previsto dal Regolamento di cui al DPCM n.12/2018, istituite rispettivamente con DPCM del 6 giugno 2019 e DPCM del 3 settembre 2019. • I Piani di Sviluppo Strategici approvati promuovono la competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni e dei traffici portuali, la creazione di nuovi posti di lavoro e il rafforzamento del tessuto produttivo e logistico attraverso stimoli alla crescita industriale e all’innovazione. • In linea con quanto previsto dalla normativa vigente (cfr. Allegato I del DPCM del 1° ottobre 2012 25/01/2018 n.12) la Regione Puglia ha inteso altresì promuovere e favorire l’attribuzione delle aree disponibili e non assegnate e a tal fine, con D.D. n. 155 del 18.07.2019 (art. 19Burp n.84/2019) della Dirigente della Sezione Attività Economiche, commi 1 Artigianali e 2)Commerciali, è la struttura stata avviata una procedura ad evidenza pubblica destinata ai Comuni pugliesi che hanno candidato ulteriori aree di supporto loro competenza per entrare a far parte del perimetro ZES. • Il nuovo modello organizzativo regionale “MAIA”, di cui al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto Decreto del Presidente della Giunta Regionale (DPGR) n. 443 del Consiglio dei ministri 31 luglio 2015, così come modificato dal DPGR n. 304 del 10 marzo 2009maggio 2016, registrato alla Corte dei Conti individua nelle Agenzie Regionali gli enti elettivamente preordinati alle attività di exploration e che operano per il 28 aprile 2009miglioramento di processi e procedure, regpromuovendo percorsi di rinnovamento ed efficientamento, nonché definendo, attuando e valutando politiche di sviluppo strategico. n. 4• Con X.X. x. 00 xxx 0 xxxxxxxx 0000 xx Xxxxxxx Xxxxxx ha istituito l’Agenzia Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET). Ai sensi di quanto disposto dall’art.2, foglio n. 2017, ASSET è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale un organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione operativo che opera a supporto della Regione nonché, nei casi previsti dal co.5, anche a supporto di altre pubbliche amministrazioni, ai fini della definizione e gestione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per mobilità, la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea qualità urbana, le opere pubbliche, l’ecologia e il Comitato paesaggio, nonché ai fini della prevenzione e la salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici e sismici. Lo stesso articolo assegna all’Agenzia svariati compiti, fra i quali supporto ai processi di pianificazione strategica regionale integrando i temi della mobilità, accessibilità, rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile, tutela paesaggistica, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente, rilevazione, analisi e pubblicazione dei dati sulla mobilità regionale e i suoi processi evolutivi, ai fini della determinazione dei servizi minimi e della rispondenza del sistema dei trasporti alle esigenze economiche e sociali della comunità regionale, assistenza tecnica alle strutture regionali nella definizione degli strumenti di programmazione regionale in coordinamento con la programmazione interregionale e nazionale, con i Progetti speciali e con gli accordi di programma quadro a carattere regionale o interregionale, promuovere la pubblica utilità delle opere di interesse regionale, supporto tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - alla Regione Puglia per il monitoraggio e la mappatura delle grandi opere e dei programmi di opere pubbliche realizzate nel territorio regionale. • L’ASSET ha svolto un ruolo di supporto tecnico al Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia affiancando la commissione di valutazione, nell’ambito dell’Avviso pubblico a favore degli Enti locali (D.D.160/155 del 18.07.2019) per l’attribuzione delle aree residue e non assegnate, nella verifica circa l’assenza di vincoli sulle aree candidate, la consistenza e le caratteristiche delle aree stesse. In continuità con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017finora svolto, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, opportuno che l’Agenzia cooperi con particolare attenzione alle sezioni primavera la Regione Puglia per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sostenere le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema fasi di monitoraggio e governance tecnico delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)aree ZES nel loro complesso, che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione nella costruzione di un sistema di indicatori utili al comunicazione e marketing delle stesse che parta dalla caratterizzazione delle aree e dei relativi servizi per offrire gli strumenti idonei ad accompagnare la fase di attuazione delle ZES favorendo l’attrazione degli investimenti. • La Regione Puglia, con la Legge Regionale 30 dicembre 2020, n.35 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia - Legge di stabilità regionale 2021”, all’art.43 “Pianificazione strategica delle reti produttive e delle attività economiche nelle ZES” ha espressamente previsto che “Al fine di garantire un monitoraggio costante e puntuale dello sviluppo delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione reti produttive e misurazione dell’andamento delle attività economiche, con particolare riferimento ai nuovi insediamenti produttivi e agli ampliamenti degli interventi a sostegno del reddito insediamenti esistenti, la Regione promuove la sottoscrizione di accordi di collaborazione con le agenzie strategiche e gli altri enti coinvolti nel processo di attuazione delle famiglie a carattere nazionale Zone economiche speciali (bonus nido dell’INPSZES), regionale e provinciale;”.
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Samples: Accordo Di Cooperazione
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù ruolo dell’associazionismo e del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 volontariato è promosso e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio ribadito dalla stessa legge 328/2000 “Legge quadro per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione interventi e servizi sociali” - nonché dalla Legge regionale 2/2003 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di istruzione interventi e servizi sociali”, che stabilisce, all’art. 2, tra i principi generali, la centralità delle comunità locali, la partecipazione dei cittadini e delle associazioni sociali, nonché il concorso – art. 5 – dei soggetti del Terzo settore e dei soggetti senza scopo di lucro che “partecipano alla programmazione, progettazione, realizzazione ed erogazione degli interventi del sistema locale dei servizi sociali a rete, nei modi previsti dalla nascita sino a presente legge e dalle leggi di settore”; - la Legge Regionale n.8 del 2014 "Legge di semplificazione della disciplina in materia di volontariato o di promozione sociale, servizio civile. Istituzione della giornata del cittadino solidale", prevede la possibilità di stipulare convenzioni con le organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale da almeno sei annimesi per l’erogazione di prestazioni e stabilisce i criteri di priorità per le convenzioni e la possibilità di stipulare convenzioni dirette con le organizzazioni iscritte che dimostrino un adeguato grado di capacità ad assolvere gli impegni derivanti dalle convenzioni stesse; - il D.Lgs. 3/07/2017, n.117 "Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n.106" all'art.2 riconosce il valore e la funzione sociale degli enti del d.lgs. n. 65/2017 prevede Terzo settore, dell'associazionismo, dell'attività di volontariato e della cultura e pratica del dono quali espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo; - la progressiva istituzione Delibera di Comitato di Distretto n° 2 del 4 febbraio 2021 “Sistema integrato Progetto per l'implementazione di educazione esperienze di residenzialità e autonomia del Dopo di Noi – Approvazione” ha approvato il Progetto per l’implementazione di residenzialità e autonomia del Dopo di Noi che definisce gli obiettivi cardine, i soggetti coinvolti ed i loro ruoli, le caratteristiche dei partecipanti, i contenuti e le metodologie del progetto di residenzialità, mantenendo come principio base la collaborazione tra soggetti pubblici, associazioni del territorio e comunità locale; - la programmazione degli interventi a favore delle persone disabili in merito ai temi della Vita indipendente e del Dopo di Noi si è sviluppata ponendo al centro la tematica dell’abitare e dell'autonomia e che in tale direzione si sono sviluppati progetti per la promozione di esperienze di convivenza e di istruzione sperimentazione di autonomia per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, persone con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003)disabilità; - il 29 ottobre 2009 percorso si è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni svolto con la metodologia della co-programmazione e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale co-progettazione in collaborazione con Unione, Ausl, Asp e associazioni del territorio che si occupano di disabilità costituite nel Tavolo disabilità distrettuale ed in particolare con l'Associazione di genitori Magicamente Liberi che opera sul territorio con lo scopo statutario di favorire il Ministero dell’Economia raggiungimento delle autonomie sociali e delle Finanze, abitative per le Regioni e la Provincia Autonoma di Trentopersone con abilità differenti; - per la realizzazione di progetti di residenzialità e di sperimentazione di autonomia si è reso disponibile, attraverso un percorso di individuazione ad evidenza pubblica e successiva ristrutturazione, un alloggio situato presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistentiComune Savignano sul Xxxxxx; - il Dipartimento l’Unione Terre di Economia dell’Università Ca’ Foscari Xxxxxxxx intende procedere alla stipula della seguente convenzione con l’Associazione Magicamente Liberi APS (qualificata da anni di Venezia, sempre nell’ambito dei processi esperienza a contatto con le tematiche legate alla “Vita Indipendente”) per la realizzazione del Progetto innovativo e sperimentale per l'implementazione di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori esperienze di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa residenzialità e quindi intende realizzare momenti autonomia del Dopo di studio Noi; Tutto ciò premesso e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;considerato,
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PREMESSO CHE. il DiPoFamL’AOU di Sassari in attuazione di quanto previsto dalle legge 7 agosto 2015 n. 124, la quale promuove la possibilità per le pubbliche amministrazioni di stipulare apposite convenzioni che favoriscano una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro, ha manifestato, mediante l’avviso pubblico del 02/12/2022, di voler acquisire manifestazioni d’interesse di persone fisiche e/o giuridiche che siano interessate a sottoscrivere convenzioni non onerose, volte a offrire al personale dell’AOU di Sassari, sconti e/o tariffe agevolate per usufruire di beni e/o servizi; - L’AOU di Sassari stipula le predette convenzioni senza incorrere in situazioni di conflitto di interesse, in virtù quanto l’utilizzo o meno degli sconti da parte del DPCM personale dipendente è libera e non vincolante, il dipendente è libero di utilizzare o meno lo sconto in convenzione; - La società con diversa natura giuridica IL MIO SOLE S.R.L ha manifestato il proprio interesse alla stipula di una convenzione non onerosa a favore del 1° ottobre 2012 (art. 19personale dell’AOU di Sassari, commi 1 escludendo sin dall’origine qualsivoglia obbligo, specialmente di natura economica, a carico dell’Azienda; - Ai fini della presente convenzione, la S.C. “Affari generali, Convenzioni e 2)rapporti con l’Università”, nell’ambito delle proprie competenze, è la struttura preposto alla disposizione delle attività propedeutiche alla sottoscrizione di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e apposite convenzioni, ovvero a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte disciplinare le sue componenti modalità e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - tempistiche per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, perfezionamento della stessa e potrà porre in essere un monitoraggio periodico circa la qualità del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018servizio reso dai soggetti convenzionati, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta valutare la permanenza dell’interesse dell’AOU di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e Sassari ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione fini dell’accoglimento di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeeventuale rinnovo;
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 rubricata “Nuove norme sul procedimento amministrativo” prevede la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; • l'art. 3, in virtù della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del DPCM mercato del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2lavoro”), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione richiamata dall’art. 12 della Legge Regionale 17 maggio 2016, n. 9 (“Disciplina dei servizi e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per il lavoro”, nel disciplinare la famiglia”partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il Lavoro (CSL) sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro • a far data dal 1° luglio 2016, per gli Affari regionali con delega effetto dell’art. 36 della L.R. 17 maggio 2016, n. 9, la Regione subentra nelle funzioni e nei compiti attribuiti alle Province dalla Legge Regionale 5 dicembre 2005, n. 20 rubricata “Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statolavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, inoltren. 9, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore lavoro e servizi all’impiego.” per l’esercizio delle quali acquisisce il personale individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla data di entrata in vigore della famiglialegge, numerosi interventi a favore il contenzioso e i procedimenti in corso; • per effetto dell’art. 36 comma 2, lett. d) della L.R. n. 9/2016, al trasferimento dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale beni mobili e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo immobili si applica l'articolo 1, comma 196, stabilisce che lettera b) della legge 7 aprile 2014, n. 56 rubricata “alle bambine Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali fusioni dei comuni”; - per • il raggiungimento Comune di tali finalitàNuoro ha richiesto all’Amministrazione Provinciale di Nuoro la disponibilità dei locali di proprietà della medesima Amministrazione, l’articolo 1siti in xxxxx xxx Xxxxxx, comma 2x. 00, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018x Xxxxx, al fine di promuovere iniziative volte poterli concedere all’ASPAL come sede del Centro per l’impiego; • l’Amministrazione Provinciale di Nuoro, con deliberazione n. 52 del 14/06/2017, ha approvato l’allegata proposta di deliberazione avente per oggetto: “Concessione in comodato d'uso gratuito temporaneo dell'immobile Viale del Lavoro di proprietà della Provincia di Nuoro al Comune di Nuoro per adibirlo a sede del Centro per l'impiego ASPAL.”; • sussistono ragioni di interesse generale in quanto i servizi da erogare presso tali locali sono rivolti ad assicurare un’offerta un utenza provinciale, pertanto si ritiene di servizi educativi dover concedere allo scopo al Comune di Nuoro, per l’utilizzo quale sede del Centro per l’impiego di Nuoro dell’ASPAL, l’uso gratuito dell’immobile di proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Nuoro sito in viale del Lavoro, n. 26 distinto in catasto al foglio n. 52 mappale n. 2682 sub 1 • gli strumenti normativi impongono di considerare i beni comunali, qualunque sia il loro regime giuridico, strumentali al raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione razionalizzazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;loro uso.
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Samples: Contratto Di Comodato D’uso Gratuito Di Immobili Fra La Provincia Di Nuoro E Il Comune Di Nuoro
PREMESSO CHE. Sapienza Università all’interno della propria offerta formativa assicura una formazione universitaria di primo e secondo livello, nonché la padronanza di strumenti culturali e metodologici tali da permettere una adeguata impostazione di questioni tecniche, giuridiche, teoriche e pratiche, generali e speciali, di casi e di fattispecie; - Sapienza Università nell’ambito della propria offerta formativa prevede la possibilità di iscrizione a Corsi singoli; - i Corsi singoli sono insegnamenti attivati presso Sapienza Università che è possibile frequentare allo scopo di sostenere un esame finale e di ottenere i relativi Crediti Formativi Universitari; - nella Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale (ICI) è individuabile l’insegnamento di “Radiation Protection” che rappresenta l’insieme di leggi, regole e procedure tese alla protezione della popolazione e dei lavoratori dagli effetti nocivi delle radiazioni ionizzanti, e si basa sugli obiettivi dell’ICRP, perseguiti grazie l’introduzione dei tre principi fondamentali di radioprotezione della giustificazione, della ottimizzazione e della limitazione del rischio individuale; - il DiPoFam, in virtù menzionato insegnamento può essere frequentato come corso singolo ai sensi dell’art. 41 comma 1 del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Regolamento per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti gli studenti e le sue problematiche generazionali; - studentesse dei corsi di laurea e laurea magistrale emanato con decreto DR n. 3717/2022, Prot. N. 0115101, del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia 19/12/2022 “quale organismo Per ragioni di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliaaggiornamento culturale e di integrazione di competenze professionali”; - ISIN nel corso del 2022 ha bandito procedure di concorso per l’assunzione di nuovo personale tecnico che si sono concluse con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia l’inserimento nei ruoli dei candidati risultati vincitori nel mese di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliagennaio 2023; - Il programma triennale della formazione di ISIN approvato con il DPR determina del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione Direttore dell’ISIN n. 13 del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato27 gennaio 2023 prevede, tra l’altro, a fornire l’attivazione di corsi di formazione in materia di “Radiation Protection” con l’obiettivo di favorire in tempi rapidi l’inserimento del personale neoassunto nella piena operatività dell’esercizio dei compiti istituzionali, e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educatividi migliorare le conoscenze tecniche del personale già in servizio; - ISIN intende sottoscrivere una convenzione con la Sapienza Università per consentire ad alcune unità del personale, con particolare attenzione individuate nell’allegato “1” in base alle sezioni primavera per bambini attività da 24 a 36 mesi di etàsvolgere nell’ambito dell’organizzazione dell’ISIN, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, frequentare l’insegnamento di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - “Radiation Protection” come corso singolo ai sensi dell’articolo 141, comma 21 del Regolamento per gli studenti e le studentesse dei corsi di laurea e laurea magistrale emanato con DR n. 3717/2022, Prot. n. 0115101, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale19.12.2022;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam− la legge 5 gennaio 1994, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 n. 36 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega recante Disposizioni in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea risorse idriche) tutela le risorse idriche e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliane disciplina gli usi, ivi compresi quelli produttivi; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo − l’articolo 1, comma 11 della stessa legge 5 gennaio 1994, n. 36 stabilisce, in particolare, che “tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà”; − il successivo articolo 2, comma 1 della medesima legge n. 36/1994, inoltre, stabilisce che “alle bambine l’uso dell’acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli usi del medesimo corpo idrico superficiale e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, sotterraneo. Gli altri usi sono ammessi quando la risorsa è sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell’acqua per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali il consumo umano”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - − ai sensi dell’articolo 13 della medesima legge n. 36/1994, spetta all’Autorità di bacino la competenza a definire ed aggiornare periodicamente il bilancio idrico, inteso come strumento diretto ad assicurare l’equilibrio fra le disponibilità di risorse reperibili o attivabili nell’area di riferimento ed i fabbisogni per i diversi usi, nonché a adottare, per quanto di competenza, le necessarie misure per la pianificazione dell’economia idrica in funzione degli usi cui sono destinate le risorse medesime; − ai sensi dell’art. 4, comma 21 lett. e) della medesima legge n. 36/1994 e del successivo DPCM 4 marzo 1996 (recante “Disposizioni in materia di risorse idriche”), le misure di emergenza (orientate alla riduzione degli impatti negativi di situazioni di deficienza idrica eccezionale) sono attribuite alla competenza della Protezione Civile, mentre le misure di prevenzione (orientate, dal canto loro, a ridurre la vulnerabilità del d.lgssistema) e di contrasto delle situazione di criticità idrica derivante da magre (con assegnato Tr) sono attribuite alla competenza degli enti responsabili della pianificazione e della gestione ordinaria delle derivazioni e dei relativi impianti; − l’art. 6 settembre 28, comma 1 della medesima legge n. 36/1994 prevede, altresì, che “Nei periodi di siccità e comunque nei casi di scarsità di risorse idriche, durante i quali si procede alla regolazione delle derivazioni in atto, deve essere assicurata, dopo il consumo umano, la priorità dell’uso agricolo”; − ai sensi della legge 18 maggio 1989, n. 322183 e del D. Lgs. 11 maggio 1999, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese n. 152 e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanzes.m.i., le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento, ciascuna secondo il proprio Statuto e i propri regolamenti, hanno in via di approvazione appositi Piani per la tutela e il razionale utilizzo delle risorse idriche, nei confronti dei quali il presente accordo può costituire, con riguardo agli aspetti legati ai fenomeni di siccità, una modalità di coordinamento o un’anticipazione di quanto già previsto nei sopraccitati progetti di Piano; − il D. Lgs. n° 387/03, che accoglie la direttiva europea 2001/77/CE relativa allo sviluppo d’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, all’articolo 1 stabilisce la necessità di: “… promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili alla produzione di elettricità nel relativo mercato italiano e comunitario …”; − con Decreto in data 28 luglio 2004, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha emanato le “Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del minimo deflusso vitale, di cui all'articolo 22, comma 4, del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152”; − il Registro Italiano Dighe ha designato quale suo rappresentate nel Comitato d'indirizzo il dott. xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxx, Direttore Generale. Il rappresentante del RID potrà delegare, su specifiche tematiche da trattare, un dirigente della sede centrale o delle sedi periferiche; − situazioni di ridotta disponibilità idrica e le magre che di conseguenza si possono verificare nel reticolo idrografico afferente al fiume Po possono esporre a rischio sia importanti ed estesi comprensori agricolo - irrigui, sia il Dipartimento normale esercizio delle centrali di Economia dell’Università Ca’ Foscari produzione di Venezia è fortemente interessato energia elettrica che da tale fonte si approvvigionano, nonché di quelle chiamate a contribuire garantire la copertura del fabbisogno di energia del sistema elettrico dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale dell’energia elettrica (GRTN); − per fare fronte a tali situazioni si reputa indispensabile costruire una base di conoscenza dell’evoluzione in tempo reale del bilancio idrico di bacino padano, al fine di acquisire dati ed elementi utili a prevenire, per quanto possibile, le situazioni sopra richiamate. − nel bacino del Po le riserve idriche sono utilizzate nei limiti delle disponibilità e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito sulla base delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali concessioni e delle relative procedure regolamentazioni vigenti; − detti utilizzi sono normalmente gestiti con criteri di sviluppoottimizzazione per i diversi usi, nonché in modo particolare per l’uso idropotabile, irriguo e idroelettrico; − sulla base dell’esperienza condotta per fronteggiare la siccità eccezionale verificatasi nel corso della primavera - estate 2003, nel corso di un incontro tenutosi il 2 dicembre 2003 tra i soggetti coinvolti, sono state evidenziate le esigenze e le criticità indotte da eventi di siccità prolungata ed estesi a individuare buone pratiche esistentitutto il bacino del Po; - il Dipartimento − oltre alla fornitura idropotabile in alcuni ambiti montano – collinari del bacino, le criticità principali nelle situazioni di Economia dell’Università Ca’ Foscari scarsità di Veneziarisorsa si evidenziano sulle principali aste fluviali di pianura, sempre nell’ambito dei processi relativamente all’approvvigionamento irriguo estivo da un lato e, dall’altro, alla garanzia della produzione energetica di governancebase da parte delle centrali idroelettriche e termoelettriche situate lungo tali aste fluviali, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori ovvero poste in serie su alcuni canali a prevalente uso irriguo − d’altra parte, nel periodo estivo l’utilizzazione della risorsa invasata nei serbatoi di ricerca per superare la logica regolazione stagionali a servizio degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricercaimpianti idroelettrici alpini è, assieme agli altri protagonisti del sistemanei limiti delle leggi, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie concessioni e delle innovazioni regolamentazioni vigenti, orientata alle esigenze della produzione di energia − in periodi primaverili ed estivi caratterizzati da scarsi apporti pluvio-nivali nelle pubbliche amministrazioni)zone montane, che sviluppa e diffonde metodologie alla base degli eventi di crisi idrica, vi è anche per l’innovazione organizzativa e gestionaletali invasi la difficoltà ad accumulare risorse da impiegare per la produzione di energia nei periodi dell’anno di maggiore richiesta; − allo scopo di far fronte alle esigenze di cui ai punti precedenti, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativanel citato incontro del 2 dicembre 2003, il benchmarking Segretario Generale dell’Autorità di bacino del fiume Po ha formulato la proposta di un’attività collegiale e il miglioramento della qualità continuativa di controllo e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento di previsione, delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività possibili situazioni di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi siccità e/o altri servizi integrativi di carenza idrica nel bacino del Po; − in virtù di quanto sopra precisato, si ritiene necessaria un’attività “unitaria” (cioè condotta in comune con tutti i principali soggetti competenti o interessati agli usi dell’acqua) finalizzata alla definizione degli elementi e degli strumenti conoscitivi e di controllo del bilancio idrico e alla previsione di eventi di crisi idrica, a livello di bacino idrografico, con la partecipazione attiva di tutti gli enti e i soggetti economici interessati, nel rispetto dell’articolazione delle competenze in materia di risorse idriche fissate dal D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed innovativi agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59.” e, per l’infanziail settore irriguo, dalle leggi speciali nazionali e regionali; − detta proposta è stata accolta dai componenti del gruppo di lavoro e pertanto, a seguito di tale impegno, la Segreteria tecnica dell’Autorità di bacino del fiume Po è stata incaricata dello sviluppo e dell’implementazione dell’attività, avviando a tale scopo una serie di confronti con i soggetti interessati; − sulla base di tali incontri, è stato delineato il contenuto dell’attività, consistente nella realizzazione di una procedura unitaria e coordinata di monitoraggio, controllo e previsione delle disponibilità e delle utilizzazioni idriche nel bacino (nel seguito: “controllo” del bilancio idrico) aggiornati con riferimento a tutte e nella predisposizione di quadri conoscitivi, di scenari e di ogni altro elemento utile per l’allerta e la previsione, al massimo livello possibile, dei prevedibili effetti di eventi di magra eccezionale nel bacino idrografico del Po; − appare opportuno che tale procedura sia basata su appositi strumenti o specifiche tecniche dell’attività, la cui elaborazione deve costituire essa stessa oggetto del presente accordo; − in particolare, sono da considerarsi escluse dal presente accordo le risorse non appartenenti al bacino del Po; tral’Autorità di bacino del fiume Po, il Registro Italiano Dighe, le Regioni d’Italia Xxxxxx– Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Province autonomeVeneto, nonché all’identificazione la Provincia Autonoma di un sistema Trento, il Gestore della Rete di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale Trasmissione Nazionale (bonus nido dell’INPSGRTN), regionale i Consorzi e provinciale;l’AIPO in quanto enti regolatori dei laghi, l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (ANBI), le Aziende produttrici di energia idroelettrica interessate: AEM S.p.A., AEM TORINO S.p.A., C.V.A. S.p.A., EDIPOWER S.p.A., XXXXXX S.p.A., ENEL Produzione S.p.A.,
