Modalità attuative Clausole campione

Modalità attuative. L'attuazione degli interventi relativi ai comparti di cui ai precedenti articoli 3.1, 3.2, 3.3 e 3.4 è demandata ad un Fondo gestito da una SGR Promotore, che sarà individuata tramite procedura ad evidenza pubblica, e di cui saranno sottoscrittori il FIV Extra, fondo gestito da CDPI e partecipato da CDP, ovvero altro fondo sempre gestito dalla CDPI e partecipato da CDP e Comune. Il bando di gara per l’individuazione della SGR Promotore conterrà quale elemento vincolante il Cronoprogramma allegato sub. “F” al presente Atto, fatti salvi i ritardi non imputabili alla SGR Promotore medesima, e come elementi essenziali (elenco da intendersi indicativo e non esaustivo): le linee guida per il regolamento del Fondo, gli elementi principali del piano economico-finanziario, le proposte pervenute da soggetti terzi in merito agli affidamenti dei servizi tecnici. L’individuazione di figure professionali per i suddetti servizi tecnici diverse da quelle le cui proposte sono state allegate in sede di gara, dovrà avere il gradimento dei sottoscrittori del Fondo. Costituiscono ulteriori elementi vincolanti da assumere quali condizioni di partecipazione alla gara: a) la richiesta di individuazione, da parte delle SGR concorrenti, di un gestore professionale unico per le residenze universitarie (sia per le residenze ex Montelungo che per le residenze ex Xxxxxxxx). Il medesimo bando di gara dovrà altresì riportare, a valere per la sola parte delle residenze universitarie che godono del finanziamento regionale: - l’obbligo di contabilità separata delle residenze Universitarie e delle residenze libere; - l’obbligo di assenza di sovracompensazione ai sensi del Titolo IV della Legge Regionale 30 marzo 2016, n. 8 e della d.g.r. 19 dicembre 2016, n. X/6002 delle residenze universitarie site nella ex caserma Montelungo; - il modello di calcolo e le garanzie allo scadere del contratto ai fini di garantire la restituzione dei fondi in caso di verifica di sovracompensazione; - gli obblighi derivanti dalla normativa vigente in materia di servizi residenziali universitari; - quale elemento di premialità dell’offerta tecnica, l’allestimento (arredi) a carico dello stesso gestore della residenza universitaria della sola Montelungo; b) l’individuazione, sempre ad opera delle SGR concorrenti, di un soggetto che assuma l’obbligo, assistito da idonee garanzie, di acquistare le residenze dell’immobile ex caserma Colleoni, al termine della loro realizzazione, per una superficie complessiva pari a...
Modalità attuative. Sulla base delle Linee Guida di cui all’articolo 3 le Parti predispongono e diramano istruzioni operative per i propri Uffici al fine di garantire la massima collaborazione reciproca. Le Parti potranno altresì concordare modalità di semplificazione degli adempimenti previsti dal presente Accordo anche con ricorso a strumenti informatici e potranno altresì promuovere ulteriori attività e forme di collaborazione.
Modalità attuative. Prima della stipula il Ministero del bilancio e della programmazione economica procede, d’intesa con ciascuna Regione e Provincia autonoma, alla ricognizione degli interventi e delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio dello Stato, delle amministrazioni regionali, degli Enti pubblici interessati all’intesa, nonché delle risorse comunitarie in settori in cui siano attivabili i fondi strutturali, e delle altre risorse pubbliche e private. In sede di prima applicazione tale ricognizione va conclusa in tempi compatibili con la stipula dell’intesa entro 12 mesi dalla pubblicazione della presente delibera. Ogni intesa deve specificare, con riferimento ad un arco temporale triennale: a) i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi attraverso la strumentazione di cui all’articolo 2, comma 203, lett. c), della legge 662/96; b) gli accordi di programma quadro da stipulare, i quali dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti subregionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c, comma 203, dell'articolo 2 della legge 662/1996; c) i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione dei singoli accordi di programma quadro; d) le modalità di periodica verifica e di aggiornamento degli obiettivi generali nonché degli strumenti attuativi dell'intesa da parte dei soggetti sottoscrittori che a tal fine danno vita ad un apposito Comitato istituzionale di gestione, composto da rappresentanti del Governo e della Giunta della Regione o della Provincia autonoma il quale si avvale di un Comitato paritetico di attuazione, composto dai rappresentati delle amministrazioni interessate secondo le modalità dettate nell’intesa medesima. L'intesa deve essere approvata, prima della sottoscrizione, dal CIPE, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. La Conferenza è altresì sentita sugli argomenti sui quali si registri un dissenso tra le parti nel Comitato di gestione.