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’art. 7, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. comma 19, commi 1 e 2del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha soppresso l'Ente Italiano Montagna (EIM), è prevedendo la struttura di supporto al Presidente successione a titolo universale da parte della Presidenza del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliMinistri; - con l’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che le funzioni dell’EIM previste dall’art. 1, comma 1279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono trasferite al Dipartimento per gli affari regionali della medesima Presidenza, con decorrenza 1 dicembre 2010; - l’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che, ai fini dello svolgimento delle funzioni dell’EIM, il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri potrà stipulare apposite convenzioni con gli enti e le istituzioni di ricerca; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 20092021, registrato alla dalla Corte dei Conti il 28 7 aprile 20092021, reg. al n. 4729, foglio n. 2017che ha conferito alla dott.ssa Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, è stato istituito, presso la consigliere del ruolo della Presidenza del Consiglio dei ministri-Ministri, l’incarico di Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia autonomie e la titolarità del centro di responsabilità amministrativa n. 7 (CdR n. 7) “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia e autonomie” del bilancio di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR previsione della Presidenza del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela Consiglio dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazioneMinistri; - il decreto legislativo 13 aprile 2017del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 gennaio 2021, registrato dall’Ufficio del bilancio e per il riscontro amministrativo-contabile al n. 65 recante 143 in data 19 gennaio 2021, e dalla Corte dei Conti al n. 219 in data 27 gennaio 2021, che ha conferito al xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Consigliere del ruolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’incarico dirigenziale di livello generale di Coordinatore dell’Ufficio I “Istituzione del sistema integrato di educazione Ufficio per le politiche urbane e di istruzione dalla nascita sino a sei annidella montagna, a norma dell’articolo 1, commi 180 la modernizzazione istituzionale e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine l’attività internazionale delle autonomie regionali e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali locali”; - il decreto del Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie del 3 giugno 2021, registrato dall’Ufficio del bilancio e per il raggiungimento riscontro amministrativo-contabile, al n. 2411, in data 11 giugno 2021, con il quale è stata conferita al Cons. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Coordinatore dell’Ufficio I “Ufficio per le politiche urbane e della montagna, la modernizzazione istituzionale e l’attività internazionale delle autonomie regionali e locali”, delega per la gestione, con i relativi poteri di tali finalità, l’articolo 1, comma 2spesa, del d.lgscapitolo 451, CdR n. 7, U.P.B. n.7.1.2. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anniInterventi”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 4 del d.lgs. n. 322/1989 edecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010, nell’ambito delle finalità istituzionali del DARA ed in particolare per dare continuità alle competenze dell’EIM, rientrano le attività di ricerca sui territori montani ed in particolare quelle legate ai diversi aspetti ambientali e territoriali, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centralinazionali, regionali e locali di sviluppo, promozione e sull’interazione con soggetti privatitutela dei territori montani; - i laboratori di Geomorfologia e di Mineralogia del Dipartimento di Scienze dell’Università svolgono da tempo studi riguardanti tematiche di monitoraggio ambientale e di gestione ed analisi di dati territoriali in una ottica di sviluppo della montagna italiana; - le attività previste nella Convenzione sottoscritta dall’Università e dal DARA in data 26 Novembre 2012 e rinnovata in data 27 maggio 2016 sono state concluse proficuamente; - le attività scientifiche previste nella Convenzione sottoscritta dall’Università e dal DARA in data 29 ottobre 2018 sono state concluse ottenendo i risultati previsti, realizzando così come presentati nella relazione finale, inviata in data 30 settembre 2021 e integrata in data 15 ottobre 2021 e 28 ottobre 2021; - l’art. 15 della legge n. 241/1990, prevede che le proprie finalità attraverso pubbliche Amministrazioni possano stipulare tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeinteresse comune;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artpresente accordo si riconduce allo schema generale di cui all’art. 1915 della L.241/90 ed è pertanto soggetta alle disposizioni di cui dall’art.11 della citata normativa, commi 1 2 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto3; - ai sensi dell’articolo 1della legge regionale del 27 aprile 2016, comma 2n° 8, l'Agenzia può sottoscrivere conven- zioni e accordi con gli enti locali per le finalità previste nella su menzionata Legge Regionale per l'utilizzo del d.lgs. 6 settembre 1989proprio personale e procedere alla stipula di convenzioni e accordi di col- laborazione di durata pluriennale in forma gratuita, n. 322per la cura, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese sorveglianza, razionale ma- nutenzione, miglioramento e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15valorizzazione del patrimonio ad essa affidato dagli enti locali, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale da altri enti pubblici o da privati e operando di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti norma sulla base di piani forestali particolareggiati e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale con università e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT istituti per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - che il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche Scienze della Vita e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali dell’Ambiente e localil’Agenzia si propongono fini comuni per l’individuazione, anche in tema di monitoraggio il miglioramento e governance la maggiore efficienza delle politiche di inclusione sociale gestione del patrimonio forestale, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione e concernenti lo sviluppo di valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale e dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)beni prodotti, che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionalecosì come previsto dalla L.R. 8/2016, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità anche attraverso attività di ricerca e consulenza sperimentazione in campo economicocampo; -che Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente ha specifiche competenze sullo studio, giuridicomonitoraggio, gestione e conservazione della diversità vegetale e del patrimonio fo- restale della Sardegna, e sull’analisi degli impatti dovuti a eventi climatici o stocastici estremi; -che il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente svolge regolarmente attività di monitoraggio su habitat e specie forestali e di interesse conservazionistico della Sardegna e che il Xxxx. Xxxxxxxx Xxxx, nello specifico, conduce da oltre 10 anni monitoraggi periodici su habitat e specie vegetali del Montiferru; -che lo scorso mese di luglio una gran parte di tali aree sono state interessate da un imponente incendio, comprese aree ricadenti all’interno del Complesso Forestale Montiferru-Planargia, e che pertanto si rendono necessari dettagliati monitoraggi e analisi scientifiche per indiriz- zare e guidare le urgenti attività di gestione e ripristino del territorio; -che si ritiene di estremo interesse, per entrambi gli enti coinvolti, avviare una collaborazione di ricerca specifica su queste aree, anche alla luce della costituzione del nuovo Servizio Studi Ricerche e Progettazioni Comunitarie presso la Direzione dell’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S, as- sicurandone cosi la gestione e la tempestiva esecuzione dei rilievi concordati nell’ambito del gruppo di ricerca; -che i lavori di rilievo e monitoraggio, come pure le ulteriori opere necessarie descritte dal piano sperimentale annuale, oltre che di prevenzione antincendio, saranno effettuati a cura del personale del Complesso Forestale Montiferru-Planargia o altro indicato dal Servizio Territoriale di Oristano dell’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S, con la supervisione e coordinamento del Responsabile Scientifico del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e con la collaborazione del Servizio Studi, Ricerche e Progetti Comunitari della Direzione Gene- rale e del Servizio Territoriale di Oristano; -che le Direttive 23/2014/UE, 24/2014/UE, 25/2014/UE ed in particolare la Direttiva 2014/24/UE esclude dal suo ambito di applicazione tanto le convenzioni che “… non prevedono una remunerazione in cambio di una prestazione contrattuale” (articolo 1, par.6), quanto i contratti che prevedono l’affidamento di un servizio, come previsto dall’articolo 11 e dall’articolo 12 par.4 ed in particolare nel caso di accordo concluso esclusivamente tra due o più pubbliche amministrazioni aggiudicatrici se la cooperazione è finalizzata a conseguire gli obiettivi in comune e di interesse pubblico; -che la Legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme sul procedimento amministra- tivo”, in particolare all’art. 15, prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere accordi per disciplinare le modalità di collaborazione finalizzate allo svolgi- mento di attività di interesse comune; -che le parti ritengono sussistere le condizioni previste all’art. 15 della L. n. 241/90 e riten- gono necessario definire un accordo di collaborazione intesa al monitoraggio della diversità vegetale esistente e al miglioramento delle condizioni ambientali del Complesso Forestale Montiferru-Planargia; -che la determinazione n° 7 del 21 ottobre 2010 dell’ex Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (ora ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione) che ha approfondito con il tema degli accordi tra amministrazioni aggiudicatrici ex articolo 15 della legge 241/1990 delineando «un modello convenzionale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni coordinano l’esercizio di funzioni proprie in vista del conseguimento di un risultato comune in modo complementare e sinergico, ossia in forma di “reciproca collaborazione” e nell’obiettivo comune di fornire servizi “indistintamente a favore della collettività e gratuitamente”. con la presente scrittura privata, da valersi ad ogni effetto di legge, le parti, mentre confer- mano e ratificano la precedente premessa narrativa, formante parte sostanziale e integrante del presente accordo di collaborazione, concordi stipulano e convengono quanto segue: Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente si impegna a redigere il piano speri- mentale annuale, a curare la gestione scientifica della sperimentazione e a collaborare con l’Agenzia per l’esecuzione dei rilievi e monitoraggi nei cantieri forestali di Pabarile (Santu- lussurgiu) e Tresnuraghes. L’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S si impegna a collaborare con il Dipartimento Scienze della Vita e dell’Ambiente, in forma gratuita, a tutte le attività necessarie indicate nel piano sperimentale elaborato dal medesimo Dipartimento, come previsto dalla Legge istitutiva n.8/23018. La durata del presente accordo di collaborazione è stabilita in anni 6 (sei), dalla firma della presente, rinnovabile, previa proposta da parte dell’Ente almeno 12 mesi prima della sca- denza, per un eguale periodo. Le parti potranno modificare o rescindere dal presente accordo di collaborazione con preavviso di almeno 60 giorni. Per consentire una razionale e sinergica gestione l’Agenzia, sulla base del piano sperimen- tale, provvederà all’inserimento delle attività nella programmazione forestale annuale e triennale relativa al Complesso Forestale Montiferru-Planargia, in cui saranno descritte le attività da eseguire e il numero approssimativo di giornate occorrenti. Gli interventi facenti parte della programmazione annuale e triennale del Complesso Forestale Montiferru-Planar- gia saranno, se necessario, sottoposti ad approvazione degli organismi competenti con indi- zione, a cura dell’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S, di conferenza dei servizi ai sensi della legge 7 agosto 2015, n. 124 così come modificato dal D.lgs. 30 giugno 2016, n. 127. L’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. metterà a disposizione per l’attuazione delle attività di cui ai pre- cedenti articoli, il proprio personale tecnico e amministrativo, organizzativononché quello operativo, statistico, dell’informazione i mezzi e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Universitàle attrezzature necessarie. Il Servizio Territoriale di Oristano individuerà, in relazione sede di programmazione, le risorse umane che potrà destinare alla realizzazione delle attività, le azioni saranno commensurate secondo le disponibilità delle risorse. I dati risultanti dai rilievi e monitoraggi previsti nella pianificazione annuale degli interventi e dei rilievi dovranno essere condivisi con il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, per tramite del Responsabile Scientifico dell’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. Analogamente perverranno al Servizio studi, ricerche e progetti comunitari, per tramite del Servizio Territoriale, il time-sheet delle attività con indicate le giornate lavorative impiegate, il numero di persone impegnate e i costi annuali sostenuti per la manodopera e per i materiali di consumo utilizzati. Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente metterà a disposizione il proprio per- sonale strutturato e il know-how scientifico necessario per pianificare e implementare le attività di monitoraggio e di ricerca previste dal presente accordo di collaborazione. La collaborazione non comporta oneri aggiuntivi per il Dipartimento. L’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S assume tutti gli oneri relativi all’esecuzione degli interventi di cui al piano sperimentale nel rispetto delle pattuizioni di cui precedente art. 4, trattandosi di bene in attualità di gestione. Sono di competenza dell’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S, che li farà propri, gli introiti derivanti dalla vendita dei prodotti ritraibili al netto di quelli da destinare alle rispettive attività scientifiche. Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e l’Agenzia si impegnano a partecipare congiuntamente a bandi regionali, nazionali o europei (esempio POR, LIFE, PSR, etc.) al fine di recuperare risorse economiche necessarie all’implementazione della collaborazione e all’attuazione del piano sperimentale. Per consentire l’aumento di competenze tecnico- scientifiche e competitività, potranno essere coinvolti alla partecipazione del bando anche altri soggetti pubblici e privati (enti, agenzie, università, fondazioni, privati ecc.). Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente nomina quale Responsabile Scienti- fico del presente accordo di collaborazione il Xxxx. Xxxxxxxx Xxxx, mentre l’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S nomina quale Responsabile Scientifico il Dr. Xxxxxx Xxxxxxx, Direttore del Servizio studi ricerche e progetti comunitari e, quale Responsabile Tecnico, il Dr. Xxxxxxx Xxxxxx, responsabile del Complesso Forestale Montiferru-Planargia, i quali saranno i rispet- tivi referenti per il Dipartimento e per l’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. Il Responsabile Scientifico del Dipartimento presterà tutta l’assistenza necessaria alla redazione del programma annuale e triennale per la gestione delle parcelle sperimentali. Il personale di entrambe le Parti contraenti è tenuto ad uniformarsi ai Regolamenti Discipli- nari e di Sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti al presente accordo di collaborazione nel rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. Gli Enti firmatari il presente accordo di collaborazione si impegnano, nella fase di divulga- zione dei risultati della ricerca, in qualsiasi forma essa sia, ad indicare come coautori, i refe- renti scientifici e il referente tecnico. Ciascuna delle parti si impegna a condividere il proprio know-how da impiegare per le fina- lità dell’accordo di collaborazione e nei limiti della sua utilizzabilità per il conseguimento dei risultati di cui al presente accordo. Non è consentito l’impiego di tale know-how per scopi estranei a quelli di cui al presente accordo. tati e delle attività comuni. I risultati e la documentazione derivanti dal presente accordo di collaborazione sono di proprietà di tutte le Parti sottoscrittrici che potranno utilizzarli nell'ambito dei propri compiti istituzionali. La concessione a terzi dei diritti sui Risultati congiunti della ricerca dovrà avvenire nel rispetto del principio secondo il quale ciascun Partner è proprietario e potrà disporre liberamente di detti Risultati, fermo restando che do- vrà essere menzionata la compartecipazione finanziaria delle Parti. La comunicazione a terzi, la divulgazione e la pubblicazione dei risultati di cui sopra, do- vranno essere sempre concordate tra le parti. Nelle eventuali pubblicazioni si dovrà esplicitamente far riferimento al presente Accordo di Collaborazione. La presente convenzione sarà registrata in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi degli artt. 5 e 39 del DPR n. 131/86. Le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte che ne farà richiesta. Il presente accordo viene redatto in un unico originale in formato digitale, e sottoscritto con firma digitale giusta la previsione di cui all’art. 6, co. 6, del D.L. 145/2013 convertito con Legge 9/2014. L’imposta di bollo è assolta in modo virtuale da DISVA, ai sensi l'art. 15 del DPR 642/1972, come da autorizzazione prot. n. 71777 del 11/05/2011, rilasciata dall’Agen- zia delle Entrate – Direzione Provinciale di Cagliari – Ufficio Territoriale di Cagliari 1. Le Parti dichiarano reciprocamente di essere informati (e, per quanto di ragione, espressa- mente acconsentire) che i “dati personali” forniti, anche verbalmente per l’attività pre-con- venzionale o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione del presente ac- cordo di collaborazione, vengano trattati esclusivamente per le finalità istituzionalidella stessa, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFammediante consultazione, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i elaborazione, interconnessione, raffronto con altri dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o ogni ulteriore ela- borazione manuale e/o automatizzata e inoltre, per fini statistici, con esclusivo trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il proseguimento dei propri fini istituzionali, nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali degli Enti firmatari il presente accordo e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679 e successivi decreti di adeguamento della normativa nazionale. Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le Parti come sopra individuate, denominate e domiciliate. Fatta salva la normativa vigente in materia di accesso, nonché quella relativa alla tutela della privacy e sicurezza dei dati e delle informazioni delle pubbliche amministrazioni, tutta la documentazione e le informazioni rese disponibili di cui le Parti verranno in possesso durante l’esecuzione delle attività oggetto del presente atto dovranno essere considerate riservate. E’ fatto divieto alle Parti di modificare, pubblicizzare e trasferire ad altri servizi integrativi ed innovativi in qualsiasi formato la documentazione e le informazioni sopra citate e di utilizzare le stesse per l’infanzia) aggiornati fini diversi dall’esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo. In caso di cessazione dell'Accordo, le Parti potranno richiedere la restituzione di tutto il materiale che presenti o includa informazioni riservate. esterni, la riservatezza di cui al presente articolo. Il presente accordo di collaborazione è stipulato in forma di scrittura privata con riferimento registra- zione in caso d’uso, nella qual circostanza le spese saranno a carico della parte richiedente. Costituisce manifestazione integrale della volontà negoziale delle parti che hanno preso piena conoscenza di tutte le Regioni d’Italia relative clausole, xxx comprese quelle contenute negli atti richia- mati, avendone negoziato il contenuto, che dichiarano quindi di approvare specificamente singolarmente nonché nel loro insieme e, comunque, qualunque modifica al presente atto non potrà aver luogo e Province autonomenon potrà essere provata che mediante atto scritto. Il presente atto sarà impegnativo e vincolante solo dopo la firma tra le parti. Le Parti si impegnano reciprocamente ad adottare, nonché all’identificazione nell’ambito della rispettiva autonomia, tutte le misure idonee ad evitare la commissione di reati/illeciti previsti dal D. Lgs. n.231/ 2001 e successive modifiche e/o integrazioni. La Parti si impegnano a concordare, in uno spirito di reciproca collaborazione, eventuali procedure e adempimenti non specificati nel presente accordo di collaborazione che si ren- dano tuttavia necessari per un sistema ottimale conseguimento degli obiettivi e a definire consen- sualmente eventuali controversie che possano sorgere durante il periodo di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali durata dello stesso. Qualora non sia possibile giungere ad una definizione in via amichevole della con- troversia stessa, per l’infanzia attraverso una ricognizione ogni eventuale vertenza che dovesse sorgere tra le Parti, il Foro compe- tente sarà̀ quello di Cagliari. Ai sensi e misurazione degli interventi a sostegno per gli effetti dell’art. 1341, comma 2 del reddito delle famiglie a carattere nazionale Codice Civile, i sottoscritti dichiarano di approvare specificamente la disposizione di cui agli art. 6, 9, 11, 12, 13. Il presente accordo di collaborazione, sottoscritto dalle parti mediante l’apposizione della firma digitale ai sensi dell’art. 24, del D.Lgs. 07.03.2005, n. 82 Codice dell’Amministra- zione Digitale (bonus nido dell’INPSCAD), regionale se applicabile, è formata da n. 19 articoli e provinciale;si compone di n. 10 (dieci) pagine di carta semplice di scrittura informatizzata. Agenzia Fo.Re.S.T.A.S della Vita e dell’Ambiente – Università degli Studi di Cagliari
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’Amministrazione Capitolina, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati Ente proprietario delle strade pubbliche ricadenti nel proprio territorio, allo scopo di garantire la sicurezza veicolare e pedonale nonché la fluidità della circolazione, deve provvedere alla manutenzione, gestione e controllo tecnico dell’efficienza delle strade, nonché delle relative pertinenze ed arredi; per le strade denominate di Grande Viabilità, elencate nella realizzazione deliberazione di G. C. del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 201722 dicembre 2004, n. 65 recante “Istituzione 1022 e s.m.i. e delle strade dell’EUR, tali compiti sono demandati alla Direzione Urbanizzazioni Primarie e Coordinamento Sottoservizi del sistema integrato Dipartimento Coordinamento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, che provvede con appositi appalti; nell’ambito della gestione del patrimonio della Grande Viabilità si espletano una serie di educazione processi ed attività manutentive differenziate consistenti in interventi di ripristino dei prescritti livelli di sicurezza e funzionalità per l’utenza sulle pavimentazioni stradali e sulle opere di istruzione dalla nascita sino a sei anniarredo (manufatti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, a norma dell’articolo 1segnaletica orizzontale e verticale ecc.); che le attività su strada, commi 180 conseguenti al monitoraggio e 181controllo, lettera epossono trovare una razionale organizzazione unicamente suddividendo il territorio comunale in ambiti operativi indipendenti, in modo da garantire tempestività ed efficacia di intervento; al fine di garantire la manutenzione ordinaria delle caditoie e il ripristino della funzionalità idraulica di tratti della rete fognaria secondaria, si rende necessario attivare un accordo quadro, con un unico operatore economico, ai sensi dell'art. 54, comma 3, del d. lgs 50/2016, per i lavori di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino della funzionalità idraulica di tratti della rete fognaria secondaria afferenti le infrastrutture stradali di competenza Dipartimentale (di cui alla deliberazione della GC n. 1022 del 22 dicembre 2004 e ss.mm.ii.), della legge 13 luglio 2015durata 365 giorni, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzionearticolato 2 lotti, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;seguito riportati:
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PREMESSO CHE. l’art. 7 del DPR 8 marzo 1999, n. 275 prevede la facoltà per le Istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il DiPoFamraggiungimento delle proprie finalità istituzionali • a mente della stessa disposizione, l’accordo può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l’istituzione di laboratori finalizzati, tra l’altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione in servizio del personale scolastico, all’orientamento scolastico e professionale • le Istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a collaborare reciprocamente per l’attuazione delle iniziative afferenti alla sicurezza • tale collaborazione è finalizzata alla promozione della sicurezza, alla miglior realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, al completamento e miglioramento dell’iter formativo degli allievi, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le parti coinvolte, a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l'accrescimento della qualità dei servizi offerti • gli artt. 31 e 33 del D.M. 1 febbraio 2001 n. 44 regolamentano l’adesione delle Istituzioni scolastiche alle reti • la cultura della sicurezza deve diventare patrimonio di tutti i cittadini • la cultura della sicurezza è un concetto trasversale, applicabile a tutti gli ambiti di vita e di lavoro • la Scuola rimane l'agenzia formativa per eccellenza, da cui l'importanza di privilegiare la formazione alla sicurezza in quest’ambito • anche nelle scuole vige l'obbligo di applicazione del D.Lgs. 81/2008, Testo Unico per la sicurezza “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, così come aggiornato dal D.Lgs. 19, commi 1 e 2), è 106/09 • la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Scuola viene indicata come luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e il raccordo delle azioni sicurezza nei luoghi di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche lavoro e, in favore della famiglia particolare, l’art. 11 del D.Lgs. 81/08 prevede l’“inserimento in ogni ambito attività scolastica [omissis] di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche, volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche”, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - cui realizzazione sono previsti finanziamenti ministeriali che potranno essere integrati con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per “risorse disponibili degli istituti” • nelle scuole l’educazione alla sicurezza assume un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea significato importante all’interno dell’area d’intervento “cittadinanza e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - costituzione” I sopraddetti, con il DPR del 31 agosto 2016 è statopresente atto, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per intendono promuovere la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e diffusione della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue cultura della sicurezza ed incrementare le competenze in materia di politiche a favore sicurezza degli allievi delle Istituzioni scolastiche della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi provincia di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Pordenone
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Samples: Accordo Di Rete
PREMESSO CHE. il DiPoFam l’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 rubricata “Nuove norme sul procedimento amministrativo” prevede la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; l'art. 3, in virtù della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del DPCM mercato del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2lavoro”), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione richiamata dall’art. 12 della Legge Regionale 17 maggio 2016, n. 9 (“Disciplina dei servizi e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per il lavoro”, nel disciplinare la famiglia”partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il Lavoro (CSL) sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro a far data dal 1° luglio 2016, per gli Affari regionali con delega effetto dell’art. 36 della L.R. 17 maggio 2016, n. 9, la Regione subentra nelle funzioni e nei compiti attribuiti alle Province dalla Legge Regionale 5 dicembre 2005, n. 20 rubricata “Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statolavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, inoltren. 9, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore lavoro e servizi all’impiego.” per l’esercizio delle quali acquisisce il personale individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla data di entrata in vigore della famiglialegge, numerosi interventi a favore il contenzioso e i procedimenti in corso; per effetto dell’art. 36 comma 2, lett. d) della L.R. n. 9/2016, al trasferimento dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale beni mobili e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo immobili si applica l'articolo 1, comma 196, stabilisce che lettera b) della legge 7 aprile 2014, n. 56 rubricata “alle bambine Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali fusioni dei comuni”; - per il raggiungimento Comune di tali finalitàNuoro ha richiesto all’Amministrazione Provinciale di Nuoro la disponibilità dei locali di proprietà della medesima Amministrazione, l’articolo 1siti in xxxxx xxx Xxxxxx, comma 2x. 00, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018x Xxxxx, al fine di promuovere iniziative volte poterli concedere all’ASPAL come sede del Centro per l’impiego; l’Amministrazione Provinciale di Nuoro, con deliberazione n. 52 del 14/06/2017, ha approvato l’allegata proposta di deliberazione avente per oggetto: “Concessione in comodato d'uso gratuito temporaneo dell'immobile Viale del Lavoro di proprietà della Provincia di Nuoro al Comune di Nuoro per adibirlo a sede del Centro per l'impiego ASPAL.”; sussistono ragioni di interesse generale in quanto i servizi da erogare presso tali locali sono rivolti ad assicurare un’offerta un utenza provinciale, pertanto si ritiene di servizi educativi dover concedere allo scopo al Comune di Nuoro, per l’utilizzo quale sede del Centro per l’impiego di Nuoro dell’ASPAL, l’uso gratuito dell’immobile di proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Nuoro sito in viale del Lavoro, n. 26 distinto in catasto al foglio n. 52 mappale n. 2682 sub 1 gli strumenti normativi impongono di considerare i beni comunali, qualunque sia il loro regime giuridico, strumentali al raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione razionalizzazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;loro uso.
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Samples: Contratto Di Comodato D’uso Gratuito Di Immobili Fra La Provincia Di Nuoro E Il Comune Di Nuoro
PREMESSO CHE. il DiPoFamDecreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19n. 382, commi 1 consente alle Università di stipulare convenzioni con enti pubblici e 2)privati, è al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo svolgimento di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale; - la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Legge 19 novembre 1990, n. 341, prevede che le Università, per la promozione realizzazione dei corsi di studio, nonché delle attività culturali e il raccordo delle azioni formative, possano avvalersi, secondo modalità definite dalle singole sedi, della collaborazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito soggetti pubblici e a garantire privati, con facoltà di prevedere la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo stipulazione di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaapposite convenzioni; - il DiPoFam – Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, ha riordinato la cui Autorità politica delegata disciplina in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei annisanitaria, a norma dell’articolo 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421; - la Legge 24 giugno 1997, n. 196, "Norme in materia di promozione dell'occupazione", individua i tirocini formativi e di orientamento, quali strumenti utili al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; - il Decreto Ministeriale 25 marzo 1998, n. 142, "Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'articolo 18 della Legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento", individua le Università tra i soggetti promotori dei tirocini formativi e di orientamento; - il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della Legge 29 settembre 2000, n. 300”, successivamente aggiornato dalla Legge 125/2008, introduce il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per specifiche tipologie di reato commesse da amministratori e dipendenti di aziende ed enti, che sono pertanto tenute a dotarsi di un Codice Etico; - il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509” prevede, all’articolo 10, che oltre alle attività formative qualificanti, i corsi di studio devono anche contemplare attività formative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento; - il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell'articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, in particolare l’articolo 2, comma 1, commi 180 lettera a), equipara al lavoratore, ai fini dell’applicazione della normativa in materia di salute e 181sicurezza nei luoghi di lavoro, il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento; - il Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009 “Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie” sottolinea la valenza dell'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, come parte integrante e qualificante della formazione professionale nell’ambito delle professioni sanitarie, attribuendo ad essa almeno 60 crediti formativi universitari conseguibili con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati e coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti; - la Legge 30 dicembre 2010, n. 240, “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario” costituisce la normativa di riferimento della riforma del sistema universitario; - il Decreto Legislativo 31 luglio 2020, n. 101, “Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera ea), della legge 13 luglio 20154 ottobre 2019, n. 107117”, all’articolo 1fornisce indicazioni degli obblighi informativi dei soggetti presso cui si svolge il tirocinio; - il Decreto Ministeriale 12 agosto 2020, comma 1n. 446, stabilisce “Definizione delle nuove classi di Laurea ad orientamento professionale in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (LP-01), professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (LP-02), professioni tecniche industriali e dell’informazione (LP-03)” prevede per tali tipologie di corsi di studio una consistente attività di tirocinio, da svolgere necessariamente presso imprese, aziende, studi professionali, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, od ordini o collegi professionali, a cui destinare almeno 48 crediti formativi universitari; - la Legge 8 novembre 2021, n. 163, “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti” prevede, nell'ambito delle attività formative professionalizzanti di specifiche classi di laurea magistrale, che “alle bambine almeno 30 crediti formativi universitari siano acquisiti con lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio; - lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma prevede, tra i compiti dell’Ateneo, lo sviluppo delle relazioni con le altre Università e ai bambiniistituzioni di cultura e di ricerca nazionali e internazionali e favorisce i rapporti con le istituzioni pubbliche e private, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimentocon le imprese e le altre forze produttive, in un adeguato contesto affettivoquanto strumenti di diffusione, ludico valorizzazione e cognitivoverifica dei risultati della ricerca scientifica e della propria attività didattica, sono garantite pari opportunità nonché la promozione e l’utilizzazione di educazione forme di cooperazione con altre Università ed Enti italiani e stranieri, pubblici e privati, in conformità agli obiettivi generali della propria politica culturale di ricerca e di istruzioneinsegnamento, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”nel rispetto della libertà dei singoli; - il Regolamento Didattico di Ateneo contempla la realizzazione di attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, prevedendo inoltre che le attività didattiche, comprese quelle di tirocinio, possano svolgersi, con l’approvazione dei competenti Consigli di Corso di Studio, anche presso qualificati enti pubblici e privati; - il Regolamento dell’Università degli Studi di Parma per il raggiungimento la Sicurezza e la Salute sul Luogo di tali finalitàlavoro intende assicurare, l’articolo 1attraverso l’individuazione dei soggetti e delle relative responsabilità, comma 2competenze, funzioni, obblighi e controlli, un’efficace ed efficiente adozione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; - la presente convenzione recepisce i Protocolli di Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e le Università degli Studi di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Xxxxxx e Parma sia in attuazione dell’articolo 9 della Legge Regionale 23 dicembre 2004, n. 00 x x.x.x., xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx 59 del d.lgs30 maggio 2005, sia per la collaborazione in ambito sanitario, prot. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione 121334 del “Sistema integrato 28 luglio 2016, i cui termini sono stati prorogati per due anni con Delibera Regionale n. 1537 del 6 ottobre 2021; CONSIDERATO CHE - il tirocinio, in quanto previsto dagli ordinamenti didattici dei singoli corsi di educazione studio, ha natura formativa, può essere riconosciuto in termini di crediti formativi e non si configura in alcun modo come rapporto di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”lavoro, perseguendo esclusivamente obiettivi didattici sulla base di quanto appreso dal discente nel percorso di studi; - in attuazione le Parti, come sopra rappresentate e domiciliate, convengono sulla necessità di sviluppare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018lavoro, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi integrare i processi formativi attraverso la diffusione della cultura d'impresa e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercaagevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; - in attuazione con Decreto Rettorale n. 2504 del citato Protocollo14 novembre 2017 è stata autorizzata la Dirigente dell’Area Didattica, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, Internazionalizzazione e Servizi agli Studenti a fornire sottoscrivere le convenzioni di tirocinio relative a studenti e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decretolaureati dell’Università; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;CONVENGONO QUANTO SEGUE
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Samples: Convenzione Unica Di Tirocinio
PREMESSO CHE. in data 04/06/2018 è stato approvato il DiPoFamPiano di Zona 2018-2020 che ha previsto, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 attraverso il lavoro condiviso dei servizi sociali degli 11 Comuni appartenenti all’Ambito Distrettuale n. 2 Brescia Ovest ( Berlingo, Castegnato, Castelmella, Cellatica, Gussago, Ome, Ospitaletto, Rodengo Saiano, Roncadelle, Torbole Casaglia, Travagliato), il ragiungimento dei seguenti obiettivi strategici: L’omogeneità nei criteri di accesso ai servizi; L’omogeneità nei criteri di valutazione della qualità delle strutture e degli interventi, degli indicatori di appropriatezza e dei requisiti di accreditamento volontario; La sperimentazione di nuovi modelli di intervento sociale, con l’attivazione di percorsi di innovazione. - Una delle proposte progettuali presentate dall’Ambito Distrettuale n.2 “Brescia Ovest” alla Regione Lombardia, relative al Piano di zona 2018-2020 (art. 19, commi 1 e 2premialità), è l’avvio del processo di omogeneizzazione dei servizi erogati a livello di Ambito e la struttura possibilità di supporto al Presidente attivare e progettare servizi innovativi con soggetti del Consiglio per Terzo Settore; la promozione prima area di lavoro che è stata individuata è l’Area degli anziani e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalicronicità; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia – L’Azienda Speciale Consortile “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 Ovest Solidale” (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia denominate Azienda “Ovest Solidale”) nell’ambito delle politiche dell’area Anziani e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano Disabili ha programmato una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione riorganizzazione del sistema integrato degli servizi, interventi e azioni riguardanti la domiciliarità delle persone fragili, anziane e disabili, e la revisione delle modalità di educazione progettazione e gestione degli stessi privilegiando, rispetto alle tradizionali forme contrattuali di istruzione dalla nascita sino a sei anniaffidamento dei servizi, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità rapport di sussidiarietà ed i relativi strumenti di relazione, autonomiatra cui la coprogettazione e il partenariato pubblico/privato sociale; – in coerenza con tale orientamento programmatico, creativitàl’Azienda “Ovest Solidale”, apprendimentointende indire, in un adeguato contesto affettivoai sensi dell’art. 7 del DPCM 30.3.2001 e dell’art. 55 del D.Lgs 3.7.2017 n.117, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità una procedura di educazione e evidenza pubblica di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica coprogettazione per la definizione dei decreti attuativi e elaborazione di un progetto integrato di azioni e interventi riguardanti il sostegno domiciliare delle persone fragili, anziane e disabili, e per l’attuazione, in modalità pubblico privato-sociale, delle azioni e degli interventi coprogettati; – in particolare il procedimento di istruttoria pubblica di coprogettazione sarà preordinato alla individuazione di soggetti del decreto legislativo 13 aprile 2017Terzo Settore idonei, n. 65disposti a partecipare all’attività di elaborazione, cui partecipano anche rappresentanti in coprogettazione, del DiPoFamprogetto integrato delle azioni e degli interventi, destinato a concludersi, qualora siano reperiti i finanziamenti e le risorse occorrenti, con un accordo procedimentale di collaborazione tra l’Azienda Ovest Solidale e i soggetti privati coprogettanti costituiti in associazione temporanea di scopo (ATS) per l’attuazione del progetto in partenariato pubblico/privato sociale; - l’8 febbraio 2018– la Responsabile dell’Area Amministrativa dell’Azienda “Ovest Solidale”, al fine in quanto ente procedente, ha disposto l’indizione dell’attuale procedura, ad evidenza pubblica, diretta a verificare l’interesse e la disponibilità di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta formazioni sociali senza finalità di lucro, operanti nel territorio di competenza dell’Ambito Territoriale n.2 “Brescia Ovest”, a coprogettare un progetto esecutivo integrato di servizi educativi e di istruzione di qualitàinterventi riguardanti la domiciliarità delle persone xxxxxxx, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi anziane e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione disabili di cui al decreto legislativo n. 65/2017, all’oggetto e alla costituzione di un partenariato pubblico- privato sociale per la sua attuazione; – con tale provvedimento : • è stato siglato un Protocollo di intesa tra adottato il DiPoFam e il Ministero dell’IstruzioneAll. A) documento preliminare alla coprogettazione del Servizio Assistenza Domiciliare, Università e Ricerca; - approvato da parte dell’Assemblea dei Sindaci in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017data 22/07/2020, e ai poli educativi per l’infanzia, All. B) scheda tecnico/informativa relativamente al Servizio Assistenza Domiciliare (SAD) anno 2019 realizzato negli 11 Comuni dell’Ambito Distrettuale n.2 Brescia Ovest • sono stati approvati lo schema di cui all’articolo 3 del medesimo decretoavviso di indizione di istruttoria pubblica di coprogettazione e i relativi allegati • sono state individuate le modalità di pubblicazione dell’avviso di istruttoria pubblica; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 • è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni individuato il funzionario e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione l’Ufficio responsabili del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeprocedimento;
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PREMESSO CHE. il DiPoFamun Programma di screening oncologico organizzato è un intervento complesso di sanità pubblica caratterizzato dal coinvolgimento di più discipline e professioni, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19controllato nella qualità, commi 1 che deve garantire l’equità nell’accesso, la giusta informazione alla popolazione target e 2), è la struttura una valutazione epidemiologica e dei costi; - i Programmi di supporto al Presidente del Consiglio screening organizzato per la promozione prevenzione dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto sono inclusi nei livelli essenziali di assistenza (LEA) sin dal 2001 e, pertanto, rappresentano un diritto esigibile del cittadino e devono essere garantiti in modo uniforme e senza oneri a carico dell’assistito su tutto il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto territorio nazionale (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte Ministri (DPCM) del 29 novembre 2001 “Definizione dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo livelli essenziali di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliaassistenza”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia DPCM 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confrontoassistenza, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo cui all'articolo 1, comma 17, stabilisce che “alle bambine e ai bambinidel decreto legislativo 30 dicembre 1992, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali n. 502”; - per il raggiungimento di tali finalitàD. Lgs. 124/1998, l’articolo art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”4); - i primi indirizzi nazionali sull’organizzazione dei programmi di screening del carcinoma mammario, della cervice uterina e del colon retto sono stati elaborati dalla Commissione oncologica nazionale con il documento recante le linee guida per la prevenzione, la diagnosi e l’assistenza in oncologia, in attuazione del richiamato d.lgs. Piano Sanitario Nazionale 1994-1996, indirizzi ribaditi, nel contenuto, dalla successiva Intesa Stato – Regioni Rep. Atti n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali1179 dell’8 marzo 2001; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018Legge 138/2004 (art. 2 bis), al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta “rimuovere gli squilibri sanitari e sociali connessi alla disomogenea situazione registrabile tra le varie realtà regionali in materia di servizi educativi e di istruzione di qualitàprevenzione secondaria dei tumori”, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su ha previsto un intervento speciale (Piano nazionale screening 2004 - 2006) diretto alla diffusione e/o al consolidamento, in tutto il territorio nazionale nazionale, dei programmi di screening organizzato per la prevenzione del tumore della mammella, della cervice uterina e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e del colon retto; - il Ministero dell’Istruzionedella Salute, Università in attuazione dell’art. 2 bis della Legge 138/2004 e Ricercadel Piano nazionale della prevenzione 2005-2007 approvato con l’Intesa Stato-regioni rep. atti n. 2271 del 23 marzo 2005 (allegato 2), ha emanato, nel 2006, le raccomandazioni metodologiche e procedurali, basate su evidenze scientifiche, per l’implementazione, in tutto il territorio nazionale, dei Programmi organizzati di screening per la prevenzione del tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto, raccomandazioni indirizzate ai pianificatori regionali e delle aziende sanitarie, nonché ai professionisti coinvolti; - la regione Sardegna, in attuazione del citato ProtocolloPiano nazionale screening 2004 – 2006 di cui alla Legge 138/2004 (art. 2 bis) e del Piano nazionale della prevenzione 2005- 2007, ha approvato, con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 29/2 del 5 luglio 2005, il Dipartimento si è impegnatoPiano regionale della prevenzione 2005-2007 che include, tra l’altro, i Progetti per l’implementazione dei percorsi di screening oncologico organizzato del tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativipartire dagli ambiti territoriali delle ASL identificate “pilota”, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 progressiva estensione a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 tutto il territorio regionale; tali percorsi sono stati consolidati nel corso della vigenza del decreto legislativo Piano regionale della prevenzione 2010-2012 (Deliberazione della Giunta Regionale n. 65 47/24 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003dicembre 2010); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato Programma P-1.4 “Identificazione precoce dei tumori oggetto di screening e presa in sede carico sistemica” del Piano regionale di Conferenza prevenzione 2014-2018 (Deliberazione della Giunta Regionale n. 30/21 del 16 giugno 2015), prorogato al 2019 (DGR n. 33/9 del 26 giugno 2018), adottato in attuazione del Piano nazionale della prevenzione 2014 – 2018 (Intesa Stato Regioni n. 156 del 13 novembre 2014), per il quale si garantisce la prosecuzione delle Regioni attività nell’anno 2020 nelle more della definizione del Piano Nazionale di Prevenzione (Comunicazione Dir. Gen. Assessorato Regionale Sanità prot. 12448 del 21/05/2020), persegue, tra l’altro, gli obiettivi generali di incremento progressivo dell’estensione reale dei Programmi di screening organizzato del tumore della mammella, delle cervice uterina e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale del colon retto, e dell’adesione reale agli stessi, fino al raggiungimento degli interventi standard fissati dai LEA, nel rispetto degli standard qualitativi definiti dalle linee guida nazionali e dei servizi sociali»internazionali e della sostenibilità complessiva del sistema; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT l’Azione P-1.4.1 “Ridefinizione dei percorsi di screening su base regionale, in funzione degli standard di qualità e della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione sostenibilità del sistema” del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle FinanzeP- 1.4, le Regioni e la Provincia Autonoma al fine di Trento; - il Dipartimento migliorare i tassi di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educativeestensione, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare contempla la possibilità di individuare strategie includere nei percorsi di costruzione screening organizzato, con criteri operativi chiari, trasparenti e uniformi, i Centri di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo erogazione ubicati presso le Aziende ospedaliere, secondo un “modello di committenza” definito a livello regionale e l’uso sulla base del fabbisogno individuato a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzialivello locale; - la collaborazione Giunta regionale con la Deliberazione n. 5/32 del 29/01/2019 ha definito il “modello di committenza”, concernente le prestazioni specialistiche di approfondimento diagnostico incluse nei percorsi di screening oncologico organizzato per la prevenzione dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, ivi comprese quelle afferenti all’anatomia patologica, le modalità di valorizzazione economica e di regolamentazione finanziaria delle medesime nell’ambito degli Accordi interaziendali tra il DiPoFam, l’ISTAT ATS Sardegna (committente) e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia le Aziende ospedaliere regionali (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPSerogatori), regionale approvando altresì lo schema tipo di Accordo inter-aziendale e provincialei relativi allegati tecnici;
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 con (art. 19, commi 1 e 2provvedimento dell’ente), n del è la stato approvato il progetto esecutivo inerente i lavori di “Riqualificazione dell’area adiacente al campo sportivo di Ceto con realizzazione di struttura da adibire a spazio feste, completamento edificio ex-municipio da adibire a sede delle associazioni e manutenzione straordinaria con incremento dell’efficienza energetica della palestra comunale” per l’importo complessivo di supporto al Presidente del Consiglio Euro 310.000,00, oltre IVA, di cui Euro 310.900,00 per l’importo a base di gara ed Euro 5.100,00 per gli oneri relativi ai costi per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalisicurezza; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, al progetto è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e attribuito il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con codice unico progetto (CUP) ed il DPR del 31 agosto 2016 codice dell’opera è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”costituito da ; - in attuazione data è stato pubblicato il bando di gara/ è stata notificata la lettera d’invito per l’aggiudicazione dell’appalto di (tipo di appalto) di - alla gara di cui sopra è stato attribuito il codice identificativo gara (CIG) - in seguito all’espletamento della gara d’appalto per i lavori di cui sopra l’impresa (provvedimento dell’ente) del richiamato d.lgs(allegato ) le è stato aggiudicato definitivamente l’appalto per i lavori di “Riqualificazione dell’area adiacente al campo sportivo di Ceto con realizzazione di struttura da adibire a spazio feste, completamento edificio ex-municipio da adibire a sede delle associazioni e manutenzione straordinaria con incremento dell’efficienza energetica della palestra comunale” per l’importo complessivo di IVA esclusa; - l’impresa ha stipulato l’allegata polizza assicurativa ai sensi dell’articolo 104, del D. Lgs. n. 65/201750/2016 e nel rispetto di quanto stabilito dal Capitolato speciale d’appalto con la Compagnia assicuratrice di (Allegato ); - l’ente committente deve acquisire, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato prima del rilascio di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anniconcessioni edificatorie su beni pubblici, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziadocumentazione antimafia ai sensi dell’articolo 83, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto comma 1 del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e RicercaD.lgs. 159/2011; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgsdata prot. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;stata inviata l’ultima comunicazione del
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PREMESSO CHE. l’articolo 1 della legge 13 novembre 2009, n. 172, ha nuovamente istituito il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore Ministero della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliSalute; - l’articolo 47-ter, comma 1, lett. a) del d. lgs. 30 luglio 1999, n. 300, prevede che il Ministero della Salute svolga, tra l’altro, funzioni in materia di programmazione tecnico – sanitaria di rilievo nazionale e indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali con riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni erogate; - l’articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri 11 febbraio 2014, registrato alla Corte dei Conti n. 59, recante il 28 aprile 2009regolamento di organizzazione del Ministero della salute, reg. n. 4prevede che la Direzione generale della programmazione sanitaria svolga, foglio n. 2017tra l’altro, è stato istituitofunzioni di monitoraggio e qualificazione della rete dell’offerta sanitaria, presso la Presidenza realizzazione di misure di appropriatezza ed efficienza, alle attività del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio Sistema nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea Verifica e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliacontrollo dell'Assistenza Sanitaria; - con il DPR decreto del 31 agosto 2016 Presidente del Consiglio dei Ministri 1 febbraio 2017, registrato dalla Corte dei conti in data 28 febbraio 2017 – foglio 218, è statostato conferito al xxxx. Xxxxxx Xxxxxx l’incarico di Direttore generale della programmazione sanitaria - l’articolo 1, inoltrecomma 288, approvato della legge 23 dicembre 2005, n. 266, prevede che presso il IV Piano nazionale d’azione Ministero della salute, al fine di verificare che i finanziamenti siano effettivamente tradotti in servizi per i cittadini, secondo criteri di efficienza ed appropriatezza, sia realizzato un Sistema di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria (SiVeAS); - l’articolo 1, comma 289, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, come modificato dall’art. 1, comma 798, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone che per le finalità di cui al citato comma 288, il Ministero della salute può avvalersi, anche tramite specifiche convenzioni, della collaborazione di istituti di ricerca, società scientifiche e strutture pubbliche o private, anche non nazionali, operanti nel campo della valutazione degli interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzasanitari; - il DiPoFam – la decreto 17 giugno 2006 del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 agosto 2006, ha istituito il Sistema nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria (SiVeAS), di cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia al citato art. 1, comma 288, della legge 23.12.2005, n. 266, definendo le modalità di attuazione ed affidandone il supporto tecnico alla Direzione generale della programmazione sanitaria; - nell’ambito del SiVeAS rientrano tutte le attività di monitoraggio, verifica e l’Adolescenza – controllo dell’assistenza sanitaria, promozione e il Ministero dell’Istruzionevalutazione dell’efficienza gestionale delle strutture sanitarie, dell’Università promozione e valutazione dell’efficacia e della Ricerca – in qualità dell’assistenza sanitaria, promozione e valutazione dell’appropriatezza, accreditamento e organizzazione dell’offerta, riorganizzazione della rete ospedaliera, accessibilità, assistenza socio sanitaria, mobilità sanitaria internazionale, assistenza transfrontaliera, programmazione degli interventi di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella valorizzazione dei centri di eccellenza sanitaria, monitoraggio e qualificazione della rete dell’offerta sanitaria, realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e misure di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazioneappropriatezza ed efficienza; - il decreto legislativo 13 aprile 201730 dicembre 1992, n. 65 recante “Istituzione 502 e successive modificazioni, indirizza le azioni del sistema integrato Servizio sanitario nazionale verso il rispetto del principio di educazione appropriatezza e l’individuazione di istruzione dalla nascita sino a sei annipercorsi diagnostici terapeutici e linee guida e stabilisce l’adozione in via ordinaria del metodo della verifica e della revisione della qualità e della quantità delle prestazioni, a norma dell’articolo al cui sviluppo devono risultare funzionali i modelli organizzativi ed i flussi informativi dei soggetti erogatori; - la legge 30 dicembre 2004, n. 311 e successive modificazioni, che all’art. 1, commi 173 e 174 detta disposizioni volte a garantire il rispetto dell'equilibrio economico-finanziario da parte delle Regioni nonché delle aziende sanitarie, aziende ospedaliere, aziende ospedaliere universitarie ed istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e al comma 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità detta disposizioni in materia di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità piani di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”rientro dai deficit sanitari; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e l’Intesa sancita dalla Conferenza permanente per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017rapporti tra lo Stato, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università le Regioni e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 23 marzo 2005 (Rep. Atti n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e2271/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioniCSR), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza prevede in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;particolare:
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Samples: Accordo Di Collaborazione
PREMESSO CHE. − L’art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000 prevede l’esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei comuni, lasciando piena autonomia sull’individuazione dei soggetti, delle forme e delle metodologie per la concreta attuazione; − il DiPoFamD.L. n. 135/2018, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 1911-bis, commi 1 c. 1, ha prorogato al 31 dicembre 2019 i termini per l’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali e 2)nelle more ha confermato i lavori del tavolo tecnico-politico, è già istituito presso la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Conferenza Stato-città ed autonomie locali con D.L. n.91/2018, per la promozione e il raccordo delle azioni redazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore linee-guida finalizzate all’avvio di un percorso di revisione organica della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega disciplina in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data ordinamento delle province e delle città metropolitane, al superamento dell’obbligo di detto decreto l’Assemblea gestione associata delle funzioni e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statoalla semplificazione degli oneri amministrativi e contabili a carico dei comuni, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e soprattutto di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”piccole dimensioni; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017materia è intervenuta la Corte costituzionale con la sentenza 4 marzo 2019, il Ministero dell’Istruzionen.33, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato secondo la quale i piccoli comuni possono sottrarsi alla gestione associata delle funzioni fondamentali se dimostrano che non si realizzano risparmi attraverso tale tipo di educazione gestione; - comunque che la gestione in forma associata, nella situazione attuale di scarsità di personale, di professionalità, e di istruzione per bambini dalla nascita limiti alle assunzioni, rappresenti la soluzione al momento più idonea a sei anniconseguire una migliore efficienza nella gestione del settore di cui trattasi, e in attesa che vengano emanate specifiche linee-guida. − la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia delibera Consiglio Comunale n° 4 del 10/02/2015 del comune di Chiesina Uzzanese e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi n° 6 del 03/02/2015 del comune di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato Uzzano ha istituito il Gruppo servizio finanziario associato − che in data 7 marzo 2015 è stata siglata la convenzione per lo svolgimento associato del settore finanziario, prorogata con successivi atti atto fino al 30/06/2019; − le delibere Consiglio Comunale n° del del comune di lavoro sul sistema integrato Chiesina Uzzanese e n° del del comune di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e Uzzano hanno disposto la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi proroga del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnatoservizio finanziario associato Tutto ciò premesso, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;parti
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PREMESSO CHE. il DiPoFamDecreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19n. 382, commi 1 consente alle Università di stipulare convenzioni con enti pubblici e 2)privati, è al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo svolgimento di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale; - la struttura di supporto al Presidente del Consiglio Legge 19 novembre 1990, n. 341, prevede che le Università, per la promozione realizzazione dei corsi di studio, nonché delle attività culturali e il raccordo delle azioni formative, possano avvalersi, secondo modalità definite dalle singole sedi, della collaborazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito soggetti pubblici e a garantire privati, con facoltà di prevedere la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalistipulazione di apposite convenzioni; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009n. 502, reg. ha riordinato la disciplina in materia sanitaria, a norma delilco’lo a1 dreltla Legge 23 ottobre 1992, n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”421; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega la Legge 24 giugno 1997, n. 196, "Norme in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è statopromozione dell'occupazione", inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione individua i tirocini formativi e di interventi per orientamento, quali strumenti utili al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzaconoscenza diretta del mondo del lavoro; - il DiPoFam – la Decreto Ministeriale 25 marzo 1998, n. 142, "Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzioneall'articolo 18 della Legge 24 giugno 1997, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione n.196, sui tirocini formativi e di interventi per la tutela orientamento", individua le Università tra i soggetti promotori dei diritti tirocini formativi e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017di orientamento; - il DiPoFam haDecreto Legislativo 8 giugno 2001, inoltren. 231, promossoDis“ciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, negli ultimi annidelle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, nel più ampio quadro a norma dell'articolo 11 della Legge 29 settembre 2000, n. 300”s,uccessivamente aggiornato dalla Legge 125/2008, introduce il principio della responsabilità amministrativa delle sue competenze in materia persone giuridiche per specifiche tipologie di politiche reato commesse da amministratori e dipendenti di aziende ed enti, che sono pertanto tenute a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi dotarsi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazioneun Codice Etico; - il decreto legislativo 13 aprile 2017Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 65 recante 270, “Istituzione Modifiche al regolamento l’autonomia didattica degli atenei, approvato con e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509p”revedarteico,lo 10a, xxxxxx’ltre alle attività formative qualificanti, i corsi di studio devono anche contemplare attività formative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento; - il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “AttuazioneLegdgee3lagos'toa2r00t7, in.c12o3,lino 1 materia di tutela della salute e della sicurezza nei lu a), equipara al lavoratore, ai fini dell’applicaz lavoro, il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento; - il Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009 “ sanitsoattorlinieaela”valenza dell'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, come parte integrante e qualificante della formazione professionale nell’ 60 crediti formativi universitari conseguibili con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati e coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti; - la Legge 30 dicembre 2010o,rgannizz.azione2d4el0le ,unive“rsNitào, dri mpeersonaile n m accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema integrato universitarlainoorm”ativacdoi risfetrimienttoudiellasrcifoerma del sistema universitario; - il Decreto Legislativo 31 luglio 2020, n. 101, “Attuadezllaidioretntivea 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di educazione sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di istruzione dalla nascita sino a sei annisettore in attuazione dell'articolo 20, a norma dell’articolo comma 1, commi 180 e 181, lettera ea), della legge 13 luglio 20154 ottobre 2019, n. 107”117fo”rn,isce indicazioni degli obblighi informativi dei soggetti presso cui si svolge il tirocinio; - il Decreto Ministeriale 12 agosto 2020, all’articolo 1n. 446, comma 1professionale in profession-i01), stabilisce ptroefecssinonii teccnhicehe agpraerier, alimlen’taeri dil e forestali (LP-02), professioni tecnich-0e3pi)ren”veddeupser ttalri tiipoaloglieidi coersi di studio una consistente attività di tirocinio, da svolgere necessariamente presso imprese, aziende, studi professionali, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, od ordini o collegi professionali, a cui destinare almeno 48 crediti formativi universitari; - la Legge 8 novembre 2021, n. 163, “Dispoinsmiatzeriia doi tnitoili universitari abiliprtevaedne, tneill'a”mbito delle attività formative professionalizzanti di specifiche classi di laurea magistrale, che “alle bambine almeno 30 crediti formativi universitari siano acquisiti con lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio; del - lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma le altre Università e ai bambiniistituzioni di cultura e di ricerca nazionali e internazionali e favorisce i rapporti con le istituzioni pubbliche e private, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimentocon le imprese e le altre forze produttive, in un adeguato contesto affettivoquanto strumenti di diffusione, ludico valorizzazione e cognitivoverifica dei risultati della ricerca scientifica e della propria attività didattica, sono garantite pari opportunità nonché la promozione e l’utilizzazailtroe Unneiversidtàied Enftioitarliamniee strdaniieri, pcubobloicipe eraz privati, in conformità agli obiettivi generali della propria politica culturale di educazione ricerca e di istruzioneinsegnamento, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”nel rispetto della libertà dei singoli; - il Regolamento Didattico di Ateneo contempla la realizzazione di attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, prevedendo inoltre che le attività didattiche, comprese quelle di ti dei competenti Consigli di Corso di Studio, anche presso qualificati enti pubblici e privati; - il Regolamento dell’Università degli Studeisul Lduoigo dPi laavorrominatendpe er assicurare, attraverso l’individuazione dei sogg obblighi e controlli, un’efficace ed efficiente dai rischi in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; - la presente convenzione recepisce i Protocolli di Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e le Università degli Studi di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Xxxxxx e Parma sia in attuazione dell’articolo 9 dicembre 2004, n. 00 x x.x.x., xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx 59 del 30 maggio 2005, sia per il raggiungimento di tali finalitàla collaborazione in ambito sanitario, l’articolo 1, comma 2, del d.lgsprot. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione 121334 del “Sistema integrato di educazione e di istruzione 28 luglio 2016, i cui termini sono stati prorogati per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”due anni con Delibera Regionale n. 1537 del 6 ottobre 2021; - il tirocinio, in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017quanto previsto dagli ordinamenti didattici dei singoli corsi di studio, il Ministero dell’Istruzioneha natura formativa, dell’Università può essere riconosciuto in termini di crediti formativi e della Ricerca promuove il Sistema integrato non si configura in alcun modo come rapporto di educazione e lavoro, perseguendo esclusivamente obiettivi didattici sulla base di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi quanto appreso dal discente nel percorso di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localistudi; - con le Parti, come sopra rappresentate e domiciliate, convengono sulla necessità di sviluppare adeguate forme di raccordo tra il Decreto mondo della formazione e il mondo del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018lavoro, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi integrare i processi formativi attraverso la diffusione della cultura d'impresa e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercaagevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; - in attuazione con Decreto Rettorale n. 2504 del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, 14 novembre 2 Internazionalizzazione e Servizi agli Studenti a fornire sottoscrivere le convenzioni di tirocinio relative a studenti e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialelaureati dell’Università;
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Samples: Convenzione Unica Di Tirocinio
PREMESSO CHE. il DiPoFam✓ La disposizione di cui all’art. 14, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. comma 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015n. 537 del 24 dicembre 1993, n. 107”537, all’articolo 1così come modificata dall’art. 8 del decreto legge n. 16 del 2012, convertito dalla legge 26 Aprile 2012, n. 44, rende indispensabile la comunicazione tra Procura della Repubblica e Amministrazione Finanziaria in quanto, in presenza di determinate condotte delittuose, la determinazione dei redditi di cui all’art. 6, comma 1, stabilisce del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, è subordinata all’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero ed alla conseguente emissione da parte del Giudice del decreto che dispone il giudizio, ai sensi dell’art. 424 del codice di procedura penale (anche in caso di sentenza di non luogo a procedere dovuta alla prescrizione del reato ai sensi dell’articolo 425 dello stesso codice); ✓ Con la circolare n. 32/E del 3 agosto 2012, la Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate ha confermato che “alle bambine al fine di realizzare un effettivo coordinamento tra l’Autorità giudiziaria e ai bambinil’Amministrazione finanziaria, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità è necessario che le Direzioni Regionali provvedano alla definizione di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità idonee forme di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato collaborazione con le Regioni, le Province autonome Procure dei territori di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018competenza, al fine di promuovere iniziative volte coordinare e raccordare l’operato con quello degli organi giurisdizionali”; ✓ Il procedimento amministrativo di accertamento ed il processo penale, anche se hanno ad assicurare un’offerta oggetto i medesimi fatti, rispondono ad una differente disciplina nel regime probatorio; ✓ Il D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, prevede, all’art. 36, che “I soggetti pubblici incaricati istituzionalmente di servizi educativi svolgere attività ispettive o di vigilanza nonché gli organi giurisdizionali, requirenti e giudicanti, penali, civili e amministrativi e, previa autorizzazione, gli organi di istruzione polizia giudiziaria che, a causa o nell'esercizio delle loro funzioni, vengono a conoscenza di qualitàfatti che possono configurarsi come violazioni tributarie devono comunicarli direttamente ovvero, contribuire ove previste, secondo le modalità stabilite da leggi o norme regolamentari per l'inoltro della denuncia penale, al comando della Guardia di Finanza competente in relazione al luogo di rilevazione degli stessi, fornendo l'eventuale documentazione atta a potenziare l’offerta comprovarli”; ✓ Gli articoli 33 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, e 63 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, prevedono la collaborazione della Guardia di Finanza per l’acquisizione ed il reperimento di elementi utili ai fini dell’accertamento delle imposte, per la repressione delle violazioni delle leggi tributarie, oltre che l’utilizzazione e la trasmissione da parte di tale Organo, previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria, di documenti, dati e notizie acquisiti direttamente o riferiti ed ottenuti dalle altre forze di polizia, nell'esercizio dei servizi educativi poteri di polizia giudiziaria; ✓ L’Agenzia delle Entrate, per consolidato orientamento giurisprudenziale, quale Ente cui è affidata la tutela dell’interesse al corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, va considerata persona offesa dei reati tributari e di istruzione su tutto il territorio nazionale come tale nei procedimenti penali può esercitare i diritti e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione le facoltà di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercaall’art. 90 c.p.p.; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi✓ La Direzione Centrale Accertamento, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 la direttiva del decreto legislativo 31 marzo 2011 n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance51554, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori precisato che il personale dell’Agenzia è sprovvisto della qualifica di ricerca per superare la logica ufficiale o agente di polizia giudiziaria, talché tale attività resta di esclusiva competenza della Guardia di Finanza e degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti altri organismi di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità polizia giudiziaria; ▪ Il ricorso a concordare tempestive ed efficaci forme di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Universitàcomunicazione istituzionale appare indispensabile, in relazione particolare nel corso di controlli che presentino profili di rischio fiscale elevato, con condotte penalmente rilevanti; ▪ È obiettivo comune garantire che l’azione amministrativa di contrasto alle rispettive finalità istituzionaliviolazioni tributarie possa fornire costante e positivo supporto al procedimento penale e viceversa; ▪ È opportuno definire le modalità di flusso comunicativo nelle attività che rendono obbligatorio l’intervento dell’autorità giudiziaria, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - al fine di rendere quanto più rapida possibile la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT circolarità delle informazioni e l’Università ha l’obiettivo tanto più efficace l’attività di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura contrasto dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;comportamenti illeciti.
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Samples: Accordo Di Collaborazione
PREMESSO CHE. La Risoluzione del Parlamento Europeo, approvata il DiPoFam13 settembre 2016, relativa alla "Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all'equilibrio tra vita privata e vita professionale", ha sancito che la conciliazione tra vita professionale privata e familiare deve essere garantita quale diritto fondamentale di tutti, nello spirito della "Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea", con misure che siano disponibili ad ogni individuo ed ha richiesto agli Stati membri di promuovere, sia nel settore pubblico che in quello privato, modelli di welfare aziendale che rispettino il diritto all'equilibrio tra vita professionale e vita privata. La legge 22 maggio 2017, n. 81, recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte o favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, al Capo II, detta disposizioni volte a favorire e promuovere “il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, stabilito mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”. Tali disposizioni, ai sensi dell'art. 18, comma 3, sono applicabili, in virtù quanto compatibili, anche nei rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del DPCM decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, secondo le direttive emanate ai sensi dell’articolo 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124, allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. La direttiva n. 3 del 1° ottobre 2012 (art. 19Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 giugno 2017, recante "Indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 dell'articolo 14 della legge 7 Agosto 2015, n. 124 e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate o promuovere lo conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”, registrata dalla Corte dei Conti il 26 giugno 2017, n. 1517, ha fornito alle pubbliche amministrazioni indirizzi per l’attuazione di quanto previsto dall’art. 14 della richiamata legge delega, attraverso una fase di sperimentazione. La direttiva n. 2 del 2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione recante “Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, registrata dalla Corte dei Conti il 12 marzo 2020 al n. 446, ha indicato per la prima volta il lavoro agile quale modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, al fine di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa. Il decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. decreto-legge “Cura Italia”), è la struttura convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ha ricondotto ad una cornice regolativa di supporto al Presidente rango primario l’indicazione già presente nella direttiva n. 2 del Consiglio 2020 del Ministro per la promozione Pubblica Amministrazione e ne ha sviluppato i contenuti, stabilendo che il raccordo delle azioni lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di Governo volte svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, ovvero fino ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 Ministri su proposta del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche la Pubblica Amministrazione”. La direttiva n. 3 del 2020 del Ministro per la famiglia sono stati costituiti Pubblica Amministrazione, recante “Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni”, al fine di assicurare la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, ha stabilito che le pubbliche amministrazioni devono definire modalità di gestione del personale duttili e flessibili, tali da assicurare un adeguato e costante supporto alla progressiva ripresa delle attività. L’art. 14 della sopra richiamata legge delega, come riformulato dall’art. 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, prevede, in particolare, al comma 1, che entro il 31 gennaio di ogni anno, le amministrazioni pubbliche, sentite le organizzazioni sindacali, redigano il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale sezione del Piano della performance di cui all’art. 10, comma 1, lettera a), del D. Lgs. n. 150 del 2009. Il POLA individua le modalità attuative del lavoro agile prevedendo, per le attività che possono essere svolte con tali modalità, che almeno il 60 per cento dei dipendenti possa avvalersene, senza subire penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera e definisce le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, della digitalizzazione di processi, nonché della qualità dei servizi erogati, anche coinvolgendo i cittadini, individualmente e nelle loro forme associative. In caso di mancata adozione del POLA è previsto che il lavoro agile si applichi almeno al 30 per cento dei dipendenti richiedenti. La Circolare n. 3 del 24 luglio 2020, del Ministro per la Pubblica Amministrazione, avente ad oggetto, “Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, con riferimento all’applicazione del richiamato art. 263 del c.d. Decreto Rilancio, ha evidenziato la necessità, per le amministrazioni, “di aggiornare ed implementare la mappatura di quelle attività che, in base alla dimensione organizzativa e funzionale di ciascun ente, possano essere svolte in modalità agile, con l’individuazione del personale da assegnare alle stesse, anche ai fini del raggiungimento dell’obiettivo segnato dalla norma”, ed ha sottolineato che “il percorso in atto di “ripartenza” del sistema-Paese non può prescindere dalla definizione di rigorosi percorsi che, nelle singole realtà, associno il previsto ritorno alla normalità con l’esigenza di garantire la tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti”, dando corso “ad un triennio dalla data processo di detto decreto l’Assemblea analisi e di individuazione di misure di gestione del rischio, attraverso un modello idoneo a garantire le più opportune condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro in cui le attività debbono essere svolte in presenza del personale”. A tal fine il Protocollo quadro “Rientro in sicurezza”, siglato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Organizzazioni sindacali il 24 luglio 2020, nel ribadire la necessità di contemperare la tutela della salute delle persone e la garanzia di erogazione dei servizi e di continuità dell’azione amministrativa, rimarca “la valorizzazione e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con coinvolgimento del personale al fine di implementare il DPR del 31 agosto 2016 è statolavoro agile quale modalità ordinaria di lavoro, inoltrericonoscendo il ruolo propulsivo dei dirigenti, approvato il IV Piano nazionale d’azione anche nel favorire strategie comunicative e informative/formative per ridurre sensazioni di isolamento e di interventi per la tutela dei diritti complessità nella gestione delle attività lavorative a distanza” e lo sviluppo dei stabilisce, tra l’altro, che “nelle more di una definizione contrattuale specifica del rapporto di lavoro agile, le amministrazioni attivino il confronto con i soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e sindacali ai sensi della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017disciplina contrattuale vigente”. Il D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 65 82, recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107Codice dell'amministrazione digitale”, all’articolo 1all’art 12, comma 1, stabilisce che che: “alle bambine Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e ai bambinidella comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, dalla nascita fino ai sei anniefficacia, per sviluppare potenzialità economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione uguaglianza e di istruzionenon discriminazione, nonché per l'effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cura, cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera b).” Con particolare riguardo alla digitalizzazione dei processi, al potenziamento della strumentazione informatica e all’attività formativa come strumento di accompagnamento del d.lgspersonale nel processo di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni e di diffusione della capacità di lavorare in modalità agile per il raggiungimento degli obiettivi assegnati, la richiamata Direttiva n. 3 del 2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, il citato D.L. n. 18 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27del 2020 e, in previsione, gli interventi di modificazione del testo del suddetto D. Lgs. n. 65/2017 prevede 82 del 2005, mirano ad agevolare le amministrazioni pubbliche all’acquisto di beni e servizi informatici, nonché servizi di connettività che consentano ai lavoratori di accedere da remoto ad applicativi, dati e informazioni necessari allo svolgimento dell’attività lavorativa. Il lavoro, quale diritto/dovere costituzionalmente sancito, è elemento centrale e fondante di ogni comunità territoriale e il benessere individuale e organizzativo dei lavoratori, operanti tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, è obiettivo primario di ogni organizzazione. L’incontro, la progressiva istituzione del “Sistema integrato condivisione e la contaminazione di educazione esperienze e buone pratiche, nell’ambito di una interazione proattiva tra imprese, organizzazioni e pubbliche amministrazioni, che muova da soluzioni gestionali innovative delle risorse umane per svilupparsi all’interno di più ampie politiche di sistema, è in grado di favorire in modo significativo la crescita e lo sviluppo sostenibile di un territorio e di istruzione una comunità. La rivoluzione digitale che interessa da tempo ogni ambito della vita professionale e personale dell’uomo, nonché ogni settore della società civile, sta determinando il superamento dei modelli organizzativi rigidi e, in particolare, del tradizionale modello organizzativo del lavoro, che si svolge necessariamente in un luogo fisico, ordinariamente fisso. Questo ecosistema rappresenta l’ambiente idoneo alla sperimentazione di nuove modalità di lavoro che valorizzino la performance e il lavoro in team, per avviare un profondo cambiamento culturale delle organizzazioni, sia dal lato del personale che del management, superando la concezione del lavoro ancorata a concetti obsoleti come gerarchia e standardizzazione dei processi, a favore di nuovi valori come flessibilità, responsabilità, autonomia, orientamento al risultato, condivisione della conoscenza, collaborazione, trust. Il lavoro agile deve essere un progetto costruito come un percorso, per migliorare le bambine organizzazioni, nell’ambito di una visione strategica di innovazione continua di medio – lungo periodo. Il lavoro agile è anche un significativo fattore abilitante della sostenibilità, intesa secondo l’accezione olistica dell’Agenda ONU 2030 sullo sviluppo sostenibile. Esso impatta su diversi obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto contribuisce a trasformare lo stesso mondo del lavoro, con ricadute positive sull’efficacia e sulla produttività delle pubbliche amministrazioni e delle aziende, sul benessere personale e organizzativo e sulla migliore gestione degli spazi collettivi, fino ad indurre profondi cambiamenti nelle abitudini di mobilità e nell’apertura a nuove prospettive per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anniwelfare, la qualificazione dell’offerta parità di genere, nonché una profonda trasformazione degli assetti urbani. L'evolversi della situazione di emergenza sanitaria che ha interessato, negli ultimi mesi, l’intero territorio nazionale – in considerazione della straordinaria necessità e urgenza di contenere gli effetti negativi della diffusione del virus Covid-19 – ha indotto il legislatore all'adozione di numerosi interventi normativi, sia di rango primario che secondario, attraverso i quali, in un’ottica di sistema, si è inteso regolare le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa all’interno degli uffici pubblici, nonché indicare la cornice all’interno della quale declinare le ulteriori disposizioni afferenti gli istituti applicabili al personale pubblico. Al fine di contemperare la necessaria tutela della salute pubblica con la continuità dell’azione amministrativa, le pubbliche amministrazioni sono state chiamate a compiere uno sforzo organizzativo e gestionale, volto a individuare modalità semplificate e temporanee di accesso al lavoro agile, rispetto a quelle rivenienti dall’applicazione delle prescrizioni di cui alla L. n. 81 del 2017. Gli interventi normativi in materia di lavoro agile, c.d. temporaneo o emergenziale, oltre ad aver garantito la continuità nell’erogazione dei servizi educativi da parte delle pubbliche amministrazioni, con le modalità proprie del lavoro a distanza, si sono rivelati un utile strumento di prevenzione e contenimento del contagio sui luoghi di lavoro. Gli esiti positivi delle iniziali fasi del monitoraggio, avviato dal Dipartimento della funzione pubblica, attestano come le pubbliche amministrazioni abbiano dimostrato la capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni poste, riorganizzando le proprie attività, impiegando gli strumenti di web collaboration già disponibili sul mercato, costruendo, all’uopo, obiettivi di breve periodo, dimostrando intelligenza operativa e responsabilità. È quanto mai auspicabile, quindi, avviare azioni che sviluppino le potenzialità espresse dalle organizzazioni pubbliche e private, nello scenario delineatosi con l’emergenza sanitaria, e che promuovano l’introduzione intelligente del lavoro agile nel sistema pubblico e privato, secondo un progetto di medio-lungo periodo, che, come pure auspicato nelle direttive formulate dal Ministro per l’infanzia la Pubblica Amministrazione, costituisca un’occasione utile per individuare i profili organizzativi da migliorare e delle scuole dell’infanziapotenziare, con particolare attenzione alle sezioni primavera riguardo alla programmazione per bambini da 24 a 36 mesi di età risultati, alla performance e ai poli educativi per l’infanziaalla qualità dei servizi, all’accountability e alla responsabilità, alla digitalizzazione degli enti, al potenziamento delle risorse informative, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionaleallo sviluppo delle competenze tecniche e relazionali, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere creando azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti accompagnamento mirato del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;personale.