Modalità attuative. Al fine di assicurare la realizzazione delle attività previste nel presente capitolato, l’Affidatario dovrà garantire la presenza di un Referente unico nei rapporti con la Stazione appaltante. Il Referente unico dell’Affidatario è responsabile del corretto svolgimento di tutte le attività previste dal Contratto. Ha il compito di garantire la qualità, continuità e coerenza del servizio. È altresì responsabile della gestione della articolazione delle attività e corretta esecuzione del cronoprogramma al fine della chiusura delle attività secondo le tempistiche previste. Costituisce infine l’unico referente nei confronti della stazione appaltante per tutte le questioni di carattere amministrativo, contabile e finanziario. Tutte le azioni descritte devono essere programmate e/o realizzate con la costante collaborazione e supervisione del Settore Collocamento Mirato e gestione L. 68/99 dell’ASPAL attraverso le attività del comitato di coordinamento, di cui faranno parte almeno il Referente unico nei rapporti con la Stazione appaltante di cui all’art. 8 del presente capitolato e il personale individuato dal Settore Collocamento Mirato e gestione L. 68/99 dell’ASPAL. Il comitato di coordinamento si incontrerà a cadenza minima mensile nel corso della realizzazione del progetto. La Stazione appaltante farà riferimento al solo Referente Unico per la soluzione di tutti gli aspetti organizzativi connessi alla gestione del Contratto. Egli dovrà rendersi disponibile, in orari da concordare di volta in volta tra le parti, per tutti gli incontri inerenti all’organizzazione. L’Affidatario potrà provvedere all’eventuale sostituzione del Referente Unico, previa comunicazione scritta alla Stazione appaltante e contestuale presentazione di una nuova figura sostitutiva. Com xxxx all’Affidatario il passaggio di consegne al nuovo Referente Unico.
Modalità attuative. In questa sezione del Piano, si sintetizzano le scelte organizzative operate per promuovere il ricorso al lavoro agile e le condizioni per la sua realizzazione. Si tratta di condizioni amministrative, relative ai principali adempimenti richiesti per l’attivazione del lavoro agile (regolamento, accordo individuale); condizioni gestionali, con riferimento agli strumenti e ai sistemi operativi che possono essere adeguati e/o implementati per favorire un’efficace adozione del lavoro agile. La normativa vigente, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Legge n. 56 del 30.04.2021, prevede che almeno il 15% dei dipendenti assegnati allo svolgimento di attività che possono essere rese a distanza possa avvalersi della modalità di prestazione lavorativa agile. L’Amministrazione si impegna a garantire le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative, con la qualità e l’effettività dei servizi erogati, nonché con le condizioni di salute dei soggetti “fragili”, poiché il lavoro agile nelle Aziende di Parma persegue i seguenti obiettivi: ▪ sperimentare ed introdurre nuove soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al lavoro per obiettivi e risultati; ▪ rafforzare le pari opportunità e le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; ▪ promuovere la mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti casa-lavoro-casa; ▪ razionalizzare spazi e dotazioni tecnologiche, da un lato ripensando la distribuzione dei collaboratori e l’uso dei locali, dall’altro assegnando dotazioni portatili senza duplicazioni. Occorre sottolineare che non tutti i dipendenti che lavorano in Azienda svolgono attività che, anche a rotazione, possono essere svolte in modalità agile. Per l’attivazione di uno smart working devono, infatti, sussistere i requisiti minimi di seguito indicati: ▪ è possibile delocalizzare, almeno in parte, le attività assegnate al dipendente, senza che sia necessaria la costante presenza fisica nella sede di lavoro; ▪ è possibile utilizzare strumentazioni tecnologiche idonee allo svolgimento della prestazione lavorativa al di fuori della sede di lavoro; ▪ è possibile organizzare l'esecuzione della prestazione lavorativa nel rispetto degli obiettivi prefissati ed in piena autonomia; ▪ è possibile monitorare e valutare i risultati delle attività assegnate al dipendente, che opera in condizioni di autonomia, rispetto agli obiettivi programmati; ▪ l’attività in modal...