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PREMESSO CHE. con deliberazione di Giunta comunale n. approvato il DiPoFam, progetto dei servizi in virtù parola; del DPCM / / è stato • con determinazione a contrarre del 1° ottobre 2012 (responsabile del settore tecnico n. in data / / si è stabilito di procedere all’affidamento dei servizi di igiene urbana tramite procedura di gara aperta ai sensi dell’art. 55 del D. Lgs. n. 163/2006 con il criterio ex art. 1983 D. Lgs n.163/2006 – offerta economicamente più vantaggiosa - per il periodo di , commi 1 approvandone contestualmente il bando ed il capitolato d’oneri della gara, per un importo a base d’asta pari a € al netto dell’IVA; • in data / / è stato pubblicato sulla G.U.C.E. n. … del …….. il bando di gara a procedura aperta ex artt. 3, comma 37, e 2)55, è la struttura comma 5, D.Lgs. n. 163/06, avente ad oggetto l’affidamento del servizio di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in igiene urbana; • sono state espletate tutte le sue componenti operazioni di valutazione delle offerte pervenute; • la stazione appaltante ha valutato la congruità della offerta tecnica in relazione all’offerta economica ed ai costi della sicurezza non soggetti a ribasso, ai sensi dell’art. 86 del D.Lgs 163/2006 ss.mm.ii e le sue problematiche generazionalidell’art. 26 comma 6 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii; - • la stazione appaltante ha deliberato con decreto determinazione del Presidente Responsabile del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza n° del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo / / l’aggiudicazione provvisoria del servizio di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche igiene urbana a favore della famigliacon sede in dichiarata efficace in data / / , numerosi interventi per un importo di € (Euro / ) Iva esclusa; • la stazione appaltante ha deliberato con determinazione del Responsabile del n° del / / l’aggiudicazione definitiva del servizio di igiene urbana a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anniSocietà con sede in dichiarata efficace in data / / , per sviluppare potenzialità un importo di relazione€ , autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità (Euro / ) Iva esclusa; • che è stata acquistata la certificazione della Prefettura di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, ai sensi del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’IstruzionePresidente della Repubblica 3 giugno 1998, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialen°252;
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PREMESSO CHE. le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato sono tenute ad approvvigionarsi utilizzando il DiPoFamsistema delle Convenzioni Consip e che le restanti pubbliche Amministrazioni hanno facoltà di utilizzare le predette convenzioni, ovvero utilizzarne i requisiti di qualità e di prezzo per l’acquisto di beni compatibili con quelli oggetto del convenzionamento; in data 30.4.2013 la Consip S.p.A., per i servizi di telefonia mobile, di base e aggiuntivi, di noleggio e manutenzione di apparati radio mobili e di schede SIM e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni, ha indetto una gara pubblica, denominata “TELEFONIA MOBILE 6”, che in data 30 dicembre 2014 è stata aggiudicata alla Soc. Telecom Italia S.p.A.; con DD n. 120 del 30 marzo 2015 l’Amministrazione di Roma Capitale ha aderito alla Convenzione “TELEFONIA MOBILE 6” per tutta la sua durata; la Convenzione prevede carte SIM con utilizzo di soglie di traffico dati max 20 giga/mese e, per le “oltre soglia”, a consumo; è di pertinenza dell’Amministrazione di Roma Capitale la gestione degli impianti di videosorveglianza continuativa sia per i siti archeologici, sia per quelli di pubblica sicurezza (vedi campi nomadi), nonché i servizi di Polizia Locale di Roma Capitale per il progetto denominato “Gestinc Web” dedicato alla rilevazione degli incidenti stradali sul posto dell’evento; tali servizi avvengono attraverso un servizio di trasmissione dati mobile con traffico illimitato; il Dipartimento Trasformazione Digitale è la struttura responsabile degli interventi di adeguamento tecnologico presso gli uffici in cui operano gli organi politici, i dipendenti comunali, etc. a seguito della necessità di upgrade tecnologici, inaugurazioni di nuove sedi, traslochi in altri edifici, consolidamenti e riqualificazioni delle strutture, spostamenti del personale e, di conseguenza, del trasferimento, installazione e/o acquisizione di nuovi impianti (apparati TLC, telefonia mobile, utenze telematiche allarmi, connessioni a banda larga, punti LAN, etc.) e delle relative apparecchiature; con DD 492/2017 sono stati impegnati i fondi per l’affidamento alla Società Wind Tre del servizio di Videosorveglianza per i monumenti, per la sicurezza e per il progetto “Gestinc Web” fino al 31 ottobre 2018; la soluzione tecnologica contenuta nel suddetto contratto prevede la predisposizione di un APN (Access Point Name) dedicato alle SIM incluse in tale servizio, un accesso ad Internet VPN, e Policy per la sicurezza dei dati. Tale architettura di rete è attiva presso il presso il CED di Roma Capitale attraverso un centro stella di 10 Mbps; gli APN attivi realizzati per Roma Capitale dalla Soc. Wind Tre S.p.A., validi per le schede SIM Wind-dati, sono: • XXXXXX.XXXXXXX.XXXXXX.XX • XXXXXX.XXXXXXXXXXX.XXXXXX.XX; le schede SIM Wind-dati con traffico illimitato, previste dal contratto, sono n. 72; il Dipartimento Trasformazione Digitale con nota n. GU 11749/2018 ha comunicato alla Direzione della Polizia Locale di Roma Capitale la scadenza del contratto di cui al suddetto provvedimento e, contestualmente, ha richiesto se il medesimo dovesse essere mantenuto attivo o dismesso; il dirigente della U.O. Organizzazione e Controllo di Gestione Sistemi Informativi della Polizia Locale di Roma Capitale, con nota RH246301 del 28.08.2018, ha confermato la necessità di mantenere le utenze mobili a corredo delle funzionalità dell’applicativo “Gestinc Web”, atto ad amministrare le attività di infortunistica stradale in modalità on line; a seguito della scadenza contrattuale dell’affidamento in corso, è necessario garantire la continuità dei servizi per il progetto “Gestinc Web”, di Videosorveglianza dei monumenti e di sicurezza, mantenendo attive le attuali 72 utenze di telefonia mobile aventi traffico dati e internet illimitato, quindi, senza soglie di traffico; tenuto conto che: con deliberazione della Giunta Comunale n. 342 del 22 ottobre 2008 è stato approvato il programma di ottimizzazione degli acquisti del Comune di Roma ai fini del contenimento della spesa pubblica, mediante l’utilizzo del Mercato Elettronico e dei sistemi e-procurement, di cui al D.P.R. n.101 del 4 aprile 2002; tale indirizzo è ribadito dal D.L. 07/05/2012 n.52 art. 7 comma 2, convertito in legge n.94/2012 che stabilisce che le amministrazioni pubbliche, per gli acquisti di beni e servizi di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario (€ 40.000,00), sono tenute a fare ricorso al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA); l’art. 37 comma 1 del D.lgs. 50/2016 stabilisce che le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferire a € 40.000,00 e di lavori di importo inferiore a € 150.000,00, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto xxxxx a disposizioni dalle centrali di committenza; tra i gestori di telefonia mobile presenti sul M.E.P.A., nessuno dispone di un servizio di telefonia mobile che preveda carte SIM con le caratteristiche funzionali necessarie all’espletamento del servizio di cui all’oggetto, cioè con traffico dati e internet illimitato, preferibile rispetto a quelle a consumo in quanto a regime di controllo della spesa; per la funzionalità del servizio di cui al presente provvedimento, è già esistente una architettura di rete realizzata dalla la Società Wind Tre S.p.A.; Consip ha comunicato sul proprio sito istituzionale, agli utenti delle Pubbliche Amministrazioni che è stata introdotta sul M.E.P.A. una nuova procedura d’acquisto denominata “trattativa diretta”; la Trattativa Diretta è una modalità di negoziazione prevista dal Nuovo Codice degli Appalti Pubblici (D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.) che consente all’interno del MEPA di negoziare direttamente con un unico operatore economico; tale procedura, per l’acquisto di beni e/o servizi, può essere avviata da un’offerta a catalogo o da un oggetto generico di fornitura (Metaprodotto), presente nella vetrina dei beni/servizi già qualificati dai Fornitori Abilitati in base alle caratteristiche tecniche ed economiche, sui quali l’Amministrazione può richiedere delle personalizzazioni; tutte le operazioni relative a tale procedura vengono effettuate sulla piattaforma M.E.P.A. (Richiesta offerta, risposta del fornitore, etc); pertanto: a seguito delle analisi preliminari di sussistenza tecnico-economica svolte dal Dipartimento Trasformazione Digitale e consultando le offerte a catalogo dei fornitori abilitati su MEPA, in virtù considerazione dell’importo stimato della spesa inferiore a € 40.000,00, è stata avviata una proposta di trattativa diretta n. 630649/2018 , ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. a), del DPCM D.lgs n. 50/16, con la Soc. Wind Tre S.p.A., per il mantenimento e l’ampliamento dei servizi per il progetto “Gestinc Web”, per la Videosorveglianza dei monumenti e la sicurezza; la società Wind Tre S.p.A. ha formalizzato l’offerta n. 344320/2018, con le specifiche tecniche relative ai servizi di trasmissione dati mobile richiesti da Roma Capitale, comprensiva del 1° ottobre 2012 mantenimento delle n. 72 schede SIM solo dati “all inclusive” con traffico dati nazionale illimitato, dell’APN dedicato, del VPN e della Policy per la sicurezza, per un importo complessivo pari a € 36.630,00 (IVA 22% esclusa); si ritiene congrua l'offerta in quanto determinata dai prezzi dei listini MEPA; le modalità di erogazione e le specifiche tecniche del servizio sono esplicitate in allegato al presente provvedimento; il codice identificativo della procedura (SMARTCIG) come da registrazione effettuata presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione è il seguente: ZB6256346D; con DD n. 130/2016 si è preso atto della fusione per incorporazione della Soc. Wind Telecomunicazioni S.p.A. in H3G S.p.A. e conseguente mutamento della denominazione sociale in Wind Tre S.p.A.; Consip, in qualità di gestore del MEPA, effettua esclusivamente controlli, ai sensi dell'art. 71 del D.P.R. 445/2000, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese in fase di abilitazione al MEPA dalle società, procedendo a controlli "a campione" o controlli in caso di fondato motivo su quanto "autocertificato" dalle imprese e comunque i controlli relativi all’art. 80 del X.X.xx. n. 50/2016, sono stati effettuati, con esito positivo, da questa Amministrazione; l’impresa è in regola con gli adempimenti contributivi risultanti dal DURC esibito in atti; non risultano annotazioni per l’impresa sul sito dell’ANAC; con nota riservata GB 43305/2018, per quanto previsto dalle norme sull’anti pantouflage (art. 1953 c. 16 ter, commi 1 e 2D. lgs.165/2001), è il Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane di Roma Capitale ha verificato la struttura non corrispondenza tra i nominativi prodotti dalle Società Wind Tre S.p.A. ed i dipendenti di supporto al Presidente Roma Capitale, precedentemente trasmessi con nota riservata prot. GU 7453/2018; con nota, acquisita agli atti del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regprotocollo dipartimentale prot. n. 4GU 14596/2018, foglio la Società Wind Tre S.p.A., ha dichiarato - per quanto a conoscenza - che non sussistono relazioni di parentela o affinità, entro il secondo grado, tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti di Wind Tre S.p.A. ed i dirigenti e i dipendenti dell'Amministrazione, ai sensi della Legge n. 2017190/2012, è stato istituitoart.1, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181comma 9, lettera e); ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Protocollo d’Azione di vigilanza collaborativa, sottoscritto tra Roma Capitale e l’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 19 luglio 2017, “Roma Capitale si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 c.c. ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento alla stipula e all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 c.p. 318 c.p. 319 c.p. 319 bis c.p. 319 ter c.p. 319 quater 320 c.p. 322 c.p. 322 bis c.p. Vista la dichiarazione sostitutiva resa dalla Società Wind Tre Telecomunicazioni S.p.A. ai sensi del DPR 445/2000 e legge 13 luglio 2015, n. 107136/2010 sulla “Tracciabilità dei flussi finanziari”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, esibita in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”atti; - per vista la Deliberazione G.C. n.342 del 22 ottobre 2008; visto il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, D.L. n.52/2012 art. 7 comma 2, convertito in legge n.94/2012 visti il D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.; vistte le Xxxxx Xxxxx ANAC n. 3/2017; vista la direttiva di Giunta del d.lgs20 gennaio 2015; visto l’art. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 134, comma 23, dello Statuto approvato dall’Assemblea Capitolina con Deliberazione n. 8 del d.lgs7 marzo 2013; visto l’art. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 155, comma 1, lett2 dell’Accordo di Vigilanza Collaborativa tra ANAC e Roma Capitale del 19.07.2017; vista la Deliberazione di G.C. n. 40/2015 modificata e integrata dalle D.G.C. n. 10/2017 e n. 18/2018; visto l’art. b) 1456 del d.lgscodice civile; vista l’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi del Direttore firmatario del provvedimento Xxx. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettXxxxxxx Xxxxxxxx della Direzione Infrastrutture Fisiche ICT (Rif. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003GU14526/2018); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;
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PREMESSO CHE. il DiPoFamSistema Informativo del Comune di Venezia (di seguito “SIC”) consiste nell'insieme composto dalle risorse software, in virtù dall'infrastruttura hardware centrale e periferica, dall'infrastruttura di telecomunicazione (fonia e dati) locale e cittadina ed è finalizzato alla gestione (raccolta, registrazione, elaborazione, conservazione, comunicazione) del DPCM patrimonio informativo dell'Ente per l'esercizio dell'azione amministrativa e l'erogazione di servizi a utenti interni ed esterni; • il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione del 1° ottobre 2012 (art. 1931.05.2017, commi 1 predisposto da AgID, stabilisce l’indirizzo strategico ed economico con cui si definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana e 2)la strategia operativa di trasformazione digitale del Paese; • Venis è società affidataria della conduzione tecnica del sistema informativo comunale già dal 1989 ai sensi della deliberazione Consiglio Comunale n. 1451 del 25/26 settembre 1989, divenuta esecutiva il 7 novembre 1989 per decorso del termine, che ha approvato l‘ingresso del Comune nel capitale sociale; • Venis, ai sensi delle deliberazioni di Consiglio Comunale n. 150/2005 e n. 175/2007, è stata trasformata in società strumentale a capitale interamente pubblico, detenendo la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega stessa i requisiti previsti dalla giurisprudenza comunitaria in materia di politiche in house providing, e in tal senso il Comune di Venezia, sancendo detto modello organizzativo, ha confermato alla stessa l’affidamento della gestione del sistema informativo comunale; • Venis è operatore autorizzato per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data fornitura di detto decreto l’Assemblea servizi e di reti di comunicazione elettronica ai sensi dell’art. 25 del Decreto legislativo 1° agosto 2003, n° 259, recante il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia“Codice delle comunicazioni elettroniche”; - • la Giunta comunale, con il DPR deliberazione n. 165 del 31 agosto 2016 è stato7 maggio 2015, inoltre, ha approvato il IV Piano nazionale d’azione di integrazione delle strutture ICT delle società controllate dal Comune di Venezia e ha stabilito che il Comune, attraverso Venis, avochi a sé progressivamente la responsabilità strategica e operativa degli ambiti ICT per tutto il Gruppo Città di Venezia al fine di ottenere dei risparmi della spesa complessivi; • i rapporti tra Comune e Venis sono attualmente regolati dalla Convenzione n. 129702 di Rep. (approvata con deliberazione di Giunta comunale n. 698 del 29 dicembre 2005) per la conduzione, lo sviluppo, l’acquisizione e l’integrazione delle componenti del sistema informatico, telematico e di interventi per la tutela dei diritti comunicazione del Comune di Venezia, stipulata tra il Comune di Venezia e lo sviluppo dei soggetti Venis S.p.A. in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano)data 4 aprile 2006 e avente durata decennale, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia prosecuzione tecnica è stata approvata fino al 31 dicembre 2017 con deliberazioni di Consiglio Comunale n. 147 del 23 dicembre 2015 e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione n. 73 del monitoraggio 21 dicembre 2016; • con determinazione dirigenziale n. 799 del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 15 giugno 2017 è stato istituito affidato alla PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A. (PwC) il Gruppo servizio di lavoro sul sistema integrato valutazione di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017congruità economica, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 ai sensi dell’art. 192 del decreto legislativo n. 65 50 del 13 luglio 18 aprile 2016; • PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A. (PwC) con nota p.g. 2017/467259 ha attestato la definitiva congruità economica di Venis S.p.A., ritenendo che “la soluzione più adatta ad assicurare la maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa per i servizi da implementare si prospetti nella gestione in house providing con la società Venis S.p.A.”; • il Consiglio comunale, con deliberazione n. 52 del 19 dicembre 2017, e ai poli educativi per l’infanziaha deliberato di affidare a Venis, di cui all’articolo 3 società strumentale del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Comune di Venezia, sempre nell’ambito dei processi il servizio di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti gestione del sistemaSistema Informativo Comunale, per verificare la possibilità durata di individuare strategie 5 anni, con decorrenza dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2022; • con la medesima deliberazione sono state inoltre approvate le linee-guida per la stesura del contratto tra Comune e Venis relativo al servizio di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone gestione del Sistema Informativo Comunale e dei relativi disciplinari tecnici; • la Giunta comunale, con deliberazione del 29 dicembre 2017 ha approvato il calcolo testo del presente contratto, nel rispetto delle linee-guida approvate con provvedimento consiliare, e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittiviha stabilito che i disciplinari tecnici dovranno essere sottoposti all’approvazione della stessa entro il 28 febbraio 2018; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche • gli acronimi e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localile definizioni utilizzati nel presente contratto sono definiti nell'Allegato 1; tutto ciò premesso, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando fra le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Parti
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Samples: Contratto Tra Comune Di Venezia E Venis s.p.a. Per Il Servizio Di Gestione
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (artcon l’art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 legge regionale 4 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 43 è stato istituito il Gruppo bacino unico regionale di lavoro sul sistema integrato programmazione dei servizi di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi trasporto su gomma/filoviario ricadenti nel territorio regionale, ai sensi dell’art. 3 bis del decreto legislativo D.L. 13 aprile 2017agosto 2011, n. 65138, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine riconoscendo alla Regione le funzioni di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta programmazione nonché quelle elencate nel medesimo articolo 3 bis: “l’organizzazione dei servizi educativi pubblici, le funzioni di scelta di gestione, di determinazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione”; • ai sensi del co. 2 del citato art. 1 della L.R. 43/2017, la Regione esercita d’intesa con gli enti locali le funzioni di programmazione nonché quelle di cui all’art. 3 bis del D.L. 138/2011 e adotta i conseguenti provvedimenti garantendo in ogni caso la partecipazione di istruzione su tutto tutti gli enti competenti per il territorio nazionale trasporto locale; • l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; • con deliberazione n. 738 del 12 dicembre 2022, avente ad oggetto «Atto di indirizzo e attivare l’anagrafe nazionale determinazione delle condizioni dirette alla verifica di disponibilità da parte dei gestori dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione tpl in scadenza ai fini dell’applicazione della previsione normativa di cui all’art. 24, co. 5 bis del d.l. n. 4/2022, convertito con modificazione nella legge 28 marzo 2022, n. 25», la Giunta regionale ha dato mandato al decreto legislativo Dipartimento Infrastrutture – Trasporti (DPE), Servizio di Trasporto Pubblico (DPE005), di procedere alla sottoscrizione con i Comuni titolari di concessioni per il Tpl di intese dirette all’applicazione, anche per i predetti servizi urbani, di quanto previsto dall’articolo 24, comma 5 bis, del D.L. 27 gennaio 2022, n. 65/20174 recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, è stato siglato un Protocollo di intesa tra lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19”, convertito con modificazioni, nella L. 28 marzo 2022, n. 25; • con lettera del 22.12.2022 il DiPoFam e Servizio DPE005 del Dipartimento regionale Infrastrutture-Trasporti (DPE) ha illustrato ai Comuni interessati i contenuti della DGR n. 738 del 12 dicembre 2022 nonché le ragioni ad essa sottese, così come determinate all’interno del perimetro di azione stabilito dall’articolo 24, comma 5 bis citato, allegando lo schema di protocollo d’intesa ed invitando le Amministrazioni a valutarne l’adesione; • con nota del il Ministero dell’IstruzioneComune, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e nel condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, contenuti e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governancel’azione programmatica illustrata, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti aderito all’iniziativa impegnandosi alla sottoscrizione del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;presente protocollo.
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PREMESSO CHE. il DiPoFamdecreto legislativo 28 agosto 1997, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19n. 281, commi 1 che all'articolo 4 affida alla Conferenza Stato- Regioni il compito di promuovere e 2)sancire accordi tra il Governo, è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti Regioni e le sue problematiche generazionaliProvince autonome in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune; - il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, stabilisce che siano realizzati programmi a forte integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale, sanitaria e sociale, con particolare riferimento all'assistenza per patologie croniche di lunga durata o recidivanti; il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, afferma il rispetto del principio di appropriatezza e prevede l'individuazione di percorsi diagnostici terapeutici e linee guida, nonché stabilisce l'adozione in via ordinaria del metodo della verifica e della revisione della qualità e quantità delle prestazioni al cui sviluppo devono risultare funzionali i modelli organizzativi ed i flussi informativi dei soggetti erogatori; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri 29 novembre 2001, registrato recante "Definizione dei livelli essenziali di assistenza", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 8 febbraio 2002, n. 33, indica la necessità dj individuare percorsi diagnostico-terapeutici sia per il livello di cura ospedaliera, sia per quello ambulatoriale; In data 15/09/2016 la Conferenza Stato Regioni ha provveduto ad approvare un documento di indirizzo per il miglioramento dell'appropriatezza, della qualità, della sicurezza dei pazienti affetti da linfedema e altre patologie correlate al sistema linfatico, in considerazione della peculiarità della situazione sanitaria in cui versano i pazienti affetti da patologia linfedematosa ed alla Corte dei Conti variabilità assistenziale evidenziatasi a livello nazionale; In Campania, come nella maggior parte delle altre regioni d’Italia, manca un’assistenza omogenea e adeguata e non ancora sono state recepite le Linee Guida Nazionali approvate dalla Conferenza Stato Regione (rep. Atti n. 159/CSR del 15/09/2016 ). Il D.C.A. n. 64 del 26/03/20011 e successivamente il 28 aprile 2009D.C.A n.88 del 28/12/2012 e successive modifiche hanno previsto nell’allegato tecnico”parte B” il profilo riabilitativo 35a per il linfedema. Linfedemi. Per le motivazioni espresse in narrativa, reg. n. 4che qui si intendono integralmente riportate e trascritte la Giunta Regionale ……..: Di approvare il documento ( allegato II) recante:” Linfedema e patologie correlate col sistema linfatico: proposta di recepimento regionale delle linee guida nazionali ed organizzazione della rete regionale con i centri hub e spoke ai sensi del dm.70/2015” • Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche alla Direzione Generale per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 Tutela della Salute ed il Coordinamento del Ministro Servizio Sanitario Regionale, • Ministero della Salute, alla Direzione Generale per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei annil’Università, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia Ricerca e delle scuole dell’infanzial’innovazione, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Aziende Sanitarie,
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PREMESSO CHE. La legge 29 dicembre 1993 n. 580 e s.m.i., così come modificata dal D.lgs. 25 novembre 2016, n.219 (in G.U. 25/11/2016, n.276), al punto c), comma 2 dell’art. 2 prevede, tra i compiti e le funzioni delle Camere di commercio, anche il DiPoFamrilascio dei certificati d'origine delle merci; l’Unioncamere è membro della Camera di commercio internazionale e già partecipa alla catena internazionale sui Carnet ATA, coordinata dalla ICC/WCF; tra gli obiettivi strategici del sistema Italia è in atto un processo di rinnovamento, coordinamento e semplificazione a supporto del commercio internazionale delle imprese italiane; la certificazione d’origine è uno degli ambiti di sostegno al commercio internazionale, in virtù quanto documento che favorisce la speditezza delle operazioni doganali di importazione all’estero; è interesse del DPCM sistema camerale armonizzare e semplificare le procedure necessarie per il rilascio dei certificati di origine, rendendole il più possibile uniformi a quanto avviene negli altri Stati del 1° ottobre 2012 mondo e agevolando il percorso verso una maggiore digitalizzazione del processo. La presente Convenzione ha i seguenti obiettivi: stabilire le condizioni di adesione della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Firenze di seguito denominata anche «Camera di commercio accreditata» - alla catena internazionale di accreditamento dei certificati di origine, sviluppata e amministrata dalla World Xxxxxxxx Federation (art. 19ICC/WCF); permettere alla Camera di commercio accreditata di avere accesso al marchio della certificazione d’origine che sarà apposto su tutti i certificati di origine che la stessa emetterà in formato cartaceo e/o a mezzo sistemi informatici, commi 1 e 2oltre che ad accedere a tutti i servizi messi a disposizione per le Camere accreditate da parte di ICC/WCF; confermare che il Comitato internazionale di accreditamento dei certificati d’origine (ICOAC), è la struttura che opera sotto l’egida di supporto al Presidente ICC/WCF ha nominato l’Unioncamere, quale organismo coordinatore nazionale. La presente Convenzione ha effetto a partire dall’accordo ottenuto dai membri del Consiglio per la promozione internazionale dei certificati d’origine e il raccordo delle azioni dai membri del Comitato internazionale d’accreditamento dei certificati d’origine. L’adesione alla Catena internazionale dei certificati di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009origine gestita da ICC/WCF si effettua attraverso l’Unioncamere, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione coordinatore nazionale, indicata come tale nel presente protocollo e nominata a tale scopo da ICC/WCF. L’Unioncamere è quindi il punto di entrata unico e l’interlocutore privilegiato della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Firenze nell’ambito del monitoraggio del IV Piano nazionale suo percorso di azione accreditamento e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgsmantenimento dello stesso nel tempo. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Nel quadro della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regionipresente Convenzione, le Province autonome parti si impegnano congiuntamente a rafforzare la capacità della rete italiana delle Camere di Trento e commercio nel proprio ruolo di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo organismi emittenti i certificati di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;origine.
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Samples: Convenzione Per L’adesione Alla Catena Internazionale Dei Certificati Di Origine
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), − L’Agenzia per l’Italia Digitale è la struttura un Ente dotato di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni personalità giuridica di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziadiritto pubblico, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e competenza nel settore delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, preposto alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana. L’Agenzia esercita le sue funzioni nei confronti delle pubbliche amministrazioni allo scopo di promuovere la diffusione delle tecnologie digitali nel Paese e di razionalizzare la spesa pubblica; - − il DiPoFamPolitecnico di Milano (in seguito Politecnico) è un centro primario della ricerca scientifica nazionale e che è suo compito istituzionale elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze scientifiche, l’ISTAT anche promuovendo forme di collaborazione con Istituti ed Enti pubblici o privati; − l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e l’Universitàil Politecnico di Milano hanno stipulato, in relazione alle rispettive finalità istituzionalidata 17.12.2014, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi un Accordo Quadro finalizzato alla realizzazione di attività` di comune interesse mirate alla ricerca e alla sperimentazione di progetti innovativi a supporto delle azioni di ridisegno e trasformazione della Pubblica Amministrazione e accelerare il processo di innovazione delle grandi, piccole e medie imprese nel territorio della Repubblica Italiana; − in questo contesto, l'AGID e il Politecnico collaborano nella redazione di progetti di ricerca sull'Agenda Digitale, nella organizzazione di eventi e nell’attivazione di iniziative di alta formazione dei dipendenti pubblici; le aree particolari di interesse sono: la digitalizzazione della pubblica amministrazione, l'identità digitale, gli "open data", i pagamenti, la sicurezza, le smart communities, la dematerializzazione e la conservazione sostitutiva, le architetture, le reti e gli osservatori del mercato ICT; − un particolare e specifico rilievo ha assunto lo studio delle esigenze di cittadini e imprese per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo definizione delle priorità di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione per l’infanzia (asili nidoil quale il presente atto ai sensi dell’art. 5 del citato Accordo quadro definisce i reciproci impegni, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia i tempi di svolgimento e Province autonomedi realizzazione dei risultati attesi, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;ripartizione dei rispettivi costi.
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Samples: Convenzione Operativa
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 D.lgs. n. 81/08 - Allegato IV punto 1.1 (art. 19, commi 1 Stabilità e 2), è la solidità) - prescrive che «… gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente nel luogo di supporto lavoro devono essere stabili e possedere una solidità che corrisponda al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliloro tipo d’impiego ed alle caratteristiche ambientali …»; - con decreto l’Ordinanza P.C.M. 3274 del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; 20/03/2003 - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega «Primi elementi in materia di politiche criteri generali per la famiglia sono stati costituiti classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica», ha introdotto l’obbligo delle verifiche sismiche sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliaeventuale collasso; - con il DPR in attuazione di quanto disposto dalle predette fonti normative, la D.G.R. n. 1214/2011 - «individuazione degli edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile …» ha adottato gli elenchi A e B in cui si specificano rispettivamente nell’elenco A gli «Edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile» e nell’elenco B gli «Edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso» anche in virtù di quanto stabilito dal D.P.C.M. n. 3685 del 31 agosto 2016 è stato21/10/2003 che definisce le tipologie degli edifici in questione; - in particolare nell’elenco A, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Pianoal punto A.2 lett. d), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia sono ricompresi «Edifici destinati a sedi istituzionali dei Comuni, delle Province, della Regione e l’Adolescenzadelle Prefetture» mentre nell’elenco B, al punto B.2 lett. a) sono elencati gli «Edifici destinati ad uffici amministrativi dei Comuni, delle Province della Regione e delle Prefetture»; - il DiPoFam – emersa, pertanto, la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzionenecessità di svolgere indagini di verifica della vulnerabilità sismica relativa agli immobili di proprietà regionale destinati a sedi di uffici, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anniquesto Servizio, nel più ampio quadro delle sue competenze corso del 2019 e 2020, ha eseguito le suddette verifiche su vari immobili di proprietà regionale, tra cui la sede regionale sita in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”Xxxxxxx xxxx xxx Xxxxxxxx x. 0; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, predetto immobile in ottemperanza a quanto previsto dalla vigente normativa (cap. 8 paragrafo 8.4 “Classificazione degli Interventi” del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, D.M.17/01/2018) ed al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi un’accurata definizione degli interventi strutturali, dei relativi costi e di istruzione di qualitàdell’entità del miglioramento raggiungibile, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi si è proceduto alla valutazione della sicurezza del manufatto nello stato esistente e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è nello stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercapost interventi; - in attuazione per la valutazione della sicurezza strutturale e la progettazione degli interventi è emersa la necessità di procedere ad approfondimento della conoscenza del citato Protocollomanufatto, il Dipartimento che si è impegnatoconcretizzata in una campagna di rilievi, tra l’altroindagini e prove strumentali in situ oltre a prove di laboratorio su campioni prelevati dai principali elementi strutturali, a fornire per completare la caratterizzazione meccanica dei materiali e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a garantire un adeguato livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 conoscenza del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale manufatto (SISTANlivello LC2); - ai sensi dell’articolo 15sulla scorta degli esiti delle suddette indagini si è proceduto alla valutazione della sicurezza dell’intero manufatto, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale tenuto conto che si tratta di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e un fabbricato destinato ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 euffici amministrativi della Regione Puglia, per i trattamenti il quale sono previsti “livelli di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgsprestazioni ordinari” (x.xx 2.4.1 DM. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni17/01/2018), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche il cui uso prevede affollamenti significativi senza funzioni pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeessenziali;
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PREMESSO CHE. L'art. 3, della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del mercato del lavoro”, nel disciplinare la partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il DiPoFam, in virtù del DPCM del Lavoro sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento; a far data dal 1° ottobre 2012 (luglio 2016, per effetto della L.R. 17 maggio 2016 N. 9 art. 1936, commi 1 la Regione subentra nelle funzioni e 2)nei compiti attribuiti alle Province dalla legge regionale 5 dicembre 2005, è la struttura n. 20 (Norme in materia di supporto al Presidente promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del Consiglio per la promozione lavoro. Disciplina dei servizi e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di politiche lavoro e servizi all'impiego) per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla l’esercizio delle quali acquisisce il personale delle Province individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla data di detto decreto l’Assemblea entrata in vigore della legge, il contenzioso e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliai procedimenti in corso; - per l’esercizio delle funzioni dell’ex CSL l'Amministrazione Comunale ha stipulato a suo tempo un contratto di comodato d’uso gratuito con il DPR l’Amministrazione Provinciale; si rende necessario, per effetto della L.R. 9/2016 sopra richiamata, stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito tra l’Amministrazione Comunale e l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del 31 agosto 2016 è statoLavoro, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante organismo tecnico della Regione per l’esercizio delle funzioni dei Centri per l’Impiego, già sedi di CSL; per effetto dell’art. 36 comma 2, lett. d) della L.R. N° 9/2016, al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione trasferimento dei beni mobili e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo immobili si applica l'articolo 1, comma 96, lettera b) della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni); si ritiene di dover concedere allo scopo all’ASPAL, Centro per l’impiego di Sanluri, l’uso gratuito dell’immobile di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Sanluri già utilizzato quale sede del CSL di Sanluri sito in Sanluri, Via Pavese n. 7 distinto in catasto al Foglio n 28 Mappale n. 1580 sub 1; gli strumenti normativi impongono di considerare i beni comunali, stabilisce che “alle bambine e ai bambiniqualunque sia il loro regime giuridico, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità strumentali al raggiungimento degli obiettivi di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione contenimento della spesa e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, razionalizzazione del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;loro uso.
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PREMESSO CHE. L’Università riconosce come proprio compito primario la ricerca scientifica e l’istruzione superiore, come previsto dallo Statuto • L’USRA ha quale compito istituzionale, individuato dall’art. 67 ter della Legge 134/2012, di fornire l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata e di promuoverne la qualità • L’Università ha approvato nel CdA del 03.06.2015, delibera n. 158/2015, la sottoscrizione con il DiPoFamComune dell’Aquila e l’USRA di un Accordo Quadro avente come obiettivo di sviluppare, rafforzare e implementare la collaborazione e l’interazione tra il mondo della ricerca, della formazione universitaria, del governo del territorio in merito alle attività di ricostruzione, anche sotto il profilo culturale • L’Università e l’USRA hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per l’attivazione del “Centro TER.R.A”, centro di documentazione e di ricerca del terremoto e della ricostruzione aquilana, in virtù data 29 settembre 2014 • Tale Protocollo d’Intesa ha come obiettivo la raccolta e la messa a disposizione della documentazione proveniente dal processo di ricostruzione al fine di sviluppare un sistema di condivisione dei dati che coinvolge le Istituzioni, gli Enti di ricerca, i cittadini ed latri soggetti coinvolti nella ricostruzione • L’Università è dotata di un gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx, operante presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica, dotato delle professionalità e strutture idonee a realizzare le attività scientifiche e di ricerca meglio descritte all’art. 2 del DPCM del 1° ottobre 2012 (artpresente Accordo; • le parti hanno interesse a creare una cooperazione finalizzata a garantire l’adempimento di un servizio di ricerca e sviluppo relativo alla raccolta, all’archiviazione ed all’indicizzazione dei dati presenti nelle banche dati relativi ai fabbricati colpiti dal terremoto, per poter poi rendere fruibili i risultati ai cittadini, alle istituzioni ed agli Enti di ricerca; • tale Accordo rientra nell’ipotesi prevista dall’art. 19, commi 1 e 2let. f), è del D.Lgs. 163/2006; • Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di L’Aquila con delibera n. 216/2015 del 29/07/2015 ha approvato la struttura partecipazione del Dipartimento di supporto Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia Progetto “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famigliaBDE2015”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, alla lettera di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni intenti richiamata nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialepremesse;
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PREMESSO CHE. l’art. 4, comma 3-quater, del D.L. n. 95/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge n. 135/2012, ha stabilito che Consip S.p.A. svolge altresì le attività di centrale di committenza relativamente “ai contratti-quadro ai sensi dell'articolo 1, comma 192, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”; L’articolo 2, comma 225, Legge 23 dicembre 2009, n. 191, consente a Consip S.p.A. di concludere Accordi Quadro a cui le Stazioni Appaltanti, possono fare ricorso per l’acquisto di beni e di servizi. Peraltro, l’utilizzazione dello strumento dell’Accordo Quadro e, quindi, una gestione in forma associata della procedura di scelta del contraente, mediante aggregazione della domanda di più soggetti, consente la razionalizzazione della spesa di beni e servizi, il DiPoFamsupporto alla programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di acquisto, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di gara, il miglioramento della responsabilizzazione e del controllo della spesa, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione fra Amministrazione e mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima. In particolare, in virtù forza di quanto stabilito dall’art. 1, comma 514, della legge 28 dicembre 2015, n.208 (Legge di stabilità 2016) ,“Ai fini di cui al comma 512,” – e quindi per rispondere alle esigenze delle amministrazioni pubbliche e delle società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 19 – “Consip S.p.A. o il soggetto aggregatore interessato sentita l'Agid per l'acquisizione dei beni e servizi strategici indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al comma 513, programma gli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività, in coerenza con la domanda aggregata di cui al predetto Piano. […] Consip SpA e gli altri soggetti aggregatori promuovono l'aggregazione della domanda funzionale all'utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni”. L’art. 20, comma 4, del DPCM D.L. n. 83/2012, come convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134, ha affidato a Consip S.p.A., a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del 1° ottobre 2012 (artdecreto medesimo, “le attività amministrative, contrattuali e strumentali già attribuite a DigitPA, ai fini della realizzazione e gestione dei progetti in materia, nel rispetto delle disposizioni del comma 3”. 19Ai fini del perseguimento degli obiettivi di cui al citato Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, commi 1 e 2)che in esecuzione di quanto precede, è la struttura Consip S.p.A., in qualità di supporto al Presidente stazione appaltante e centrale di committenza, ha indetto con Bando di gara pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. ____ del Consiglio ________ e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. _____ del _________, una procedura aperta per la promozione stipula di un Accordo Quadro per l’affidamento di servizi di sicurezza da remoto, di compliance e controllo per le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell’art. 54, comma 4, lett. a) del D. Lgs. n. 50/2016, con più operatori. Il Fornitore è risultato aggiudicatario della quota PAC del Lotto 2 della predetta gara, ed ha stipulato il raccordo delle azioni relativo Accordo Quadro in data ___________. In applicazione di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche quanto stabilito nel predetto Accordo Quadro, ciascuna Amministrazione Contraente utilizza il medesimo per la stipula di Contratti esecutivi, secondo quanto disciplinato nell’Accordo Quadro stesso. L’Amministrazione Contraente ha svolto ogni attività prodromica necessaria alla stipula del presente Contratto esecutivo, in favore della famiglia conformità alle previsioni di cui al Capitolato Tecnico Generale. Il Fornitore dichiara che quanto risulta dall’Accordo Quadro e dai suoi allegati, ivi compreso il Capitolato d’Oneri ed il Capitolato Tecnico (Generale e Speciale) dell’Accordo Quadro, nonché dal presente Contratto esecutivo e dai suoi allegati, definisce in modo adeguato e completo gli impegni assunti con la firma del presente Contratto, nonché l’oggetto dei prodotti e dei servizi connessi da fornire e, in ogni ambito caso, che ha potuto acquisire tutti gli elementi per una idonea valutazione tecnica ed economica degli stessi e a garantire per la tutela dei diritti formulazione dell’offerta che ritiene pienamente remunerativa; il CIG del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; <ove obbligatorio ai sensi dell’art. 11 della famiglia in tutte le sue componenti Legge 16 gennaio 2003 n. 3> il CUP (Codice Unico Progetto) del presente Contratto Esecutivo è il seguente: _______________________; I termini contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nell’Accordo Quadro e le sue problematiche generazionalinei relativi Allegati, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. I termini tecnici contenuti nel presente Contratto esecutivo hanno il significato specificato nel Capitolato Tecnico Generale e Speciale, salvo che il contesto delle singole clausole disponga diversamente. Il presente Contratto esecutivo è regolato: dalle disposizioni del presente atto e dai suoi allegati, che costituiscono la manifestazione integrale di tutti gli accordi intervenuti tra il Fornitore e l’Amministrazione relativamente alle attività e prestazioni contrattuali; - con decreto dalle disposizioni dell’Accordo Quadro e dai suoi allegati; dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regD.Lgs. 50/2016 e s.m.i. e relative prassi e disposizioni attuative; dalle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”82/2005; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega dal codice civile e dalle altre disposizioni normative in vigore in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data contratti di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;diritto privato.
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Samples: Contratto Esecutivo
PREMESSO CHE. la Regione Piemonte con Legge Regionale 24 ottobre 2002, n. 24, ha organizzato il DiPoFamsistema integrato dei rifiuti urbani, articolandolo in “Ambiti Territoriali Ottimali” (A.T.O.) in seno ai quali ha istituito uno o più Bacini con funzioni di governo per la gestione associata dei servizi di igiene urbana; • con deliberazione n. 20 del 28.11.2003 l’Assemblea dei Sindaci del Bacino 14 ha approvato lo Statuto e la Convenzione del COVAR14 • in virtù del DPCM comma 5 dell’art. 2, della Convenzione che dispone che la tariffa è riscossa dal Consorzio previo assenso dei Comuni consorziati, il Covar14 è stato concessionario e beneficiario diretto degli incassi della Tariffa di Igiene Ambientale (TIA ex art. 49 d.lgs 22/1997) sino al 31.12.2012; • -i Comuni, con atto unilaterale, utilizzando lo strumento del 1° ottobre 2012 Regolamento comunale per l’applicazione della Tassa sui Rifiuti, a partire dal 2013 hanno affidato al Covar14 la concessione della gestione del tributo in oggetto, in deroga all’art. 52 del D.lgs 446/1992, perché, come previsto dall’art.1, comma 691 della Legge n. 147/2013 istitutiva della TARI; alla data del 31.12.2013 risultava essere il Soggetto affidatario del servizio di accertamento e riscossione della TARES; • L’art. 52 del D.lgs 446/1992, comma 5 dispone infatti che i regolamenti comunali, per quanto attiene all'accertamento e alla riscossione dei tributi e delle altre entrate, sono informati ai seguenti criteri: a) l'accertamento dei tributi può essere effettuato dall'ente locale anche nelle forme associate previste dal TUEL, b) l’accertamento e la riscossione dei tributi e di tutte le entrate può essere affidato a soggetti terzi iscritti all’albo dei riscossori o a società in house; • la gestione congiunta dei servizi di igiene urbana e dell’attività di accertamento e riscossione della TARI, è giustificata dall’evidente natura di tassa di scopo del tributo comunale in oggetto, la cui determinazione dipende dall’ammontare complessivo del costo dell’appalto per l’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti (copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio) e dall’organizzazione di tali servizi. • In ogni caso, indipendentemente dalla deroga di cui all’art.1, comma 691 della Legge n. 147/2013, la gestione per il tramite di forme associative della funzione fondamentale del ciclo integrato dei rifiuti - ricomprendente anche la riscossione dei relativi tributi - è, secondo il Legislatore nazionale (art. 1919 lettera f) del del D.L. 06/07/2012, commi 1 e 2n. 95), è e quello regionale (Legge Regione Piemonte n. 11/2012) modalità da promuovere perché ritenuta idonea al conseguimento del duplice obiettivo della semplificazione amministrativa e del contenimento della spesa pubblica. • la struttura di supporto al Presidente Regione Piemonte, con Legge del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009gennaio 2018, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega 1 recante Norme in materia di politiche per gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alle leggi regionali 26 aprile 2000, n. 44 e 24 maggio 2012, n. 7, ha disposto il riordino degli ambiti territoriali ottimali riorganizzandoli a livello provinciale attraverso la famiglia sono stati costituiti per un triennio fusione degli attuali consorzi di bacino. - statuendo, più precisamente - al comma 1 dell’art. 33 che “ Entro nove mesi dalla data dell'entrata in vigore della presente legge -omissis a) e b) - c) negli ambiti territoriali di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - area vasta coincidenti con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e territorio della Città metropolitana di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni Torino e delle Province autonome di Alessandria, Cuneo e Novara i consorzi di cui all'articolo 9 sono riorganizzati attraverso la fusione dei consorzi di bacino di cui alla l.r. 24/2002; • Covar14, unitamente ai consorzi dell’ex Provincia di Torino, istituiti a suo tempo dalla Legge Regione Piemonte n. 24/2002, sarà oggetto di un percorso di aggregazione finalizzato alla loro trasformazione in un unico ente di governo di dimensioni coincidenti con il «Nomenclatore interregionale degli interventi territorio della Città Metropolitana di Torino, escluso quello del Comune capoluogo; • la costituzione per fusione del Consorzio di Area Vasta darà origine ad una successione a titolo universale in virtù della quale il nuovo ente subentrerà in tutti i rapporti giuridici pendenti nei consorzi interessati dalla fusione; • che nel nuovo ente di governo transiteranno gli strumenti e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi le professionalità interne impiegate dal Covar14 per la prima infanzia”gestione a livello consortile della TARI; • lo schema di Convenzione tipo del costituendo Consorzio di Area Vasta allegato alla Legge regionale n. 1/2018, codice PSN IST-02647all’art. 2, comma 5, prevede che in presenza di apposita pattuizione, la tassa rifiuti può continuare ad essere riscossa dal nuovo Ente di governo; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido• la pattuizione presuppone che l’affidamento al Covar14 della gestione della TARI, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione disposto con il Ministero dell’Economia relativo Regolamento comunale, venga sostituito da un documento che riporti la manifestazione della volontà di tutte le Amministrazioni interessate di procedere in tal senso; Tutto ciò premesso e delle Finanzeritenuto parte integrante e sostanziale del presente atto, le Regioni Parti concordano di stipulare apposita Convenzione nella duplice prospettiva di a) un subentro, senza soluzione di continuità, del Consorzio di Area Vasta istituito dall’art. 7 della Legge Regione Piemonte n. 1 del 10 gennaio 2018 in Covar14, nella posizione di Concessionario della gestione associata della TARI e la Provincia Autonoma in quella di TrentoSoggetto affidatario del servizio di accertamento e riscossione della TARES al 31.12.2013; - il Dipartimento b) estensione della gestione associata della TARI ad altri Comuni appartenenti all’ambito territoriale del Consorzio di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Area Vasta.
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PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017legge 30 dicembre 2018, n. 65 145, recante “Istituzione del sistema integrato Bilancio di educazione previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - bilancio pluriennale per il raggiungimento triennio 2019-2021” (legge di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede Bilancio 2019) ha disposto la progressiva istituzione del “Sistema integrato ridenominazione dei percorsi di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di alternanza scuola lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 65/201777, è stato siglato un Protocollo in “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”; ai sensi dell’art. 1 D. Lgs. 77/05, tali percorsi costituiscono una modalità di intesa tra il DiPoFam realizzazione dei corsi nel secondo ciclo del sistema d’istruzione e il Ministero dell’Istruzioneformazione, Università e Ricercavolta ad assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del ai sensi della legge 13 luglio 20172015 n.107, e ai poli educativi per l’infanziaart.1, commi 33-43, i percorsi in esame sono organicamente inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica come parte integrante dei percorsi di cui all’articolo 3 del medesimo decretoistruzione; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, durante i percorsi gli studenti sono soggetti all’applicazione delle disposizioni del d.lgs. 6 settembre 19899 aprile 2008, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese 81 e agli organismi internazionali attraverso successive modifiche e integrazioni; il Sistema statistico nazionale progetto didattico PCTO concordato tra le Parti comporta la realizzazione di moduli formativi nella modalità dell’Impresa Formativa Simulata (SISTANdi seguito denominata IFS); in virtù di tale modalità di realizzazione del PCTO, è fondamentale l’individuazione di una impresa/azienda che agisca in qualità di Impresa Tutor a supporto delle attività sviluppate in ambiente virtuale dalla specifica IFS; conformemente con quanto previsto nell’Appendice – lettera B - delle Linee Guida per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, emanate dal MIUR ai sensi dell’articolo 15della Legge n. 145 art.1 comma 785 del 30 dicembre 2018, comma 1l’Impresa Tutor si impegna a supportare con il proprio staff ed eventualmente ad accogliere presso le sue strutture gli studenti partecipanti al percorso di IFS denominato “Startupper School Academy” su proposta dell’Istituzione scolastica; il ruolo dell’Impresa tutor si configura a forte valenza orientativa per le scelte aziendali che gli studenti partecipanti al percorso di IFS dovranno affrontare e rielaborare in contesto simulato e in ambiente virtuale; Le premesse formano parte integrante, lettessenziale e sostanziale del presente accordo anche al fine della sua interpretazione. bL’Impresa Tutor si impegna a supportare con il proprio staff ed eventualmente ad accogliere presso le sue strutture gli studenti partecipanti al percorso di IFS denominato “Startupper School Academy” su proposta del soggetto promotore Istituto ------------------------. Le Parti si impegnano a concordare e a realizzare il Progetto di IFS, della durata di ……………. ore, attraverso interventi concordati (incontri in presenza e in digitale, visite guidate) e secondo gli impegni definiti nei segg. Artt. 4 e 5, e secondo un piano condiviso e concordato, parte integrante della presente convenzione. Per ciascun allievo beneficiario del d.lgspercorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, inserito nella struttura ospitante in base alla presente Convenzione, è predisposto un progetto formativo coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste Il Progetto avrà inizio a partire dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett…………………. f) del d.lgsper n………………. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 eallievi, per i trattamenti min ………ore e max ……………. ore da realizzarsi entro il …………………………………. (Dettaglio indicato nei progetti formativi). L’Istituzione scolastica si impegna a: designare un docente referente (tutor interno) al fine di dati personalicollaborare con il tutor aziendale alla realizzazione delle attività relative al percorso di Impresa Formativa Simulata (e/o ai percorsi individualizzati se previsti); presentare la classe/gruppo classe della specifica IFS collettivamente e singolarmente all’ Impresa Tutor; mantenere continui contatti con il tutor aziendale e concordare le modalità di verifica e valutazione e certificazione; stipulare apposita assicurazione a copertura di qualsiasi responsabilità di natura civile e penale nei confronti degli allievi e dei docenti referenti/tutor formativi della scuola, ivi compresi gli infortuni durante il tragitto verso/da l’azienda o durante la permanenza nella stessa per tutta la durata dei moduli formativi in azienda e contestualmente dichiara che tutti gli allievi sono coperti da ordinaria assicurazione come disposto dal DPR 156 del 9.04.1999. adempiere a tutti gli obblighi connessi imposti dal Regolamento UE 2016/679, del d.lgsin particolar modo di far pervenire all’Impresa Tutor la formale designazione a Responsabile ex art. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile28, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgsdal D.lgs. n. 196/2003)196/2003 e s.m.i.; - il 29 ottobre 2009 è stato approvato L’ Impresa Tutor si impegna a: rispettare e collaborare all’esecuzione del Progetto formativo concordato; individuare il/i proprio/i tutor aziendale, che in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi collaborazione con il/i docente/i referente/i e/o servizi integrativi tutor interno/i della scuola organizzi le attività formative a scuola ed innovativi assista gli allievi nello svolgimento delle stesse; garantire alla classe/gruppo classe e agli studenti coinvolti, adeguata assistenza; collaborare con i docenti xxxxxxxxxxx nell’impostazione dell’azienda simulata e nella sua gestione, al fine di connettere le attività d’aula con quelle lavorative reali, contribuendo alla progettazione di ruoli e compiti dei singoli allievi funzionali al conseguimento di competenze che consentono di operare in azienda; partecipare nelle diverse fasi di progettazione e realizzazione dell’azienda, sia per l’infanzia) gli aspetti legati all’organizzazione, sia a quelli legati al sistema informativo, sia alla produzione dei prodotti/servizi; rilasciare un attestato finale relativo a frequenza e impegno, secondo il Piano d’attuazione un modello concordato, valido ai fini del Programma Statistico Nazionale riconoscimento di crediti. La presente convenzione ha validità dalla data di sottoscrizione sino al termine dell’anno scolastico xx/xx e sarà efficace e vincolante per ciascuna mini impresa che verrà creata all’interno delle classi dell’Istituto scolastico. E’, in collaborazione con il Ministero dell’Economia ogni caso, riconosciuta facoltà alle Parti di risolvere la presente convenzione in caso di violazione degli impegni previsti dal presente accordo. E’ espressamente convenuto che nel caso di revoca del Progetto e delle Finanzecomunque di impossibilità del suo proseguimento, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionaleindipendente dalla volontà dell’Ente gestore, la valutazione delle politiche pubbliche presente convenzione si intende annullata su semplice comunicazione. Per quanto non espressamente previsto dal presente contratto si fa rinvio agli artt. 2229 e dell’azione amministrativa, seguenti del Codice Civile. In caso di controversie è competente il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività Foro di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;Roma. Direttore Operativo Spazio Attivo Open Innovation
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Samples: Convenzione Per Tutoraggio
PREMESSO CHE. l’articolo 4-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, dì cui al D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, ha previsto la sottoscrizione di un accordo dì integrazione tra lo straniero e lo Stato; - il DiPoFamDecreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 179, emanato con il concerto anche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha regolamentato la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato; - l’Ordinanza del Ministro della pubblica istruzione n. 455 del 29 luglio 1997 ha istituito i Centri Territoriali Permanenti, che, per le parti compatibili con la vigente normativa in materia, si configurano come luoghi di lettura dei bisogni, di progettazione, di concertazione, di attivazione e di governo delle iniziative da istruzione e formazione in età adulta e che svolgono un ruolo fondamentale nell’accoglienza degli stranieri e nella diffusione della conoscenza della lingua italiana; - l’art. 1, comma 632 della L.296/2006 stabilisce che “ferme restando le competenze delle Regioni e degli enti locali in materia, in virtù relazione agli obiettivi fissati dall’Unione europea, allo scopo di far conseguire più elevati livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali e ridenominati <Centri provinciali per l’istruzione degli adulti>. - il decreto 25 ottobre 2007 del DPCM del Ministro della pubblica istruzione recante norme in materia di “Riorganizzazione dei Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali, applicativo dell’art, 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2)comma 632, è la struttura della legge 27 dicembre 2006, n. 296” nel definire i criteri generali per il conferimento dell’autonomia ai Centri ha individuato tra le tipologie di supporto al Presidente del Consiglio percorsi di competenza dei Centri medesimi quelli relativi alla conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati stranieri per la promozione loro integrazione linguistica e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalisociale; - lo schema di regolamento recante “Norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, ai sensi dell’ad. 64, comma 4, dei decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, approvato in prima lettura il 12 giugno 2009, registrato alla Corte prevede, tra le tipologie di percorsi di competenza dei Conti il 28 aprile 2009Centri, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”lingua italiana destinati agli adulti stranieri; - la Direttiva congiunta del Ministro dell’Interno e del Ministro della Cooperazione internazionale e dell’Integrazione in data 2 marzo 2012 ha fornito le linee di indirizzo per l’applicazione del D.P.R. n. 179/20l1; - l’Accordo-Quadro, stipulato in data 11 novembre 2010, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha sancito la collaborazione interistituzionale tra i predetti Dicasteri per dare attuazione al Decreto Ministeriale del 4 giugno 2010 che ha disciplinato le modalità di svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana per i richiedenti il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; - in data 14 giugno 2012, con decreto 8 agosto 2016 comunicazione n. 0001963 P-1.1.5 Gab è stata acquisita l’intesa, sul contenuto del presente accordo, dell’ufficio del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, come previsto dalla citata Direttiva congiunta del 2 marzo 2012 - l’articolo 3, comma 1, del D.P.R. n. 179/2011 prevede che lo stramero che ha stipulato l’accordo di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data integrazione debba partecipare gratuitamente ad una sessione di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione formazione civica e di interventi per la tutela dei diritti informazione sulla vita civile in Italia di durata non inferiore a cinque e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzanon superiore a dieci ore; - il DiPoFam – comma 2 del predetto articolo 3 dispone che le conoscenze che lo straniero deve acquisire, relative ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica, all’organizzazione ed al funzionamento delle istituzioni pubbliche in Italia, nonché ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, debbano essere definite d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; - il comma 1 dell’articolo 5 del D.P.R. n. 179/2011 prescrive che, in assenza di idonea documentazione, i crediti relativi alla conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia possono essere assegnati a seguito di un apposito test effettuato a cura dello sportello unico anche presso i centri per l’istruzione degli adulti, di cui all’articolo 1, comma 632, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; - l’art 10 del predetto Regolamento dispone che, in relazione all’organizzazione ed allo svolgimento delle sessioni di formazione civica e informazione, nonché ai test linguistici e culturali il Prefetto concluda o promuova la conclusione di accordi, ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, diretti a realizzare, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, forme di collaborazione tra lo sportello unico e la struttura territorialmente competente dell’ufficio scolastico regionale, i centri provinciali per l’istruzione degli adulti di cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e all’articolo 1, comma 632, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le altre istituzioni scolastiche statali operanti a livello provinciale e, se del caso, le altre amministrazioni ed istituzioni statali, comprese le università; - il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016ha predisposto un Vademecum contenente indicazioni tecnico-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica operative per la definizione dei decreti attuativi contenuti delle prove che compongono il test, criteri di assegnazione del decreto legislativo 13 aprile 2017punteggio e durata del test, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017D.M. 4 giugno 2010, è stato siglato un Protocollo nonché le “Linee guida per la progettazione di intesa tra il DiPoFam percorsi di alfabetizzazione e il Ministero dell’Istruzionedi apprendimento della lingua italiana”, Università contenenti indicazioni per l’articolazione dei livelli A 1 e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo A 2 del decreto legislativo n. 65 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue in competenze, conoscenze e abilità e che fanno parte integrante del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialepresente Accordo;
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Samples: Accordo Quadro
PREMESSO CHE. L'art. 3, della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del mercato del lavoro”, nel disciplinare la partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il DiPoFam, in virtù del DPCM del Lavoro sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento; a far data dal 1° ottobre 2012 (luglio 2016, per effetto della L.R. 17 maggio 2016 N. 9 art. 1936, commi 1 la Regione subentra nelle funzioni e 2)nei compiti attribuiti alle Province dalla legge regionale 5 dicembre 2005, è la struttura n. 20 (Norme in materia di supporto al Presidente promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del Consiglio per la promozione lavoro. Disciplina dei servizi e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di politiche lavoro e servizi all'impiego) per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla l’esercizio delle quali acquisisce il personale delle Province individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla data di detto decreto l’Assemblea entrata in vigore della legge, il contenzioso e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliai procedimenti in corso; - per l’esercizio delle funzioni dell’ ex CSL l'Amministrazione Comunale ha stipulato a suo tempo un contratto di comodato d’uso gratuito con il DPR l’Amministrazione Provinciale; si rende necessario, per effetto della L.R. 9/2016 sopra richiamata, di stipulare un nuovo contratto di comodato d’uso gratuito tra quest’ultimo e l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del 31 agosto 2016 è statoLavoro, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante organismo tecnico della Regione per l’esercizio delle funzioni dei Centri per l’Impiego, già sedi di CSL; per effetto dell’art. 36 comma 2, lett. d) della L.R. N° 9/2016, al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione trasferimento dei beni mobili e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo immobili si applica l'articolo 1, comma 196, stabilisce che “alle bambine lettera b) della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e ai bambinifusioni dei comuni); si ritiene di dover concedere allo scopo all’ASPAL, dalla nascita fino ai sei anniCentro per l’impiego di Nuoro sezione di Gavoi, per sviluppare potenzialità l’uso gratuito dell’immobile di relazioneproprietà dell'Amministrazione Comunale di Gavoi già utilizzato quale sede del CSL di Nuoro Sezione di Gavoi sito in Gavoi, autonomiaVia S. Antioco n 1 distinto in catasto al foglio n 11 mappale n 485; gli strumenti normativi impongono di considerare i beni comunali, creativitàqualunque sia il loro regime giuridico, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità strumentali al raggiungimento degli obiettivi di educazione contenimento della spesa e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, razionalizzazione del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;loro uso.
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PREMESSO CHE. con determina a contrarre n. del , il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura Comune di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 Coriano (di seguito denominato Pianoanche Committente o Stazione Appaltante o Amministrazione) ha indetto, ai sensi dell’art. 60 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (di seguito denominato Codice), predisposto dall’Osservatorio nazionale una procedura aperta per l’Infanzia l’affidamento del servizio di “Refezione scolastica nelle scuole primarie e l’Adolescenzadell’infanzia statali del Comune di Coriano anni scolastici 2018/2019 – 2019/2020 – 2020/2021 – 2021/2022- 2022/2023” da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95 del Codice; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità bando di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localigara è stato pubblicato su ; - con il Decreto verbale n. del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e la Commissione di gara ha definito la graduatoria provvisoria della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo procedura di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFamgara; - l’8 febbraio con determinazione dirigenziale n. … del … 2018, al fine esecutiva ed efficace, sulla base dei criteri stabiliti in sede di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta gara, è stata approvata la graduatoria provvisoria, aggiudicando definitivamente l’appalto in favore di servizi educativi e ; - la predetta aggiudicazione è stata comunicata, ai sensi dell’art. 76, co. 5 lett a) del Codice - l’aggiudicatario dell’appalto, di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017seguito denominato Appaltatore, è stato siglato un Protocollo sottoposto, con esito positivo, alle verifiche di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzionecui all’art. 85, Università e Ricercacomma 5, del Codice; - in attuazione è decorso il termine di trentacinque giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del citato Protocolloprovvedimento di aggiudicazione definitiva, il Dipartimento si è impegnatocome previsto dall’art. 32, tra l’altrocomma 9, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decretoCodice; - che ai sensi dell’articolo 1dei succitati atti è stata esperita la gara ed aggiudicato alla ditta Le parti come sopra costituite, comma 2mentre confermano e ratificano in ogni punto la precedente narrativa dichiarandola parte integrante e sostanziale di questo contratto, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese convengono e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per stipulano quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;appresso:
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PREMESSO CHE. il DiPoFamla legge dell'8 novembre 2000 n.328, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio "Legge quadro per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione interventi e di istruzione dalla nascita sino a sei anniservizi sociali", a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”individua, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/201719, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato Piano sociale di educazione e di istruzione zona quale strumento fondamentale per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto realizzazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione interventi e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire servizi sociali; • il necessario supporto conseguente Piano nazionale degli interventi e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e sociali 2001/2003 approvato con DPR il 3 maggio 2001 (di istruzione su tutto il territorio seguito Piano nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali») ha indi- cato gli opportuni indirizzi per il riordino, il ridisegno e la qualificazione del sistema integrato dei servizi da realizzare a livello locale avviando, concretamente, il processo innovativo previsto dalla legge-quadro; - • la legge regionale del 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che individua nel si- stema integrato di interventi e servizi sociali lo strumento volto a garantire pari opportunità e di- ritti di cittadinanza sociale per prevenire, rimuovere o ridurre le condizioni di bisogno e di disa- gio individuale e familiare. Il sistema integrato si realizza, tra l’altro, avvalendosi delle risorse della Regione, degli Enti locali e di tutti i soggetti che concorrono alla redazione dei Piani di Zona (cooperazione sociale, associazionismo di promozione sociale e volontariato, Aziende pubbliche di servizi alla persona, IPAB, Fondazioni, Enti di patronato ecc.); • l’art. 51 della legge regionale del 23 dicembre 2004 n. 27 “Legge finanziaria regionale adot- tata a norma dell’ art. 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Xxxxxx Xxxxxxx per l’esercizio finanzia- rio 2005 e del bilancio pluriennale 2005-2007” che prevede tra le competenze congiunte di Comuni e Azienda USL, nell’ambito del Piano di Zona, la pianificazione delle attività per la non autosufficienza; la Regione Xxxxxx- Romagna: • con Deliberazione di Assemblea Legislativa n. 33 del 29/11/2005, ha approvato il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT Annuale degli interventi, obiettivi, e dei criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’art. 47, comma 3 della rilevazione sugli “Asili nido L.R. 2/2003. Stralcio del piano regionale degli interventi e servizi integrativi dei servi- zi sociali, ai sensi dell’art. 27, L.R. 2/2003 – Anno 2005 (proposta della Giunta Regionale in data 24/10/2005, n.1699); • con gli atti attuativi della delibera C.R. 33/2005 e precisamente ❑ deliberazione di Giunta Regionale della Regione Xxxxxx- Romagna n. 2192 del 19/12/2005 ❑ determinazioni del Responsabile del Servizio Pianificazione e sviluppo dei Servizi Sociali e Socio- sanitari della Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx n. 19114 del 28/12/2005, n. 19116 del 28/12/2005, n. 19117 del 28/12/2005, n. 19176 del 29/12/2005, n. 19132 del 28/12/2005, n. 19105 del 27/12/2005, e n. 19102 del 27/12/2005; ❑ le determinazioni del Responsabile del Servizio Politiche Familiari, Infanzia e adolescenza n. 19163 del 29/12/2005 e n. 19166 del 29/12/2005; ❑ le determinazioni del Responsabile del Servizio Politiche per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale della Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx n. 19120 del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia 28/12/2005 e delle Finanze, n. 19135 del 28/12/2005 individua i destinatari e le Regioni modalità di ripartizione e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppoaccesso, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento la definizione delle mo- dalità di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica erogazione delle risorse assegnate dalla regione ai diversi ambiti ed obiettivi del piano regionale degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa interventi e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi sociali. • la circolare della Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. ASS/SAS/06/24672 del 13.07.2006 che prevede ulteriori assegnazioni regionali per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi assegno di cura anziani ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione interventi di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialestrada nell’area di- pendenze;
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Samples: Accordo Di Programma
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art− l’art. 19, commi 1 e comma 2), è del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha istituito presso la struttura di supporto al Presidente Presidenza del Consiglio dei Ministri il Fondo per le politiche giovanili, al fine di promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e all’inserimento nella vita sociale, anche attraverso interventi volti ad agevolare la promozione realizzazione del diritto dei giovani all’abitazione, nonché a facilitare l’accesso al credito per l’acquisto e il raccordo delle azioni l’utilizzo di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito beni e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliservizi; - con − l’art. 15 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri 1 ottobre 2012, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri-Ministri”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 288 in data 11 dicembre 2012, attribuisce al Dipartimento funzioni di promozione e raccordo delle azioni di Governo per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione l’attuazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazionegiovani; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs− l’Intesa rep. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato 12/CU, sancita in data 29 gennaio 2020 in sede di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgsConferenza Unificata individua, all’art. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 153, comma 1, lett. b) ), la quota parte del d.lgsFondo per le politiche giovanili determinata nella misura del 3%, destinata alla realizzazione di progetti ed azioni rivolti alle Province; − l’art. 322/19894, l’Istituto comma 2, del decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport in data 4 febbraio 2020, recante “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le politiche giovanili per l’anno 2020”, registrato dalla Corte dei conti in data 20 marzo 2020 al n. 488, che destina, alle azioni e ai progetti rivolti alle Province, rappresentate dall’UPI, una quota del Fondo pari al 3%, quantificata in euro 1.006.746,00; − ai sensi dell’art. 3, comma 2, della citata Intesa, “… le modalità di programmazione, realizzazione e monitoraggio delle iniziative in favore del sistema delle Autonomie locali sono oggetto di specifici Accordi per l’anno 2020, da stipularsi … tra il Dipartimento e l’UPI, …, successivamente alla registrazione del decreto ministeriale recante “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le politiche giovanili per l’anno 2020”; − l’UPI è l’Associazione che rappresenta tutte le Province italiane, svolge compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate e promuove la tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento, per promuovere la realizzazione di un ordinamento amministrativo che valorizzi le Province come enti esponenziali delle popolazioni residenti nell'ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali; − l’UPI è parte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali ai sensi del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281 e rappresenta le Province presso il Parlamento, il Governo, gli organismi comunitari e, d’intesa con le Unioni regionali interessate, nei confronti delle Regioni, curando le attività di collegamento con altri organismi rappresentativi degli enti locali; − è necessario dare attuazione a quanto previsto dall’art. 3, comma 2, dell’Intesa rep. 12/CU/2020; − UPI è ricompresa nell’Elenco dell’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti (ISTAT), recante l’indicazione delle Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - individuate ai sensi dell’articolo 15dell’art. 1, comma 13, lett. f) della legge n. 196/2009; − con nota n. 477 in data 24 settembre 2020, UPI ha trasmesso una proposta per l’utilizzo delle risorse del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT Fondo per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale2020;
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Samples: Accordo Tra
PREMESSO CHE. alla luce della progressiva digitalizzazione dell’attività amministrativa vi è interesse ad assicurare alle pubbliche amministrazioni del territorio sistemi sicuri e giuridicamente validi per conservare documenti digitali, nonché supporto tecnico archivistico di varia natura per la gestione dei documenti informatici; • la Giunta della Regione Xxxxxx-Romagna ha approvato, con delibera n. 601 del 28/4/2008, il DiPoFam“Programma operativo 2008” al Piano telematico dell’Xxxxxx- Romagna 2007-2009, in virtù attuazione delle “Linee guida per la predisposizione del DPCM Piano Telematico dell’Xxxxxx-Romagna - PITER (2007-2009), ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 11 del 1° ottobre 2012 24 maggio 2004”, approvate con delibera dell’Assemblea legislativa regionale n. 111 del 2 maggio 2007, in cui si prevede tra le linee di intervento una specifica iniziativa dedicata alla gestione documentale, nell'ambito della quale è compresa la realizzazione del Polo Archivistico della Regione Xxxxxx-Romagna (PARER), che si propone di conservare in un sistema sicuro ed evoluto il patrimonio documentale degli enti dell'intero territorio regionale, nel pieno rispetto della normativa vigente e degli standard proposti a livello internazionale; • ai sensi della legge regionale ER n. 29/1995, cosi come modificata per ultima dalla LR 17/2008, l’IBACN svolge funzione di archiviazione e conservazione dei documenti informatici, con le modalità previste dalla normativa vigente, prodotti dalla Regione e, mediante apposita convenzione, dei documenti prodotti da Province, Comuni e altri soggetti pubblici; • la Regione Xxxxxx-Romagna, con delibera di Giunta n. 877 del 22/06/2009 ha attivato il Polo Archivistico Regionale – Xxxxxx-Romagna (PAR-ER) presso l'IBACN e ha autorizzato l'IBACN a costituire il Servizio Polo Archivistico Regionale della Regione Xxxxxx-Romagna con la responsabilità dello svolgimento dei processi di conservazione sostitutiva e di riversamento sostitutivo dei documenti informatici della Regione e degli altri Enti convenzionati e il compito di promuovere l'adesione degli Enti del sistema regionale al Polo archivistico regionale e di supportare l'azione dei responsabili del protocollo informatico presso gli Enti produttori per la messa a punto degli strumenti archivistici, organizzativi e software per le esigenze di produzione e conservazione dei documenti digitali, anche per l'adeguamento al sistema di conservazione digitale; • la Regione Xxxxxx-Romagna, con delibera di Giunta n. 1045 del 09/07/2007, ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione medesima e gli Enti locali dell'Xxxxxx-Romagna, le loro forme associate, per la costituzione della “Community Network Xxxxxx-Romagna” relativamente tra l'altro all'adesione alle iniziative del PITER, convenzione che è stata approvata dall'Ente produttore con delibera … n. del... e sottoscritta in data ….; • si rende pertanto opportuno contribuire all'implementazione della sopraccitata Convenzione, anche ai fini della costituzione dell’aggregazione - ex art. 1930 del D.Lgs. 18/08/2000, commi 1 n. 267 - denominata Community Network Xxxxxx-Romagna per realizzare le finalità descritte nella Convenzione medesima, con specifico riferimento alle iniziative correlate alla gestione documentale e 2alla conservazione digitale dei documenti informatici; • la costituzione del Polo Archivistico Regionale (PARER), è struttura destinata a rispondere alle esigenze conservative delle Amministrazioni del territorio regionale, ha dato respiro più ampio alle soluzioni progettuali dedicate alla conservazione digitale già emerse nell'ambito del progetto di e-government DOCAREA “la struttura comunicazione digitale nell'Ente e tra Enti”, svolto nell'ambito dell'Avviso della prima fase di supporto al Presidente del Consiglio e-government, avente come principale obiettivo la realizzazione di un'infrastruttura tecnologica e di organizzazione di back- office documentale per la promozione gestione di tutto il ciclo di vita del documento elettronico (completare con eventuale ruolo dell'ente sottoscrittore nel progetto); • L'Ente produttore è da tempo impegnato nella progressiva digitalizzazione dei documenti e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche intende organizzare in favore della famiglia in ogni ambito modo efficace e a garantire lungo termine la tutela loro conservazione, ma ritiene non economico dotarsi autonomamente delle complesse strutture per una conservazione a lungo termine dei diritti documenti informatici; • ai sensi dell'Art 15 della famiglia L.241/1990 e s.m.i. “le pubbliche Amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionalicollaborazione di attività di interesse comune”; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, • è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo pertanto interesse dell'Ente produttore avvalersi di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche PARER per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega conservazione digitale dei documenti, quale soggetto in materia grado di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data fornire idonee garanzie di detto decreto l’Assemblea sicurezza ed efficacia e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione che dispone della strumentazione tecnica necessaria e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano)personale adeguato allo scopo, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1stipulando apposita convenzione ai sensi dell’art. 2, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambinilettera f bis, della L.R. 29/1995, come modificata dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeL.R. 17/2008;
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml’art. 7, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. comma 19, commi 1 e 2del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha soppresso l'Ente Italiano Montagna (EIM), è prevedendo la struttura di supporto al Presidente successione a titolo universale da parte della Presidenza del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionaliMinistri; - con l’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che le funzioni dell’EIM previste dall’art. 1, registrato alla Corte comma 1279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono trasferite al Dipartimento per gli affari regionali, ora Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, della medesima Presidenza, con decorrenza 1 dicembre 2010; - l’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Conti Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che, ai fini dello svolgimento delle funzioni dell’EIM, il 28 aprile 2009Dipartimento per gli affari regionali, reg. n. 4ora Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per Ministri potrà stipulare apposite convenzioni con gli enti e le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo istituzioni di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliaricerca; - con il DPR decreto del 31 agosto 2016 Presidente del Consiglio dei Ministri 2 ottobre 2019, registrato dalla Corte dei Conti l’8 ottobre 2019, è statostato conferito alla dott.ssa Xxxxx Xxxxxx, inoltreconsigliere del ruolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, approvato il IV Piano nazionale d’azione l’incarico di Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie ed è stata assegnata la titolarità del Centro di interventi per la tutela dei diritti responsabilità amministrativa n. 7 “Affari regionali e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107autonomie”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità del bilancio di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, previsione della Presidenza del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta Consiglio dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti localiMinistri; - con il Decreto decreto del Ministro dell’IstruzioneCapo Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie – Cons. Xxxxx Xxxxxx – del 7 novembre 2019, dell’Università registrato dall’Ufficio del bilancio e della Ricerca per il riscontro di regolarità amministrativa – contabile al n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 3473 in data 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018novembre 2019, al fine Cons. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx è assegnata la gestione, con i relativi poteri di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualitàspesa, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione delle risorse di cui al decreto legislativo n. 65/2017ai capitoli di bilancio 434, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam 446, 447, 451, 932 e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto933; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 4 del d.lgs. n. 322/1989 edecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010, nell’ambito delle finalità istituzionali del DARA ed in particolare per dare continuità alle competenze dell’EIM, rientrano le attività di ricerca sui territori montani ed in particolare quelle legate ai diversi aspetti ambientali e territoriali, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centralinazionali, regionali e locali di sviluppo, promozione e sull’interazione con soggetti privatitutela dei territori montani; - l’Università svolge studi e didattica anche su tematiche riguardanti le caratteristiche e la salvaguardia ambientale dei ghiacciai e dei loro ecosistemi, realizzando in una ottica di conoscenza e sviluppo sostenibile della montagna italiana; - l’art. 15 della legge n. 241/1990, prevede che le proprie finalità attraverso pubbliche Amministrazioni possano stipulare tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeinteresse comune;
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Samples: Convenzione Operativa
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù che con Determinazione Dirigenziale del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, regDipartimento Servizi Delegati rep. n. 4GC/38 del 11 febbraio 2020,sono stati impegnati i fondi afferenti il Referendum Costituzionale del 29 marzo 2020, foglio nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in termini di efficienza, efficacia ed economicità e del principio di razionalizzazione dei servizi e del contenimento delle spese; che il Referendum previsto per domenica 29 Marzo 2020 è stato sospeso in ottemperanza a quanto disposto dalla Circolare n. 201717 del 17 luglio 2020 del Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per i Servizi Elettorali; che con D.P.R. del 17 luglio 2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 180 del 18 luglio 2020 è stato indetto, per i giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020, il referendum popolare, ai sensi dell’articolo 138, secondo comma, della Costituzione, confermativo del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari"; che con Determinazione Dirigenziale del Dipartimento Servizi Delegati rep. n. GC/180 del 6 agosto 2020, è stato istituitorimodulato il quadro economico approvato con la Determinazione Dirigenziale GC/38 dell’11/02/2020; che l’Amministrazione Capitolina, in occasione delle varie consultazioni elettorali e referendarie è tenuta a garantire, una serie di servizi protesi ad assicurare e favorire l’esercizio del voto da parte di tutti gli elettori; che in particolare è tenuta, a garantire il servizio finalizzato al trasporto dei plichi, contenenti le schede votate dai cittadini italiani residenti all’estero, dagli scali aeroportuali di Roma al Centro di raccolta ubicato all’interno della Nuova Fiera di Roma, secondo le necessità che verranno rappresentate dalla Corte di Appello di Roma; che, in occasione delle consultazioni referendarie, l’entità degli automezzi e dei giorni di svolgimento del servizio, è stata quantificata dal Dipartimento servizi Delegati nella misura di 2 autocarri con autista, con vano di carico chiuso (furgonati e/o con centina e telone), di massa ricompresa tra 7 e 9 T., muniti di estintori con altezza massima del veicolo non superiore a m. 3,90, autorizzati al trasporto in cabina di 3 persone compreso l’autista, per il periodo 17-20 settembre 2020, secondo gli orari che verranno successivamente comunicati dalla Corte di Appello di Roma; che l’Amministrazione Capitolina, non disponendo di automezzi attrezzati e personale deputato ha necessità di avvalersi di operatori economici esterni all’Ente; che nel caso di specie, si reputa opportuno avvalersi dell’impresa nei confronti della quale la scrivente Amministrazione ha stipulato il contratto di accordo quadro – anni 2018/2019/2020- che prevede l’impiego di 180 autocarri con autisti per il ritiro del materiale elettorale presso tutte le sezioni elettorali di Roma Capitale in occasione di tutte le consultazioni che avessero avuto luogo nel triennio; che trattasi dell’impresa Agon Società Cooperativa a r.l con sede in Roma via Libero Leonardi n. 12 – 00000 Xxxx – P.I./ C.F. 09955201000 - la Presidenza quale nelle precorse tornate elettorali ha dato prova di indiscussa capacità operativa nell’effettuazione del Consiglio servizio; che le attività da espletare per l’assolvimento del servizio, soggiacciono alle stesse condizioni generali e alle stesse norme del contratto di accordo quadro, con l’unica eccezione riferita al numero degli autocarri da impiegare, ai giorni di durata del servizio e al relativo importo da corrispondere; che, l’importo complessivo da ritenersi congruo, per l’affidamento del servizio di noleggio di 2 autocarri con autista, occorrenti per il trasporto del materiale elettorale, dei ministri-Dipartimento cittadini italiani residenti all’estero, in occasione delle consultazioni referendarie del 20 e 21 settembre 2020, è pari ad € 5.655,74 al netto dell’I.V.A.; che il documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (D.U.V.R.I.), previsto dal D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 e s.m.i., non viene redatto in quanto, per le politiche modalità di svolgimento del servizio, non si ravvisano rischi da interferenze e quindi gli oneri della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sicurezza sono stati costituiti considerati pari a zero; che, per un triennio quanto sopra rappresentato si rende opportuno procedere all’affidamento del servizio all’impresa succitata, ai sensi dell’art.36 comma 2 lett.a) del D.lgs 50/2016 e ss.mm.ii. sussistendone i presupposti giuridici; che, in merito all’applicazione dell’istituto disciplinato dall’art. 63, comma 5 del D. Lgs. n.50/2016 e ss.mm.ii.., sussistono nell’appalto di cui trattasi i requisiti prescritti dalla data norma e, precisamente: - Il servizio consiste nella ripetizione di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR servizi analoghi già affidati all’aggiudicatario del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenzacontratto iniziale dalla medesima stazione appaltante; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzioneservizio da espletare è conforme al capitolato sulla base del quale sono stati eseguiti precedenti servizi, dell’Università e della Ricerca – in qualità affidati a seguito di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale espletamento di azione e di interventi procedura aperta per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017conclusione di un Accordo Quadro; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia non sono decorsi i tre anni dalla stipula del contratto iniziale di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anniAccordo Quadro stipulato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimentorogito Segretario Generale, in un adeguato contesto affettivodata 01/03/2018 rep. n. 12951; che l’impresa in oggetto è stata monitorata per quanto concerne i requisiti di carattere generale, ludico economico finanziari e cognitivotecnico organizzativi in occasione della stipula del contratto applicativo relativo alle Elezioni Suppletive del 1 marzo 2020, sono garantite pari opportunità già espletate; che al riguardo è stata predisposta lettera di educazione affidamento ad uso commerciale, da trasmettere alla Soc Agon a.r.l. ; che viene nominato Responsabile Unico del Procedimento il F.A:. Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx già R.U.P. della procedura di Accordo Quadro (Determinazione Dirigenziale n.553 del 15/12/2017 dell’allora Direttore della Direzione Servizi di Pubblica Utilità – Autoparco); che in attuazione dell’art. 6-bis della Legge 241/1990 e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1degli artt. 6, comma 2, e 7 del d.lgsD.P.R. 62/2013, è stata accertata l’assenza di dichiarazioni rese, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 dal R.U.P., segnalanti eventuali conflitti d’interesse; vista la regolarità dei versamenti contributivi effettuati dall’impresa Agon Soc. Coop. a.r.l. come da copia DURC allegata. visto l’art. 34 dello Statuto di Roma Capitale approvato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013; visto il D. Lgs. n. 65/2017 prevede 267/2000 e xx.xx. e ii.; visto il D.Lgs n.50/2016 e xx.xx. e ii.; visto il DPR 207 del 5/10/2010; vista la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione check list per le bambine e per i bambini motivazioni indicate in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provinciale;premessa,
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PREMESSO CHE. il DiPoFamL’associazione sportiva promuove la disciplina sportiva dilettantistica espressamente riconosciuta dal CONI del ______________________, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la sua organizzazione necessita della collaborazione di un istruttore/allenatore di disciplina; Il collaboratore sportivo ha manifestato la propria disponibilità a svolgere l’attività di promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – sportiva in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale istruttore/allenatore di azione disciplina; Il collaboratore sportivo ha conseguito il _____________________________ ed è pertanto in possesso di adeguata qualifica per svolgere l’attività; Il collaboratore sportivo ha dichiarato che tale attività non è riconducibile all’esercizio di arti e professioni; di non essere un dipendente pubblico di essere un dipendente pubblico e di interventi per la tutela dei diritti aver comunicato all’Amministrazione di appartenenza in data ____________, lo svolgimento dell’attività consentita (ex art.90 L.289/2002) in quanto non prevede una retribuzione ma esclusivamente l’erogazione di indennità e lo sviluppo dei soggetti rimborsi forfettari e in età evolutiva 2016-2017quanto prestata al di fuori dell’orario di lavoro; - il DiPoFam haPremesse. Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo; Natura del rapporto. Tale collaborazione coordinata e continuativa, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo ai sensi degli articolo 1, comma 1358, stabilisce che “alle bambine della L.205/2017 e ai bambinidell’articolo 67, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2c.1 lett.m, del d.lgsDPR 22/12/1986, n.917, non è riconducibile nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato mancando i caratteri della subordinazione gerarchica; Organizzazione dell’attività. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato Le modalità di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017organizzazione delle attività saranno concordate con il Consiglio Direttivo dell’Associazione, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita anche a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione mezzo di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018suo delegato. Il collaboratore sportivo, al fine di promuovere iniziative volte garantire l’organizzazione dell’attività sportiva, si impegna a comunicare ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualitàaltro collaboratore, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionaledirettamente all’associazione, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività propria eventuale assenza al fine di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - assicurare la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialesua sostituzione;
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Samples: Contratto Di Collaborazione Coordinata E Continuativa Sportiva
PREMESSO CHE. il DiPoFam, in virtù del DPCM del 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 e 2), è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 65/2017 prevede la progressiva istituzione del “Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione di un sistema informativo nazionale, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di età, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989della legge 07.08.1990 n. 241 prevede che le amministrazioni pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; • il decreto legislativo 13 agosto 2010, l’Istituto nazionale n.155 "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa", prevede, all’art.11, in particolare, che all'attuazione delle previsioni contenute nei piani di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione qualità dell’aria, procedono le regioni, le province autonome e gli enti locali mediante provvedimenti adottati sulla base dei censimenti poteri attribuiti dalla legislazione statale e regionale; • la legge regionale 11 dicembre 2006 n. 24, tra le finalità dell’art.1, prevede, in particolare, il perseguimento della riduzione progressiva dell'inquinamento atmosferico e delle altre rilevazioni statistiche previste emissioni di gas a effetto serra attraverso la programmazione di misure integrate, agenti dal programma statistico nazionale breve al lungo periodo sulle varie sorgenti emissive ed in rapporto alle condizioni meteo-climatiche del bacino padano, attraverso l'esercizio coordinato ed integrato delle funzioni degli enti a vario titolo competenti sul territorio regionale; • il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA), approvato con d.G.R. n. 593/2013 e aggiornato con d.G.R. n. 449/2018, che ha approvato le misure da attuarsi a tutela della qualità dell’aria ed in particolare la scheda TPn-3“Miglioramento dell’utilizzo dei veicoli” che prevede nello specifico lo sviluppo di una iniziativa finalizzata ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15aggiornare la disciplina della circolazione, comma 1nelle aree più critiche per la qualità dell’aria, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati sulla base delle emissioni reali dei censimenti veicoli e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e localipercorrenze effettuate dai veicoli, anche in tema attraverso l’utilizzo di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativitecnologie specifiche; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio • Regione Lombardia, nel quadro della disciplina regionale per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità dell’aria, con d.G.R. n. 1318/2019 e promuove n. 2055/2019, ha esteso le limitazioni dei veicoli più inquinanti, rivisto il sistema delle deroghe e svolge studi avviato il progetto sperimentale “MoVe-In” (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti) come modalità innovativa per il controllo delle emissioni degli autoveicoli inquinanti attraverso il monitoraggio delle percorrenze, dell'uso effettivo del veicolo e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centralidello stile di guida adottato; • nell’ambito del progetto “MoVe-In”, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’UniversitàRegione Lombardia, in relazione alle rispettive finalità istituzionaliparticolare, sono interessate ha: o individuato una deroga chilometrica monitorabile sul versante delle percorrenze dei veicoli e quantificabile sotto il profilo delle emissioni prodotte attraverso l’installazione a bordo dei veicoli di una scatola nera (black-box) che consente di rilevare le informazioni necessarie attraverso il collegamento satellitare ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT un’infrastruttura tecnologica dedicata e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura abilitata a gestire le limitazioni alla circolazione dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialeveicoli più inquinanti;
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PREMESSO CHE. il DiPoFaml'articolo 1 del decreto legislativo 9 gennaio 1999, in virtù del DPCM del n. 1° ottobre 2012 (art. 19, commi 1 ha istituito una società per azioni denominata Sviluppo Italia Spa, con lo scopo di "promuovere attività produttive, attrarre investimenti, promuovere iniziative occupazionali e 2)nuova imprenditorialità, è sviluppare la struttura domanda di innovazione, sviluppare sistemi locali d'impresa" e "dare supporto al Presidente del Consiglio alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, per la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali; - con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009quanto attiene alla programmazione finanziaria, registrato alla Corte dei Conti il 28 aprile 2009progettualità dello sviluppo, reg. n. 4, foglio n. 2017, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Osservatorio nazionale sulla famiglia “quale organismo di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche per la famiglia”; - con decreto 8 agosto 2016 del Ministro per gli Affari regionali con delega alla consulenza in materia di politiche per la famiglia sono stati costituiti per un triennio dalla data di detto decreto l’Assemblea gestione degli incentivi nazionali e il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famigliacomunitari"; - con il DPR del 31 agosto 2016 è stato, inoltre, approvato il IV Piano nazionale d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017 (di seguito denominato Piano), predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza; - il DiPoFam – la cui Autorità politica delegata in materia copresiede l’Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in qualità di partecipante al suddetto organismo collegiale – sono impegnati nella realizzazione del monitoraggio del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016-2017; - il DiPoFam ha, inoltre, promosso, negli ultimi anni, nel più ampio quadro delle sue competenze in materia di politiche a favore della famiglia, numerosi interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia, ritenendo che essi svolgano una funzione fondamentale a sostegno della coesione sociale e nella lotta contro l’esclusione, concorrendo a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, quali luoghi di incontro e confronto, di partecipazione e integrazione; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 recante “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, all’articolo 1, comma 1, stabilisce che “alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali ”; - per il raggiungimento di tali finalità, l’articolo 1, comma 2460, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone che Sviluppo Italia assuma la denominazione di "Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa"; la direttiva 27 marzo 2007, emanata dal Ministro dello Sviluppo economico ai sensi dell'articolo 1, comma 461, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, indica l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, "quale Ente strumentale dell'Amministrazione Centrale" (punto 2.1.1) volto a perseguire le priorità di "favorire l'attrazione di investimenti esteri di qualità elevata, in grado di dare un contributo allo sviluppo del d.lgs. n. 65/2017 prevede sistema economico e produttivo nazionale; sviluppare l'innovazione e la progressiva istituzione competitività industriale e imprenditoriale nei settori produttivi e nei sistemi territoriali; promuovere la competitività e le potenzialità attrattive dei territori"; nell’ambito della missione di gestione di incentivi per il rafforzamento del “Sistema sistema imprenditoriale, Invitalia gestisce un insieme integrato di educazione misure finalizzate alla nascita e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”; - in attuazione del richiamato d.lgs. n. 65/2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita a sei anni, la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanziaallo sviluppo dell’imprenditorialità, con particolare attenzione riferimento alle sezioni primavera per bambini imprese innovative e a quelle promosse da giovani e donne, denominato “Sistema Invitalia Startup”, nell’ambito del quale rientrano tra gli altri: Smart&Start Italia: il D.M. 24 a 36 mesi settembre 2014 del Ministero dello sviluppo economico prevede il “Riordino degli interventi di età sostegno alla nascita e ai poli educativi per l’infanzia, nonché l’attivazione allo sviluppo di startup innovative in tutto il territorio nazionale” e identifica l’Agenzia quale soggetto gestore di un sistema informativo nazionaleapposito regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, coordinato con le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali; - con il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 31478 del 12 ottobre 2017 è stato istituito il Gruppo di lavoro sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per fornire il necessario supporto e la consulenza scientifica per la definizione dei decreti attuativi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cui partecipano anche rappresentanti del DiPoFam; - l’8 febbraio 2018, al fine di promuovere iniziative volte ad assicurare un’offerta di servizi educativi e di istruzione di qualità, contribuire a potenziare l’offerta dei servizi educativi e di istruzione su tutto il territorio nazionale e attivare l’anagrafe nazionale dei servizi educativi attraverso il Sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al decreto legislativo n. 65/2017, è stato siglato un Protocollo di intesa tra il DiPoFam e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - in attuazione del citato Protocollo, il Dipartimento si è impegnato, tra l’altro, a fornire e condividere i dati riguardanti il monitoraggio effettuato a livello nazionale sui servizi educativi, con particolare attenzione alle sezioni primavera per bambini da 24 a 36 mesi di etànazionale, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65 del 13 luglio 2017, e ai poli educativi per l’infanzia, di cui all’articolo 3 del medesimo decreto; - ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione statistica ufficiale è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico nazionale (SISTAN); - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b) del d.lgs. 322/1989, l’Istituto nazionale di statistica – ISTAT – provvede all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e ad esso affidate; - ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. f) del d.lgs. 322/1989 l’ISTAT provvede alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma statistico nazionale - i trattamenti di dati effettuati dall’ISTAT per finalità statistiche sono vincolati al rispetto dell’art. 9 del d.lgs. n. 322/1989 e, per i trattamenti di dati personali, del Regolamento UE 2016/679, del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 per quanto applicabile, nonché del Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale (allegato A.3 del d.lgs. n. 196/2003); - il 29 ottobre 2009 è stato approvato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il «Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali»; - il Programma statistico nazionale prevede la realizzazione da parte dell’ISTAT della rilevazione sugli “Asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia”, codice PSN IST-02647; - l’ISTAT svolge l’indagine sui servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) secondo il Piano d’attuazione del Programma Statistico Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni e la Provincia Autonoma di Trento; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è fortemente interessato a contribuire e a sostenere azioni di ricerca volte a studiare i meccanismi di governance territoriale nell’ambito delle politiche socio-educative, l’analisi delle basi dati, dei sistemi informativi territoriali e delle relative procedure di sviluppo, nonché a individuare buone pratiche esistenti; - il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sempre nell’ambito dei processi di governance, ha negli ultimi anni effettuato numerosi lavori di ricerca per superare la logica degli indicatori esclusivamente descrittivi della realtà muovendosi verso una logica anche valutativa e quindi intende realizzare momenti di studio e ricerca, assieme agli altri protagonisti del sistema, per verificare la possibilità di individuare strategie di costruzione di indicatori valutativi sperimentandone il calcolo e l’uso a fianco dei più classici indicatori descrittivi; - il suddetto Dipartimento di Economia ha già realizzato significative ricerche e progetti di assistenza tecnica con Amministrazioni centrali e locali, anche in tema di monitoraggio e governance delle politiche di inclusione sociale e concernenti lo sviluppo dei sistemi informativi; - l’ISTAT e il Dipartimento di Economia dell’Università CA’ Foscari partecipano al Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), che sviluppa e diffonde metodologie per l’innovazione organizzativa e gestionale, la valutazione delle politiche pubbliche e dell’azione amministrativa, il benchmarking e il miglioramento della qualità e promuove e svolge studi e ricerche sull’organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali e sull’interazione con soggetti privati, realizzando le proprie finalità attraverso attività di ricerca e consulenza in campo economico, giuridico-amministrativo, organizzativo, statistico, dell’informazione e della comunicazione; - il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università, in relazione alle rispettive finalità istituzionali, sono interessate ad ampliare l’informazione disponibile sui servizi educativi per l’infanzia; - la collaborazione tra il DiPoFam, l’ISTAT e l’Università ha l’obiettivo di elaborare i dati quantitativi relativi al livello di copertura dei servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi e/o altri servizi integrativi ed innovativi per l’infanzia) aggiornati con riferimento a tutte le Regioni d’Italia e Province autonome, nonché all’identificazione di un sistema di indicatori utili al monitoraggio delle politiche sociali per l’infanzia attraverso una ricognizione e misurazione degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie a carattere nazionale (bonus nido dell’INPS), regionale e provincialestartup innovative;
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