Modalità attuative. Il presente procedimento si attua tramite la stipulazione di uno o più accordi per la realizzazione degli interventi individuati sulla base di proposte elaborate tenendo conto delle finalità e delle priorità stabilite nel presente invito. L’accordo disciplinerà gli obblighi delle parti, la durata e le modalità di attuazione, la partecipazione regionale mediante la concessione di contributi in conto capitale, le modalità di rendicontazione e di liquidazione, i casi di revoca del contributo. Per l’individuazione dell’intervento o degli interventi da sostenere, un gruppo istruttorio verificherà la completezza della documentazione pervenuta e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità oggettive e soggettive indicate ai precedenti punti 2 e 3. Successivamente, un nucleo di valutazione nominato dal Direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa effettuerà la valutazione delle proposte degli interventi sulla base dei criteri di priorità riportati nel successivo punto 8. Farà parte del suddetto nucleo almeno un membro designato dall’IBACN, in qualità di organo tecnico-scientifico della Regione Xxxxxx-Romagna nel settore dei beni artistici, culturali e naturali, ai sensi della L.R. n. 29/1995.
Modalità attuative. 1. Per l’attuazione del presente Accordo, le Parti, fermo rimanendo il contesto di riferimento come riportato nelle premesse, rinviano alla stipula di specifici Accordi territoriali o all’ampliamento/revisione di accordi in essere, tra le singole Regioni e AgID, che definiscono il piano operativo degli interventi pubblici, in coerenza con gli obiettivi di cui all'articolo 2 e le peculiarità di ogni Regione, nel rispetto delle modalità di impiego delle risorse finanziare a disposizione; 2. AgID si impegna a rendere disponibili le proprie competenze centrali con riferimento agli asset di cui all’art. 2 per il supporto alle Regioni nell’attuazione della strategia Crescita Digitale, e del Piano Triennale e ad utilizzare ulteriori risorse che venissero assegnate al sostegno degli obiettivi comuni. 3. La Conferenza delle Regioni ed XxXX identificano nella Commissione Speciale Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni, allargata alla partecipazione di tre rappresentanti di AgID, individuati entro trenta giorni dalla firma del presente accordo, il luogo di confronto e coordinamento per l'attuazione e il monitoraggio del presente accordo. Con funzione consultiva è chiamato a partecipare, in base ai temi trattati nelle diverse sedute, un rappresentante della rete delle società ICT in house di Regioni e Province Autonome indicato da Assinter. 4. Nelle more della sottoscrizione degli Accordi territoriali sono fatti salvi tutti gli interventi per i quali sono già state avviate attività fino ad aprile 2018 nell’ambito della Programmazione regionale 2014-2020.
Modalità attuative. L’attività formativa interessata dal “Patto Formativo” potrà essere diretta ad accrescere le competenze a prescindere dal ruolo del richiedente purché risulti coerente con gli obiettivi generali di sviluppo delle competenze interne in relazione ai profili professionali previsti dal CCNL vigente. Possono accedere al “Patto Formativo Individuale” tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che abbiamo superato il periodo di prova. Le Società potranno inoltre pubblicizzare e farsi fattivamente promotrici di corsi di particolare interesse fruibili nell’ambito del “Patto Formativo”.
Modalità attuative. 8.1 Lotto 1 – Modalità attuative 8.1.1 Organizzazione e gestione delle attività comprese nel servizio
Modalità attuative. Le Parti convengono che le finalità sopra elencate possono essere raggiunte attraverso lo svolgimento delle seguenti attività: